Pronto Soccorso Ospedale Gallipoli
Recensioni dei pazienti
8 recensioni
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Caduta in casa paziente di anni 91
Non esistono informazioni riguardo la paziente in attesa. Un medico da solo non può essere sufficiente.
Ferie rovinate
Sono un collega infermiere, mi trovo in ferie a Gallipoli; dopo 15 giorni di intervento a una protesi dentaria mi si gonfia il viso e mi si forma un ascesso, con forte dolore e notevole gonfiore. Al pronto soccorso di Gallipoli mi praticano una terapia antibiotica e cortisonica senza registrarmi come paziente al pronto soccorso, senza domandarmi la tessera sanitaria. Cosa più grave, non ho avuto beneficio con la terapia praticata, ho dovuto aspettare altre 24 ore prima di farmi una 2° dose di terapia prescritta, ma ormai il viso era sempre più gonfio e il dolore era troppo forte, così sono rientrato dalle ferie.
Dopo la prima dose fatta a casa il miglioramento è stato notevole, quindi credo che i colleghi non mi abbiano praticato nulla... Medico e infermiere affermano che hanno praticato antibiotico e cortisone, ma io dico che mi hanno praticato una puntura di acqua fisiologica in muscolo, perchè:
-1 dopo la somministrazione ho avuto un peggioramento della situazione.
-2 non credo che in un pronto soccorso mi pratichino una terapia senza che mi registrino al portale.
-3 dopo le 24 ore ho fatto la dose di antibiotico e cortisone e i miglioramenti sono stati visibili.
Cosiddetto Pronto soccorso
Ci siamo recati ieri sera alle 20.45 presso l'ospedale di Gallipoli perché mio nipote, che era ad un campo estivo ad Alezio, si è infortunato il piede e il dito che si sono gonfiati, diventati lividi e con difficoltà a deambulare. Nessuno al triage ci ha informato che la radiologia terminava il suo servizio alle ore 19.40; lo impariamo quando alle 23.00 circa lo chiamano per entrare, e ci propongono l'incerottamento perché, sostengono loro, la prassi prevede questo e la lastra è da fare lunedì. Secondo loro dovremmo partire quindi da Lecce per andare a Gallipoli.
Premetto di lavorare in un ospedale di Bologna, di essere originaria di Lecce, di avere sicuramente occhio critico...
Però, questo Pronto soccorso l'ho trovato con un atrio sporco, un triage con una guardiola a vetri con un campanello da suonare per avere udienza attraverso un oblò, con la propria privacy a disposizione di tutti i pazienti presenti nell'atrio. Parliamo di un ospedale in una città altamente turistica, soprattutto in questo periodo... a cui accedono non solo cittadini locali, che magari possono anche essere abituati a tale assistenza precaria, ma cittadini che provengono da altre città e realtà, dove non si provi a pensare che abbondi il personale di assistenza e quindi tutto è scontato, ma dove la carenza è presente ma il personale, fatta qualche eccezione, cerca di dare sempre un sorriso e la propria competenza. Inviterei il ministro della sanità, unitamente ai suoi colleghi, a preoccuparsi anche di visitare gli ospedali del Sud, per constatare i numerosi disservizi strutturali e professionali, oltre che risolvere o apparire per forma.
Il rispetto per la dignità dell'ammalato dovrebbe essere la priorità, non l'eccezione. Le contestazioni che si avanzano non sono fandonie, ma Verità.
Arroganza e maleducazione
Il pronto soccorso dell'ospedale di Gallipoli necessita di un forte potenziamento nel periodo estivo per motivi piuttosto noti, nonché di un processo di rieducazione rivolto a infermieri (spesso maleducati, svogliati e arroganti) e giovani medici più attenti al ruolo che rivestono. Conosco la realtà locale da anni, ma Gallipoli resta probabilmente il tallone d'Achille della sanità salentina.
Nefrite
La mia ragazza si è presentata qui 2 volte con febbre alta e dolori alla pancia e alla parte inferiore della schiena. La seconda volta che si è presentata le hanno risposto cosa venisse a fare al pronto soccorso che tanto le avrebbero dato solo la tachipirina. La febbre le saliva tutti i giorni per 4 giorni fino a 39,5 e i dolori alla pancia erano fortissimi. I dottori, basandosi solo sul fatto che la ragazza avesse mangiato pesce, le hanno prescritto farmaci e diagnosticato gastroenterite. Nel frattempo la febbre non scendeva e i dolori continuavano. Siamo tornati a casa e siamo stati in ospedale qui in Piemonte per dei controlli. Per fortuna qui dottori più competenti le hanno fatto analisi del sangue, delle urine e Tac. Le è stato detto che ha una infezione al rene (nefrite) e non una gastrite che si cura con un Augmentin.
DELUSIONE MEDICA DI PRONTO SOCCORSO
IL MIO RISCONTRO DEL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE DI GALLIPOLI (ESCLUSO IL PERSONALE INFERMIERISTICO) LNON è POSITIVO.. TRATTANDOSI DI UNA CONGIUNTIVITE MOLTO FASTIDIOSA E APPICCICOSA, SENZA VISITA VOLEVA SOMMINISTRARE IL FARMACO. MI SONO RIFIUTATO.
SOMMINISTRARE FARMACO SENZA UNA VISITA ACCURATA... A VOI LA RIFLESSIONE.
Cardiopatica con insufficienza respiratoria
Nulla da commentare sulla preparazione, competenza, disponibilità e onestà del personale del pronto soccorso di Gallipoli. Scandalizzato e mortificato sono invece del comportamento del Dott. DE MARINI FABIO, che ha firmato un atto di dimissione nella realtà mai avvenuta, visto che la paziente non si è mai spostata dal pronto soccorso, o meglio dalla barella su cui era stata parcheggiata in "attesa di essere portata in reparto" dalle ore 19.01 del 26/12/2013, fino al pomeriggio del 28/12/2013.
(paziente cardiopatica per fibrillazione cronica con insufficienza respiratoria) e guarda caso riammessa questa mattina con un altro ingresso in pronto soccorso "fantasma", reale solo sulla carta. Oggi finalmente è stata ricoverata presso il reparto di medicina, con la speranza che questo ulteriore ritardo non abbia comportato ulteriori complicazioni alla paziente. I familiari e gli amici della paziente RINGRAZIANO il suddetto dottore, complimentandosi per il suo impeccabile comportamento deontologico, fiduciosi che episodi simili non si abbiano più a verificarsi.
Figlio di una paziente
Ho portato mia madre per dolori all'addome, non lo si poteva nemmeno sfiorare. Il medico ha valutato che fosse una colica renale, nonostante le due ecografie fatte lo escludessero. E' stata dimessa alle ore 15.00 dal pronto soccorso senza aver fatto nemmeno un prelievo del sangue, il quale sarebbe servito a salvare la vita di mia madre. Mentre ero in attesa di notizie di cosa fosse il problema, il medico che l'ha tenuta in osservazione si preoccupava di parlare con altri colleghi che sua madre doveva farsi la tac, quella tac che sarebbe servita a mia madre per diagnosticare la rottura di un diverticolo. Alla fine, dopo 36 ore, si sono accorti che non era colica renale.. stava già in peritonite.. L'intervento effettuato non è servito a niente perchè, dopo essere stata intubata, mia madre è morta grazie ad una equipe di medici del pronto soccorso; e nel "pacchetto" metto anche le infermiere, ad eccezione di una, dimostratasi molto gentile. Spero che di questi casi se ne verificano pochi però, parlando con la gente, se ne sentono tante e di tutti i colori. Il messaggio e' rivolto anche a chi gestisce la sanità, perchè tutto questo sta succedendo grazie a tutti i tagli che sono stati fatti, a discapito di tutte le persone che non hanno la possibilità di affrontare una malattia servendosi degli specialisti a pagamento......
Grazie.
P.S. sono molto arrabbiato...
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