Pediatria Ospedale Vimercate

Nel reparto neonatologia ho trovato OSS, infermiere, ostetriche e staff del nido super disponibili e presenti! Non ci hanno fatto mai mancare niente e hanno sempre cercato con consigli preziosi di instradarci in questo meraviglioso percorso.
Grazie infinite.

Siete degli angeli, infermieri, pediatri e volontari.
Area giochi enorme e ben attrezzata.. mio figlio non voleva più tornare a casa.
Grazie.

Premetto che la mia non vuole essere una critica fine a sè stessa, ma allo scopo di dare suggerimenti che possano migliorare il servizio di un’area molto difficile da organizzare e gestire come il PRONTO SOCCORSO.
Arrivo con mio figlio con forte mal di pancia, inviato dal pediatra che consiglia RX torace e ECOGRAFIA addominale per escludere appendicite. Al TRIAGE gli fanno subito 5 ml. di nurofen per farlo stare buono, senza nemmeno averlo palpato, ma per abbassare 38.0 di febbre che per me non era un problema. Dopo 4 ore di attesa la prima
visita con una dottoressa molto fredda nei modi e poco empatica con un bimbo di 5 anni spaventato e spossato; legge il foglio della pediatra e prescrive una RX del torace ed esami del sangue e successivamente non una ecografia, ma una RX all’addome (senza alcuna protezione per le gonadi) che ha evidenziato il sintomo (tante feci bloccate) ma non la causa del problema; e’ vero che dagli esami ematochimici non era emerso granchè, però visto che il dolore alla pancia in fossa iliaca destra non passava, dopo 2 giorni siamo andati al San Raffaele dove hanno fatto ECG e hanno diagnosticato APPENDICITE ACUTA. Trasferiti al Buzzi, operato. Ora dorme tranquillo.
Mi chiedo: come mai non e’ stata fatta una ECG che non comporta raggi ,oltre ad essere più indicata per la diagnosi, ma e’ stata fatta una inutile e dannosa RX all’addome? Bastava leggere il foglio della pediatra... Forse in PS non hanno un ecografo? Per carità, forse non c’erano gli elementi per fare diagnosi che poi sono emersi dopo che la situazione ha avuto una evoluzione, però rimane il dubbio. E poi forse un minimo in più di umanità... senza far trapelare nervosismo, fretta, voglia di andare a casa, frustrazioni. Si tratta di bambini e di genitori preoccupati. Un medico in fondo deve saper fare anche questo, e gestire le proprie emozioni per il bene dei piccoli pazienti spaventati fa parte del suo lavoro.
Cordiali saluti.

Ottimo reparto! Grande cordialita' e tanta pazienza. Ci siamo trovati benissimo!

Prima visita al PS pediatrico: mio figlio di 11 mesi piange ininterrottamente da 4 ore. Non sapendo piu' cosa fare, lo portiamo al PS di Vimercate; dopo parecchio tempo lo visita una pediatra, risposta: per me non ha niente, andate a casa e state a vedere cosa succede... Pensiero mio: se vado in PS e' per farmi dare una risposta che non ho, stare a vedere lo so fare da me. Il bimbo dopo 2 giorni ha influenza con febbre...
Seconda visita al PS: notte tra domenica e lunedi', il bimbo ha 40 di febbre e non scende con la tachipirina. Allora alle 4.30 del mattino si corre al PS: arrivo, suono 4 volte prima che arrivi qualcuno in accettazione, dopo 1 ora e mezza faccio lamentela per la seconda volta perche' nessuno lo visita, alle 6.20 arriva il pediatra (evidentemente appena sveglio), lo visita piu' o meno, ci dà una supposta e ci manda a casa. Domando: a che temperatura la febbre e' preoccupante in un bambino? Risposta: mai! Dopo i 41 gradi pero' un bambino probabilmente muore... Mio pensiero: ora lo mando a...
Terza visita al PS: bimbo con reazione allergica all'antibiotico, pieno di macchie rosse su tutto il corpo. Accettazione, dopo 1 ora di attesa ci dicono: la pediatra e' impegnata in un parto, se va bene potra' vedervi tra 1 o 2 ore... Risposta mia: ma le ostetriche che fanno nascere i bambini qui non le avete? E se mio figlio va in shock anafilattico? Aspetto 1 o 2 ore? Prendo il bimbo e corro a Monza al S.Gerardo: in mezz'ora e con molta cortesia e attenzione verso il piccolo mi spiegano cosa ha, cosa fare e cosa non fare. Prendo i farmaci e arrivo a casa nel tempo di possibile attesa del PS di Vimercate, che ovviamente non mi vedra' piu'.