Ostetricia e Ginecologia Clinica Ospedale Padova
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DECISAMENTE NO
Sono stata seguita i primi 7 mesi della mia gravidanza da questa dottoressa molto famosa a Padova. Che dire, oltre alla sua freddezza che ti fa quasi sentire a disagio, la velocità con cui mi ha visitata e mi ha fatto l'ecografia (una donna incinta ha bisogna di rassicurazioni!), la poca attenzione poi anche nel guardare gli esami che le ho portato di visita in visita, ma soprattutto quando per due volte, preoccupata dall'esito di alcuni esami, ha visualizzato messaggi in WhatsApp (che lei stessa ti dice di usare per qualsiasi dubbio) senza degnarmi di considerazione, mi ha fatta decidere poi al settimo mese di cambiare. Meno male che ho trovato una persona un po' più umana.
Parto indotto
L’esperienza è stata PESSIMA, sia dal punto di vista medico che dal punto di vista umano. Mia moglie è stata ricoverata per induzione del parto e, una volta in sala parto, il medico di turno (dottor Catapano) ci ha lasciato nelle mani di tirocinanti inesperte, mentre non abbiamo neppure capito bene quali fossero le ostetriche di guardia. Una di queste si è fatta vedere solo per convincere me (il padre) ad uscire qualche minuto “per fare colazione”. Mi sono poi reso conto che lo scopo era chiudermi fuori dal reparto per almeno un’ora, mentre il dottore visitava mia moglie, con le contrazioni, senza l’intrigo della mia presenza (nonostante avessi detto chiaramente che avrei voluto esserci). Successivamente, il dottore non ha neanche accettato di somministrare un po’ di idratazione a mia moglie, stremata da 48 ore di contrazioni e di digiuno, nonostante le varie cannule fossero già state sistemate e la prospettiva di diverse ulteriori ore di contrazioni dolorose. Dulcis in fundo l’equipe, non ascoltando le spiegazioni di mia moglie ma fidandosi ciecamente del tracciato tocografico (descritto da un dispositivo probabilmente tarato o posizionato male), non si è nemmeno resa conto di quando fosse iniziata la fase di travaglio attivo. La conseguenza è stata che mia moglie si è fatta travaglio e parto senza anestesia (era già accaduto con la prima figlia ed avevamo detto chiaramente che NON volevamo accadesse di nuovo) e, soprattutto, ho rischiato seriamente di dover far nascere io il bambino, in quanto non era presente nessuno quando è iniziata la fase espulsiva. Fortunatamente la mamma era a letto, e non sulla palla, o in piedi.
Professor Litta e il reparto ginecologia
Sono seguita dal professor Litta da 24 anni. Durante un controllo ho fatto una ecografia pelvica alla casa di cura di Abano Terme nel 1996, e mi è stato riscontrato un fibroma e utero fibromatoso. Avevo 29 anni e in quella occasione avevo il ciclo mestruale. L’ecografista era un noto medico della Casa di cura che senza tanto modo mi disse che avrei dovuto fare una isterectomia. Così a bruciapelo è stata una doccia fredda! Ero stesa nel lettino e ricordo che il dottore chiamò l’assistente e entrambi facevano commenti come se io non ci fossi, del tipo “Madonna guarda questa, guarda cosa ha..”; io naturalmente stesa, non sapendo nulla, con la mente ero già altrove. Ero agitatissima, pensavo al mio bimbo di 3 anni che non poteva più avere un fratellino. Non riuscii a trattenere le lacrime e sempre in malo modo il medico mi disse che non c'era nulla da piangere, che tutto era risolvibile. Avevo paura, nel periodo a seguire stavo andando in depressione, avevo l’ansia che mi attanagliava la gola ed era il mio pensiero fisso. Le mestruazioni erano abbondanti ed avevo sempre paura di una emorragia per via che mi togliessero l’utero come mi era stato detto. Tramite una parente operata dall’allora Dr. Litta, me lo consigliò. Lui mi tranquillizzò e si fece una bella risata quando gli raccontai della mia paura. Togliere l’utero per un fibroma a 29 anni?? ma non esiste!
Mi ordinò la pillola per regolarizzare le mestruazioni e mettere a riposo le ovaie. Ebbi il mio secondo figlio seguita sempre da lui tenendomi sempre controllata con ecografie per il mio fibroma. Nel 2014 ebbi una emorragia, probabilmente a causa della fase pre menopausa, e mi portarono al pronto soccorso della casa di cura di Abano Terme. In quella occasione mi fecero una ecografia e il ginecologo di turno, che si definiva un grande perché ha lavorato con i grandi di Roma, conosceva molto bene il professore Litta facendo commenti negativi sul suo operato, cercando di convincermi alla isterectomia subito, finché c’era il letto disponibile, così su due piedi senza la possibilità di sentire il mio ginecologo. Naturalmente mi rifiutai e fui trattata in malo modo (anche in quella occasione l’assistente faceva da spalla). Mi rivolsi ancora al prof. Litta, che mi spiegò la possibilità che succeda per fase ormonale. Sospesi la pillola e nel 2015 ebbi il prolasso dell’utero. Fu solo in quel caso che mi operò, con tutte le informazioni del caso e dopo aver eseguito degli esami. Io devo solo ringraziare il professore Litta, mi ha aiutata in primis psicologicamente, mi ha seguita nella gravidanza del mio secondo figlio, che non sarebbe mai arrivato se mi fosse sottoposta all’intervento. Da allora al 2015 sono passati 14 anni! L’intervento è andato bene, mi ha conservato le ovaie per non mandarmi in menopausa togliendo solo le tube. Tutto il personale medico di reparto è stato disponibile anche dopo le dimissioni, gentile e umano. L’unica colpa che posso attribuire al prof. è la mancanza di informazione sulla prevenzione, sugli esercizi e rinforzamento della muscolatura del pavimento pelvico, importanti prima e dopo l'intervento e che dovrebbero essere sempre consigliati non solo quando si presentano altre problematiche legate ad una isterectomia. Purtroppo le ho sapute con il tempo e al ripresentarsi di problemi che, forse, se fossi stata informata prima, non avrei avuto. Le “mie compagne “ di intervento (operate anch’esse da Litta)che erano in ospedale con me, quando ci siamo riviste al controllo lo sapevano perché erano state informate dal loro ginecologo privato.
PMA
Seguita per la PMA, mi sono sentita un numero, dopo 3 anni solo delusioni una dopo l'altra, nessun approfondimento sulla mia situazione o quella di mio marito per migliorare l'esito. Non so se attribuire il motivo di questi fallimenti all'esperienza dello staff o alle tecniche non all'avanguardia. Tra l'altro staff che personalmente ho trovato veramente poco empatico. Escluderei solo un paio di dottoresse, come ad es. la Dott.ssa Bellamio, molto gentile. Insomma, per una causa così importante, io non mi sento di consigliare il centro PMA di Padova.
Gravidanza a rischio
A causa di una gravidanza a rischio, sono stata seguita dall’ambulatorio 3 di reumatologia con la dott.ssa Calligaro e la dott.ssa Del Ross in cooperazione con l’ambulatorio 4 di patologia ostetrica, coordinato dalla dott.ssa Alessandra Zambon e il suo team. Hanno seguito il mio percorso dall’inizio della gravidanza fino al parto con professionalità e cortesia. Controlli continui ed esami, anche settimanali, e linea diretta con le dottoresse in caso di necessità.
Ritengo sia un eccellente servizio, fondamentale per una struttura sanitaria all’avanguardia. Spero che possa continuare ad operare in futuro.
Anche grazie a loro, posso oggi abbracciare il mio bambino.
Cinque ovociti magari
Non sapevo esistesse questo sito e mi dispiace solo perchè la mia esperienza risale al 2015. Abito nella provincia di Padova e ovviamente mi sono rivolta a questo rinomato ospedale per seguire il percorso di PMA. Da subito entro in contatto col prof. Gangemi, che mi ferma e mi spaventa parecchio perchè, soffrendo di mal di testa con aura, mi illustra le controindicazioni dell'assunzione degli ormoni con questo mio disturbo. Fa bene, doveva farlo, ma poteva anche essere più possibilista. Dopo una pausa di riflessione decido comunque di seguire il percorso, ma nel frattempo rimango incinta spontaneamente e purtroppo ho un aborto spontaneo alla 5+1 settimana. Metabolizzato il dolore, mi rivolgo a loro dopo un mese e prendono tempo dicendomi che non sono sterile, di provare solo con un po' di supporto farmaceutico. Ci proviamo tutta l'estate, dopo l'estate mi sposo ma due giorni prima della data, tra mille preparativi dell'ultim'ora, andiamo comunque di nuovo a colloquio con lo staff (sapendo che ci vogliono minimo 8 mesi di attesa). Altri medici-studenti ci prescrivono gli esami e ci aggiorniamo dopo il viaggio della luna di miele. Resto ancora incinta spontaneamente e stavolta mi faccio seguire intra moenia dal prof. Gangemi. Arrivata alla 9+1 settimana non c'è più battito e vengo ricoverata per un aborto ritenuto in day hospital. L'intervento va bene, trovo il professore che mi rassicura e conforta... ma mezza ancora sedata, in stanza viene da me un giovane dottore e mi dice "complimenti! abbiamo prelevato 5 bellissimi ovociti, sarà contenta?". Io lo guardo e ho la forza di rispondergli "io sarò anche sedata dottore, ma a me hanno tolto tutto, altro che 5 ovociti!". E poi comincia il percorso PMA vero e proprio senza più nessuna remora e timore. Trovo di nuovo a volte sia il prof. Gangemi che la dott.ssa Andrisani, competenti ed empatici, ma purtroppo anche giovani dottoresse che al mattino mi dicono "ovociti bellissimi", salvo poi chiamarmi al pomeriggio con i dati ormonali per ratificare e dirmi che erano cisti funzionali!! Ultima stazione della via crucis, comincio a fine giugno la stimolazione e, finita al terzo giorno, mi si contatta telefonicamente dicendomi di sospendere che tanto poi sarebbe venuto luglio e agosto e loro non facevano nulla e SE AVEVO PIACERE potevo richiamare a settembre! Se avevo piacere?? secondo questa, io avevo piacere ad avere perso due anni di periodo fertile preziosissimi ed essere sballottata in questo modo?
Seconda gravidanza, parto naturale
Ho partorito giovedì 12 luglio: parto spontaneo con analgesia per il dolore. Questa era la mia seconda gravidanza: sono stata seguita ancora dal prof. Donato D'Antona, che mi sento di consigliare non solo alle future mamme, ma anche a tutte le donne.
In ospedale ho ritrovato la stessa ostetrica della scorsa volta: Francesca Marivo anche lei molto brava e competente. Anche a lei il mio grazie più sincero.
Mi sono trovata molto bene: rispetto alla prima gravidanza, ho riscontrato un notevole passo in avanti per quanto riguarda le stanze travaglio, rimodernate e notevolmente migliorate.
Clinica e divisione sono state unificate: le stanze hanno un solo letto (cosa che consente ai papà di stare sempre in stanza) e poi diventano sale parto.
Unico neo, riscontrato anche la volta precedente, il monitoraggio costante che non ti consente di muoverti in libertà.
Altra pecca il mangiare: se come me partorisci alle 21.44, praticamente rimani digiuna fino alla colazione della mattina successiva.
Grazie!
Sono stata seguita per tutta la gravidanza e durante il parto (indotto) dalla Dr.ssa Zambon e tutto il suo staff. Che dire? Per me la Dr.ssa Alessandra Zambon è un angelo. Il mio bambino è qui grazie a lei, alla sua umanità e competenza. Non potrei mai ringraziarla abbastanza. Mi ha accompagnato per tutti 9 i mesi mettendomi sempre a mio agio e aiutandomi a superare tutte le mie paure. Provenivo da una precedente brutta esperienza di morte endouterina a termine presso l'ospedale di un'altra provincia. Rifarei la scelta di farmi seguire da lei 1000 volte. Ringrazio poi il reparto, durante la degenza, per avermi seguita nell'avvio all'allattamento dandomi molti consigli e aiutandomi tantissimo. Allatto tutt'ora che il mio bimbo ha quasi 11 mesi, più volte al giorno. Tutti molto bravi ma soprattutto umani. Grazie. Grazie.. grazie...
Ottima esperienza
Seguita in gravidanza dall'ottimo dott. D'Antona, ho avuto un parto fisiologico. Ho incontrato personale preparato, solerte ma soprattutto UMANO. Tutti, dalle studentesse alle ostetriche ai medici, sono stati sempre disponibili e gentili, hanno sempre avuto una parola di conforto e incitamento. Tutto il sistema pre e post partum è inoltre molto ben organizzato, con corsi interessantissimi e utili e un ambulatorio di allattamento - che consiglio vivamente. Professionalmente tutti sono stati ineccepibili.
Devo tutto al prof. Litta
Ho conosciuto il prof. Litta nel 2009, a seguito di diagnosi di 4 fibromi, come il miglior chirurgo italiano. Difatti non mi ha operata perché non necessario. In seguito invece mi ha tolto un polipo e fatto una laparoscopia diagnostica per lo studio delle tube in day hospital (nel 2009).
Nel 2011 rimango incinta e, visti un aborto precedente e i fibromi, mi cura in modo estremamente scrupoloso per tutta la gravidanza. Poi mi fa cesareo. Tutto perfetto.
Dopo 16 mesi partorisco sempre con taglio cesareo e.. tutto perfetto.
Il prof. Litta è sempre stato professionale, umano, eccellente in ogni ambito, non mi ha mai proposto alcuna scorciatoia (e avrebbe potuto tante volte). Ho notato sempre che è amato dai pazienti e dagli allievi, e che è il medico più richiesto nella clinica. Spero da paziente di rivederlo quanto prima, io ovunque lo seguirò (e davvero sono certa che tutto verrà chiarito! Lo merita!).
Asportazione polipo e laparoscopia diagnostica.
2 parti cesarei.
Prof. Litta - fibroma uterino
Nello scorso novembre dalla sicilia mi sono recata a Padova proprio perchè avevo scelto il Prof. Litta tra tanti altri specialisti consultati. Il mio intervento era fissato il giovedì, ma purtroppo l'intervento prima del mio si era rivelato più lungo e complicato del previsto. Ero ricoverata e quella sera venne il professore molto dispiaciuto a scusarsi direttamente, proponendomi di passare il weekend serenamente a casa e ritornare la settimana seguente per l'intervento. Il venerdì, infatti, aveva un congresso fuori città al quale non poteva mancare e non sarebbe venuto in Ospedale. Gli ricordai che ero siciliana e che mi appoggiavo in un hotel nei pressi e che avevo l'esigenza di tornare in Sicilia. Dispiaciuto del disagio arrecatomi, rimase un momento a pensare, poi mi disse "Non preoccuparti domani vedo di lasciare il congresso in tempo per essere qui per le 15.00 e procedere con il tuo intervento". È stato di parola. Corretto e veramente umano e gentile nel cambiare i suoi piani pur di limitare per quanto possibile il mio disagio (e quello dei miei cari venuti ad assistermi). L'intervento è andato molto bene e anche in reparto mi sono trovata benissimo. Il Professore in persona ha una capacità di rasserenare il paziente senza pari. Volevo scrivere questa recensione sin da subito, oggi la scrivo spinta dal polverone di negatività che si sta alzando intorno al professore. Sono certa che non può essere la verità.
Centro PMA
Mi sono rivolta alla PMA dell'Ospedale di Padova. Mai seguita da un unico medico, passata da una dottoranda ad un'altra. Dopo 2 anni di esami arrivo finalmente al trattamento per iniziare la Pma. Alla prima iniezione prescritta di 375 ml. di gonal f, ho avuto tachicardia tutta la notte per reazione a tale farmaco. Mi hanno sospeso il trattamento. Ho sentito diverse voci in materia e molti mi hanno detto che iniziare con tale dose massiccia può creare tali problemi, poiche' il corpo riceve improvvisamente una quantità' notevole di medicinale. Pur essendo lo standard da assegnare, molti ospedali iniziano con un quantitativo inferiore. Il professore che mi seguì, mi disse che avrei potuto ritentare con altro farmaco, ma dopo quello spavento non sono riuscita assolutamente a riprendere tale trattamento, ne' a fidarmi più di lui...
Bellissima esperienza in clinica
Ho iniziato i tracciati alla 36ma settimana. Lì ho avuto a che fare con l'ostetrica Carmela, brava, professionale, scrupolosa. L'8 aprile sono andata in PS di mattina, ma le due studentesse mi hanno rimandata a casa, secondo loro non avevo la faccia abbastanza sofferente. Che dire, tornata la sera, senza liquido amniotico ormai, vengo ricoverata e incontro nella stanza del travaglio la dottoressa Zambon e tutto il suo staff. Accolta, compresa, aiutata in ogni modo, ho avuto un'esperienza meravigliosa grazie a tutti loro, sarò sempre grata perché ero arrivata con la paura di trovare gente che tratta i pazienti come numeri, invece ho trovato tutti, medici, specializzandi, infermieri e ostetriche, eccezionali. Lo stesso vale anche per la degenza, il nido, le infermiere, i medici, gli assistenti, tutti in assoluto si sono dimostrati dolci e pronti ad aiutare giorno e notte le pazienti.
Grazie infinite alla Clinica, la mia esperienza è stata bella soprattutto per merito vostro.
Clinica Ginecologica Università di Padova
Sono stata ricoverata nel reparto per un taglio cesareo, la mia esperienza è stata a dir poco meravigliosa, lo staff è di altissimo livello ed estremamente professionale in ogni ambito (medici in sala operatoria, anestesia, ostetricia, nido, infermieristico, etc. etc.), tutti sono preparatissimi in ogni ambito, oltre ad essere estremamente disponibili con le pazienti.
Una struttura di eccellenza!
Grazie di cuore al Prof. Nardelli, siete una squadra incredibile!
Day hospital
Sono stata operata in laparoscopia dal Prof. Donato D'Antona in regime di day hospital per cisti ovarica; ottima l'organizzazione del reparto e del mio percorso; personale molto attento, accogliente, incoraggiante e sorridente. Grande competenza di tutti i medici che ho incontrato nel mio percorso. Grazie a tutti!
La mia esperienza
RINGRAZIO, ANCHE SE L'HO GIA' FATTO, MA NON SARA' MAI ABBASTANZA.
IN DATA 27/05/2010, A TRE MESI DI GRAVIDANZA, IL PROF. GIOVANNI BATTISTA NARDELLI MI HA ASPORTATO UNA CISTI OVARICA DI 18 CM. NON VI DICO L'AGITAZIONE PER LA PAURA CON E SENZA INTERVENTO DI PERDERE IL MIO BAMBINO.
LO STAFF DEL PROF. NARDELLI E' UNO STAFF COMPETENTE, A PARTIRE DAI MEDICI SINO AD ARRIVARE A PRATICANTI - TIROCINANTI - INFERMIERI - ADDETTI ALLA PULIZIA E CAMBIO.
ADESSO PURTROPPO IL PROBLEMA SI E' RIPRESENTATO (PER FORTUNA NON SONO INCINTA), E NATURALMENTE IL PROFESSORE, CHE HO CHIAMATO, SI E' RESO IMMEDIATAMENTE DISPONIBILE E NON SOLO: SI RICORDAVA BENISSIMO LA MIA VECCHIA SITUAZIONE.
UNA PERSONA SEMPLICE, UMILE E SERIA. UN UOMO DI POCHE PAROLE MA DI TANTI FATTI CONCRETI. UN UOMO DI CERTEZZA.
SONO STATA E LO SONO ANCORA FORTUNATA DI AVERLO INCONTRATO E DI ESSERMI MESSA NELLE SUE MANI PREZIOSE. MI SONO FIDATA UNA VOLTA E LO FARO' SEMPRE.
GRAZIE A TUTTI VOI, GRAZIE A TUTTO LA STAFF SEMPRE PRESENTE. GRAZIE PROFESSORE GIOVANNI BATTISTA NARDELLI.
Laparoscopia operativa
Ho messo 4 nella competenza: punteggio che ho aumentato solo perché, dopo la sgradevole avventura di una diagnosi errata per la quale mi sarebbe stata erroneamente asportato un ovaio e oltretutto il destro, mi sono rivolta al Prof. Dr. Pietro Litta. Lui mi ha salvato entrambe le ovaie (a destra non c'era niente, mentre a sinistra un teratoma maturo di 10 cm.), ma oltre a questo non è rimasto indifferente alla mia patologia di base (sindrome di Ehlers-Danlos ipermobile) cosa che invece ha fatto il chirurgo che fece l'errore clamoroso. In generale posso solo che ringraziare il Prof. Litta.
Per il resto, è stata una piacevole (se così la si può definire) degenza.
Un grande neo del reparto (1° piano) sono gli orari di visita. Non chiedo che si possa entrare a qualsiasi ora, ma almeno i parenti più stretti poterli fare entrare si (nel mio caso mamma e papà). Ok.. ho quasi 31 anni e sono adulta, ma un po' di compagnia in più non mi sarebbe dispiaciuta.
Il personale è molto competente: dalle infermiere (con cui mi sono anche "divertita", soprattutto l'ultima notte) alle operatrici; mi dispiace non ricordare tutti i nomi, ma a loro un grande abbraccio.
Un grande in bocca al lupo alle ostetriche tirocinanti e, non meno importante, alla dottoressa specializzanda che, son certa, diventerà una bravissima Ginecologa!
Parto indotto
Mi hanno indotto il parto per carenza di liquido amniotico e mi hanno ricoverata che avevo la febbre. La dottore di turno era la Zambon tanto competente quanto maleducata perchè sembra ti stia facendo un piacere.. Non parliamo delle ostetriche cafone e maleducate, ti trattano come un oggetto, non mi hanno mai misurato la febbre nonostante le mie insistenze perché stavo male. Mi hanno indotto il parto alle 12.00 e ho partorito alle 14.00 del giorno successivo passando una notte in preda a dolori atroci e completamente sola perché nessuno è passato a controllare come stessi, se non dopo che ho sclerato. Ti dicono che il marito può stare con te, ma è una utopia: lo fanno entrare solo mentre fai le spinte. Solo le tirocinanti riescono a darti una parola di supporto e sono molto carine. Per fortuna ho partorito con le uniche due ostetriche umane e bravissime: Barbara e Giusy. Dopo il parto non è uscita la placenta e per un'ora mi hanno schiacciato la pancia per farla uscire e, nonostante io urlassi dal dolore, una ostetrica mi ha iniziato a insultare perché non ero operativa e alla fine mi hanno fatto raschiamento. Ero talmente esausta e triste che non mi sono nemmeno goduta l'attimo in cui ho visto mio figlio. E sentivo quante parole davano alle mamme che non riuscivano a spingere.. Se vai lì e tutto va bene, stai muta e non dici parola, allora tutto è perfetto; ma se solo solo sei una donna che ha bisogno di essere tranquillizzata, fanno tutto tranne questo.
Un ginecologo di cui devo parlare benissimo è il Dott. D Antona. Fossero tutti come lui..
Esperienza spiacevole
Sono stata seguita durante tutto il periodo della gravidanza dalla dott.ssa Alessandra Zambon, persona preparatissima è bravissima, che ho trovato impeccabile ad ogni nostro incontro. Purtroppo il giorno del parto, avvenuto prematuramente per la rottura del sacco alla 38esima settimana, ho avuto la sfortuna di incappare in una ostetrica, che senza spiegarmi nulla di ciò che stava accadendo e di ciò che stava per fare, mi ha portata in una sala della clinica e mi ha praticato la rottura manuale delle membrane. Quest'esperienza è stata per me scioccante, ed ha compromesso psicologicamente tutte le fasi del travaglio ed il post-parto. Sono molto rammaricata del fatto che alle altre pazienti ricoverate con me e seguite da un'altra ostetrica, sia stata fornita ampia spiegazione e condivisione di quanto stava loro accadendo, addirittura è stata data loro facoltà di scelta se proseguire con lo scollamento delle membrane o se avviare il travaglio con l'ossitocina, mentre nel mio caso si è ritenuto corretto non darmi alcuna informazione in merito alla mia situazione clinica e su quanto stavano per praticarmi. Sebbene io abbia dato alla luce un sano e bellissimo bimbo, ritengo sia stato animalesco il modo in cui sono stata trattata. La seconda ostetrica che mi ha seguito fino alla fine del parto è stata molto brava e professionale, ma la prima ostetrica che ha dato avvio al travaglio ha sicuramente peccato da un punto di vista professionale e forse umano. Capisco che con il numero di pazienti che partoriscono, sia doveroso fare una scaletta di chi debba partorire prima o dopo, ma ciò non giustifica il fatto una ostetrica debba decidere come operare senza coinvolgere la paziente. Nonostante la bravura e la squisita gentilezza della dottoressa Zambon, mi è quasi impossibile immaginare una seconda gravidanza presso la clinica.
Rottura intempestiva membrane, parto indotto
Ho avuto una gravidanza fisiologica senza nessun tipo di problema e sono stata seguita in maniera impeccabile dal prof. D'Antona, che consiglio per competenza, professionalità e attenzione al paziente. Per questo motivo ho scelto di partorire in clinica. Il giorno della mia dpp mi si é rotto il sacco, ma non é partito il travaglio. Sono stata ricoverata in clinica alle 4.00 circa e verso le 10.00 di mattina, siccome avevo poche contrazioni, il prof. ha deciso di indurre il travaglio con ossitocina per via venosa. Le contrazioni sono partite subito: forti, frequenti e molto dolorose. Alle 14.00 ho fatto l'epidurale e da lí il cammino é stato in discesa. Alle 16.00 la fase di spinta e alle 18.17 é nata mia figlia. Un grazie alle ostetriche Francesca e Paola, al dott. Saccardi di turno nel pomeriggio, ma soprattutto al prof. D'Antona.
Gravidanza gemellare con discrepanza di crescita
Sono mamma di due gemellini di 3 mesi fatti nascere a 30+3 settimane perché al gemello più piccolo non arrivava più sangue a sufficienza per sopravvivere. A 20 settimane ci siamo accorti del problema e sono stata indirizzata alla clinica ostetrica di Padova, dove sono stata seguita per tutta la gravidanza dalla dottoressa Visentin, sempre disponibile e gentile. L'ultimo mese sono stata ricoverata e seguita dal dott. Cosmi, molto bravo e professionale, perché sapevamo che il piccolo poteva morire da un momento all'altro. Purtroppo l'ultima settimana prima del parto, i miei medici di riferimento non c'erano, così ho parlato con Nardelli che mi ha detto: "NON VALE LA PENA DI FAR NASCERE PRIMA DEL TEMPO I GEMELLI PER SALVARE IL FETO PIÙ PICCOLO, PERCHÉ NON HA NESSUNA POSSIBILITÀ DI SOPRAVVIVENZA, NOI CONTIAMO DI FARLA ANDARE A CASA CON UN BIMBO". È senza cuore, mi è crollato il mondo addosso, ma dopo due giorni non ho avuto dubbi e, nonostante le sue direttive, ho lottato per far nascere i miei figli. Pesavano 1,6 kg. e 800 gr., ora stanno bene e sono qui ENTRAMBI.
Per me.. sono la VITA
RINGRAZIO, ANCHE SE L'HO GIA' FATTO, MA NON SARA' MAI ABBASTANZA.
IN DATA 27/05/2010, A TRE MESI DI GRAVIDANZA, IL PROF. GIOVANNI BATTISTA NARDELLI MI HA ASPORTATO UNA CISTI OVARICA DI 18 CM. NON VI DICO L'AGITAZIONE PER LA PAURA CON E SENZA INTERVENTO DI PERDERE IL MIO BAMBINO.
LO STAFF DEL PROG. NARDELLI E' UNO STAFF COMPETENTE, A PARTIRE DAI MEDICI SINO AD ARRIVARE A PRATICANTI - TIROCINATI - INFERIMIERI - ADDETTI ALLA PULIZIA E CAMBIO.
ADESSO PURTROPPO IL PROBLEMA SI E' RIPRESENTATO (PER FORTUNA NON SONO IN CINTA), E NATURALMENTE IL PROFESSORE, CHE HO CHIAMATO, SI E' RESO IMMEDIATAMENTE DISPONIBILE E NON SOLO: SI RICORDAVA BENISSIMO LA MIA VECCHIA SITUAZIONE.
UNA PERSONA SEMPLICE, UMILE E SERIA. UN UOMO DI POCHE PAROLE MA DI TANTI FATTI CONCRETI. UN UOMO DI CERTEZZA.
SONO STATA E LO SONO ANCORA FORTUNATA DI AVERLO INCONTRATO E DI ESSERMI MESSA NELLE SUE MANI PREZIOSE. MI SONO FIDATA UNA VOLTA E LO FARO' SEMPRE.
GRAZIE A TUTTI VOI. GRAZIE PROFESSORE GIOVANNI BATTISTA NARDELLI.
Un ringraziamento al Prof. D'Antona
Ho avuto due gravidanze, entrambe con ritardo di crescita intrauterino.
Sono stata seguita dal Prof. D'Antona e lo consiglio a tutte le future mamme per la professionalità. Ama il suo lavoro e lo dimostra con le sue pazienti, è sempre presente ed attento ai loro bisogni e perplessità.
Grazie e ancora grazie.
Parto spontaneo
Ringrazio di cuore tutto il personale delle sale parto della clinica ostetrica, in particolare la dott.sa Zambon, l'ostetrica Ciullo e la tirocinante Chiara, che mi è stata vicina per tutto il travaglio e il parto con grande attenzione e sostegno.
E' stato il mio quarto parto, i precedenti figli li ho partoriti in ospedali diversi e, se devo dare un voto la clinica ostetrica di Padova, ha il voto più alto per quanto concerne l'amore per la propria professione, le cure e attenzioni che il personale rivolge alle pazienti.
Il reparto clinica ostetrica e il nido funzionano con grande efficienza, nonostante la mancanza di spazio, che mette a volte a disagio puerpere e personale.
L'unica nota negativa è costituita dal fatto che durante le visite dei parenti i bimbi rimangono nelle stanze super affollate di gente, con il rischio di prendere qualche malattia.
Sconsigliato per parto senza complicazioni
Ringraziando la natura, ho avuto un parto naturale e travaglio brevissimo, ma sarebbe stato meglio non partorire in clinica ospedaliera dove, seguita solo dalle ostetriche, era un continuo dirmi cosa potevo e non potevo fare.. ma come: il tuo parto lo comandano loro? Se cerchi un reparto dove chi comanda sono i medici ed il personale ospedaliero, allora la clinica fa per te. Tutto è ospedalizzato e medicalizzato. Se cerchi un reparto che assecondi la mamma ed eviti ossitocina, cesareo, etc., non venire qui! Come mi ha detto una ginecologa, se hai partorito in clinica e sei sopravvissuta, ora puoi partorire ovunque. Alla prossima gravidanza, se mi ricoverano in clinica, piuttosto firmo e partorisco in strada. Pessima esperienza.
Intervento chirurgico
Dottori competenti e bravissimi, specialmente il dott. Carlo Saccardi, che ringrazio dal cuore per il suo aiuto e la sua bravura. Spero con il tempo di poter avere il figlio desiderato.. (ma prima devo avere un marito giusto, perchè quello che avevo mi ha lasciato, per la mia fortuna...). Grazie e ancora grazie dott. Saccardi per la professionalità dimostrata! Io sonno una persona di fede e sempre lo nomino nelle mie preghiere...
La mia esperienza in clinica
Il trenta ottobre 2013 ho partorito in clinica due gemelle femmine. Parto cesareo, e' andato tutto benissimo, sono stata davvero molto bene. Durante la gravidanza sono stata seguita dal Prof. D'Antona, che consiglio davvero per la sua professionalità, disponibilità e umanità. Ringrazio di cuore tutte le infermiere del reparto e le ostetriche del nido e sala parto. Spero di ripetere presto l'esperienza!
Grazie ancora una volta al mitico dr. Erich Cosmi
Grazie ancora e ancora e per tutta la vita al grandissimo dott. Erich Cosmi, che dopo una dolorosa battaglia durata parecchi mesi ha fatto nascere il mio secondo nipotino. Al mondo tutti i medici dovrebbero essere come lui: eccezionali nel proprio lavoro, pazienti, gentili e di cuore.
Ineccepibile
Sono stata seguita per tutta la gravidanza dalla dottoressa Zambon e una calda mattina d'estate mi ha detto di tornare la sera stessa che avrebbe fatto nascere la mia creatura (parto indotto per segni iniziali di gestosi).
Io non ho avuto una gravidanza facile, vomito e nausee fino all'ultimo giorno e in piú, al 5° mese, hanno diagnosticato alla mia piccolina una piccola malformazione cranio-facciale (attualmente giá operata e risolta).
L'ambiente ospedaliero per motivi personali lo conosco molto bene... é praticamente la mia seconda casa, ma poche volte ho trovato un professionista cosí preparato, serio, a volte un po' duro ma con un grande grande cuore, come la dottoressa. Non dissento quando si dice che a volte risponde in modo secco e senza pietá, ma é lei che é fatta cosí, basta saperla prendere. Ma vi assicuro che di fronte all'ansia e alle preoccupazioni sa essere dolce e rassicurante. E al di là della componente caratteriale, che poco incide sul decorso della gravidanza, quello che conta sul buon esito é la preparazione, l'esperienza e il sesto senso.... e vi assicuro che qui ce n'é da vendere. Io dico sempre che se la mia tata adesso é vivace, bella e simpatica... un po' é anche merito suo, che ha fatto in modo che tutti i fattori di rischio non diventassero tali e fatali. Io l'ho consigliata a 5 mie amiche che sono seguite da lei e per ora tutte confermano quanto detto prima... un po' dura e a volte "orso", ma professionale al massimo. E visto che alla fine l'unica cosa che conta é che tutto vada bene, lei é la persona giusta. Segue 2 pazienti al colpo e se non si fa ascoltare da mamme troppo intraprendenti e self made, i risultati possono essere devastanti. Io l'adoro, la ringrazio di cuore e la consiglio a tutti quelli che hanno a cuore la salute della creatura in divenire.
Dott. Erich Cosmi il migliore in assoluto
Io sono stata seguita dal dott. Erich Cosmi, un grande, una persona magnifica, eccellente, professionale, di gran cuore. Insomma, se avete bisogno di un ginecologo che vi segua la gravidanza, rivolgetevi a lui!! Non trovo altre parole per descriverlo perché, come già detto, è il migliore e merita tutte le Lodi del mondo!!!
Mi ha seguito la gravidanza con grande accuratezza, diligenza e professionalità. Poi ha fatto nascere la mia creatura con parto cesareo eseguito con eccellenza!! Lo ringrazierò a vita per tutto questo!!
Invece non mi sono trovata affatto bene, e quindi personalmente non la raccomando, con la dottoressa Zambon. Se capitate in sala Travaglio/ parto non consiglio di farvi seguire da lei.
Scortesia e maleducazione
Sono arrivata in pronto soccorso ginecologico alle 8.00 di sera, con contrazioni regolari ogni 3 minuti; mi hanno quindi portato in sala travaglio in clinica. Dopo ogni contrazione vomitavo anche l'anima, non riuscivo a stare in piedi. Mi hanno accompagnato in bagno e mentre tornavo al mio letto mi sono accasciata per terra in preda ai dolori, la dott.ssa Zambon mi ha rimproverata dicendo che non era il caso di fare tutte quelle scene e di darmi una calmata. Mio marito, nemmeno fatto entrare per salutarmi, é stato spedito a casa in malo modo in quanto mancavano ancora molte ore prima del parto. Sinceramente non ho mai capito il perché, ero L'UNICA partoriente, le sale Travaglio erano vuote e durante il corso pre-parto ci avevano assicurato che il marito sarebbe potuto entrare durante il travaglio se non c'erano altre partorienti nella stanza.
Ho implorato piangendo la dott.ssa di lasciare che mio marito mi stesse accanto, la sua risposta é stata" lei é ancora all'inizio del Travaglio, é inutile che suo marito stia qui per cosi tante ore" .
Il fatto di trovarmi lì da sola, e per di più trattata così male, mi ha gettato nel più totale sconforto. Mio marito é tornato in clinica la mattina seguente alle 9.00, ha suonato chiedendo di entrare e salutarmi e gli é stato risposto di aspettare in corridoio.. MA PERCHÉ !? Alla fine l'hanno fatto entrare credo 2 minuti prima che Luca nascesse, ha fatto appena in tempo a mettersi il camice e la cuffietta.
Non riesco ancora a capire perché non mi abbiano lasciato accanto il marito, il Travaglio era regolare e non c'é stata nessuna complicazione.
Trovarmi da sola e trattata così mi ha fatto vivere malissimo la nascita di mio figlio. Credo che il parto debba prevedere anche, anzi soprattutto, un adeguato sostegno psicologico alla donna, sostegno che a me é totalmente mancato.
Intervento in day-hospital- dott. Onnis
Sono stata in clinica per un intervento chirurgico in day-hospital, effettuato dal dott. Onnis.
Sono rimasta colpita positivamente da tutto il personale, dalle infermiere ai medici, per l'approccio "umano", oltre che professionale, dimostrato verso ogni singola paziente, anche se eravamo molte.
Ringrazio particolarmente la dott.ssa A. Zambon e la dott.ssa S. Berton che hanno seguito il mio caso.
Parto cesareo
Ho partorito il mio primo figlio all'ospedale di Adria (RO). Se posso ancora camminare è un miracolo.... un vero incubo in mano a personale inesperto.. La conseguenza che mi ha lasciato quel parto è un'ipertensione abbastanza grave. La mia seconda esperienza è stata bellissima presso La Clinica Ostetrica di Padova... Tutti sono stati bravissimi e gentilissimi. Ricordo questa esperienza più come una vacanza che come un ricovero.. Complimenti a tutto il reparto e, sopprattutto, alla dottoressa Di Lenardo, che allora mi seguì come meglio non si poteva...
Ostetricia e ginecologia clinica
Mi trovo a non sapere da dove cominciare.
Sono una mamma straniera, laureata in Italia in cui ci vivo da 10 anni. Ho un figlio e sono in attesa del secondo.
Nella gravidanza del primo figlio mi ha seguito la dott.ssa Alessandra Zambon e mi sono trovata benissimo, seguita passo per passo dalla dottoressa. Quando sono rimasta incinta per la seconda volta, ho scelto io ad essere seguita dalle dott.sse della clinica di padova: essendomi trovata bene per la prima volta, speravo cosi tanto di essere seguita dalla dott.ssa Zambon di nuovo. Ma niente, va beh mi sono detta, è una clinica di prestigio, anche le altre saranno brave come la Zambon.
Macché... è diventato uno stress ogni volta che devo presentarmi, perché per un motivo o altro mi trovo trattata male in qualche modo.
Se vado in orario per la visita mi fanno aspettare, l'unica volta che sono andata in ritardo io, mi hanno fatto aspettare per entrare in visita dopo che erano finite tutte le donne, e per questa volta non ho detto niente perché ero in torto io.
Per non parlare di chi ti fa la visita, e chi assiste alla visita (fanno di quelle facce..), oppure io le vedo cosi e per me andare a fare la visita ginecologica è diventato un incubo. Non trovi una che ti mette al tuo agio, non sei come une oggetto da osservare in quel lettino che io ormai odio, sul nostro corpo li steso imparano le future dottoresse e non hanno il minimo buon senso, buona educazione, umanità, senso etico etc... di farti sentire bene mentre ti osservano.
Mi sono presentata per fare l'ecografia dell'ultimo trimestre e mi sono presentata con qualche minuto in ritardo (max 2-3 minuti) e, nella stanza che le donne della segreteria mi avevano indicato, non c'era anima viva ... Ho aspettato per 15 minuti, ma niente e poi ho dovuto scendere al piano di sotto per chiedere se c'era qualcosa che non andava e le signore, una tranquilla e l'altra innervosita e infastidita, mi hanno risposto "cosa saraà mai", che dovevo aspettare e avere pazienza. Lì ho perso le staffe, non perché dovevo aspettare (ho aspettato ore e ore quando ero incinta con il primo e ore e ore con il secondo), ma perché il loro modo di rispondermi l'ho trovato offensivo e menefreghista; il loro viso rifletteva quello che loro pensavo di me, una straniera che alza la voce.
Ho dovuto risalire con il corpo che mi tremava dal nervosismo. E non è finita qui... sopra mi aspettava la dott.ssa che, evidentemente segnalata dalle sig.re della segreteria, esce infuriata e mi dice che mi aveva cercato all'ora dell'appuntamento e che io non ero li presente. Comunque mi fanno ancora aspettare. Quando entro la dottoressa ha un atteggiamento piuttosto ostile e mi lascia nelle mani della specializzande, che ovviamente hanno fatto fino al punto che sapevano fare. Ma la dott.ssa ha superato sè stessa quando mi ha fatto lezione d'italiano.. e se fino a quel momento avevo dato qualche risposta, con la lezione di italiano ho chiuso la bocca. Non ho risposto non perché non sapevo rispondere, ma mi sono sentita davanti ad una donna piena di sé ed arrabbiata.
Sala parto??? con il primo figlio mi hanno abbandonata lì, senza un minimo di interessamento umano da parte delle infermiere.
Resterei ore e ore a scrivere per loro. Mi trovo in questo stato ogni volta che torno dall'ospedale.
Forse questo non andrà nell'orecchio di qualcuno e, se ci andrà, forse nessuno farà qualcosa per cambiare le cose, ma scrivo perché ciò lo dovevo a me stessa.
Clinica: una delusione dietro l'altra
Doveva essere il momento più felice della mia vita, si è rivelato uno dei peggiori.. Le ostetriche specializzande sono veramente carine e ti assistono benissimo, ma il resto del personale lascia molto a desiderare - la capo-ostetrica di turno non è in grado di dimostrare un minimo di empatia, ti rifiuta l'epidurale senza spiegarti perchè e, se chiedi qualsiasi informazione, risponde di "non preoccuparti" e che devi concentrarti su altro. lascio quindi immaginare come può sentirsi una primipara lasciata totalmente all'oscuro di quello che sta succedendo, magari spendere una parolina in più e spiegare la situazione può aiutarti ad affrontare meglio la "passeggiata", soprattutto se vedi facce preoccupate in giro. Il mio compagno non è mai entrato, capisco il travaglio che ho trascorso con un'altra ragazza per cui la privacy era d'obbligo, ma non l'hanno fatto entrare nemmeno in sala parto, e quindi non ha potuto assistere alla nascita della nostra unica figlia! (a parte il fatto che era fuori e nessuno lo ha mai informato di quello che succedeva). Due su tre giorni di ricovero li ho trascorsi in un edificio separato dal nido per carenza di letti in reparto, quindi fare le vasche a piedi (appena partorito) per poter stare con la bimba e tentare di allattarla, salvo arrivare sempre dopo che le infermiere l'avevano già imbottita di latte artificiale. Immunoprofilassi anti D eseguita per il rotto della cuffia (nonostante la chiedessi ogni giorno) per un errore sulle analisi del sangue, perciò non si sa se hanno confuso le provette (attribuendo il mio prelievo alla piccola) o se effettivamente la bimba ha il mio stesso gruppo sanguigno (RH negativo).
Attestazione di nascita rilasciata con la data sbagliata.. l'elenco potrebbe continuare ancora un pò, ma per fortuna sono tornata a casa!
Poco rispetto per il paziente
Ho accompagnato mia figlia ad una visita privata in ospedale dal dott. L. per sospetta adenomiosi, dopo una ecografia il sospetto è diventato quasi certo. Il medico ha consigliato di fare un intervento di "pulizia". Ha messo in lista mia figlia scrivendo tutto sul retro del foglio dell'ecografia (un foglietto che ha buttato tra le altre carte). Ci ha detto che entro 3/4 mesi l'avrebbero chiamata per la preparazione all'intervento.. senza prendere in considerazione i suoi dolori.
Dopo 5 mesi di assoluto silenzio con mia figlia che stava male, ho cercato di informarmi quando l'avrebbero chiamata. NESSUNO sapeva niente! NESSUNO era al corrente del suo intervento... dopo innumerevoli telefonate per sapere se potevo parlare con il medico in questione e dopo aver spiegato tutto alla sua infermiera, finalmente mi ha risposto. Una telefonata a cui non ho praticamente potuto spiegare nulla... mi ha continuamente interrotto dicendomi " la chiameremo tra un paio di giorni" dopo avermi detto che c'era stato un disguido e avergli detto io che mia figlia gli aveva mandato una email.
Non ho mai ricevuto quella telefonata... a distanza di più di un anno stiamo ancora aspettando che ci chiamino anche solo per dirci che mia figlia esiste in una lista. E mia figlia non ha mai ricevuto risposta alla mail mandata al dottore.
Oltretutto nessuno ci ha più restituito una ecografia pagata circa 350 euro!!!
Dov'è il rispetto per una paziente che soffre? Fortunatamente esistono altre strutture ed altri medici... e mia figlia sta meglio.
Clinica - villocentesi
Premessa: ogni volta che entro in Clinica a Padova mi innervosisco. Il posto è caotico e male organizzato.
La villocentesi è stata eseguita dal dott. Francia, che già conoscevo per una ecografia alla 30-esima settimana nella precedente gravidanza.
Il dottore non mi è particolarmente simpatico, devo ammettere. Però ho constatato, in entrambe le occasioni, che è molto serio e concentrato mentre è operativo. Il livello di attenzione della procedura, sia in preparazione che durante l'esame, e la competenza e professionalità dimostrata facevano capire l'importanza e la pericolosità della manovra (io mi son spaventata più da questa constatazione che dall'esame in sè). In tutto, tra medico e assistenti, avevo intorno 5 persone, di cui una dedicata a parlarmi e a rassicurarmi.
Lo consiglio.
Io ho prenotato verso la sesta settimana gestazionale la visita genetica in accettazione della Clinica (è un colloquio collettivo con lo stesso dott. Francia, che illustra le tecniche invasive o meno, di diagnosi prenatale). Poi il giorno del colloquio il dott. Francia fissa gli appuntamenti singoli. Tutto in convenzione col SSN, non ho pagato nulla, per età materna superiore ai 35 anni.
esecuzione villocentesi
volevo segnalare una cosa che mi ha lasciato piuttosto contrariata quando nell'aprile 2009 ho fatto la villocentesi presso la Clinica Ostetrica di Padova. Premetto che io sono di Mestre e mi sono rivolta alla Clinica di Padova su consiglio del mio medico, che mi ha assicurato che lì sono più esperti dei medici che eseguono questo esame a Mestre o Venezia, in quanto ne fanno tante. Si tratta infatti di un esame invasivo, la cui buona riuscita è legata anche e soprattutto all'esperienza dell'operatore che lo esegue.
Il giorno in cui io dovevo farlo mi è capitato quanto segue: 1. erano presenti degli specializzandi che, purtroppo, non si sono limitati ad osservare: il medico responsabile, che ha comunque mantenuto il controllo ecografico, ha fatto inserire a due di loro sia l'ago guida che quello per il prelievo. Il risultato è stato che hanno dovuto effettuare un doppio prelievo dei villi, perché la prima volta non erano riusciti a prendere abbastanza materiale da analizzare. 2. Durante l'esame è squillato il telefono e l'infermiera si è precipitata a rispondere, tra l'altro si trattava di un utente esterno che voleva prenotare un esame che neppure riguardava il reparto. Nonostante le rimostranze del medico responsabile, l'infermiera continuava a parlare, anziché assistere le due dottoresse che stavano eseguendo l'esame e che necessitavano di ulteriori aghi che non riuscivano a reperire. Il tutto mentre continuavo ad avere l'ago guida inserito nel mio utero con il medico che si distraeva e si irritava, facendo suo malgrado dei movimenti inconsulti proprio con il braccio che teneva fermo l'ago guida...
Non voglio dire che non sia necessario per tutti i medici imparare, tuttavia trovo che di fronte a simili esami invasivi sarebbe opportuno come minimo che il paziente potesse dare il proprio consenso prima di rendersi conto di ciò che sta succedendo: io ho capito che si trattava di medici non esperti nel momento in cui ho sentito il responsabile dire loro "vai più giù con l'ago... rifai perché è poco" e cose simili e dunque la cosa non era certo rassicurante.
Se avessi saputo di incorrere in un simile rischio mai sarei andata a Padova.
Positiva esperienza, dott. Ambrosini
Parto cesareo praticato dal Prof. Ambrosini; nei giorni successivi (ricovero per 6 giorni) si sono susseguite visite di più medici (effettivi, non specializzandi) i quali mi hanno sostenuta anche moralmente negli "sbalzi" ormonali seguenti il parto. Piena disponibilità in camera anche da parte del nido.
Giusta rigidità del personale nel rispetto degli orari di visita da parte degli esterni.
Unico "neo" non imputabile comunque ai medici, la struttura purtroppo vecchia del reparto di ostetricia.
Assolutamente consigliabile (preciso che risiedo a Treviso).
Clinica ostetrica
Mi sono trovata benissimo, anche perchè avevo una ginecologa di fiducia validissima, che purtroppo e' deceduta nell'ottobre del 2009: la dott.ssa Paternoster Delia. Spero solo di trovare una ginecologa come lei, era una persona speciale e resterà sempre nel mio cuore.
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