Pronto Soccorso Ospedali Riuniti Padova Sud

Il mio è un lavoro speciale (violoncellista), nel quale ogni piccolo fenomeno legato a mani e braccia è vissuto con paura e preoccupazione; specie in questo caso dove, subito dopo una lunga sessione di registrazione, mi è uscita la spalla destra (braccio dell'arco). Temevo non solo la lunga agonia dell'attesa (codice arancione), ma la sofferenza per ripristinare l'articolazione. Invece: subito canula e farmaci, cortesia e, da sedato (cosa mai avvenuta nelle altre strutture) ripristino perfetto del braccio. Una professionalità inimmaginabile! E anche simpatia, in quanto a me a fianco vi era una partoriente con dolori simili ai miei (dicono) ed un'infermiera guardandoci mi disse "porterò un fiocco ad entrambi".

Ho passato la notte del 23 settembre c.m. e la mattina del 24 al pronto soccorso dell'ospedale. Di questa esperienza conservo solo ricordi positivi di cui sono immensamente grata. Ho potuto apprezzare la competenza di medici, infermieri e operatori, un sistema organizzativo efficiente, uniti alla tempestività e "delicatezza" dell'assistenza. Ho osservato la tenerezza con cui tutto il personale accoglieva e gestiva i malati più fragili.
A tutti gli operatori del reparto posso dire solo "grazie".

Competenti, professionali, gentili e rapidi.

In occasione del ricovero di mio figlio del 16/12/2022 dopo grave incidente stradale, ho trovato personale medico e infermieristico estremamente professionale, umanamente comprensivo e paziente nell'affrontare l'urgenza del caso e le ansie di noi genitori.
In questa dolorosa vicenda voglio ringraziare tutto il personale del Pronto Soccorso, il reparto di Ortopedia e la signora Valeria, che ci ha contattato dopo la dimissione di mio figlio per accertarsi del proseguimento delle cure previste.
Grazie.

Dopo accettazione in pronto soccorso, sono rimasta ricoverata in O.B.I. quattro giorni.
Desidero ringraziare i medici che mi hanno assistita, con una menzione speciale per la dr.ssa Annalisa Doná ed il dr. Virginio Brazzale, e tutti gli infermieri per la dedizione, la professionalità, la disponibilità e la vicinanza al paziente.
Grazie di cuore.

Arrivo alle 8.00 del mattino per un dolore lancinante alla spalla e impossibilità a muovere il braccio destro.
Dopo breve attesa sono preso in carico e mi viene dato il numero di chiamata con codice bianco; dopo circa un'ora e mezza vengo chiamato e visto da un medico che constata il dolore insopportabile e sento che dice chiaramente ad un infermiere di darmi un antidolorifico; dopo di che faccio raggi RX e aspetto in astanteria altre tre ore.
Alla fine entro dall'ortopedico che mi fa una infiltrazione locale e mi congeda.
Arrivo a casa e leggo referto, e vedo che mi hanno somministrato assieme all'antidolorifico anche un oppiaceo (Tachidol) e un ansiolitico.
Contesto fortemente che si possano dare psicofarmaci, anche forti, senza informare il paziente.

L'operatrice all'accettazione ha chiesto perchè non fossimo andati a Padova, visto che in precedenza ero stato operato a Padova. Poi abbiamo atteso 3 ore prima di ricevere le prime cure. Alla fine sono stato visitato e seguito con competenza e umanità da medico e infermieri e ricoverato per le cure del caso. Più umanità anche in accettazione servirebbe molto...

IL giorno 24/5/2015 ho portato mio padre al pronto soccorso per un'emorragia al braccio sinistro. Per farla breve, dopo aver passato quasi l'intera giornata tra visita e attese estenuanti con mio padre attanagliato da dolori insopportabili, ci hanno spediti a casa con un antidolorifico e prescritto il ghiaccio. Ritornati il giorno dopo, di lunedì, con la situazione aggravata, non hanno saputo fare altro che farci perdere ulteriore tempo (con sofferenza insopportabile) e mandati via. Mi sono quindi precipitato a Padova dove l'hanno ricoverato e curato - tredici giorni di ricovero e cure adeguate. Non c'è la possibilità di mettere zero stelle. Peccato.

Il giorno 12/09/2012, alle ore 13.30, bambino di 3 anni con trauma al piede ed escoriazioni profonde - sospetta frattura causa incidente in bicicletta, è stato valutato codice bianco dietro un vetro di accoglienza da un operatore, di indefinita competenza, senza aver guardato il bambino. Attesa di 2 ore e mezza in completo abbandono e, alla richiesta di attenzione, è scoppiata una rissa alimentata da entrambe le parti, con la risposta del medico di Conselve che "....funziona così", cosa assolutamente non vera visto che ce ne siamo andati senza che il bambino fosse stato visitato (e non per nostro rifiuto). All'ospedale di Padova il trattamento e' stato completamente diverso. Accolto immediatamente all'arrivo, il bambino è stato visitato da personale infermieristico, medicato, giudicato codice verde; subito è stata eseguita approfondita visita pediatrica, poi ortopedica specialistica, successive radiografie e cure del caso.
La cosa piu' gentile che posso dirvi è che sarà mia cura portare a conoscenza, a chi di dovere, il caso.