Pronto Soccorso Policlinico Bari

Pronto Soccorso Policlinico Bari

 
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Il reparto di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d'Urgenza - Pronto Soccorso dell'Ospedale Policlinico di Bari, situato in Piazza Giulio Cesare 11, ha come Direttore il Dott. Vito Procacci. Il reparto accetta tutti i pazienti che si rivolgono autonomamente o tramite altri servizi sanitari (Sert, 118 ecc.) per problematiche di emergenza/urgenza. Il paziente, prima di accedere ad 1 delle 4 sale visita, effettua il triage (2 sale aperte H24). In caso di situazioni di particolare gravità (codice giallo e/o rosso), il paziente viene indirizzato nella Area Rossa (Sala Rossa) costituita da 6 box , ciascuno completamente attrezzato con letto multicare-monitor multiparametrico -defribillatore-ventilatore psv - cpap - testiera letto con aspiratore - ossigeno- aria compressa - scialitica. In caso di necessita il paziente viene, dopo idonea valutazione, inviato in OBI (Osservazione Breve Intensiva) dove viene trattenuto per 24/36 ore. Equipe medica: Dott.ssa Maria Baffari, Dott.ssa Teresa Balzano, Dott. Rocco Berardi, Dott.ssa Maria Binetti, Dott.ssa Paola Caporaletti, Dott. Franco Carofiglio, Dott.ssa Annarita Castore, Dott.ssa Paola Dell'Aquila, Dott.ssa Sandra de Matteis, Dott.ssa Daniela Grassi, Dott. Francesco Incantalupo, Dott. Giovanni Loiacono, Dott.ssa Carolina Mallardi, Dott.ssa Rosa Melodia, Dott.ssa Chiara Morano, Dott.ssa Claudia Morelli, Dott. Giovanni Musmeci, Dott. Nicola Mustacchio, Dott.ssa Maria Silvana Pagano, Dott.ssa Antonietta Pistone, Dott. Giorgio Pitrelli, Dott.ssa Laura Poli, Dott. Pietro Pozzessere, Dott. Antonio Puzzovio, Dott.ssa Silvia Scarfiello, Dott.ssa Concetta Staiano, Dott. Marco Tentarelli, Dott. Giuseppe Vendola, Dott.ssa Giulia Vitariello.

Recensioni dei pazienti

6 recensioni

 
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Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Non capiti i sintomi di un TIA

Il giorno 21 maggio, tramite 118, un paziente di 55 anni sportivo con attività di gare, non fumatore, di 82 kg., viene trasportato al P.S. del Policlinico di Bari, dove si riscontra, in anamnesi: iperteso in terapia.
Questa sera ipoestesie emisoma sinistro con obnubilamento visivo associato a perdita del controllo sfinterico. Riferito episodio simile questa mattina. All’arrivo degli operatori del 118: PA 210/90 mmHg, SatO2 98%. FC 69/min, Hgt 140 mg/dl, ECG: BBD completo”. Con il sospetto d’ischemia cerebrale, il paziente si sottopone a TAC cerebrale, refertata negativamente per lesioni ischemiche. Tale responso “convince” il neurologo ad affermare di: “esame obiettivo neurologico negativo. Non urgenza neurologica in atto. Ottenuto miglior compenso pressorio. Aggiungere Lexotan 7 gtt la sera a lungo”.
La dottoressa, dopo ben 5 or e 30, suggerisce al paziente che tutto è nella norma, che può tornare a casa. Qui interviene un "lampo di genio", o meglio la magia: alle 2.20 alle dimissioni compare la scritta "RIFIUTA ULTERIORI ACCERTAMENTI" (come se il paziente fosse in grado di capire cosa suggerire o non eseguire). Nessun consenso informativo è stato sottoposto come prevede la legge, nessun rifiuto di ricovero è stato dichiarato.
Peccato si trattasse di un TIA, che COME INDICANO le linee guida SPREAD (Stroke Prevention and Educational Awareness Diffusion – VII Edizione – 14.3.12), le linee guida bari 5564-12 emesse dal policlinico di bari, le linee guida regionali ed europee, IL PAZIENTE ANDAVA TENUTO SOTTO OSSERVAZIONE- RICOVERATO.
DOPO 12 ORE EBBI UN ICTUS (che mi ha rovinato la vita).

Patologia trattata
TIA - ictus.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Emorragia gastrointestinale

Il 6 marzo 2018 ho portato alle ore 21.00 mio padre di 84 anni, cardiopatico grave, con esiti di un cospicuo infarto del miocardio 2 anni prima ed in terapia antiaggregante, al pronto soccorso del policlinico di Bari per una emorragia digestiva. Dopo 7 ore di attesa effettuano prelievi ed Ecg senza visitarlo. Dopo la mia legittima richiesta di informazioni riguardo alla ulteriore attesa prevedibile per indirizzarlo al reparto di competenza, sono stata aspramente redarguita dalla dottoressa di turno. Sfortunatamente ho avuto la pessima idea di qualificarmi come collega, essendo io odontoiatria; per tutta risposta mi è stato urlato che non ero affatto da considerarmi tale e sono stata trattata malissimo sebbene mi fossi rivolta al personale con rispetto ed educazione. Risultato: l'attesa si prolunghera' certamente per 24 ore! Non sono scappata solo per l'amore che porto a mio padre. Per quale assurdo motivo non si fanno i prelievi al momento dell'accettazione di un codice giallo? E chi autorizza il personale a trattare con disumanità ed indifferenza pazienti e familiari? Basterebbero più educazione e informazioni per evitare contenzioso e risse.

Patologia trattata
Emorragia gastrointestinale.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Attesa lunghissima

Vorrei tanto sapere con quale criterio si fa attendere un bimbo di tre anni e mezzo per 4 ore (saltati sia il pranzo che il riposino), solo per consegnare un foglio con il quale recarsi in reparto (otorinolaringoiatria) e fare una visita durata circa 10 minuti. Non dico che bisognerebbe dare la priorità assoluta, ma almeno una regola con la quale entra un bimbo ogni tre pazienti con lo stesso codice, credo che andrebbe creata. I bambini non hanno la pazienza di noi adulti. Supplicati di accelerare la cosa, mi hanno risposto che o aspettavo, o portavo mio figlio a casa (con un'otite che prevede un controllo del timpano vista la forma particolare in cui si manifesta). Umanità prima di tutto!!!!

Patologia trattata
Otite bollosa emorragica.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Attesa lunghissima e incompetenza

Accettazione fatta da personale infermieristico superficiale e incompetente, dopo aver fatto aspettare 3 ore d'orologio una donna in gravidanza a rischio in sala d'attesa, tra persone che potrebbero avere qualsiasi malattia incubata, il medico che la visita visivamente (2 minuti di orologio) ci indirizza ad un reparto fuori il pronto soccorso, dicendo che ci avrebbe accompagnato un pulmino - che tra l'altro non esisteva. Abbiamo raggiunto il reparto a piedi. Il personale preposto all'accettazione assegna codici di emergenza del caso con una superficialità assurda. Una donna in gravidanza a rischio con evidenti e forti dolori, dovrebbe avere una precedenza da codice rosso e non verde con il quale abbiamo aspettato 3 ore.

Patologia trattata
Fecaloma.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Attesa lunghissima e vergognosa

È una vergogna il nostro ospedale, ho mia moglie operata per un brutto cancro a giugno scorso e ci sta capitando spesso di rivolgerci al pronto soccorso. Ma a causa delle lunghissime attese, mia moglie si rifiuta di farsi accompagnare per le cure; ma ahimè siamo costretti come si può immaginare... Questa sera siamo in attesa dalle ore 18.15 circa, abbiamo aspettato fino alle 20.15 quando hanno chiamato mia moglie solo per farle dei prelievi e dirle di aspettare ancora chissà quanto... (penso tre ore circa per avere i risultati).
Non sarebbe stato meglio portarsi avanti con i prelievi del sangue all'arrivo del paziente, in modo che l'attesa dei risultati finisse per coincidere con la chiamata del medico per la visita?
P.S.: sempre a causa di questa malattia, siamo stati a Milano a settembre scorso per una tac ed abbiamo notato una impeccabile efficienza sotto tutti i punti di vista e penso che basterebbe poco per offrire un servizio simile anche qui a Bari...
Ci fate perdere tempo prezioso inutilmente.

Patologia trattata
Cancro.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento

Vorrei ringraziare per la professionalità e l'umanità e la competenza con la quale sono stato trattato, il Dottor Loiacono Giovanni, la dottoressa Catalano Loredana e l'infermiera professionale Cirillo Patrizia.
Grazie davvero.
Antonio Carbone

Patologia trattata
Tachicardia e attacco di panico.