Pediatria Santa Chiara Trento
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PS PEDIATRICO
Il 25/09/2023 ci siamo recati per la seconda volta (nel giro di due settimane) al PS pediatrico di Trento. Nostra figlia di 2 anni è 30 giorni che ha una tosse persistente, soprattutto in notturna, con sforzi di vomito e apnee. La nostra pediatra è la seconda volta che ci invia al PS, dato che dopo 2 cicli di antibiotici, sciroppo per la tosse, sedativi, aereosol e chi più ne ha più ne metta, non abbiamo risolto niente. La "simpatica" dottoressa del pronto soccorso l'ha visitata come sempre grossolanamente, e la diagnosi è stata reflusso; poi l'ha dimessa senza neanche una terapia, però dicendo che bisogna andare ad esclusione. In sede di visita è stato chiesto di visionare un video di come si comporta la bambina, ma ci è stato risposto che loro si basano su quello che vedono e nei 10 minuti che la bambina è stata in visita non ha mai dato un colpo di tosse. Da lì ho dedotto che il medico lo potevo fare anche io senza studiare tanto. In conclusione, ho dedotto che se voglio curare mia figlia devo andare a pagamento, oppure rivolgermi a centri come Genova o Bambino Gesù di Roma, in quanto nei nostri PS pare si trovino solo arroganza e non soluzioni. Beata sanità trentina.
IMPARARE A COMUNICARE
Mio figlio di 10 anni e' stato ricoverato per polmonite con versamento pleurico, trasferito dopo qualche giorno in chirurgia pediatrica per inserimento di un drenaggio. Quello che mi sento di criticare e valutare come una grave carenza del sistema e' la carenza di informazioni e la pessima capacita' di comunicazione di alcuni medici, ai quali suggerirei di fare qualche corso di comunicazione (per alcuni). Nel mio caso, nel pomeriggio, dopo essere rientrata in stanza dopo ecografia, mi viene riferito da una infermiera che i medici hanno deciso di fare Rx e pertanto di non far mangiare e bere il bambino. Anche se mi sembrava una richiesta strana, ho rispettato le indicazioni, ma una volta eseguiti i raggi mio figlio ha fatto merenda. Dopo aver mangiato un boccone, entra l'infermiera che sbalordita ci chiede perche' stesse mangiando? Rispondo che Rx erano stati eseguiti e quindi stavo dando merenda a mio figlio. A quel punto, e ripeto solo a quel punto, mi dicono che i medici gia' vedendo l'ecografia avevano deciso di sottoporre il bambino ad intervento la sera stessa. Ovviamente perche' informare il genitore..?? La dottoressa in servizio e' entrata in camera chiedendo agli altri genitori di uscire e mi ha fatto una ramanzina di fronte a mio figlio che, spaventatissimo, ha colto di dover essere operato. Se la dottoressa avesse usato un po' di buon senso, mi avrebbe convocata nel suo studio, magari anche facendomi la ramanzina, ma non di fronte ad un bambino di 10 anni. Mi ha fatto sentire una madre disgraziata che ha scombinato tutti i suoi programmi, perche' aveva fatto decine di telefonate per organizzare la sala opetatoria! Ma avvisare prima la sottoscritta non sarebbe stato un passaggio doveroso? Notare che l'intervento e' stato spostato al giorno seguente e la sera prima alle 22.00 l'infermiera mi chiede candidamente se io e il papà avessimo parlato con l'anestesista e firmato il consenso. Non si era visto nessun anestesista e non ci era stato chiesto di firmare nulla. Notare che il papà era appena andato a casa, ed il giorno seguente non era certo ci sarebbe stato perche' turnista. Abbiamo fatto i salti mortali per avere la sua firma la sera stessa, altrimenti niente intervento. Ma che razza di organizzazione è? informazioni incomplete e frammentarie??? Si chiede solo un po' di umanita' in piu', cosa che mi sarei aspettata da chi lavora con bambini.
Chirurgia pediatrica è un paradiso a confronto, medici cordiali e disponibili al massimo, e proprio tutti.
Un incubo
Siamo andati in ospedale con il nostro bimbo di 20 mesi, avendo il dubbio che questi avesse ingerito alcune bacche del giardino del vicino. Durante una banalissima operazione di inserimento del sondino nasogastrico, necessaria per versare il carbone liquido nello stomaco del piccolo per proteggerlo da eventuali sostanze nocive, il suddetto sondino è per qualche "assurdo motivo" finito nei polmoni invece che nello stomaco, riempiendoli di carbone!!! Mio figlio è andato in arresto respiratorio immediato, mi è stato letteralmente strappato dalle mani per essere portato nei codici rossi del pronto soccorso, ed infine è stato portato in rianimazione intensiva in pericolo di vita. Qui è iniziato il nostro secondo calvario, tra medici silenziosi se non arroganti, incapaci di trovare un accordo tra di loro e di comunicarci qualcosa che avesse un vago senso logico. Il medico che ha effettuato l'operazione (ovviamente del reparto di pediatria) "è stato fatto sparire" nel giro di poche ore e noi ci siamo trovati soli in un incubo senza fine. Dopo due giorni di agonia, con i medici non capaci di gestire la situazione in maniera adeguata (faccio presente che nostro figlio è stato il primo caso AL MONDO di bambino con carbone nei polmoni, complimenti!!), il nostro piccolo ha avuto un pneumotorace, ossia un collasso di un polmone. Dopo una scenata madre di mio marito, abbiamo ottenuto il trasferimento immediato alla terapia intensiva di Verona, avvenuto ovviamente in elicottero (lo sapete che i genitori non possono salire? immaginatevi il nostro viaggio..) . A Verona abbiamo trovato tutto: competenza, professionalità, umanità, disponibilità e soprattutto condivisione assoluta tra i medici. Dopo 3 giorni nostro figlio è stato stubato e dopo due giorni di attesa per sapere se il bimbo aveva subito lesioni neurologiche... che grazie a Dio non risultavano, abbiamo finalmente potuto portarlo all'ospedale di Rovereto per la degenza. Questa è stata la nostra esperienza, triste e orribile, ovviamente per l'errore in sé, ma soprattutto per l'omertà che abbiamo avvertito, per la mancanza di professionalità evidente e per la totale assenza di comunicazione tra i sanitari. Il nostro bambino dovrà comunque rimanere sotto osservazione per una decina d'anni, anche se per ora sta benissimo. Concludo dicendo che le bacche non erano nemmeno tossiche!!! sigh
Comunicazione medico paziente
Questo ciò che ho riscontrato nella mia esperienza personale in questo reparto:
Assenza di comunicazione (comune a tantissimi reparti), impossibilità di identificare il medico che sta per visitare il tuo figlio, troppo silenzio intercorre tra il momento del ricovero e la comunicazione della patologia o comunque degli accertamenti in corso, mancanza di umanità in un momento particolarmente difficile tra medico e paziente ma anche medico famiglia, figura della psicologa non chiara (quando deve intervenire? il medico presenta la sua figura? manca proprio un cartello in reparto che indichi la sua presenza e l'orario).
Altro neo: diario medico scritto a mano, spesso illeggibile e firma del medico non decifrabile - Dimissione paziente indecente: lettera di dimissione firmata dal medico con informazioni molto approssimative (nel ns. caso il medico di reparto ha firmato la lettera senza aver letto quanto scritto dalla medico praticante di reparto, pertanto appena abbiamo segnalato discrepanze, non ha trovato meglio che dire che non aveva letto la relazione pertanto non era in grado di rispondere).
No, decisamente la strada è ancora tutta in salita..
Reparto di Pediatria del Santa Chiara
E' un reparto dove non si respira spirito di squadra tra medici e, purtroppo, il paziente ne paga le conseguenze. Invece di affrontare le disfunzioni, vengono taciute e sembra quasi che i medici temano di confrontarsi tra di loro di fronte ad un caso particolarmente problematico, pertanto il mio giudizio è altamente negativo sull'aspetto competenza.
Chi parla ha sofferto tanto per i disfunzionamenti interni al reparto. Vorrei sbagliare, ma mi sembra che a tutt'oggi la situazione critica sia sempre la stessa. Che peccato! Come in politica e come in qualche reparto del santa chiara, ci vorrebbe un vero cambiamento digirenziale all'interno del reparto. Un bravo primario non è necessariamente un bravo dirigente, inoltre è un essere umano e riuscire a fare tutto da sé è impossibile anche per lui, soprattutto quando si hanno tante responsabilità ad alto livello all'infuori dell'ospedale. Io ho ancora una buona opinione sul Primario, ma ritengo che un Primario dovrebbe continuare a fare medicina e non caricarsi di questioni gestionali che lo impegnano tante ore e finiscono ad allontanarlo da quella che è la sua "missione" di medico nel reparto.
Esperienza negativa
Ricoverano mio figlio di appena 4 mesi domenica perche vomitava. Lo attaccano a una flebo, gli danno da mangiare, martedì lo mandano a casa. tutto ok. Mercoledì mattina vomito di nuovo e scariche liquide da matti. Siamo ritornati, ricoverato ancora, flebo di nuovo, non cambia la situazione. Ora è giù, vomita e ancora scariche, senza flebo, senza niente. non puoi chiedere nulla perchè ti rispondono male le dottoresse e se chiami un infermiera ci vogliono 7 ore prima che arrivi.
L'acqua del rubinetto esce gialla e ancora hanno da dire se continui a chiedere..
Bravi i dottori in pronto soccorso, la capo sala bravissima ma le altre 2 maleducate.. E ti rispondono: è il primo figlio allora è normale che vi agitiate... Ma che discorsi sono?
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