Pronto Soccorso Campus Bio Medico Roma
Recensioni dei pazienti
36 recensioni
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Nessuna attenzione per il paziente
Sono stata dalle 18 alle 3:40 della mattina aspettando mia madre con demenza senile senza avere informazioni. Il personale del triage completamente dissociato dalla realtà, due esseri umani privi di empatia che sanno solo ripetere il paziente è in visita senza tener conto dell'individuo e della sue esigenze.
Ulcera piede con febbre alta
Porto mio marito al PS del Campus Biomedico perché con un'ulcera ad un piede gli era salita la febbre a 39. Al triage ci danno codice verde perché la signorina al triage senza neanche guardare la ferita ha esordito “con un ulcera da un mese viene ora a farsi la nottata al Pronto Soccorso”. Premetto che già un anno fa mio marito era stato in cura al Campus ma ovviamente il problema non è stato risolto visto che si è ripresentato. Abbiamo una medicina settoriale. Fortunatamente dopo 2 ore mio marito viene assistito e ricoverato immediatamente con globuli bianchi altissimi. Dovrebbero insegnare alla signorina del triage che proprio per non intasare i PS il malato ci si reca quando la malattia si aggrava. Comunque il sopravalutato Campus Biomedico è solo un PS come tanto solo un po’ più pulito. Disorganizzazione, tempi morti e mancanza di personale con in tutti gli altri PS.
Una giornata di follia al pronto soccorso
La dott.ssa Asenzio si può affannare a magnificare reparti e strumentazione di cui il Pronto Soccorso è dotato il che sarà sicuramente vero ma dovrebbe fare presente alla dott.ssa Sambuco la follia delle attese. La mancanza totale di comunicazione con i famigliari in attesa. Mia suocera arrivata alle ore 13 del 19 agosto 2024 con codice verde visitata alle ore 1 del giorno 20 Agosto e solo per pura coincidenza a notte fonda un parente è riuscito a parlare con qualcuno.
Prego non appellarsi al giorno particolare come sempre è uso fare. Per la personale esperienza vissuta dalla mia famiglia eviterò di utilizzare per futuro il pronto soccorso.
Allucinante pronto soccorso
Entrata 18,51. Subito elettrocardiogramma poi codice blu. Sono le 24:16 e nessuna chiamata. Dalle 22,30 circa che non chiamano nessuno. Si vede uscire gente ma la lista non scorre affatto!
Gestito ed organizzato malissimo.
Dimesso ieri per cambio pacemaker. 87 anni con disturbi di fibrillazione e buttato su una sedia come un sacco di patate! E tanti altri in sofferenza al quale non viene chiesto neanche un momento come stanno.
Pronto soccorso inefficiente
Giugno 2024. Accesso al pronto soccorso di mio figlio in codice blu. Subito analisi ed elettrocardiogramma, poi 9 ore di attesa senza che nessuno si preoccupasse dello stato del paziente. Infine viene chiamato, finalmente lo vede una dottoressa, prescrive altre analisi ed ecografia, dopo ulteriori 3 ore in attesa davanti ad una porta chiusa, aspettando che il medico addetto si liberasse per fare l'esame, decide di abbandonare il pronto soccorso perché era ormai chiaro che 13 ore non sono sufficienti per avere una diagnosi.
Sono molto delusa.
La struttura indubbiamente è efficiente nei singoli reparti, ma il pronto soccorso è gestito veramente male, poche risorse e tempi morti assurdi, incuranti dei pazienti che soffrono. Zero stelle se potessi dare un voto. Mai più.
Infarto
Ottimo pronto soccorso. Mia madre è viva grazie alla tempestività dei medici e degli infermieri in pronto soccorso, in terapia intensiva e al reparto. Grazie.
Esperienza da dimenticare
Entravo in pronto soccorso con febbre e mal d'orecchio - premetto che fino a 10 giorni prima avevo avuto il Covid. Mi mandano nel percorso protetto e, fatto il tampone e risulto negativo, mi fanno dei prelievi e mi mandano dall'otorino, che dopo un'ora di attesa mi controlla l'orecchio e mi prescrive un esame audiometrico (che sinceramente non so a cosa sarebbe servito visto che avevo un orecchio pieno di catarro e da quella parte non ci sentivo) e, senza nessuna spiegazione, mi manda via.
Scendo al pronto soccorso e chiedo cosa dovevo fare, mi dicono che posso andare a casa - specifico che delle analisi del sangue non erano ancora usciti i risultati - e mi consigliano di tornare il giorno dopo per richiedere la cartella clinica. Torno a casa con 39 di febbre, tosse e mal di gola, così il giorno dopo mi reco all'Aurelia hospital, dove mi fanno una Tac toracica e mi diagnosticano una polmonite. Mi danno una cura e ora sto bene. Complimenti Campus biomedico.
Non ho risolto nulla dopo 9 ore
Sono entrata in PS alle 11.40 con forti dolori inguinali. Assistenza medica ricevuta alle 14.00, con ingresso in PS ortopedico. Dopo una prima visita ipotizzano diagnosi di pubalgia e pensano di fare RX, io paziente chiedo di fare prelievo ematico per escludere appendicite. Prelievo fatto alle 14.30. Sono stata dimenticata su una sedia fino alle 19.30, per poi sentirmi dire che il problema probabilmente è di natura ginecologica, ma che a quell'ora non avrebbero potuto richiedere una consulenza di quel tipo perchè era troppo tardi. Mi mandano a casa dicendomi di fare una cura di 7 giorni con antinfiammatorio e rimandano a me la decisione di tornare una nuova volta in reparto medicina di urgenza, come se fosse il paziente a dover decidere!
Risultato: dovrò fare tutti gli accertamenti privatamente perchè non ho risolto nulla. Vergogna!
Esperienza da cancellare
Il pronto soccorso lo devono chiudere. Tempi di attesa infiniti e gentilezza zero.
Esperienza assolutamente positiva
Ho avuto un’esperienza molto al di sopra delle aspettative recandomi al pronto soccorso del Campus Biomedico. Il personale medico, paramedico e gli studenti sono professionali, accoglienti e hanno cura a 360 gradi del malato. La struttura è nuova, pulita e dotata di ogni strumentazione e confort.
12 ore al PS per nulla
Mi hanno lasciata singhiozzare 12 ore per il dolore senza intervenire. Sono uscita traumatizzata da quello che ho vissuto e spero di riuscire a dimenticarlo. Totale mancanza di cura e attenzione ai pazienti. Personale poco attento e molto distratto da cellulari personali. Penso che il direttore sanitario dovrebbe leggere queste recensioni e attivare un audit interno con estrema urgenza. Il giorno seguente al mio inutile accesso al PS del Campus Biomedico di Roma, in una struttra privata ho potuto avere la diagnosi: ernia cervicale espulsa di oltre 1 cm. Ringrazio uno specialista in medicina interna, interpellato privatamente, UNICO medico altamente professionale, competente ed umano che mi ha assistita, indirizzata correttamente e che ha instaurato una terapia del dolore grazie alla quale sono riuscita a sopravvivere ad un dolore indicibile ed incontrollabile.
Sospetta calcolosi renale
Sapete quale è la cosa più fastidiosa? Vedere gente al pronto soccorso soffrire e stare ore ed ore in attesa mentre al Triage gli infermieri mangiano, ridono tra loro e stanno sui cellulari.
Mi sono fatto 8 ore di pronto soccorso e avranno lavorato un'ora complessivamente. Allora non è meglio (come fanno in molti altri ospedali) che al Triage ci sia una sola persona che magari aiuta anche gli infermieri, invece di pagare 4 persone che fanno poco o nulla?
La prossima volta filmerò l'operato del personale al Triage.
Tempi di attesa D.E.A. Campus Bio Medico
Dopo un incidente casalingo, mia moglie di 50 anni invalida al 100%, ha dovuto attendere dalle ore 19:30 del 16 novembre alle ore 2:30 del 17 novembre solo per essere chiamata e perché sono andato al bancone a protestare. Quale sia il criterio per cui una donna invalida al 100%, con oltre 20 interventi alle spalle, due linfomi, protesi dell’anca, necrosi ossea e tutte le conseguenze delle terapie subìte abbia ottenuto un codice verde, proprio non lo comprendo.. ci è passato davanti chiunque. Vergogna!
Non è un PRONTO soccorso
Entrata alle ore 19.40 - uscita alle 20.30 senza nessun tipo di soccorso dopo aver visto che le persone davanti (erano più di 20) stavano aspettando più o meno dalle 15.00. Mio figlio si è tagliato il dito e necessitava di punti di sutura (l'emorragia era abbastanza intensa).
L'infermiera alla reception ha detto che ci sarebbe stato da aspettare, perciò siamo andati via. Domani chiederò ad un amico veterinario di dargli un'occhiata.
Se avete bisogno di soccorso urgente, andate altrove, perché al Bio Campus sicuramente non lo troverete.
Entrata col dolore, uscita col dolore
Sono andata oggi al PS perché mi sentivo male dopo intervento di riparazione di ernia inguinale. Avevo dolore forte all'inguine e non potevo distendere la gamba. Per una cosa o l'altra, sono 4 mesi che combatto con il dolore.
Mi è stato detto: "può aspettare, però i medici ti daranno l'impegnativa per fare una visita ambulatoriale e basta; può andare dal medico di famiglia, noi non facciamo interventi". Questo nonostante avessi spiegato di aver fatto diverse visite ed accertamenti con esito sempre inconcludente.
Quindi sono andata via, visto che l'esito della visita era già pronto in accettazione.
Ora sono punto e a capo.
Delusa
Vado spesso al Campus per visite e mi sono sempre trovata piuttosto bene. Dietro consiglio di un ematologo mio nipote di 17 anni ha fatto un pronto soccorso al Campus per febbre a 40 che è ricorrente ormai da un anno, dicendo che questa struttura sia una eccellenza per valutare queste febbri di origine sconosciuta. Per farla breve, poche attenzioni nei confronti del ragazzo. La temperatura è sempre stata monitorata dal genitore. Dottoressa a fine turno dice che loro non sono una struttura pediatrica (17 anni, mah...) e che comunque c'è sicuramente qualcosa di anomalo, forse sarebbe idoneo un trasferimento in un'altra struttura. Dal medico successivo è stato mandato a casa causa mal di gola.
Speravamo in un ricovero per approfondimenti...
Anche il medico di famiglia non è convinto.
Febbre ovviamente abbassata da cortisone ecc., quindi ora aspettiamo che succede. Famiglia preoccupatissima. Cosa bisogna fare in questo paese per essere curati come si deve??
Delusa.
Ottimo
Servizio ottimo, staff eccellente. Preso in carico e curato tempestivamente con grandi competenze e professionalità.
Grazie a tutti.
Tempi di attesa infiniti e nessuna informazione
Che dire, ho fatto il pre-triage alle 12.15 e dopo 7 ore sono uscito dal pronto soccorso. C'era una sospetta frattura alla mano, per fortuna me la sono cavata con una prognosi di lieve importanza.
La critica al servizio è soprattutto sui tempi di attesa, la mancanza di informazioni e la pessima organizzazione. Avevo riposto tante aspettative, ma al di là della bella facciata, il contenuto è insignificante.
Si può fare di più
Alle 11.00 dell'8 marzo u.s., su indicazione della mia fisiatra, mi sono recata al P.S. del Campus, visto che abito in zona, per un problema al piede.
Struttura magnificamente attrezzata, personale gentile all'accoglienza del triage ma, nonostante tutto questo, si può e possono fare di più perché ne hanno le potenzialità.
Infatti non si può stare fino alle 22.00 per sentirsi dire che devo rientrare il giorno dopo perché gli ortopedici sono presenti al P.S. solo fino alle 20.00. ????
Nonostante questo, durante l'attesa, ho avuto modo di osservare che il dottore e l'infermiera di turno (Silvia?) non hanno smesso un attimo di visitare i pazienti trattandoli tutti con empatia e professionalità, senza mai perdere la pazienza.
E allora dove si può migliorare (secondo me)?
1) Nel refertare e quindi inviare con più sollecitudine i referti di esami specifici (per sapere l'esito dei miei RX è dovuto andare il dottore a chiederlo)
2) Avere la presenza di un ortopedico anche dopo le 20.00.
3) Migliorare lo scambio di info riguardanti il paziente tra uno specialista e l'altro (nessuno mi ha detto per es. di sospendere la cardioaspirina mentre prendo l'eparina, prescritta da loro).
Ad ogni modo il mio giudizio è più che positivo e ringrazio sia il dottore (di cui non so il nome) che l'infermiera Silvia. Continuate così e ad maiora.
PS: il giorno dopo sono stata subito portata in ortopedia ed assistita molto celermente e con professionalità.
Pessimo
Pessimi in tutto. La loro tattica? Quella di portare il paziente all’esasperazione ed aspettare che se ne vada presso altra struttura. NON VISITANO. Ago cannula fatta mettere da un portantino! Fate chiudere questo pronto soccorso.
Sospetta ischemia
Portata mia mamma di 92 anni per sospetto ictus, con vista appannata e stato confusionale, è stata accolta alle 12.45. Alle 18.00 non era ancora stata visitata, con 6 persone codice blu ancora da visitare dalla mattina. Ho chiesto una barella perché mamma ha anche una frattura cervicale, ma senza esito. L'ho portata via per la disperazione.
MALISSIMO IL PS DEL CAMPUS BIOMEDICO
QUANTE PROBALIBILTà CI SONO CHE NELLA MIA FAMIGLIA, A DISTANZA DI POCO PIù DI 6 MESI, DUE MEMBRI VENGANO PORTATI IN AMBULANZA AL PS DEL CAMPUS, ENTRAMBI DIMESSI, UNO DOPO 12 ORE, L'ALTRO DOPO 36, PERCHè A DETTA LORO "STAVANO BENE" MA, DOPO NEANCHE 48 ORE, ENTRAMBI RIPORTATI IN AMBULANZA IN ALTRI OSPEDALI E RICOVERATI?? UNO PER POLMONITE ED ENFISEMA, L'ALTRA PER PROBLERMI CARDIACI?!!!
5 ORE DELLA MIA VITA BUTTATE
Sabato 4 Febbraio 2023, ore 15:20, entro nel pronto soccorso con un forte dolore all'addome.
Ore 20:30, mi avvicino per capire che fine devo fare e mi dicono che avrei aspettato ancora tra le 2 e le 5 ore.
Sono scappato e ho cambiato pronto soccorso.
Viva la sanità.
Sindrome del vomito ciclico
Ringrazio medici e infermieri per la sensibilità e competenza. Avere un pronto soccorso di riferimento pe l'acuzie della sindrome del vomito ciclico ci aiuta a vivere più sereni.
Vi ringrazio per tutto.
Arroganza
Arrivo all’una di notte del 9 gennaio con coliche dolorose (ho sofferto in passato di calcoli renali). Faccio tampone e prelievo del sangue e mi assegnano codice blu. Dopo una mezz’oretta mi dicono che c’è gente che aspetta da 9 ore. Chiedo mi sia staccata la farfallina dal polso e sento l’addetta al triage, che con arroganza dice: “ti pare che mo' questo se ne va, e noi non ie facciamo pagà tampone e analisi del sangue!! Che poi se c'hai le coliche, io ce l’ho avute, nemmeno cammini”.
Fortunatamente tutte risolto in 4 ore al Sant'Eugenio, diagnosi: calcoli alla cistifellea.
Allucinanti
Lasciati come cani senza essere visitati.
Dopo 12 ore sono corso al Gemelli, dove poi sono stato operato d'urgenza.
Esperienza di PS
Soffro da 14 anni di sindrome del vomito ciclico, sindrome per cui circa ogni 3- 4 mesi inizio a rimettere senza sosta per 24 ore circa. Sono da anni in cura al Campus presso la Neurologia dal dottor Tombini.
Vorrei sottolineare il grande lavoro dei sanitari dell'ospedale, sempre gentili e disponibili, mai fuori luogo nel parlare o nel rispondere, partendo dal più anziano dei primari all'ultimo degli specializzandi. Purtroppo questa educazione e rispetto, da parte di alcuni, al p.s. viene un po' meno. Voglio citare il dott. Moises, empatico e sempre rispettoso, proprio per far capire che non sto facendo di tutta l'erba un fascio. Tutti i medici incontrati durante i vari accessi al pronto soccorso hanno sempre rispettato il fatto che io fossi in cura presso un neurologo (della loro struttura), e hanno sempre cercato di seguire le indicazioni da esso date, visto che la mia sindrome è poco conosciuta e può essere trattata solo con sedativo. Prescrizione che il neurologo aveva fatto pochi giorni fa (15 giorni circa) proprio durante il mio accesso precedente in PS (ho avuto due attacchi in pochi giorni).
La dott.ssa Zoccoli ha ignorato la prescrizione specialistica per oltre 10 ore, seguendola poi, dopo i miei continui lamenti e dolori, e riuscendo ad ottenere OVVIAMENTE il risultato sperato.
Le braccia però mi sono cadute quando, durante il seguire le sue direttive, mi ha comunicato di aver chiamato Neurologia e di aver ricevuto risposta che la mia sia una sindrome psichiatrica...
Cosa che mi dicevano 10 anni fa quando nessuno sapeva darmi una diagnosi... Quindi vorrei chiedere alla dottoressa: io allora dal neurologo ogni 3 mesi cosa vado a fare?
Sorpresa e grata
Appena tornata dalla montagna, sono stata inviata dal medico al pronto soccorso per un controllo per una sospetta puntura di zecca a una gamba. Essendo un codice verde, mi ero preparata ad aspettare infinite ore, invece con mia grande sorpresa sono arrivata alle 8.00 di mattina e sono uscita con la medicazione (per fortuna non si trattava di una zecca) dopo un'ora e mezza. In questo tempo mi è stato fatto all'inizio anche il tampone nel pre-triage. Oltre alla velocità, mi ha colpito la professionalità del personale preposto e in particolare l'umanità e la competenza della giovane dottoressa che mi ha visitato. Credo sia giusto dare un feedback anche quando le cose vanno bene.
Attese lunghissime
Non andate al pronto soccorso: attese stratosferiche.
Mia figlia, con 39,5 di febbre da 2 giorni, è rimasta in attesa su una sedia per 7 ore, scandaloso.
Per non parlare dell'arroganza della addetta al triage.
Pessima esperienza
Ho accompagnato mio marito alle 13.15 di sabato 2 luglio al PS per continue scariche e nausea. Tamponi negativi.
7 ore d'attesa e alla domanda quanto ancora c'era da aspettare ci hanno risposto altre 6- 7 ore.
Siamo andati via.
Complimenti.
Grazie di cuore
Accettata tramite 118 per lombosciatalgia acuta, ho ricevuto tutta l’assistenza disponibile nonostante i continui codici rossi in arrivo.
La terapia d’urto non ha funzionato, quindi sono stata trattenuta per ulteriori accertamenti di neurologi e ortopedico che hanno trovato una cura idonea. Ringrazio tutti per la competenza e per la professionalità dimostrata. Avevo urgente bisogno di aiuto e compatibilmente con le urgenze ho ricevuto tutte le cure necessarie.
Grazie di cuore.
Esperienza in Pronto soccorso
Il giorno 26 aprile alle ore 17.00 mio marito ha fatto accesso presso il p.s. per forti dolori alle gambe e alla schiena.
E' un malato oncologico ed ha insufficienza renale, per cui non poteva prendere altro che tachipirina senza avere alcun beneficio. Premetto che il triage l'ho fatto io, in quanto lui, avendo dolore, era seduto in sala di attesa e lì è rimasto fino alle ore 1.30 della notte, senza che nessuno si degnasse di vederlo.
Dopo qualche ora ho chiesto se almeno avessero potuto dargli 1 antidolorifico, visto che erano ore che stava seduto su delle sedie di ferro e non ce la faceva piu' dal dolore; mi è stato risposto che loro erano infermieri e finché non lo vedeva un medico non potevano dargli niente - naturalmente senza nemmeno venire a vedere le condizioni in cui era.
Alle ore 1.30 finalmente viene chiamato. Fatta una flebo di paracetamolo e prelievi ematici, aspettiamo fino alle ore 5.00 del mattino, ora in cui viene dimesso con il consiglio di andare dall'oncologo (appuntamento che avevamo il 3 maggio). Era andato in pronto soccorso pensando potessero nel frattempo alleviare la sua sofferenza, invece è stato un incubo.
Anche il fatto che il bar alle 20.30 chiuda e non ci sia una macchinetta per prendere una bottiglia d'acqua, è un'altra vergogna. Mi dispiace perché, per quanto riguarda il resto della struttura, mi ero sempre trovata bene, ma il pronto soccorso è vergognoso e di sicuro non ci metteremo più piede.
Possibile frattura
Dalle 17.00 in attesa di un dottore per una possibile RX. Infermiere che continuano a dire "ora arriva il medico". Sono le 23.00 e nessuno si vede, ma non solo per me, per tutto il reparto.. Dopo la mia ennesima richiesta mi è stato risposto che questi sono i tempi del Pronto Soccorso. Una nottata per una RX. Nonostante le ore, niente cibo e niente Acqua. VERGOGNOSO.
Forte mal di testa dopo 3° dose vaccino
Mia figlia accusa forte mal di testa da due giorni dopo la terza dose vaccino Covid. Dichiarando all'accettazione di aver avuto ieri febbre, viene spostata nel reparto Covid in attesa dell'esito del tampone molecolare. Per ben due ore ha stazionato nel reparto Covid con passaggio continuo di barelle con pazienti inseriti in camera ossigenante e a pochi passi dai ricoverati intubati. Forte mal di testa, dolore al petto, ma si e' sentita rispondere che non si muore di mal di testa. Peccato che ci siano state persona alle quali non erano state diagnosticate per tempo trombosi conseguenti al vaccino. Abbandonati e anche insultati. In aggiunta, non fanno neanche firmare la lettera di dimissioni.
Salva la vita
Il giorno 17 ottobre in condizioni critiche mi sono recata presso il "Policlinico Universitario Campus Biomedico".
Arrivata al triage, sono stata subito assistita in modo eccellente. D'urgenza mi hanno portato in Zona Rossa, dove al mio arrivo ho trovato di turno il Dott. Luca Rossi e tutta una èquipe che in modo egregio si sono presi cura di me.
Credo, di questi periodi dove sentiamo sempre parlare di situazioni spiacevoli nei Pronto Soccorso, che trovare umanità nel personale sanitario sia una fortuna.
Un ringraziamento speciale va
al responsabile Dott.ssa Federica Sambuco
alla caposala Tiziana Marano.
Grazie di cuore da una persona che non vi scorderà mai.
Un grazie a tutti voi
Visitata al pronto soccorso per frattura nasale, ho trovato personale gentile e preparato. Un grazie di cuore a tutti voi, al reparto otorinolaringoiatra e ovviamente al tutto il personale dell'ospedale.
Complimenti per il vostro lavoro.
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