Pediatria Ospedale Cernusco sul Naviglio
Recensioni dei pazienti
4 recensioni
Pediatria - pronto soccorso
Mamma di una bimba di 3 anni portata in PS per una febbre persistente da 6 giorni a 40.5- 41 ogni 5 ore (tampone Covid negativo fatto anche prima, antibiotico senza alcun effetto).
Il dottore che ci ha ricevuto in PS è stato di un'umanità indescrivibile, comprensivo e assolutamente scrupoloso effettuando analisi di routine, raggi al torace, visita otorinolaringoiatrica (trasportati in ambulanza all'ospedale a Melzo per una veloce diagnosi... eccellente anche l'otorino).
Diagnosi conclusiva di tonsillite batterica, così si decide di ricoverare la bimba poiché la febbre persiste.
In reparto di Pediatria si arriva spaventati (poiché mai fatto un ricovero) e ci indicano fin da subito che può rimanere solo 1 genitore e che, dopo aver fatto il tampone Covid, non può uscire per nessun motivo dal reparto per regole anti Covid (mentre scrivo siamo a Giugno 2022, in cui le misure anti Covid sono cambiate abbondantemente ovunque e non si è in piena emergenza). Poiché io sono al 9° mese di gravidanza, decidiamo che rimane il papà con la bimba in reparto giorno e notte. Gli orari di visita esposti in tutto il reparto e fuori dal reparto, indicano per pediatria lunedì- venerdì 17.00-20.00, sabato 15.00-20.00, domenica 10.00-11.00 e 15.00-20.00. Per due giorni successivi, mi reco a fare visita a mia figlia, senza esibire alcun green pass e permanendo all'interno del reparto per tutta la fascia oraria di visita. Il 3° giorno mi viene chiesto il green pass al piano di ingresso per l'ospedale e mi viene consegnato il foglio di autocertificazione anti Covid da esibire ad ogni visita... dopo 2 giorni?! Va bene. In reparto, giorno di visita durante la settimana, mi viene detto da chi nuova e di turno che avrei dovuto sostare un massimo di 3 quarti d'ora... nonostante io sia la mamma incinta di una bambina di 3 anni e nonostante nel reparto ci siano solo pochi ricoveri. Va bene, accetto con educazione la regola ed esco subito. Mi reco il giorno seguente, di sabato, durante la fascia oraria indicata ovunque e principalmente alle 18.00, mi viene detto che l'orario di visita è cambiato da un po' (quando?) per esigenze Covid e che in realtà è sempre dalle 17.00 alle 18.00 e vengo invitata ad uscire. Faccio una piccola parentesi: l'invito ad uscire immediatamente mi viene comunicato davanti alla bambina più volte (la psicologia in questo reparto forse scarseggia?). Chiedo cortesemente dove sia indicata questa regola e mi viene risposto che è semplicemente questa e verrà, al momento in cui parlavo, stampato un foglio per indicare il nuovo orario fuori e dentro il reparto. Con educazione esco, nonostante io abbia visto 10 minuti contati mia figlia e mio marito e nonostante, ripeto, io sia al 9° mese di gravidanza. Ancora la mia bimba è ricoverata, i servizi e le cure sono ottimali e non ho nulla da obiettare su questi, ma sull'empatia di alcune infermiere verso i genitori dei piccoli malati, sì, e soprattutto verso queste regole abbastanza inutili e insignificanti in un periodo storico come questo e verso una condizione familiare abbastanza infrequente (mamma incinta che lascia una bimba di 3 anni con il papà in degenza). Non so se possa servire a qualcosa, ma occorre dare voce a questi disguidi e anche alle notevoli cure eccellenti dell'ospedale di Cernusco e dei dottori del reparto di pediatria e del pronto soccorso. Occorre essere obiettivi e, chissà, probabilmente si potrà valutare di sostituire qualche personale che funge da neo per un reparto che funziona invece benissimo.
Pediatria - Pronto soccorso
Sono papà di un bimbo che ha 17 mesi. Il bambino stava male, aveva diarrea e vomitava, così domenica 3 febbraio 2019 veniamo al Pronto soccorso di Cernusco sul Naviglio, aspettiamo 3 ore. Lo guarda pediatra che era nel turno quella sera (erano in due, l'altra diceva che se il bambino cammina vuoi dire che sta bene), preleva un tampone, prescrive delle medicine contro diarrea e vomito e, senza sapere i risultati del prelievo, ci rimanda a casa. Il lunedì al mattino andiamo a prendere tutto in farmacia e iniziamo le cure. Alla sera il bambino non ce la faceva più, aveva febbre 39.5. Allora corriamo ancora nello stesso Pronto soccorso, per fortuna al turno c'era un'altra dottoressa, la dr.ssa Barbara Ronchi: grazie a lei mio figlio è stato ricoverato subito all'ospedale di Sesto San Giovanni. Lì, quando hanno guardato le prescrizioni della dottoressa della domenica sera, hanno detto di non dargli niente per alcun motivo, perché con diarrea e vomito il virus che aveva fuoriusciva dall'organismo.
Ottimo reparto
Cura subito trovata dalla dottoressa Barbara Ronchi. Ottimo reparto, ottimo il volontariato "abio" e bravissime la dottoressa Ronchi e la dottoressa Bonabitacola.
Reparto pediatria super
Mi sono trovata benissimo nel reparto pediatria. Le infermiere sono degli angeli, le dottoresse scrupolose e con modi e metodi assolutamente per bene e competenti. Non posso che essere soddisfatta del servizio recato.
Un grazie anche per la gentilezza verso un genitore spaventato ed un bambino malato.
Migliorabile il cibo.
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