Ospedale Umberto I Torino

In data odierna alle ore 10.00 ho accompagnato la mia compagna al pronto soccorso del nosocomio Mauriziano. Alle ore 16.00, considerate le lungaggini e l’assoluta disinformazione (display luminoso non funzionante) la mia compagna chiedeva quando sarebbe dovuta passare, ricevendo risposta molto esauriente: 6 persone al lordo di ulteriori arrivi. Considerato ciò, abbiamo desistito e siamo andati via. Direi che siamo totalmente messi male, oltre alla disinformazione ho notato che il personale di servizio non mostrava segni di stress, anzi, molto rilassato tanto da presumere che è un atteggiamento voluto per far sembrare ciò che non è. Dopo di noi è arrivata una signora che perdeva con molta evidenza sangue dal naso; fatto il triage, l’hanno fatta accomodare nella sala di attesa dove continuava a perdere sangue. Intervenivo consigliando all’accompagnatrice della medesima di bussare e contemporaneamente di aprire la porta affinché il personale presente si desse una mossa, ciò che avveniva.
Esperienza molto negativa.

Ancora una volta al Mauriziano.
Tra il personale infermieristico ed assistenti delle varie categorie, pochi sono gentili. La gentilezza è sempre gradita, specialmente in ambiti così delicati come gli ospedali. Tanti pazienti sono forse poco educati, ma non tutti (io per esempio, che chiedo poche cose e molto gentilmente..).
Personale medico COMPETENTE, TUTTI BRAVISSIMI.

Paziente oncologica arrivata in pronto soccorso perché, a seguito di immunoterapia era inappetente; chiamato il reparto di Ematologia chiedendo di parlare con il dott. Parvis che l’aveva in cura, niente, nessuna risposta; altra telefonata chiedendo cosa poter fare visto che mia madre non mangia da giorni, dalla segreteria rispondono che NON FANNO QUESTO TIPO DI SUPPORTO, DI CHIEDERE AL MEDICO CURANTE!!! Il medico MMG, per quanto bravo, come può entrare nel merito di una paziente oncologica? Si va per questo al pronto soccorso... ma la struttura è al collasso, gente lasciata in mezzo ai corridoi, non c’è posto…. Richiamo in Ematologia, chiedendo se possono spostare mia madre in un reparto, essendo una paziente a rischio, ma loro mi rispondono che NON HANNO NESSUN CONTATTO CON IL PRONTO SOCCORSO.
Mia madre morirà 3 giorni dopo a seguito di polmonite presa in ospedale. Senza parole. Ho visto tanti anziani che vagavano per il pronto soccorso, nessuna figura di riferimento.. Fanno fare dei giri assurdi per fare gli esami, ma non tutti presso la stessa struttura!!! Ti fanno girare come trottole senza capire il disagio e la mortificazione che creano nei pazienti e loro accompagnatori.

Ricoverata d'urgenza al reparto Covid.
Superati il triage e il pronto soccorso, che assomigliano all'anticamera dell'inferno, e superati due giorni di barella, una volta arrivata in reparto ho trovato cortesia, competenza, accoglienza. Personale giovane e preparato, medici competenti, ambiente arioso e luminoso. Qui ho compreso appieno il significato di "care".
È entrata una anziana noiosa e petulante e uscirà, spero, una donna più partecipe e più ricca umanamente.

Ospedale abbastanza curato ed organizzato, nonostante la ovvia vetustà.
Personale medico (parlo per esperienza personale) gentile, educato e coscienzioso, nonché competente.
Personale infermieristico non sempre adeguato a quello medico (ma qualche testa calda ci può anche stare...!).
Un grazie al reparto Chirurgia Vascolare, in particolare al dottor Giuseppe Berardi e dottor Emanuele Ferrero che si sono occupati di me con grande attenzione alla mia persona e con altrettanto grande professionalità.

Ieri sono stata presso il PS per problemi oto-pneumo-neurologici e mi hanno somministrato solamente una dose di calmante senza alcuna visita approfondita.

Mi hanno assegnato codice bianco. Dopo 4 ore di attesa solo per una prima visita, me ne sono andata, proverò pertanto a drenare il sangue da sola!

Sono stato sottoposto a biopsia prostatica con tecnica fusion.
Ringrazio il dott. Giacobbe per la professionalità e l’attenzione che ha avuto nei miei confronti.
Grazie anche a tutta l’equipe infermieristica.

Ho portato mia madre di 85 anni giovedì pomeriggio al pronto soccorso del Mauriziano con una bronchite acuta, ossigenazione del sangue bassa e con 40 di febbre... Ho trovato un PS affollato ma efficiente. E' stata ricoverata due notti e, nonostante le difficoltà con tante persone da seguire, l'hanno curata e rimessa in forma.

Sono Andrea da Pinerolo, volevo ringraziare il team che mi ha effettuato la colonscopia: dott. Fracchia, l'anestesista Perruci, gli infermieri di sala Acanfora e Farentina. Siete il top.
Lo consiglio a tutti per la grande professionalità.

In occasione di accesso al pronto soccorso, ho riscontrato un atteggiamento negativo dei medici sin dal triage, in quanto mi è stato detto che sarei dovuta rimanere in osservazione per 36 ore avendo riportato un trauma cranico, ma per loro non era possibile.
Dopo circa 8 ore in sala di attesa e senza assistenza alcuna, mi hanno trattata come se mi facessero un favore a visitarmi, del tutto sottovalutando il mio stato. Ogni tanto dal triage i medici si affacciavano per vedere se le persone in attesa fossero andate via. Comportamento che trovo inaccettabile.

In occasione di accesso in pronto soccorso, ho riscontrato estrema maleducazione e lesività della dignità del paziente. Infermieri, per quanto riguarda la mia esperienza, maleducati e prepotenti, in particolar modo nei confronti di pazienti anziani e deboli.

Profondamente delusa dalla gestione dell'Aritmologia. Mio padre è stato visitato, a pagamento, ma poi per avere altre informazioni sulla terapia è stato impossibile. Bisogna ripagare un'altra visita. Non sei più seguito. Assurdo.
Consiglio Milano San Raffaele o Codogno Ravenna, dove ci sono vere eccellenze e gente umana che segue i problemi dei pazienti.

Il 16 c.m. accompagno mio marito in PS per un grosso problema al piede, che era gonfio fino a metà caviglia, rosso e dolorante.
Dopo ben sette ore di attesa, ore 23.45 circa, veniamo chiamati. Il dottore di turno ci guarda, chiede perché siamo lì, espongo il visibilissimo problema (mio marito seduto in sedia a rotelle) e per tutta risposta dice: "e io che devo fare?". Lo guardo allibita e non so che dire... Prescrive un farmaco e ci saluta! Dico senza visita minima, senza un prelievo, senza il nulla! Pessima recensione!

Per polmonite bilaterale da Covid con difficoltà respiratoria, mio marito è stato degente tre mesi all'ospedale Mauriziano.
Salvato grazie anche alla ventilazione, è stato poi trasferito a Villa Iris per la riabilitazione.

Il personale infermieristico é pessimo, salvo rare eccezioni, ti ignorano in qualità di familiare, passano il tempo a parlare degli affari loro, ce n'è uno in particolare in accettazione il quale passa il tempo a sindacalizzare i colleghi; poi li chiami per una flebo e ti dicono che non hanno tempo, i pazienti anziani non li guardano proprio.
Meglio alcuni medici, che sono anche più umili. Il problema é il controllo, ognuno fa cosa vuole e quindi espletate le operazioni di routine o quelle che sono obbligati a fare, il resto è gestione tempo libero tra chiacchiere e telefonini o pc. Ci vuole meritocrazia perché questi si sentono intoccabili!

Arrivata al pronto soccorso con una indicazione medica di sabato pomeriggio, mi sono sentita sgridare fortemente da un medico che mi chiedeva come mai portassi una invalida da loro al pronto soccorso.
Vorrei sottolineare che in genere mi piacerebbe passare meglio il mio sabato pomeriggio, e non ore e ore in attesa del niente..
Siamo state una settimana al pronto soccorso prima di avere un letto.
Che dire?? Ottimo il trattamento di alcuni medici e del personale infermieristico, ma non provate a chiedere niente perché cartellini identicativi nessuno, e diventa difficile da una volta all'altra sapere con chi si deve parlare.

Un ringraziamento a tutti i medici della chirurgia vascolare che, grazie alla loro competenza e professionalità, mi hanno salvato la vita. Un ringraziamento anche a tutti gli infermieri che forniscono un'assistenza ottima.

Vorrei sapere se i grandi manager del Mauriziano sanno come si presenti il pronto soccorso. Grande merito al personale, ma non si può passare due notti in barella in pronto soccorso prima di essere trasferiti nel reparto di competenza. Smettete di tagliare sul personale e sui posti letto.

Mia madre ultraottantenne, dopo una breve attesa in pronto soccorso, ben organizzato e con personale sempre presente e cortese, è stata operata d'urgenza per un'ernia strozzata, conseguenza di una caduta in casa. Malgrado le difficili condizioni, è stata curata ed assistita in maniera eccellente.
Un sentito grazie da parte di entrambe.

Desidero esprimere un'opinione positiva per l'ottima assistenza che ho avuto in questo nosocomio. Sono stata curata per una patologia rara, infatti in altri ospedali non l'avevano riscontrata, in modo ottimale e con l'umanità che richiede una situazione simile. Inoltre mi hanno anche seguita ancora un anno, cioè fino alla mia completa guarigione. Io e mio marito saremo sempre grati a tutti i dottori che ci hanno seguito.

Ottima assistenza, competenza e professionalità sia medica che infermieristica.

L'altro ieri ho assistito involontariamente a una situazione che ha dell'incredibile, o meglio non ho aggettivi da poterla definire: un primario dell'ospedale del Mauriziano di Torino ha rifiutato le cure a una ragazza malata di tumore, che potrà aver avuto 18-20 anni, perché faceva troppe domande sugli effetti collaterali della chemioterapia, che loro dedicano solo 30 minuti a paziente e quindi di rivolgersi ad altri centri di Torino.
Chiedendo informazioni alla madre sconvolta, mi diceva che dopo mesi di analisi, prelievi e anche un intervento chirurgico, tutto era pronto per il trattamento questo giovedì. La mia domanda è questa: come può un primario di un ospedale che ha fatto Giuramento di Ippocrate, comportarsi così? non è legittimo che una ragazza di 18 anni faccia domande sul proprio futuro? Amareggiato ho scritto a voi che vi considero con dell'etica.
E vi garantisco che non è fantasia ciò che è scritto.
Distintamente vi auguro un buon lavoro.
Massimo

Oggi ho saputo che la ragazza è stata presa in carico dall'ospedale delle Molinette di Torino, forse un futuro ci sarà.