Pronto Soccorso Ostetrico - Ginecologico Policlinico Bologna S. Orsola Malpighi

Pronto Soccorso Ostetrico - Ginecologico Policlinico Bologna S. Orsola Malpighi

 
2.8 (3)
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Il reparto di Pronto Soccorso Ostetrico- Ginecologico dell'Ospedale Policlinico S. Orsola - Malpighi di Bologna, situato in via Massarenti 9, ha come Direttore il Dott. Renato Seracchioli. Il reparto, cui accedono circa 14.000 donne all'anno, accoglie un ambulatorio per visita medica ed un locale, situato presso la sala parto, per l'accettazione della paziente gravida ed il monitoraggio della gravidanza. Le donne che accedono al PSO dopo valutazione del tipo di urgenza (Triage infermieristico), vengono visitate e trattate in base all'inquadramento diagnostico ginecologico o ostetrico che può avvalersi di ecografia, monitoraggio cardiotocografico. In base alla diagnosi, le donne vengono dimesse a domicilio oppure se ritenuto indispensabile dal medico di guardia, ricoverate presso il reparto di degenza ostetrica, di degenza urgenze ginecologiche e Obi o se in travaglio in sala parto del Policlinico S.Orsola-Malpighi. In caso di assoluta non disponibilità di posti letto liberi reperibili nella Struttura dipartimentale la donna viene trasferita in altro Presidio Ospedaliero cittadino o Regionale.

Recensioni dei pazienti

3 recensioni

Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.3  (3)
Assistenza 
 
1.7  (3)
Pulizia 
 
4.3  (3)
Servizi 
 
2.7  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
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Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Molto scrupolosi

Mi sono recata in PS dopo aver passato la notte sveglia a causa di un dolore al fianco sinistro. La dottoressa del pronto soccorso, molto carina e gentile, mi ha fatto una visita completa ed un’ecografia in cui sono riuscita a vedere il mio bimbo e assicurarmi che andasse tutto bene. Mi ha inoltre controllato i reni e, dopo le domande di routine, mi ha mandato al piano superiore per fare una flebo di Buscopan e gli esami del sangue, dicendo “ti teniamo un po’ sotto osservazione aspettando gli esiti degli esami del sangue”. Arrivata al piano superiore però, scopro che in realtà mi ricoverano per un giorno e una notte. Chiedo informazioni all’infermiera, dicendo che la dottoressa mi aveva detto che dovevo solo aspettare gli esiti degli esami, e lei mi risponde che se il medico di guardia del pronto soccorso mi ha ricoverata, significa che ho qualcosa e devo aspettare che sia lui a dimettermi. Ovviamente mi sono spaventata a morte, perché il ricovero non era coerente con le parole della dottoressa in turno al PS.
Sono stati sicuramente molto scrupolosi, ma ho dovuto aspettare fino al mattino dopo per sapere che non avevo nulla e che potevo andare a casa. Mi rendo conto che il medico di guardia al pronto soccorso abbia molto da fare e non possa venire al piano dei ricoveri per tranquillizzare tutte le pazienti, ma da paziente ho avuto ansia tutta la notte immaginandomi le cose peggiori.
Le infermiere sono tutte molto carine, ma se chiedi a loro informazioni non sanno (o non possono) dirti niente.
Le camere sono da quattro letti e il bagno è uno solo in tutto il piano.

Patologia trattata
Algie pelviche 17ª settimana di gravidanza.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Non ci andrò mai più

Mi reco in pronto soccorso per minacce d'aborto, 7° settimana. Dopo 3 ore di attesa, mi visitano un medico (tirocinante) e la dott.ssa Pizzoli, la quale contesta subito che io sia lì in quanto le perdite sono normali nei primi mesi. La informo che nei due giorni precedenti avevo vomitato anche i sorsi d'acqua, quindi ero molto disidratata, mi risponde (non senza sufficienza) che le donne africane non mangiano e non bevono eppure fanno dei figli stupendi. Infine decide di farmi fare un'ecografia, il giovane medico ha difficoltà ad usare il manipolo per l'eco transvaginale (anche a trovare il "buco"), la dott.ssa gli suggerisce come girarlo e rigirarlo, ma nessuno vede il battito, dopo un po' la dott.ssa dice di averlo intravisto, mi chiede se ho ancora il seno gonfio e le rispondo di no, mi chiede se ho dolori tipo mestruali e rispondo di sì. Scrive sul certificato che c'era il battito cardiaco e mi dice che sto benissimo... Ovviamente avevo perso il bambino, ma ho dovuto recarmi in un altro ospedale perché qualcuno me lo dicesse.
Mi chiedo se, in caso di incapacità di un apprendista o tirocinante, la dott.ssa avrebbe dovuto provvedere a visitarmi personalmente.. capisco che tutti debbano fare pratica, ma se c'é un medico esperto vicino é perché insegni, non perché liquidi i pazienti lavandosene le mani ed intravedendo battiti inesistenti.
ESPERIENZA TERRIBILE.

Patologia trattata
Aborto interno spontaneo.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

dolori addominali 6 settimana di gravidanza

sono stata al pronto soccorso per dolori addominali bassi che mi hanno fatto preoccupare per la gravidanza in corso.
dopo un'attesa di 1h30 minuti (sono entrati solo 2 pazienti) e un cambio turno del medico che è durato almeno 45 minuti, dopo che una ragazza ha perso i sensi e neanche l'infermiere era presente...; in poche parole: non c'è stato nessuno per circa 45 minuti!!!!
ecco, finalmente mi hanno fatto entrare e dopo una consultazione verbale di 2 minuti mi visitano e la dott.ssa mi riscontra l'utero retroverso (io non ho l'utero retroverso e avevo fatto 2 giorni prima una visita ginecologica di inizio gravidanza!!!) comunque a parte questo la visita termina subito, io sinceramente mi aspettavo almeno una eco transvaginale per accertarmi che la gravidanza procedesse senza problemi... invece no!
probabilmente il reparto ostetricia avra' medici validissimi, ma la mia opinione riguardo al pronto soccorso non è affatto positiva per il mio caso e per quello che ho visto!
capisco benissimo che i medici sanno fare il loro mestiere, ma se lo facessero ascoltando il paziente sarebbe perfetto!

Patologia trattata
dolori addominali VI settimana di gravidanza