Pronto Soccorso Ospedale Cervello
Recensioni dei pazienti
5 recensioni
Un elogio a tutto lo staff
Un elogio a tutto lo staff medico ed infermieristico del pronto soccorso dell’ospedale “Cervello” di Palermo. Mi hanno davvero colpito la gentilezza, l'umanità e l'empatia degli infermieri al triage. Mi ha particolarmente colpito l'attenzione che l'infermiere Impellizzeri Piero ha avuto non solo verso di me, ma verso tutti i pazienti. Ho visto e sentito in lui un reale e sincero dispiacere verso chi stava male.
Il saper ascoltare e scegliere le parole giuste fanno spesso la differenza fra professionisti. Anche verso i pazienti più litigiosi e arroganti, Impellizzeri ha dimostrato calma e pazienza. Ho avuto l'impressione di non essere soltanto un numero, ma una persona che ha ricevuto le giuste attenzioni. Certo l'attesa è stata infinita, dalle 14:30 del giorno 9/02 alle ore 9:00 del giorno dopo e purtroppo gli infermieri del cambio turno della mattina mi hanno lasciato un po' di amaro... tutto il contrario, sgarbati e poco umani nel confronti di chi aveva trascorso lì tutta la notte.
Per la dimissione ho avuto la gioia di rivedere la dottoressa Anna Termini, già conosciuta in altre occasioni. Una dolcezza infinita; umana e comprensiva, tono dolce e pacato, uno sguardo limpido che trapelava un sincero dispiacere per il paziente. Complimenti davvero!!!
Odissea pronto soccorso
Siamo al pronto soccorso da 3 giorni, accampati in corridoio da 3 giorni, nessun bagno dove lavarsi, borse e sachetti vari buttati a terra, con la vista panoramica sull'ingresso del PS che ci consente di analizzare tutti i casi in arrivo; i compagni di corridoio ci spiegano come 'funziona' il sistema, pure lo spazio accanto al muro dove staziona la barella (data in dotazione dopo un giorno di sedia) è a rischio; non parliamo del "mercato nero" delle sedie per gli accompagnatori che non si azzardano ad allontanarsi per non rischiare di restare in piedi. Facile poi far mangiare un anziano instabile senza tavolo e corretto appoggio. E poco fa un sacchetto di urine è stato portato in giro forato... Speranze di un posto umano, lontane... Io sarei già scappata... Davver brutto per chi ha bisogno.
INCUBI QUOTIDIANI
Mia madre è stata ricoverata il 05-09-2015 ed è tornata a casa l'08-09-2015. Posso sintetizzare l'esperienza fatta con queste poche definizioni: maleducazione, indifferenza, mancanza di umanità. Quei rari casi di educazione e umanità, sembrano mosche bianche in un ambiente invivibile in cui la forma migliore è la scortesia.
Pronto soccorso?
La mia esperienza è stata davvero pessima. Mancava di tutto, fili, garze, guanti, ferri etcetera.. Per non parlare delle ore di attesa e dell'approcio verso i pazienti.
PESSIMA ACCOGLIENZA
Pessima accoglienza al pronto soccorso il 13 luglio ore 22.30; l'addetto alla registrazione per l'assegnazione del codice dovrebbe seguire un corso di etica professionale prima di svolgere tale delicato compito. Mia moglie con un dolore atroce ad un ginocchio è stata inviata a casa senza alcuna possibilità di SOS iniziale. Ora mia moglie ha la flebite alla stessa gamba.
Alle ore 22.30 l'addetto alla registrazione rispose: che viene a fare qua, deve andare dal suo medico curante. Spero che questa lamentela serva a qualcosa.
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