Pronto Soccorso Maria Vittoria Torino
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Avvelenamento da farmaci
Mio padre 79 anni è arrivato in ambulanza codice rosso, domenica 6/10/24 in P.S. Lo hanno tenuto due giorni in barella, insieme ad altre 13 persone in una stanza di 50 metri. Gli hanno eseguito i vari esami, hanno contattato il c.a.v di Pavia e seguito il loro consiglio. Lui se ne voleva andare ed infatti è uscito senza controlli in pigiama. Nessuno lo ha fermato nonostante le guardie che non capisco cosa facciano lì e nessuno mi ha avvisata. Per fortuna è arrivato sano a casa con l'aiuto di un tassista umano.
Esperienza al Pronto soccorso del Maria Vittoria
Mia mamma viene portata al pronto soccorso martedì 28 maggio alle ore 17.00. È grave. Codice arancione. Non è concesso a noi figlie poterle stare vicino. Possiamo vederla negli orari di visita. Chiediamo notizie. È grave. Le mettono l'ossigeno. Il letto è in mezzo ad altri malati. Mia mamma fa capire che vuole un goccio d'acqua ma l'infermiera dice che non può, ha l'ossigeno. "Ma neanche bagnarle le labbra? " No!! Non deve! Mia mamma continua ad agitarsi, vuole un goccio di acqua. Fine orario di visita ci mandano via. Chiediamo di poter stare ma ci è negato dicendoci che possiamo stare solo in codice rosso, cioè sono quando sta per andarsene. "I medici vi telefoneranno domani e vi daranno notizie".
Il giorno dopo al mattino mi reco al pronto cercando di parlare con il medico. Non è possibile. Nessuno mi dà retta. Entro in triage, un'infermiera mi dice che va a chiedere informazioni al medico. Dopo un'ora l'infermiera mi dice che non è cambiato nulla rispetto a ieri sera. Mia mamma è grave. Venga all'orario di visita, cioè alle 18.00.
Aspetto davanti al cellulare. Verso le 15.30 l'ospedale mi chiama, mi passano un medico del pronto. È una dottoressa, non si presenta con il suo nome, "sua mamma è grave, ha una infezione, non sappiamo quale ma le stiamo dando l'antibiotico, ha insufficienza respiratoria e cardiaca".
Io chiedo : tra poco arrivo, nell'orario di visita possiamo parlarci a voce?
La dottoressa risponde " no, le informazioni gliele sto dando adesso. Non ho tempo, io ho da lavorare fino a domani. Non ho altri da dirle.
Rispondo: posso stare vicino a mia mamma?
La dottoressa: no. Solo se è in codice rosso.
Rispondo: cioè quando sta morendo.
Lei: sì... Saluta e attacca il telefono.
Dopo mezz'ora la stessa dottoressa mi richiama dicendomi che mia mamma non risponde, di andare accompagnata. Trovo mia mamma agonizzante su un letto bagnato di pipì. Straziante.
Mia mamma muore a mezzanotte al pronto soccorso.
Grazie
Un ringraziamento di vero cuore a tutto il reparto, medici, medici anestesisti, infermieri, OSS, personale d'assistenza e personale di pulizia. Non solo hanno fatto tutto il possibile, ma hanno mostrato un’umanità e una delicatezza incredibili sia al nostro amato, sia a noi. Grazie per aver reso questo momento di dolore più tollerabile.
Mancata assistenza
Il giorno 19 agosto 2022 mi sono presentata al pronto soccorso dopo aver preso una grossa storta alla caviglia destra, che in quel momento era gonfia e dolorante. Poichè il fatto era accaduto qualche giorno prima (e non mi era stato possibile raggiungere un pronto soccorso poichè inesistente nel luogo di vacanza), mi è stata rifiutata assistenza (niente lastra o visita di un ortopedico) con tentativo di rinvio al medico curante. Dopo insistenza sono stata visitata da un medico di base che niente ha potuto fare se non constatare che la caviglia era gonfia e mi ha fatto un bendaggio zincato che avrebbe dovuto sostituire una leggera ingessatura; il tutto senza sapere la reale situazione. Il bendaggio è risultato meno rigido del bendaggio già da me effettuato in precedenza e la caviglia non è immobilizzata.
Ultima beffa: MI ARRIVERA' DA PAGARE IL TICKET di 25 euro. Il fatto che il sistema informatico fosse sotto attacco non giustifica il rifiuto di farmi almeno visitare da un ortopedico che rinviasse anche al giorno dopo una lastra o ecografia.
Prelievo venoso, RX torace, ECG
Ringrazio tutto il personale dell'èquipe di pronto soccorso guidata dalla Dott.ssa Anna Ravetti per l'ottimo trattamento ricevuto.
Pronto soccorso
Gentilissimi, competenti ed efficienti.
Ottimo il pronto soccorso.
Pronto soccorso
Ringrazio tutto il personale che ha accolto mia mamma domenica mattina 13/12/2020 e che, oltre alla competenza, ha unito una fortissima umanità nei suoi confronti e in quelli della sua famiglia.
Grazie per tutto quello che fate in questo periodo così difficile.
Ricovero per forte rinite e perdita olfatto
Personale medico e infermieristico molto attento e competente, forse anche di più di certe conclamate strutture private.
Pessimo servizio con diagnosi errata
Arrivati in pronto soccorso per una sospetta infezione batterica all’intestino da agente patogeno ospedaliero, liquidati con una diagnosi di banale gastroenterite, curata con antibiotici che hanno aggravato ulteriormente la grave infezione in corso e lo stato di salute già fragile di mio padre ultranovantenne. La cosa vergognosa è che ho chiesto espressamente un’analisi delle feci, sospettando un’infezione più seria che una semplice generica gastroenterite, visto un recentissimo ricovero in ospedale dove purtroppo è stata contratta l’infezione. Mi è stato risposto che non era necessario. Risultato: le condizioni di salute di mio padre sono peggiorate fortemente (grave disidratazione, diarrea, inappetenza e febbre protratte per più di 15 giorni), tanto da rendere necessario un ricovero per trattare la patologia non diagnosticata. Naturalmente in un altro presidio ospedaliero!
Incompetenza da parte del medico che ci ha presi in carico e che doveva essere al corrente degli effetti peggiorativi di un’eventuale terapia antibiotica in caso di infezione da clostridium difficile, che era quella che aveva colpito mio padre. Sarebbe bastato far analizzare un campione delle feci per poter dare la giusta terapia.
Passaggio in OBi
Sono passata ieri in PS per un problema di salute, trovando assistenza, cortesia ed attenzione. Grazie. Vedere tanto dolore (pazienti anziani che urlavano) e tutti (e dico tutti) cortesi ed attenti, è stato un dono. Rifletto sul vostro lavoro.... GRAZIE.
Un grosso grazie
Non la prima volta, ma la quarta visita in vita mia a questa struttura, che si è sempre rivelata all’altezza . Sono entrato per una colica al rene, aspetto 20 minuti nonostante ci fosse gente che inveiva e urlava che era dal giorno prima che aspettava, ma a me (conoscendo il lavoro di un triage, OBI e DEA) queste persone fanno veramente ridere... Vengo subito trattato con professionalità e gentilezza, fanno una Tac e passo la notte al pronto. Ho conosciuto medici e infermieri giovani molto professionali, molto gentili e molto attenti a ogni possibile necessità del paziente (io tra l’altro sono pure emiplegico, quindi devo essere seguito in tutto).
Visti i miei numerosi passaggi a questo pronto e in altri, reputo che se si è gentili e rispettosi si viene trattati in ugual misura.... Loro sono lì non perché non sanno cosa fare, ma per lavoro, quindi se si può bisogna andare incontro a loro e non ostacolarli.
Ancora grazie di tutto.
Imbarazzante
Imbarazzante! Sono venuta venerdì sera e, a domenica, la mia diagnosi con tanto di lastra (sbagliata) è sul mignolo, ma io mi sono fatta male al pollice!!! Dopo tre giorni (sono venuta venerdì, sabato e domenica) devo ricominciare l'iter a partire dal triage per poi comunque dover tornare anche domani...
Trattamento veramente imbarazzante.
E mi è pure stato detto che io non ho saputo leggere il referto! Referto visto da due chirurghi, due assistenti e un radiologo.
Ringraziamenti
Ringrazio il personale del pronto soccorso del Maria Vittoria che mi ha assistito con pazienza e cura per una terribile colica renale la notte del 25 aprile.
Personale giovane, gentile e attento.
Grazie.
Un caso positivo
75 anni. Entro al p.s. la notte tra sabato 11 e domenica 12 febbraio con sospetta colica colecistica in atto. Visita di accettazione con esami medici, inserimento flebo e ricovero nella saletta del p.s. per osservazione. Assistenza medica al mattino da parte del chirurgo dr. Festa, ben preparato professionalmente, scrupoloso negli accertamenti diagnostici completi per la conferma o meno della patologia, nonchè preciso sugli approfondimenti da fare dopo la dimissione. Personale infermieristico e della radiologia gentile, anche se sotto pressione. Pulizia nella norma. Purtroppo il pasto non può tenere conto di eventuali allergie dei pazienti, come è possibile nei reparti di degenza. La sanità è fatta dalla qualità delle persone che ci lavorano.
Assurdo
Ho portato qui mio papà 80enne con problemi cerebrali.
Triage: codice verde.. Quindi su una sedia dalle 14.00 alle 20.00 !!
Dopo 3 ore faccio presente che è un anziano che deve andare in bagno e sta seduto su una sedia da ore; risposta scortese (a dir poco): "cosa crede, qui sono tutti anziani non vede..".
Dopo minaccia di denuncia, lo portano nel reparto codici giallo /rosso, dove subito i medici si attivano per il ricovero (ed è per questo che ho dato 2 di valutazione).
Scopriamo che ha una grave emorragia cerebrale.
15 giorni in Stroke Unit.
No comment.. vorrei sapere qual'è la formazione del personale del triage.
Ortopedia - pronto soccorso
Dalle ore 13.00 alle ore 15.00 della domenica, non c'e l'ortopedico per refertare i raggi X; questa scusa permette ai medici ed infermieri di turno una pausa dal lavoro che hanno l'obbligo di svolgere. La direzione sanitaria ha le sue manchevolezze, il personale presente fa di tutto per accentuare il problema. Un sorriso ed una parola gentile sarebbero poi auspicabile, non costano nulla e possono far molto!!!!
Incidente il giorno di Capodanno
Mio marito ed io siamo arrivati in ambulanza, dopo un terribile incidente stradale, il giorno di Capodanno. Siamo stati in attesa dalle 5.00 del mattino fino alle 12.00. Ci hanno fatto le radiografie, poi siamo stati visti da un ortopedico, quindi siamo stati dimessi. Secondo loro era tutto a posto. Durante il pomeriggio mio marito continuava ad avere dolori alle costole ed io avevo la mano gonfia e dolorante. Ci siamo recati al C.T.O. dove hanno riscontrato a mio marito una costola rotta e a me lo scafoide incrinato e mi hanno messo il gesso. Penso non serva aggiungere altro..
La mia esperienza
Sono un ragazzo di 28 anni, qualche mese fa ho avvertito un dolore al torace sinistro, allora decido di chiamare la guardia medica che, dopo avermi fatto alcune domande, mi consiglia di andare in pronto soccorso per un controllo. Mi disse che, se avevo difficoltà nel trasporto, di farmi portare dal 118. Il 118 mi fa alcune domande e mi manda l'ambulanza. L'ambulanza mi trasporta al P.S. del Maria Vittoria, e lì mi tengono sotto osservazione dalle 2.00 alle 14.00 facendomi fare visita, prelievo di sangue, ecg, ecografia, radiografia e test da sforzo. Tutto a posto e mi mandano a casa. Parlo con il mio medico, che è un medico in gamba, e mi dice che c'è un modo sicuro per distinguere i dolori intercostali dai dolori cardiaci in base all'irradiazione e alle capacità respiratorie. Io avevo dolori intercostali, ed era forse necessario il trasporto in P.S e tutte quelle analisi relative al miocardio? Alla guardia medica, al 118 e al P.S. del Maria Vittoria: complimenti!!
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