Radiologia Ospedale Anzio
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Non ci sono parole per esprimere quello che sento. Mia madre è stata operata il 23 settembre 2010. Ha subìto un intervento di esofagogastroplastica al Policlinico Umberto 1. Ha effettuato una prima tac di controllo in un ospedale di Roma il 28 marzo 2011, dopo un ciclo di terapia, che non evidenziava recidive. Ha effettuato una seconda tac di controllo il 17 giugno 2011, presso l'Ospedale di Anzio, che non evidenziava recidive. Ricoverata presso il Policlinico Umberto 1, il 19 luglio, per una improvvisa quanto inspiegabile crisi respiratoria, ha effettuato un'altra tac il 27 luglio: una massa al mediastino di quasi 5 cm di diametro, con interessamento del cuore e dell'aorta; una massa di quasi 4 cm di diametro al colon con interessamento del fegato. Un polmone collassato per via della chiusura del bronco sinistro. A quel punto, per vedere chiaro, abbiamo chiesto il consulto di un chirurgo toracico in un altro ospedale di Roma, il quale dopo aver visto tutte le immagini delle tre tac, mi ha chiaramente detto che la stenosi del bronco era già evidente nelle immagini del 17 giugno. Sinceramente, avevamo avuto un sospetto, quando dopo 40 giorni una donna di 61 anni presentava una situazione completamente ribaltata rispetto all'esame fatto all'Ospedale di Anzio. Con i miei familiari abbiamo deciso di non informare mia madre di quanto grave fosse la situazione e le abbiamo evitato ulteriori dolori. Non ha potuto fare nessuna terapia in quanto dal 19 luglio non ha avuto un'autonomia respiratoria da eretta per più di 5 minuti. Lascio a chi legge l'espressione di giudizi.
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