Policlinico Di Liegro Roma
Giudizio dei pazienti
Recensioni dei pazienti
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Reclamo per comportamento della dottoressa
Buongiorno, ieri sono stata in visita presso la vostra struttura con la dottoressa endocrinologa (Nome). Volevo segnalare una spiacevole situazione nella quale mi sono ritrovata. Sono arrivata in visita alle ore 10, dopo aver richiesto il cambio orario alla struttura il giorno precedente l'appuntamento, cambio concordato dal SSN. La dottoressa mi ha subito rimproverata per il mio ritardo perché a lei risultava ancora il vecchio appuntamento delle ore 8. Durante il consulto la dottoressa era molto restia a fornire informazioni riguardanti i risultati degli esami da me svolti e portati in visita. Dopo una mia osservazione riguardante questo comportamento, la dottoressa asseriva che ai pazienti privati fornisce informazioni dettagliate mentre ai pazienti come me, con i quali guadagna solo 3 €, a sua affermazione, non riesce ad essere più esaustiva. Il comportamento di un professionista, per giunta dottore, dovrebbe essere lo stesso per ogni tipo di paziente, la mancanza di professionalità è molto grave. Spero che la vostra struttura prenda in seria considerazione la denuncia di tale comportamento per evitare che futuri pazienti si trovino nella mia stessa situazione.
Cordiali saluti.
Maria Concetta Tartaglia
Vergognosi
Tralasciando tutti i commenti ovviamente negativi sul decorso del ricovero.
Camera mortuaria che sembra piuttosto un obitorio! Venuti a fare un ultimo saluto alla zia la troviamo circondata da altri 2 cadaveri freschi freschi!
Visto il numero di morti quotidiani che sfornano andrebbe ingrandita la camera mortuaria.
Grata e soddisfatta reparto DH ginecologia
Reparto DH ginecologia - isteroscopia per la rimozione di miomi.
Personale gentile e competente.
Dottor Grasso molto professionale, competente e molto umano.
Staff di sala operatoria gentile, umano e competente.
Staff infermieristico gentile, in particolare ho conosciuto l'infermiera Ilaria, cortese, professionale e molto disponibile; altrettanto la collega Daniela.
Radiologia, problema referti
Sono stata in questa struttura per fare delle radiografie nell'aprile 2024. Tutto bene e personale molto disponibile.
Quando poi ho ritirato il referto, dentro la busta mi hanno però dato il dischetto di un altro paziente (andando a fare la visita dall'ortopedico, ironicamente commentava se gli avessi portato il CD del bacino di mio marito!
9. Per cui mi sono accorta solo durante visita che il mio referto non fosse il mio (e chi sa chi lo avesse il mio). L'unica cosa che mi hanno detto, al mio reclamo, è che può succedere!
Cattiva organizzazione Radiologia
Su mia richiesta per consegna di referto anticipato, essendo concomitante con piccolo intervento chirurgico a mio carico, sono stata ignorata, ed anche il giorno della consegna indicata sul foglio del ritiro, non sono potuto entrare in possesso del predetto referto. La gentilezza degli operatori di laboratorio cozza fortemente con la mancanza di sensibilità degli addetti agli sportelli e una improbabile comunicazione telefonica con cui potersi rapportare.
Con la speranza di un futuro miglioramento organizzativo, invio distinti saluti.
Dal San Carlo di Nancy al Di Liegro
Mia mamma - 89 anni - è stata inviata al policlinico dal Pronto Soccorso del S. Carlo di Nancy, in data 20.1.2024, per scompenso cardiaco e annessi problemi respiratori. E' stata somministrata terapia antibiotica che ha migliorato tale ultimo aspetto, e un diuretico, iniettato frettolosamente in vena 2-3 volte al giorno. Voglio precisare che i medici non volevano essere disturbati; chiamavano loro in caso avessero qualcosa da dire e sarebbe anche andato bene se avessero detto tutto. Avevo chiesto loro di contattare il medico curante di mamma, al quale non sapevo cosa dire, ma hanno rifiutato.
In data 1 febbraio mia mamma è stata dimessa pur continuando ad avere gambe gonfissime, proprio come quando era entrata, e totale incapacità di reggersi sulle stesse. Abbiamo chiesto ad una dottoressa come mai venisse dimessa presentando ancora detti gonfiore e astenia; ci è stato risposto che la terapia era lunga ed era da continuare a domicilio. Alla richiesta di specifiche sulla terapia, mi ha risposto che avrebbe dovuto continuare antibiotico e cortisone, ma quando ho chiesto se avessero già iniziato con il cortisone, ha ammesso di non ricordarlo...
Comunque, il pomeriggio del primo febbraio mamma è tornata a casa, con la prescrizione degli UNICI STESSI farmaci (senza i citati antibiotico e cortisone) che prendeva prima del ricovero e che, evidentemente, non sortivano l'effetto dovuto. A riprova di ciò, la mattina dopo (2 febbraio) era ricomparso il sibilo respiratorio e la notte tra il 3 ed il 4 febbraio mi sono rivolta al 118 perchè mia mamma presentava grave edema diffuso e respirava a fatica. E' stata quindi accompagnata in ambulanza al Pronto Soccorso dell'Ospedale Villa S. Pietro da dove, dopo trasferimento in reparto, non è più tornata. Devo dire che al San Pietro hanno tentato di curarla: diuretico iniettato in vena da una pompetta alla velocità di 2 mg l'ora, lo stesso diuretico che al Di Liegro, in quantità pari a 20 mg., veniva "lanciato" in vena in 10 minuti. Le hanno anche fatto una trasfusione di sangue e altri interventi per cercare di riportare i valori ematici quanto più possibile vicino alla norma. Infatti, dalla cartella clinica del Di Liegro, ritirata post mortem, ho poi scoperto un valore dell'emoglobina pari ad 8, globuli rossi bassissimi, elettroliti sballati, transaminasi e altri valori fuori dalla norma: nessuno si era premurato di chiedersi come mai tali valore fossero così anomali, nulla è stato fatto per cercare di ripristinarli ma neanche è stata fatta la segnalazione sulla lettera di dimissioni da consegnare al medico curante.
Quindi, mi chiedo se mia madre non sia stata dimessa per paura che potesse morire lì; mi disturba anche molto il fatto di aver pagato 1500 euro per una stanza a pagamento. Questo è un altro aspetto da sottolineare: l'entrata per le visite è dalle 13.00 alle 14.00, orario non proprio comodo, soprattutto per chi lavora o chi deve attendere i figli che tornano da scuola. Ma se paghi 150 euro al giorno non disturbi e puoi entrare a qualsiasi ora. Quindi è vero che abbiamo avuto libero accesso alle visite, almeno noi non l'abbiamo abbandonata, ma avrei preferito che mia mamma venisse curata e magari sarebbe ancora qui con noi.
La Regione Lazio, che legge per conoscenza e alla quale invierò la stessa lettera anche tramite il contatto sul suo sito, dovrebbe fare dei sondaggi di gradimento tra chi è stato ricoverato al Di Liegro prima di autorizzare i rimborsi alla struttura: avrebbe delle belle sorprese.
Ricordo a chiunque leggerà questa recensione, che gli anziani non sono "vuoto a perdere"; anche se vecchi, sono affetti importanti per qualcuno ed è dura pensare che vengano spinti a morire dalla noncuranza e/o dalla incapacità di coloro ai quali si erano affidati. Altro aspetto da considerare è che i vecchi stanno contribuendo da una infinità di anni alla sanità pubblica e sarebbe giusto far avere loro il meritato accesso alle cure.
Resto comunque a disposizione di chiunque voglia contattarmi e/o voglia vedere la documentazione in mio possesso.
Paola Antonini
Comunicazioni CUP - Radiologia
Radiologia: ritiro referto on line
Il giorno 16/04/2024 ho effettuato la Tac al cranio e ai seni mascellari evidenziando al tecnico e al CUP la necessità di referto urgente e che la data di ritiro 02.05.2024 mi sembrava assurda.
Trovo una mancanza di professionalità di comunicazione del CUP, in quanto l'utente dovrebbe sapere i tempi ed essere libero di decidere di rivolgersi ad altri per un esame urgente.
Non era la prima volta che eseguivo questo esame e il referto mi era sempre stato dato in due giorni. Oggi 17.04 ho chiamato, ma è assurdo che non si possa avere una data per anticipare un esame urgente. Resto altresì allucinata dalle risposte varie a seconda dell'operatore che risponde.
Ricovero per ictus
Mia mamma è stata ricoverata per un ictus.
Gli infermieri sono speciali, così come i fisioterapisti e il personale sanitario, ma in ordine posso dire non esista una adeguata assistenza medica.
L’ospedale è sporco in tutte le zone.
Mia madre ha contratto un batterio durante la degenza.
Il vitto è penoso.
Reparto Lungodegenza
Non avrei mai pensato di dover scrivere una recensione negativa sul reparto di Lungodegenza post acuzie del Di Liegro, ma purtroppo non mi e’ possibile fare altrimenti. Naturalmente espongo la mia esperienza personale, e più precisamente l’esperienza di mia madre, ricoverata nel reparto in questione per piu’ di un mese l’estate del 2023. Dire che si e’ trovata male e’ dir poco. Premetto che stiamo parlando di una paziente ultra novantenne allettata e con demenza vascolare. Capisco pure che non e’ semplice interfacciarsi con chi ha la demenza e che spesso le signore anziane non sono facili da trattare, ma va sempre tenuto conto che si parla di persone fragili e spaurite, le quali hanno bisogno di essere trattate con compassione e umanità e non considerate persone fastidiose e pesanti. Ho trovato pochissime infermiere/i e portantini/e dediti al loro lavoro, li potevo contare sulle dita delle mani quelli che trattavano i pazienti con amorevolezza. La maggior parte di loro erano alquanto scorbutici e insofferenti sia con i degenti che con i familiari. Lo avvertivo a pelle che meno li disturbavo e più erano contenti. I medici di corsia, invece, per niente empatici, scostanti e poco comunicativi con i familiari. L’unico dottore che mi sento di ringraziare per il suo modo di porsi e la sua disponibilità non e’ italiano e lavorava in quel reparto da poco. Non parliamo poi dell’igiene personale della paziente (impossibilitata a far da sola) e della pulizia della stanza... stendiamo un velo pietoso.
Radiologia: ritiro referto on line
Il giorno 25/01/2024 ho effettuato le lastre richiedendo il Pin per la disponibilità del referto on line (mediamente 5 giorni). Al mio sollecito mi è stato risposto il 3/02 "di risolvere le criticità nei prossimi giorni". Ad oggi 6/02 ancora niente.
Medicina e Riabilitazione
Mio padre (89enne senza problemi), colpito da ictus ischemico con paralisi destra, è stato al reparto di Medicina per 8 giorni, poi trasferito in riabilitazione.
PRIMO: gli anziani sono spesso abbandonati, considerati "scocciatori", e quando questi chiamano per assistenza gli infermieri arrivano dopo molto tempo (se arrivano).
SECONDO: la maleducazione e l'assenza di empatia da parte del personale infermieristico è la prima cosa con cui ci si scontra; essi RIMPROVERANO, NON PARLANO. Soprattutto al REPARTO RIABILITAZIONE, assistenza PESSIMA. Solo un esempio: ai pasti mio padre veniva lasciato da solo senza neanche aprirgli la busta delle posate (provate solo ad aprirla e ad imboccarvi con la mano sinistra dopo aver passato una vita utilizzando la mano destra!!). Cibo PESSIMO.
TERZO: 1 ORA di VISITA OGNI 3 GIORNI!! Assolutamente crudele per questo tipo di pazienti. RIGIDITA' negli orari di visita. UN VISITATORE PER VOLTA! Conseguenza: assoluta SOLITUDINE del paziente con aumento esponenziale di stato depressivo e, di conseguenza, peggioramento fisico e psicologico.
QUARTO: comunicazione ZERO. Solo dopo 2 settimane in riabilitazione ci è stato riferito di comprare un supporto per il braccio destro paralizzato; mio padre non ha fatto in tempo a portarlo perché è deceduto.
Le richieste formali attendono giorni e giorni prima di essere visionate ed eventualmente accolte.
Solo il fisioterapista ci sembrava una figura positiva (come riferiva mio padre). Altrimenti mio padre (sempre lucido di cervello) si sentiva abbandonato perché "vanno tutti di corsa".
Ricovero dopo intervento per frattura del femore
Mia suocera è stata ricoverata in questa struttura per poco più di un mese per la frattura del femore.
Entrata che parlava normalmente, poi non è riuscita più a muoversi, ad aprire gli occhi e dormiva tutto il giorno. Abbiamo chiesto più volte ai medici di turno di visitarla e di cambiare la terapia, ma sono intervenuti solo dopo 2 settimane quando abbiamo dovuto alzare la voce per farci ascoltare.
Abbiamo chiesto il trasferimento in un’altra struttura da noi segnalata e per 10 giorni ci dicevano che era stata inviata la email di richiesta, invece alla struttura ricevente non era mai arrivata.
Abbiamo dovuto chiedere noi di farle la flebo per idratarla perché non beveva neanche un po’ di acqua e non se ne erano neanche accorti.
Le hanno lasciato il catetere per tutto il periodo per non doverle cambiare il pannolino, così le è venuta la cistite.
Le infermiere molto maleducate con i pazienti, mentre gli infermieri sono più cortesi.
L'orario di ingresso era dalle ore 12.30 alle 13.30, orario in cui avremmo potuto aiutarla a mangiare ma non fanno MAI entrare prima delle 13.10 e, se si prova a chiedere informazioni, rispondono in maniera scortese che loro hanno da fare e che se non abbiamo la pazienza di aspettare non ci fanno più entrare, eventualmente solo in giorni alterni e previa appuntamento! Abbiamo allora provato anche a prendere l’appuntamento, ma non ha MAI risposto nessuno. Insomma: a quanto pare è a discrezione degli infermieri l’orario di entrata!
Mia suocera non riuscendo a mangiare da sola l’abbiamo trovata più volte tutta sporca perché non riusciva a mettere la forchetta bene in bocca e raramente qualcuno la aiutava. Cibo pessimo.
I medici di turno non comunicano tra loro perché quando chiedevamo delle informazioni rimanevano perplessi perché non sapevano cosa avesse fatto il medico del turno precedente.
Alcuni medici non sapevano neanche che era stata fatta una TAC e abbiamo di avuto cercare il medico che l’aveva richiesta per avere notizie.
PESSIMA organizzazione. PESSIMA struttura.
Bravissima e soprattutto molto gentile la fisioterapista.
Tac - referto non pronto alla data indicata
Fatta TAC il 19.10.2023, con data di ritiro del referto per il 30.10.2023 (ben 11 giorni dopo!), non è pronto alla data indicata. Mi sono saltati tutti gli appuntamenti e controlli, oltre all'ansia crescente. Andate altrove, sono inaffidabili!
Riabilitazione per sindrome di Miller
Paziente curato al policlinico e trasferito in questa clinica per riabilitazione.
Pessima esperienza, pur di non perdere tempo con i pazienti, spesso li sedano.
Riabilitazione scarsa, così come l'attenzione al paziente.
Fallimento di una colonscopia
Desidero esprimere un giudizio sulla mia colonscopia, non eseguita.
Quando è arrivato il mio turno, previo appuntamento in intramoenia, mi hanno messo sul lettino dove hanno iniziato e poi non continuato perché io mi muovevo troppo. Chiaramente avevo fatto una preparazione perfetta, ero pulitissimo, ma mi hanno mandato via senza esame - e avevo già pagato 182,00 euro. Eticamente lo trovo scorretto, la dottoressa doveva risolvere il problema.
Io non sono un medico, ma un comune cittadino che ha bisogno di essere tutelato.
Non mi rivolgerò più a questo ospedale.
Ricovero in Medicina
Sono ricoverato al primo piano Medicina. Il personale è qualificato, i dottori impagabili, gli infermieri tutti davvero unici nel loro operato. Cosa dire di più? Non ho parole di come gestiscono il reparto ed il proprio lavoro. Fanno sentire il paziente protetto, quello che non capiscono negli altri ospedali!
Un ringraziamento affettuoso a tutti loro, grazie di esistere.
Sottoposto a TURP per riduzione adenoma prostata
Un ringraziamento sincero al Dott. Giuseppe Borgoni per il felice esito dell'intervento in oggetto.
Ero sofferente da oltre 10 anni, e da 8 trattato con farmaci per consentire un evacuazione dell'urina accettabile in quantità e frequenza. Quindi l’intervento TURP.
Ricovero in Medicina
Un inferno durato più di 8 giorni al p.s. dell’ospedale S.Eugenio, buttata su una barella per embolia polmonare..
Dove tutto è lamento e pianto.
Dove stai abbandonata a te stessa.
Dove la vita è appesa alla speranza di farcela con l’aiuto di Dio.
Dove le uniche cure ricevute, dopo la diagnosi iniziale, sono state una puntura di eparina mattina e sera.
Alla fine, dove la speranza è l’unica cosa che ti fa andare avanti... finalmente la luce!!
Una luce che mi ha riportato alla vita. Quella luce ha un nome: si chiama professor De Nardo.
Mi ha accolto nel suo reparto di Medicina al policlinico di Liegro e grazie alla sua professionalità, alle sue cure, mi ha accompagnata con tutta la sua equipe verso la risoluzione della mia malattia.
Per questo lo voglio ringraziare pubblicamente per la sua opera meritoria e per l’umanità dimostrata nei miei confronti.
Grazie. Grazie di cuore Prof. De Nardo.
Chirurgia generale: intervento ernia ombelicale
Sono stata operata ieri di ernia ombelicale. Un ringraziamento a tutta la sala operatoria, sono stati molto gentili e bravi; un ringraziamento alla dottoressa che mi ha operata ed alla infermiera Cristina in reparto, molto presente e carina.
Ricovero reparto Chirurgia
Nonostante l'ambito ospedaliero non faccia piacere a nessuno, posso dire che il mio ricovero è stato curato da persone competenti, attive e premurose.
Il Dott. Massimiliano Mungo esempio di professionalità.
Le infermiere tutte molto carine, anche se nel mio cuore è rimasta l'infermiera Giorgia, che mi ha trattato e curato con dei modi assurdamente favolosi. Ad ogni ora del giorno e della notte correva in soccorso senza mai negare un sorriso e un conforto a nessuno!
Compimenti al reparto Medicina
Professionalità e umanità dott. Cifariello; competenza del dott. De Caro; assistenza del personale infermieristico ottima. Simpatia e disponibilità dell'addetto alle pulizie.
Arredi vecchi e disposti in modo illogico.
Ricovero in Medicina
Sono stato ricoverato per ben 15 giorni nel reparto di Medicina Interna, non è la prima volta, soffro costantemente con la respirazione e per la seconda volta in un anno e mezzo dall'ospedale di Ostia lido vengo trasferito al Di Liegro di Roma. La professionalità percepita all'interno di questa struttura è davvero alta, la cura del paziente, anche sotto il profilo psicologico, è davvero notevole; ed è per questo che ci tengo a ringraziare pubblicamente la dottoressa R. Simonelli, prezioso ed affidabile medico che, oltre ad aver contribuito alla mia parziale guarigione, ha saputo consolarmi e tranquillizzarmi nei momenti di difficoltà stimolandomi ed alimentando la mia voglia di superare anche questo brutto momento.
Ringrazio vivamente anche la dottoressa E. Baffa, medico scrupoloso ed alimentato da grande passione per il suo lavoro, sempre sorridente e mai indisponente, sicura della sua professionalità e mai incerta sul da farsi. Infine come dimenticarsi della Capo Sala L. Pepe e della sua infinita pazienza, del suo sorriso e della sua grande dedizione al lavoro. Grazie a tutti davvero.
Con immenso affetto, GINO ;-) ;-)
Grazie alla Radiologia
Oggi ho accompagnato mio padre per una tac total body con contrasto. Volevo complimentarmi con lo staff del reparto di Radiologia per le professionalità e l’accoglienza mostrate. In particolare l’infermiere Aldo si è preso cura di mio padre con estrema attenzione e sensibilità nei confronti di una persona grande di età. Lo ringrazio ancora per la preziosa assistenza e faccio i miei complimenti ed auguri per il suo futuro.
Esperienza negativa
Mio padre è entrato per una polmonite. Paziente difficile perché cardiopatico, monorene, diabetico, ma soprattutto ANZIANO. Quest'ultimo l'handicap peggiore. Eh già, perché i pazienti anziani sono considerati di serie C. Papà è stato da subito lasciato a sè stesso, se cercava aiuto o assistenza il personale andava da lui dopo tanto e sempre molto scocciato. Dopo pochi giorni inevitabilmente papà è peggiorato psicologicamente e di conseguenza anche fisicamente.
Io in quel periodo non ero a Roma, ma tutti i giorni più di una volta al giorno chiamavo mio padre e i responsabili del reparto per riportare il disagio che papà stava sopportando. Quando sono tornata a Roma, sono andata direttamente in ospedale e l'ho trovato incosciente e con ancora i segni dei lacci con cui lo fissavano al letto. Papà non si è più ripreso e tra un delirio e l'altro il 1 agosto è morto. Vorrei ricordare a tutto il personale del reparto di Medicina dove era ricoverato papà, che un giorno anche loro invecchieranno. Chissà chi troveranno che li accompagnerà dolcemente alla morte.
TAC con mezzo di contrasto
Il primo agosto 2022 sono stata con mio padre al Policlinico L. Di Liegro per fargli fare una TAC con mezzo di contrasto per un sospetto tumore polmonare. Abbiamo avuto un'esperienza di alta professionalità in ogni aspetto. Essendo mio papà ossigeno-dipendente, dopo la TAC si è sentito molto male, ma grazie alla professionalità dell'infermiere Bigotti, estremamente sensibile, mio papà si è sentito molto accudito e rassicurato. Una nota particolare di merito a questa anima buona.
Radiologia - TAC
Ho effettuato oggi una TAC presso la struttura. Personale qualificato che ha svolto il proprio compito con velocità ma anche con estrema precisione. Bravissimi, ce ne fossero di strutture così!
Chirurgia plastica
I dottori e il personale in generale è fantastico e competente, sono il punto di forza dell'ospedale, che in quanto a servizi lascia un po' a desiderare. Un commento particolare agli infermieri in sala operatoria, davvero eccezionali.
Visita ortopedica
Visita ortopedica privata, appuntamento alle 10.45.
Il professore proprio quando tocca il mio turno esce dalla stanza e insieme ad una dottoressa non in servizio si allontana con lei.
Fa ritorno dopo 20 minuti.
Entro e, dopo aver spiegato il mio problema, non ho neanche il piacere che mi controlli lastre fatte, analisi fatte, ecodoppler fatti ecc..
Richiede quanti anni ho, che lavoro faccio.
Mi dice solo che devo chiamare un suo amico medico e fare un controllo con lui.
Mi saluta.
Durata: 7 minuti per nulla.
Fabrizio Fabrizi - 3517913100
Disservizio prenotazioni
Sono 20 giorni che chiamo i numeri di prenotazione (06/65656756-86) e resto in attesa per ore senza che nessuno risponda.
Lo trovo vergognoso, e non trovo giusto che per prendere un appuntamento di controllo io debba venire presso la Vs/ sede, considerando che abito fuori Roma.
Sono una persona molto paziente, ma tutto ha un limite.
Se non posso più stare in cura da Voi, andrò in altre strutture con molto dispiacere per il medico che fino ad ora mi ha seguito.
Organizzazione ignobile
Mio padre ha un tumore maligno, ha 87 anni, ha perso sangue dalle urine e dopo un mese di attesa ha dovuto fare 6 volte avanti e indietro per preospedalizzazione, anestesista a neurologo e hanno perso la cartella clinica, ritrovata dopo ore!
Reparto Covid
Mia madre anziana è ricoverata presso il reparto Covid inviata da quello psichiatrico.
Difficile il contatto telefonico, medici scostanti appena avuta la possibilità di contatto, freddi, mi si dice paziente non collaborativa... (a parte che vorrei vedere se veramente deve stare sotto ossigeno), ma è paziente psichiatrica...
Io di mamma una ne ho.
Dicono "contattiamo noi", ma io è da 3 giorni che non ho notizie di mia madre.
Ambulatorio Urologia
Uscita dall'ospedale Grassi di Ostia dopo colica renale, mi riceve il giorno stesso il Primario di Urologia del Di Liegro che, dopo aver letto la Tac e confermato l'urgenza di dovermi operare al più presto, mi congeda con terapia antibiotica e con promessa che entro una ventina di giorni mi avrebbe chiamata per operarmi, dicendo che purtroppo in lista c'era altra gente prima di me. Aggiunge che nel caso mi fosse venuta un'altra colica, di recarmi in PS.
Il giorno dopo mi viene la febbre altissima, provo a chiamare ininterrottamente il centralino del Di Liegro ma nessuno risponde (nonostante il mio stato urgente, il dottore non mi aveva nemmeno dato un suo diretto recapito). Mi precipito quindi al più vicino ospedale, al Sant'Eugenio, dove mi salvano la vita con un intervento urgente.
Ringrazio di essere ancora in vita e spero che questa mia recensione possa servire per evitare di fare nuovamente certi sbagli e di essere più disponibili e rassicuranti con chi ha bisogno di aiuto. Aggiungo che il dottore del Grassi, prima di mandarmi da lui, lo ha chiamato davanti a me per anticipargli la mia situazione e lui ha dato subito disponibilità nel ricevermi nello stesso pomeriggio; mi chiedo perché poi però mi abbia congedata in 5 minuti, facendomi rischiare a 52 anni!
Gestione affluenza pazienti
Oggi 17.02.2022 ho fatto una visita cardiologica e sono rimasto deluso dalla totale assenza di controllo alle entrate di personale che doveva regolare il flusso d'ingresso delle persone in base a decreti emessi per Covid. L'accesso era libero e fin dalla accettazione al Cup vi era assembramento, ed anche nei corridoi e nella sala d'attesa. Come può una struttura come il Policlinico Di Liegro non provvedere a mettere delle persone per controllare? Ripeto: io non ho visto nessuno controllare Green pass e temperature, nè gestire le persone, che avevano quasi tutte chi le accompagnava, aumentando così il numero all'interno. Pessima esperienza.
Bravissimi al centro vaccinale
Abbiamo fatto il vaccino io, mia madre e mio marito e devo dire che la gentilezza e la disponibilità di chi si occupa di questo sono state innegabili.
Vorrei rivolgere un complimento particolare all'infermiera che si occupa dell'accoglienza, che ha una pazienza senza fine.. Un elogio anche all'infermiera (o dottoressa, non lo so) che mi ha fatto il vaccino: non ho sentito nemmeno la puntura (sono agofobica), mi ha detto di chiamarsi Gabriella, cercatela!
Grazie ancora.
AMBULATORIO CARDIOLOGIA ECCELLENTE
Grazie alla dottoressa Stefania Nardone, cardiologa presso policlinico Luigi di Liegro di Roma. Ritengo che le cure che lei ha prescritto a mio padre siano state notevolmente efficaci. E' una dottoressa molto scrupolosa, che non lascia nulla al caso cercando di arrivare al problema della persona e a risolverlo nel migliore dei modi.
La consiglio a tutti sia per la preparazione di livello, sia per l'eccellente professionalità.
Grazie dottoressa Nardone.
Ospedale in decadenza!
Inviata mia zia DI 88 anni dall'ospedale Grassi di Ostia, è stata seguita solo ed esclusivamente per la diagnosi risultata dall'ospedale di provenienza: scompenso cardiaco. Non è stato possibile parlare con un medico con cartella alla mano, solamente al telefono per pochissimi minuti.
Inutile insistere con il medico che la paziente era MOLTO confusa e che era necessario comportarsi di conseguenza. Non ero certo io a dover richiedere una visita neurologica e/o psicologica o psichiatrica. Anzi, si sono lamentati dicendo che era, testuali parole, "rompi scatole".
Alla mia richiesta di prendere nota del mio numero e chiamare me invece del marito, anch'eGLI ultra 80enne, un'infermiera ha preso nota su un pezzetto di carta strappato da un foglio. Infatti hanno continuato a chiamare mio zio. Ho dovuto chiamare il reparto e far di nuovo presente di chiamare me per qualsiasi comunicazione.
Dopo qualche giorno hanno deciso di far entrare a far visita ai malati per una ventina di minuti ogni 3-4 giorni una persona al giorno. D'accordo con le misure di sicurezza, comunque ogni volta che si entrava si doveva portare la fotocopia del documento e del documento vaccinale.. I degenti del reparto saranno stati sì e no 20, non capisco per quale ragione la stessa persona ogni volta doveva consegnare nuove copie.
Ultima chicca, la cartella clinica. Sono andata a richiederla alcuni giorni dopo. Sul documento rilasciato riportava che sarebbe stata pronta entro 30 giorni e comunque chiamare per esserne sicuri. Mio cognato ha chiamato oltre il termine da loro riportato e gli è stato assicurato che era pronta. Dopo poco è stato ricontattato perchè si trattava di omonimia e quella da noi richiesta non era pronta. Possibile che nello stesso periodo ci fossero 2 persone con lo stesso cognome, entrate ed uscite negli stessi giorni? Non ci è dato sapere! E' stato detto che avrebbero richiamato loro. Mio cognato è stato ricontattato ieri o questa mattina per andare a ritirare la cartella. Quindi si è recato presso l'ospedale, ma gli è stato detto ancora una volta che si trattava di omonimia e che la cartella di mia zia non era pronta.
A questo punto mio cognato ha chiesto di parlare con un dirigente, pronto a fare una protesta formale. Dopo aver atteso un po' di tempo, gli è stato comunicato che il direttore era in ferie.
A questo punto il vaso era colmo, perciò ha iniziato ad alzare la voce ed è stato inviato all'archivio dove, aspettando altro tempo, finalmente gli è stata consegnata la cartella.
Faccio presente che nel caso si voglia contattare per un reclamo, esistono solamente 2 numeri telefonici, ai quali risponde una persona che in qualsiasi caso chiede di cosa si tratti, e questo mi pare il colmo!
Ricovero di mio padre, ottobre 2020
Mio padre, con molti problemi e non autosufficiente, è stato qui trasferito dal Sant'Eugenio. Dopo un primo contatto telefonico con un medico, non certo rassicurante, ho telefonato al centralino più volte dicendo che volevo notizie di mio padre, così mi passavano il reparto di Medicina, che però regolarmente non rispondeva. Alla fine ci sono andata di persona, per avere notizie e anche per portare la biancheria. L'infermiera, sgarbatissima, mi ha informata che loro NON RISPONDONO MAI al telefono (ma al centralino non me lo hanno mai detto e hanno continuato a passarmi il reparto per 2 giorni) e ha provato a rimproverarmi perché ero fuori orario per portare la biancheria; mi ha detto che i medici non potevano darmi notizie (ma erano nella loro stanza) e che dovevo ritornare. Da Ostia. Quasi la sbrano, facendo notare la loro incapacità di comunicazione, e già col telefono in mano per chiamare i carabinieri. Magicamente ha preso la borsa ed è spuntato un medico giovane che ha provato a trattarmi dall'alto in basso, ma l'ho prontamente rimesso al suo posto.
Tutto pessimo, mio padre che non poteva mangiare da solo è stato trascurato ed è uscito denutrito dopo 10 giorni, neanche stava più in piedi da solo (prima camminava), e hanno perso metà della protesi dentaria. Ci chiamavano più o meno un giorno sì e 2 no; mi avevano dato un appuntamento telefonico con un medico quando sono andata, mai rispettato. Quando lo hanno dimesso avvisandoci poche ore prima, era completamente assente e apatico, non parlava quasi più e non stava in piedi. Sarà stato il risultato inevitabile della malattia, magari non ci si poteva fare nulla, ma l'assistenza data e la scarsa e cattiva comunicazione con la famiglia non hanno aiutato; non hanno mostrato empatia o umanità. Papà lo abbiamo dovuto mettere quasi subito in RSA privata, ora non c'è più.
Non portateci persone anziane non autosufficienti.
Per la pulizia del reparto non posso giudicare, mai entrata.
Ottima comunicazione dello stato del paziente
Mio cognato è stato ricoverato per sette giorni in seguito a trasferimento dall'ospedale Grassi di Ostia. In questo periodo, vista la situazione Covid, non è certo possibile recarsi in ospedale per avere notizie sulla salute dei congiunti. E' stato apprezzato moltissimo il servizio di comunicazione telefonica da parte vostra. Ogni giorno mi è stata fatta presente, in maniera puntuale ed esaustiva, la situazione sanitaria di mio cognato. Bravissimi.
Radiologia: mancato referto RMN
Ho fatto la RMN al ginocchio in data 6 luglio 2021, doveva essere pronta il 19 luglio in quanto avevano pochi radiologi per il referto, mi sono recata presso la struttura in data 21 luglio 2021 e ancora non era pronta. Ad oggi, 2 agosto 2021, ancora nessuna risposta.
Penso che se non sono in grado di fornire risposte, sia meglio non accettare le prenotazioni, altrimenti penso che prendano solo in giro le persone.
Reparto Urologia Policlinico Di Liegro
Sono stato ricoverato al Policlinico Di Liegro il giorno 14/07 con forti dolori alla vescica ed una ostruzione alle vie urinarie. Tempestivamente il primario Dott. Giuseppe Borgoni, mio urologo di riferimento, ha dato indicazioni affinchè il Dott. Marchionne, presente in struttura, insieme alla caposala Manuela mi rimuovessero i coaguli fonte del dolore tramite lavaggi vescicali; l'intervento di cistoscopia effettuato il giorno successivo, il 15/07, dal primario Dott. Borgoni, ha poi definitivamente ed egregiamente verificato e risolto il problema dall'interno.
Essere guariti con tempestività e competenza sarebbe già sufficiente per una recensione positiva; ciò che tuttavia ha ulteriormente lasciato in me e nella mia famiglia il segno, sono state la cortesia, l'educazione ed il rispetto del paziente da parte di tutto il personale medico, infermieristico e ausiliario, che è riuscito a darmi la sensazione di essere sempre "controllato e tutelato", e per questo ne sono grato e conserverò sempre un buon ricordo.
Una piccola eccellenza nello scenario romano.
Ringraziamento Urologia
Sono stato ricoverato dal 6 al 9 luglio per operazione TURP.
Ringrazio la caposala Manuela e tutte le infermiere, sempre gentili a qualunque ora del giorno e della notte. Ringrazio il prof. Giuseppe Borgoni per la gentilezza e la sua profonda competenza (insieme a tutti i dirigenti medici di reparto).
MALATTIE METABOLICHE E DIABETOLOGIA
Da più di un anno vado a visita dal dott. Umberto Iannaccone. Avevo valori alti alti di glicemia, ho seguito le sue cure alla lettera e ad oggi su questa patologia micidiale va molto, molto meglio.
Grazie dottore!
Reparto Chirurgia - Tiroidectomia totale
Un particolare ringraziamento al Dott. Mohamed Alì e al Dott. Massimiliano Mungo per aver effettuato un intervento delicato come la Tiroidectomia Totale, per la loro competenza, professionalitá e per la loro attenzione e disponibilitá.
E' stato davvero "super"!
Un ringraziamento anche a tutto lo staff della Chirurgia, molto efficiente in questo momento particolare a causa del Covid-19.
Esperienza molto positiva.
Ancora grazie di cuore!
Ambulatorio Cardiologia Di Liegro
Mio marito ha fatto visita cardiologica + elettrocardiogramma dal dott. Pacifico Spagnoletto e siamo rimasti molto soddisfatti.
IL PROBLEMA è IL SERVIZIO PRENOTAZIONI, CHE NON RISPONDE DA GIORNI. Fatto l'ecocardio, volevo subito contattare il cardiologo, anche a pagamento, ma l'unico numero non risponde da giorni e al centralino l'operatore è troppo occupato: "si prega di attendere" ma per ore inutilmente.
Può una struttura importante non dare agli utenti la possibilità di un contatto?
PUO' AVERE UN UNICO NUMERO PUBBLICO ANCHE PER LA SEGRETERIA DELLA DIREZIONE SANITARIA?
Io lo trovo assurdo.
In questo modo si rende nulla l'efficienza dei medici.
AMBULATORIO CARDIOLOGIA ECCELLENTE
Sono grato alla dottoressa Stefania Nardone, ritengo che sia un eccellente medico di cardiologia con una preparazione di massima eccellenza, molto competente nel suo lavoro. Mio padre è sempre stato sotto le sue cure e ci siamo trovati benissimo. La consiglio a tutti.
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