Pronto Soccorso Ospedale Valdagno
Recensioni dei pazienti
7 recensioni
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SUPER GENTILI
Ho portato mia madre al PS: tempo d'attesa un po' lungo a causa di emergenze improvvise. Tutti molto molto gentili, disponibili, disposti al dialogo seppur indaffarati. Hanno saputo "coccolare" la mamma lasciata nelle loro mani con competenza e umanità. Grazie al dott. Pierangelo Papaleo e a tutti i presenti che si sono presi in carico la mamma.
Difficoltà respiratorie in soggetto asmatico
Mi reco al Pronto Soccorso verso le 19.00 per delle difficoltà respiratorie che avevo da alcuni giorni. Dopo il triage, aspetto circa 2,5 ore e vengo visitato dal dott. Gonella, apparentemente distaccato. Dopo una auscultazione polmonare, un ECG e dei prelievi ematici, mi informa che non ho nulla, a meno che gli esami ematochimici non diano altri risultati (ad esempio una qualche anemia), e mi CHIEDE SE IO VOGLIA andare a fare un RX torace, che comunque a suo dire sarebbe risultato negativo, dato che al momento della visita non manifestavo alcuna difficoltà respiratoria (effettivamente il fatto acuto era passato) e alcun rumore polmonare anomalo. Da quando il paziente deve autoprescriversi gli accertamenti, o deve scegliere quali fare e quali no? Sono stato dimesso poco dopo, all'arrivo dei risultati degli esami sanguigni, con il consiglio/terapia di fare qualche aerosol. La prossima volta farò qualche chilometro in più e andrò a Santorso, confidando in un trattamento quantomeno più rispettoso del paziente.
Trauma cranico bambino 5 anni
Mio figlio di 5 anni, disabile, con disturbo del linguaggio (non parla) cade dal divano battendo violentemente la fronte sul pavimento di marmo. Subito compare un enorme bernoccolo, non posso sapere quanto grave sia; chiamo così il 118 e, incredibile, una voce registrata mi fa attendere più di 5 minuti. Io applico ghiaccio, nel frattempo richiamo, ancora voce registrata, chiamo il 113 (sì, la polizia!) spiego il problema e... 2 secondi e risponde il pronto soccorso. Dopo ben 10 minuti arriva l`ambulanza, prima frase "ma non c`era bisogno dell`ambulanza". Comunque lo portano al pronto soccorso, la dottoressa si complimenta per le belle babbucce che portava mio figlio, nessuna radiografia, niente di niente, perchè a Valdagno non c`è la pediatria.
Assistenza telefonica efficiente
Ho telefonato stamane al p.s. di Valdagno e mi ha risposto il sig. Siro. Ho chiesto il nome di un farmaco ordinato a mia figlia anni fa e che ora sarebbe utile per un altro componente della famiglia, ma non ricordiamo il nome. Mi risponde che fara' una ricerca nello 'storico' del computer, mi ha chiesto il numero di cellulare e mi ha detto che mi avrebbe risposto. Tutto questo con una gentilezza estrema. Che dire? Il sig. Siro ha dimostrato tutta la solerzia di cui era capace e la disponibilita' al fine di risolvere il problema. Grazie.
Assistenza sanitaria..
Ho chiesto un permesso di uscita anticipata dal lavoro per portare mio padre (di 87 anni) al pronto soccorso dell'ospedale di Valdagno, aveva una ferita al braccio. Arrivati in ospedale alle 17:15, dopo 15 minuti di attesa è stato visto dall'infermiere di turno: colore di gravità verde per suturazione e prescrizione antibiotico. Dopo un'attesa di 4 ore e trenta minuti, mio papà ha iniziato a dare segni di affaticamento (è affetto da scompenso cardiaco e deve prendere dei farmaci), quindi, visto che i pazienti presenti in sala di attesa non diminuivano, la mia decisione di portarlo a casa senza alcuna cura.
Cefalea "psichiatrica"
Sono entrata per la visita con fortissimo dolore sopra l'occhio, dopo 4 giorni di giro di medici incapaci di diagnosi certa, su suggerimento del mio medico di base.
L'accoglienza dell'infermiere in accettazione è stata ottima, poi una catastrofe sotto tutti i punti di vista.
Incapace di reggere al dolore fortissimo e pulsante, non riuscendo a stare seduta e piangendo dal male, mi iniettano con flebo 150 cc. di Valium e una fiala di Toradol.
Il male però non diminuisce e il mio incontenibile dolore aumenta.
Alla fine fanno accertamento con TAC, da cui non risulta nulla di significativo.
A questo punto, chiamano un medico psichiatra (!), il quale mi ha somministrato Olanzapina (noto farmaco utilizzato per la schizofrenia e sindrome bipolare, di cui non ho mai sofferto) motivata da "quota di esibizione del malessere molto alta ampiamente istrionica".
Il male non è passato e quindi mi hanno dimessa in quelle condizioni, consigliando visita psichiatrica.
Non sono stata visitata né da un Otorino né da un neurologo.
Per un mal di testa che dura da 4 giorni non risolto con antidolorifici, antinfiammatori potenti e antipsicotici, non è stata trovata nessuna diagnosi, né soluzioni soddisfacenti.
Visita urgente notturna
Verso le ore 02.00 del 17/01/2015 mi sono recata c/o il PS con crisi respiratoria e forte bruciore alla gola e alla lingua. Il medico di turno dott. Gonella, molto infastidito e seccato, mi ha fatto una visita sommaria e, deciso che non avevo niente, mi ha fatto pagare il ticket per codice bianco... Uscita a piedi, ho cominciato a fare la leggera salita che porta al parcheggio e la crisi di respiro si è accentuata, respiravo molto male. Tornata al PS, il medico mi voleva visitare e fare una ecg, ma era ancora molto maleducato, insisteva el dirmi di andare a casa e succhiarmi una caramella di quelle per la gola.. Sono andata via spaventata e amareggiata per questo comportamento e sono andata al PS di S.ORSO, dove sono stata trattenuta fino alle 14.00 del giorno dopo, dove ho fatto tutte le visite e analisi con diagnosi: allergia all'antibiotico che avevo cominciato a prendere il giorno prima. Non ho pagato nessun ticket, mi hanno dato un nuovo antibiotico e mi hanno trattenuta ancora un po' per vedere se avevo effetti collaterali. Tutto molto gentilmente e con massima competenza. Ora voglio solo dire al dott. Gonella che se io vado al PS di notte non è perchè non so come farmi passare il tempo e credo che chi come lui ha a che fare con persone che si sentono male, dovrebbe comportarsi in modo diverso.
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