Pronto Soccorso Ospedale Arezzo
Recensioni dei pazienti
9 recensioni
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Esperienza in PS
Per un esame emocromo richiesto dal cardiologo di fiducia in urgenza, si è atteso 12 ore.
Primo problema: infermiere fa ben tre buchi, arrivano le analisi, sangue non coagulato. L'infermiere colpevolizza gli analisti (hanno dimenticato il coagulante!). Da ripetere il prelievo. Mi sono imposta per pretendere almeno un operatore diverso dal primo, è evidente.
Arriva un medico che protesta, dicendo che non doveva essere accettato, il paziente si intende, salvo poi doverlo controllare nonostante l'emocromo regolare. Lo ha voluto visitare per le dimissioni con una attesa per il controllo di tre ore. Dobbiamo imputare la burocrazia sanitaria o è un giuoco, a cui sottostanno purtroppo sempre più medici, dell'amministrazione per disincentivare i cittadini a rivolgersi alla sanità pubblica?
Sto aspettando.....
Portato in ambulanza dopo incidente stradale avvenuto alle ore 18.00, alle 21.00 (momento in cui sto scrivendo) nessuna indagine diagnostica ricevuta.
Pronto Soccorso efficiente
Grazie, la perfezione non esiste, ma ad Arezzo sia in reparto che in modo particolare al pronto soccorso, la rasentano veramente. Per l'ennesima volta sono stati perfetti.
Ancora grazie del vostro lavoro.
La Sanità
Alla cortese attenzione della Dott.ssa Simona Dei - Direttore sanitario
Le chiedo preventivamente perdono se approfitto del Suo tempo, ma desidero esprimerle il mio pensiero sull’argomento Sanità (volutamente maiuscolo).
Molto spesso, purtroppo, la cronaca ci racconta episodi di “mala sanità” (loro dicono). Sono notizie che minano la sensazione che il popolo ha di un servizio così importante.
Io credo che, come in tutti gli altri settori della nostra società, tali episodi possono essere ridimensionati come “incidenti” che si verificano anche in tutti gli altri importanti settori (Banche, Industria, Commercio, Scuola ….) altrettanto importanti nel nostro vivere civile. Essi, secondo me, andrebbero meglio analizzati, prestando maggiore attenzione ai comportamenti dei singoli attori, siano essi operatori sanitari o utenti del Servizio.
Credo anche che se fossero raccontati anche tutti gli altri episodi positivi, nel caso specifico nella nostra Sanità (cosa oggettivamente impossibile), quella sensazione di cui sopra, sarebbe sepolta da una enorme valanga di giusti riconoscimenti per gli operatori, a tutti i livelli, del Servizio sanitario.
A questo proposito mi sento obbligato ad esternare pubblicamente i miei più sinceri ringraziamenti ed il mio doveroso riconoscimento di grande professionalità per il personale del Pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo, in special modo al Dott. Nasi ed a due delle sue giovanissime collaboratrici che sono direttamente intervenute su di me, in occasione del mio arrivo al P.S. il giorno 16 marzo 2019.
Il motivo di questo eccessivo ritardo è perché ho prima cercato di farlo direttamente (molto difficile) e poi tramite altri operatori del Servizio sanitario.
Il 16 marzo ho avuto una ischemia cerebrale, alle ore 13.30. Fortunatamente non ero solo in casa ed il “118” è intervenuto molto celermente. L’equipaggio, validissimo, ha iniziato subito il trattamento necessario in emergenza, trasferendomi al P.S. di Arezzo dove hanno continuato la terapia (fibrinolisi).
Dopo aver constatato il persistere dei sintomi (avevo 2 emboli in una arteria cerebrale), hanno ritenuto necessario inviarmi in codice rosso a Siena.
Per l’esperienza a Siena, non ho parole! Sono potuti intervenire entro le 4.5 ore dall’insorgere del problema nel reparto di Stroke Unit evitando, così, il verificarsi di postumi invalidanti. Sono arrivato a Siena nel pomeriggio di sabato 16 marzo, sono stato dimesso il pomeriggio del 20 marzo.
Sono stato fortunato! Ma sono comunque consapevole di vivere in un paese con un ottimo Servizio sanitario nel quale operano grandissimi “personaggi” a tutti i livelli.
Grazie!
Mario Ferruzzi
Mancanza di professionalità
Più volte abbiamo assistito alla mancanza di professionalità del pronto soccorso, sia del personale medico che delle infermiere che si intrattengono intorno al bancone a fare chiacchiere più che il proprio lavoro, file interminabili e attese per i parenti senza ricevere alcuna notizia. Ultimi casi: per inserire un catetere vescicale la paziente, di 87 anni con varie patologie, ha dovuto recarsi al pronto soccorso per ben 3 volte, e cui è stato contestato anche il fatto che fosse stata portata troppo spesso, come se fosse un divertimento per una persona di quell'età essere strapazzata avanti e indietro. Inoltre aggiungo che l'ultima volta che è stata portata, è stata ripresentata la sera alle 22.00, dalle 13.00 (in cui si erano concluse le analisi e i raggi di accertamento), solo per trovarle un posto letto ed era stata lasciata tutte quelle ore da sola, nonostante sia affetta da morbo di Alzheimer e si fosse fratturata l'anca da poco. Quando l'abbiamo rincontrata in medicina di urgenza, abbiamo trovato la persona totalmente abbandonata a sè stessa, con lividi nuovi in tutta la gamba destra provocati dalle sbarre del letto in cui si era incastrata con le gambe per la poca sorveglianza ed era semicollassata con una pressione 80- 37, presentava sulla bocca croste grossolane provocate dall'ossigeno, in quanto dalla mattina non le era stato dato nemmeno un bicchiere d'acqua. La persona in fase terminale non viene inoltre ricoverata in caso di grave difficoltà respiratoria dietro certificato medico, in quanto si sostiene che determinate pratiche potevano essere effettuate presso l'abitazione, cosa non veritiera in quanto non si può aspirare ne fare l'RX toracico presso un abitazione. Purtroppo già andava male anni fa il servizio sanitario, adesso ancora peggio.. in Italia tutto va male in base ai tagli fatti da Renzi.
Ringraziamento
Martedi' 22 luglio 20014 la mia mamma e' stata portata al pronto soccorso ed e' stata trattata in maniera esemplare, trovando gentilezza, competenza, carineria da parte dei medici e delle infermiere. Hanno risolto il problema con professionalità, esaminandola in maniera meticolosa. Un grazie di cuore a tutti i professionisti che operano nella struttura. Per fortuna non c'e' solo la malasanita'.
GRAZIE.
Inefficienza del pronto soccorso
In riferimento all'efficacia e efficienza e appropriatezza delle prestazioni erogate, avrei molto da discutere: in primo luogo esiste una forte mancanza di attenzione, scrupolosità e professionalità da parte di alcuni medici che vi operano. In secondo luogo esiste una forte mancanza di gestione in riguardo alla presenza dei materiali sanitari da dover utilizzare (non si può cercare mezz'ora il materiale per una flebo..), in riguardo ai tempi di attesa per esami da effettuare ed in riguardo alla sicurezza sulle decisioni da prendere. Esempio: per ricoveri in codice giallo la notte, si attende il medico del reparto la mattina seguente e si dimette con diagnosi non effettiva. Infine non esiste in tutto l'ospedale un dermatologo che operi nelle urgenze e così i pazienti sono costretti a ritornare più di una volta. Per ultimo, in pronto soccorso sembra si curi esclusivamente il dolore, non andando a scandagliare quelle che ne sono le cause, rimandando il paziente ai medici di famiglia.
Da stare alla larga
Un mio parente di 87 anni in codice giallo è stato tenuto tutta la notte in stato di semi-incoscienza senza che gli venisse fatta neppure una flebo. Addirittura quando ho chiesto dell'acqua (a causa di un'infezione aveva sempre sete) mi hanno detto che dovevo comprare l'acqua alla macchinetta perché loro non avevano acqua(?!). Dalla macchinetta viene acqua semi-ghiacciata ed ho lasciato perdere. E qui mi fermo...
Trattamento paziente con stomia tumore rettale
Sabato 9 giugno alle 14.30 mio fratello entra con codice rosso al pronto soccorso con gravi problemi da poter compromettere la sopravvivenza: feci dalla bocca e stato di semicoscienza (apprezzato dal dottore di turno, sicuramente visto che non avrebbe potuto lamentarsi... in fin di vita). Lo hanno tenuto solo, senza interpellare noi familiari, senza leggere tutte le cartelle cliniche che avevamo portato, nonostante mio fratello non fosse lucido per poter parlare. Hanno eseguito solo esami di routine quali esame del sangue e raggi, senza provvedere a nessun trattamento, pur vedendo che vomitava feci!! senza inserire il sondino, se non alle ore 20.00, quando è entrato di turno un nuovo medico, una persona degna del nome MEDICO...
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