Pronto Soccorso Ospedale Polistena

Distorsione alla caviglia. Radiografia fatta alle ore 14.00. Dimissioni dopo molteplici sollecitazioni alle ore 21.00 con un semplice foglio scritto che non erano presenti fratture. Senza nessuna visita, senza nessuna cura.
Pronto soccorso senza nessuna indicazione; per entrare bisogna bussare ad una porta che si intuisce sia l'entrata. Si attende e si viene accompagnati in una stanza tra i pazienti di ogni tipo, sotto cura o osservazione. Qui si può fare l'accettazione, poi si procede subito con le radiografie e poi riaccompagnati fuori in attesa di una probabile chiamata. Si attende fuori in una specie di parcheggio su panche rubate da una chiesa, tra i rifiuti e una tenda della Protezione civile, che probabilmente serve in caso di maltempo.
Nei reparti ai piani superiori si fuma tranquillamente alla finestra.
Avevo sentito parlare della sanità del sud Italia, ma mai avrei immaginato fosse in una situazione tale.

Paziente arrivato con astenia, stato confusionale, collasso, è stata l'esperienza ospedaliera peggiore mai vissuta.

Un paio di notti fa ho portato mio padre, vittima di un incidente con frattura all'omero all'altezza della spalla e, a parte le radiografie, nessuno è stato capace di applicargli un tutore come si deve o una fasciatura, ed è rimasto dolorante e sofferente fino all'arrivo a Messina, dove è stato immediatamente medicato a dovere e dove hanno risolto subito il suo disagio.
Pessima esperienza.