Malattie infettive Bambino Gesù

 
3.3 (3)
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Il reparto Malattie Infettive dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, situato in Piazza S. Onofrio 4, ha come Responsabile la Dott.ssa Laura Lancella. Il reparto si occupa delle malattie infettive che non richiedono isolamento (polmoniti, infezioni della alte vie aeree, linfoadeniti, gastroenteriti, infezioni delle vie urinarie, ecc.). L'Ambulatorio di Malattie Infettive e Immunoinfettivologia eroga visite di immunologia e per malattie infettive e dà la possibilità di eseguire il test gratuito per l'HIV. In regime ambulatoriale viene svolta attività di counseling materno per le infezioni congenite e counseling per gli adolescenti a rischio per malattie sessualmente trasmissibili. Fano parte dell'equipe medica il Dott. Paolo Rossi ed il Dott. Andrzej Krzysztofiak.

Recensioni dei pazienti

3 recensioni

Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0  (3)
Assistenza 
 
2.7  (3)
Pulizia 
 
4.3  (3)
Servizi 
 
3.3  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
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Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ricovero

Il 1 agosto 2015 mi figlia di neanche due mesi è stata ricoverata al reparto Giovanni Paolo II, dove spero di non tornare mai più. Mia figlia aveva dalle 20 alle 30 scariche di diarrea al giorno ed era disidrata. Mi dicevano di stare tranquilla che saremo uscite presto, per la dottoressa era un virus e la curava con tre antibiotici diversi. Le facevano dai 3 ai 4 prelievi di sangue al giorno e, dato che non riuscivano a trovare le vene, dopo varie prove chiamavamo l'anestesista che alla fine prelevava il sangue di mia figlia dall'inguine o dalla vena del collo. Dopo sei giorni di agonia è venuto da me il primario, si è presentato dicendomi che mia figlia doveva essere trasferita con urgenza alla terapia intensiva e che lui era tornato dalle ferie proprio per effettuare questo trasferimento (dato che la dottoressa che aveva in cura mia figlia non era d'accordo.... io l'ho saputo da altre vie). Dopo un po' di giorni mia figlia si è ripresa grazie alla dottoressa Francesca della terapia intensiva, che l'ha salvata. Ci hanno poi trasferite al reparto gastroenterologia e lì un'altra dottoressa molto competente ha capito che mia figlia era allergica al latte materno. Piano piano si è ripresa e dopo un mese il 31 agosto siamo state dimesse.

Patologia trattata
Allergia al latte materno.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza negativa

Spero di non capitare mai più qui, dove i medici non ascoltano cio' che piu' volte i genitori gli raccontano della propria figlia, ponendosi con presunzione e orgoglio, non mostrando alcuna forma di ascolto su ciò che viene detto loro. Inoltre gli infermieri hanno scordato le terapie da somministrare e anche sbagliato la quantità di farmaco da dare (tutte cose che sono capitate ahimè spesso durante la nostra permanenza). Il primario non lo abbiamo mai visto, nonostante siamo stati lì per almeno 4 mesi. Sono esperienze spiacevoli che per quanto ci riguarda hanno interessato solo questo reparto del Bambino Gesù; invece ci siamo trovati molto bene in reparto TIN, e presso la cardiochirurgia, eccellente.

Patologia trattata
Anello vascolare.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Esperienze positive e negative

Giunti in Pronto soccorso la sera del 21/01/12, l'accoglienza non è stata delle migliori. Chi assegna il codice ci ha "ripreso" per aver definito un bimbo di 2 mesi "neonato" e dopo aver misurato la temperatura (36,2°) ci riferiva che il bambino aveva delle colichette e ci lasciava la scelta di fare una attesa di circa 3 ore, oppure tornare tranquillamente a casa. Avendo deciso di rimanere, entravamo in Pronto Soccorso alle 00:15 ed iniziavamo a raccontare come il bimbo (che urlava come anche durante tutta l'attesa), già nell'ultima settimana iniziava a mangiare meno, fino a giungere al momento del ricovero dove erano trascorse 8 ore dall'ultima poppata. Anche qui la dottoressa, molto seccata, ci diceva che il bambino aveva semplicemente fame e che lo avevamo portato inutilmente in Pronto Soccorso, ma che lo avrebbe comunque "ormai" visitato. Mentre l'infermiera lo spogliava, si accorgeva che aveva la febbre alta (38,9°). Subito gli infermieri si adoperavano per mettere un ago in vena mentre la Dott.ssa ci riferiva che lo avrebbero trattenuto la notte. Avendo percepito una "concitazione" improvvisa, chiedevamo se ci fossimo dovuti preoccupare; la risposta secca è stata:< capisce da solo che la situazione è critica o lo debbo dire io?>. Ho trascorso 2 ore in Pronto soccorso nell'attesa dei risultati preliminari delle analisi urine/sangue. Durante tale periodo gli infermieri hanno avuto nei nostri riguardi un'attenzione nonchè una cortesia esemplare. Anche i modi della Dott.ssa sono andati "via via" migliorando. Giunto al reparto (Padiglione Giovanni Paolo II, letto 118), la Pediatra che ci ha accolto è stata anch'essa di una cortesia estrema, tranquillizzandoci e spiegandoci tutto nel dettaglio. Anche gli infermieri sono stati cortesi, presenti e meticolosi. Nella sola giornata del 25/02/12, altra esperienza estremamente spiacevole! Durante la visita della mattina, la Dott.ssa riscontrava che la "cannula" era uscita di vena. Lo stesso avveniva dopo un tentativo sull'altro braccino. Dopo alcuni tentativi degli infermieri per cercare un'altra vena, la Dott.ssa disponeva l'intervento di un anestesista, il quale, forse, avrebbe individuato una vena più facilmente (erano le ore 10:10). Alle ore 18:30 chiedevamo agli infermieri quando sarebbe passata la visita del pomeriggio; ci rispondevano che ormai il medico stava andando via e che, se non era passato, era perchè non aveva niente da dirci. Chiedevamo quindi dell'anestesista, sottolineando che la terapia antibiotica delle 14:00 non era stata somministrata e nessuno si era accorto di ciò. L'anestesista giungeva alle 20:15 (esattamente dopo 10 ore da quando era stato chiamato!!) e dopo aver fatto ben 8 tentativi con un bimbo che urlava all'inverosimile (tra gli infermieri della mattina e l'anestesista della sera sono stati fatti circa 15 buchi al bambino..), riferiva che non era possibile reperire una vena, che lo avrebbe scritto in cartella e che qualche medico avrebbe poi riferito sul da farsi (per informazione, l'anestesista non indossava nè guanti nè mascherina). Dopo ulteriori 15 minuti circa senza ricevere alcuna informazione, chiamavamo una infermiera (molto gentile) e, dopo aver ben sottolineato che nessun rimprovero era rivolto a lei, abbiamo (con nostro dispiacere) dovuto esprimere tutto il nostro disappunto per quanto accaduto (ossia l'anestesista che si presenta dopo 10 ore e si ostina ad insistere tante volte da "traumatizzare" il bambino, il medico del pomeriggio che non passa a fare la visita, non si accorge che la terapia è saltata e neppure che l'anestesista chiamato dalle 10:00 della mattina non si è mai presentato!), pretendendo quindi a qualunque costo di parlare immediatamente con un Medico. L'infermiera (che ha convenuto con noi su tutti i punti) ha fatto intervenire il Medico di turno, Dott. Stella, il quale è stato estremamente meticoloso, cortese e paziente!!! Ha quindi individuato ed iniziato un percorso terapeutico alternativo, dandoci tutte le spiegazioni del caso. Ho apprezzato molto il Suo modo deontologico con il quale -pur dando "un calcio al cerchio ed uno alla botte"- ha comunque convenuto con quanto da noi evidenziato. Abbiamo anche cercato di evidenziare che la nostra non era una ricerca di colpe, bensì un timore che ciò potesse accadere nuovamente; a nostro avviso tale "superficialità" è stata grave!
Tutti i Medici, nonchè gli infermieri, del reparto (ad eccezione del Medico in turno che non abbiamo mai visto e che ha creato tutto quanto sopra) sono stati meravigliosamente cortesi, meticolosi e professionali e per questo vogliamo esprimere il nostro ringraziamento. Domani dovremmo "essere dimessi".. speriamo bene..!!

Patologia trattata
Presunta Sepsi.
Esito della cura
Guarigione parziale