Pronto Soccorso Ospedale Palermo
Recensioni dei pazienti
14 recensioni
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Vergognoso
Ore interminabili per pazienti e accompagnatori.
Un incubo.
Ottimo staff
Staff eccellente, paziente con diagnosticato infarto in corso, trattato in modo tempestivo e salva vita, inviato poi al reparto di competenza (Cardiologia UTIC) per la procedura di angioplastica.
Dottori bravissimi, infermieri super professionali.
GRAZIE.
Infermiera assolutamente non affidabile
Alle ore 4.55 del 31/12/2021 ho accompagnato mia figlia al pronto soccorso dell'ospedale. Ad accoglierla una infermiera davanti ad una ambulanza. La ragazza, di 19 anni, lamentava: dolore e gonfiore addominale, spossatezza, nausea da due giorni. Il colore delle urine era molto scuro e qualche ora prima aveva vomitato. Aveva riferito alla infermiera di aver fatto il vaccino il 27/12.
Diagnosi verbale: effetti collaterali del vaccino. Le urine scure? Beva di più.
Per contrastare dolore e vomito? Plasil (dopo un consulto con un medico che nessuno di noi tre, io, mia moglie e mia figlia abbiamo visto). Nessun referto (ovviamente). Mi sento responsabile di non averlo chiesto.
Alle 5.10 della stessa giornata ho accompagnato mia figlia al pronto soccorso del Policlinico. Presa in carico, hanno eseguito: esami di urine, del sangue, Tac, consulenza chirurgica e gastroenterologica. Attendiamo esiti, ma pare trattarsi di mononucleosi.
Ciò che ho scritto corrisponde a verità.
Ringraziamento
In occasione di una mia permanenza in PS in data 08.04.2021, con codice giallo, ho avuto modo di apprezzare la competenza, la gentilezza, la professionalità di tutte le persone che compongono questa unità, medici, paramedici e assistenti alla sicurezza sicurezza.
Grazie di cuore.
Incompetenza
Nessuna tempestività nell'effettuare l'unico esame che avrebbe dato il responso, ovvero embolia polmonare.
Quasi una settimana di trattamenti e terapie inutili. Quindi il decesso di mia madre, dopo tanta sofferenza inutile.
Pessimi
Sentirsi cambiare diagnosi ogni giorno è allucinante ed ancora più allucinante è sentirsi dire in stretto dialetto "nu saccio che ave sua matri".
Peggioramento, crisi respiratoria, intubazione, tracheotomia, polmonite ed infine decesso della paziente.
Nulla da dire sull'efficienza del reparto di terapia intensiva, al contrario di P.S. e medicina d'urgenza.
Sono stato curato immediatamente con umanità
Sono corso a pronto soccorso per un blocco dell'uretra causato dalla prostata. Dolore fortissimo e lunga corsa al pronto soccorso. Mi hanno immediatamente fatto entrate e un infermiere mi ha inserito un catetere. Mi hanno prenotato una visita all'ambulatorio di urologia tra tre giorni e lì rimuoveranno il catetere e mi diranno il da farsi. Che dire.. al pronto soccorso non avrebbero potuto essere più veloci e bravi. Ero terrorizzato dal catetere (mai messo prima) ma l'infermiere è stato bravissimo. Grazie.
(accesso al pronto soccorso oggi 11.04.2016 intorno alle 12.45).
Intossicazione da botulino
Ringrazio il pronto soccorso dell'ospedale Civico per non avere avuto rapidamente il giusto approccio. Mia madre e' stata 48 ore in osservazione come dicono loro, ma non osservano un bel niente. La diagnosi più semplice e' dire che aveva avuto una ischemia. E ringrazio anche la dottoressa Gambino per questa superficiale diagnosi. Fortuna che l'oculista si e' accorto che si trattava di intossicazione da botulino. Che dire??? Mia madre e' viva per miracolo. Cercate di documentarvi di piu' e soprattutto chi arriva al pronto soccorso deve essere seguito a 360 gradi.
SCADENTE
Ho portato tre volte mia sorella, malata di anoressia, presso la vostra struttura, che definire struttura è pura utopia. Due volte con il TSO l'avete mandata a casa dichiarandola capace d'intendere e di volere, mi complimento.. una che non mangia è dichiarata capace d'intendere e di volere.. Tralasciando il servizio di vigilanza, in quanto si può entrare ed uscire come si vuole, specialmente nelle ore notturne. Complimenti per gli ascensori guasti e, per finire, al personale: i tesserini di riconoscimento si chiamano tali appunto per essere riconosciuti, invece più di una volta i medici che ho incontrato non volevano dire come si chiamavano.. Siete un ospedale pubblico, avete il dovere di rilasciare nome e cognome alla persona che lo vuole sapere. Comunque ora mia sorella è ricoverata a Cefalù tramite TSO in psichiatria, in quanto stabilito che l'anoressia è una malattia mentale; sicuramente non è il luogo ideale per guarire, ma è il luogo ideale per non fare morire una persona di 27 chili. Ringrazio i burocrati incontrati in questo ospedale pessimo.
P.s.: 8 anni fa sono stato in cura da voi per fortissimi dolori allo stomaco, avevo richiesto una gastroscopia e un vostro medico mi ha detto che avrei dovuto sputare sangue per dare un senso alla esecuzione di gastroscopia..
Non lo consiglio
Arrivo in Pronto soccorso con mio padre, 85ennne, in preda a dolore toracico. Un'infermiera, scocciata, tasta il polso, due domande e assegna codice verde. Abbiamo aspettato al freddo tutta la giornata; solo in serata è riuscito ad entrare dove è stato trattenuto per la notte e ricoverato poi in cardiologia.
Molti pensano male della sanità al sud, purtroppo io cerco di difenderla ma mi rendo conto che è vero, non ci sta professionalità, pulizia, organizzazione, abnegazione per il proprio lavoro.
Se siete nei paraggi, andate in un altro pronto soccorso.
Una sofferenza
Ieri mattina alle 10:30 entro al PS per un dolore lancinante al fianco. In triage, dopo spiegazioni dettagliate, lo considerano codice verde; io, affidandomi alle loro competenze, prendo il foglio e aspetto, credendo che l'attesa al massimo potesse essere di un paio d'ore. Tra dolori lancinanti e una struttura pessima, la mia sofferenza aumentava di ora in ora. In sala d'attesa tutto sembrava lasciato all'anarchia più totale, poi puzza di sigarette perché la gente comune, gli operatori del 118 e altri fumano proprio davanti le porte scorrevoli. Arrivata alle ore 18.00 circa, chiedo, in preda ai dolori, perché ancora non fosse il mio turno e mi sento dire che da lì a poco sarei entrata. A questo punto ho preferito rimanere dentro, che quantomeno non c'era freddo e puzza d sigarette.
Bene, passeranno altre 2 ore!!
Devo ringraziare una guardia giurata che, vedendomi piegata in due dal dolore, con febbre addosso, tosse e tutto il resto, riesce a far diventare il mio codice da verde a giallo, perché ha parlato con chi si occupa delle valutazioni dei codici. Così riesco a entrare dopo circa un'ora. Quindi io sono entrata alle 10:30 di mattina ed entro in sala gialla alle ore 21.00.. ditemi voi se questo è umano!! Da qui mi hanno tenuta tutta la notte e tra esami e tutto volevano ricoverarmi perché avevo una polmonite estesa. Ho passato la notte al PS, non vi dico i poveri pazienti stipati come bestie.. Io, senza una coperta a morire dal freddo con la polmonite, mi son arrangiata col mio giubbotto. La notte un paracetamolo e antibiotico endovena... poi più nulla, dimenticata; la mattina alle 6.00 ho dovuto chiedere di farmi qualcosa perché stavo male... Allora si sono ricordati che ero lì. Al cambio turno è arrivata un'altra dottoressa che è stata più competente ed è riuscita a gestire tutti, alla fine dopo altri esami fatti ancora mi si dà la terapia da seguire a casa.
Non discuto su come mi abbiano gestita una volta entrata, perché diciamo che fondamentalmente devo dire grazie a chi mi ha visitato e dato le prime cure se ho scoperto cdi cosa fossi affetta! Discuto fortemente sul triage e i modi di valutazione: io ero un codice giallo sin dalla mattina, ma all'accoglienza hanno scritto giusto due righe, ho dovuto soffrire 15 ore e chiedere aiuto a una guardia giurata che mi aveva vista dalla mattina. Morale della favola? Ho visto un pronto soccorso pieno di gente incompetente.. nessuno ascolta e tu sei costretto a soffrire ore; è un pronto soccorso da riorganizzare ed io mi auguro di non doverci tornare più.
Grande professionalità e umanità
Un mese fa portavo mio padre per una improvvisa tachicardia al pronto soccorso dell'ospedale civico di Palermo.
Subito siamo entrati al triage, dove un infermiere, con molta professionalità, dopo alcune domande ed una prima visita (misurazione pressione, frequenza etc.), gli dava un codice giallo e dopo 10 minuti lo faceva accomodare in sala visita.
Qui i due medici presenti ci hanno subito spiegato che si trattava di fibrillazione atriale, hanno messo papà sotto monitoraggio e trattato il paziente con un antiaritmico per circa 2 ore.
Abbiamo risolto il problema e siamo stati reinviati a casa con tutte le spiegazioni necessarie e con chiare indicazioni su come proseguire l'iter una volta risolta l'emergenza.
Grazie a tutti!!!
Ringraziamento pronto soccorso ospedale civico
Sono un paziente che lo scorso anno ha avuto la fortuna di essere assistito presso questo P.S., incontrando medici e infermieri molto competenti e cordiali, che brillantemente mi hanno salvato la vita diagnosticando tempestivamente una dissecazione aortica.
Un grazie particolare alla dott.ssa Taibi e all'equipe infermieristica che l'ha coadiuvata, ricordo tra tutti la signorina Tania e Laura (non ricordo i loro cognomi). Non vi dimenticherò mai, GRAZIE SEMPRE.
Piccoli accorgimenti per grandi risultati
Sono un medico specializzando di primo anno e vivo quotidianamente la realtà dell'assistenza sanitaria al malato. Conosco bene i limiti della sanità siciliana, ma quello che voglio far presente non è la mancanza di competenza, quanto la scarsa dedizione verso il malato mostrato dal persona parasanitario nel pronto soccorso dell'ospedale Civico!! Nella mia breve esperienza di assistito ho vissuto in prima persona le frustrazioni che derivano da una quasi totale disinteresse al malato, in termini di umanità ed educazione, mostrata da taluni operatori parasanitari (ad eccezione di una dolcissima infermiera bionda); inoltre è inconcepibile che gli assistiti debbano soffrire ore e ore di attesa di indagini di laboratorio e referti, in scomode sedie di metallo e in locali trafficati da parenti e amici degli stessi...
Vorrei maggiore professionalità, gentilezza e umiltà dal personale parasanitario e servizi più efficienti in termini di assistenza primaria al malato (sale di attesa separate per chi attende referti e ulteriori indagini, in locali più confortevoli e dotati di poltrone). Non mi pare molto...
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