Ospedale San Giovanni Battista Roma
Giudizio dei pazienti
Recensioni dei pazienti
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Una buona struttura
Sono stata ricoverata per una rottura del femore, degente nel reparto Rodi 2 e mi sono trovata bene. Ottima l’assistenza della dottoressa Tricca, ottimi i fisioterapisti in particolare Francesca e Paolo. Il servizio infermieristico guidato da un Caposala attento. La pulizia nelle mani della gentile e sorridente Signora Anna. L’unica pecca per i golosi come me forse era il vitto ma tutto sommato un po’ di dieta mi ha giovato.
Grata a vita
Sono stata ricoverata a Dicembre 2023. Sarò sempre grata a tutti il personale. Il dottor Prencipe professionale, paziente, severo al momento giusto, mi ha aiutata nel mio percorso di guarigione. Le sarò grata a vita.
Reparto Rodi 2 - Eccellente
Mio padre è stato dimesso un paio di settimane fa dal reparto Rodi 2 dove ha seguito una riabilitazione motoria a seguito di ictus. Un sentito grazie a tutto il reparto. Dai medici, fisioterapisti, infermieri e operatori socio sanitari. Persone splendide, sempre gentili, empatiche e sempre presenti per ogni necessità. Un reparto meraviglioso e grazie ancora di tutto.
Riabilitazione
L'Ospedale San Giovanni Battista Cavalieri di Malta offre un'eccellente percorso di riabilitazione per chi, come me ha subìto un innesto di protesi totale di ginocchio. La gentilezza e l'attenzione durante l'accettazione e il ricovero creano un ambiente confortevole. Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari dimostrano una competenza e una gentilezza impeccabili, mentre i terapisti, in particolare la MIA fisioterapista Camilla Rossi, si distinguono per la loro professionalità e dedizione nel guidare i pazienti verso una rapida guarigione. Consigliato vivamente per chiunque cerchi cure di alta qualità e umanità.
Riabilitazione
Mia madre si trova qui in ospedale per fare fisioterapia dopo intervento al femore.
Sono ben 15 giorni che ascensore e montacarichi sono rotti e i pazienti che devono fare ginnastica in palestra non la possono fare, dal momento che con sedie a rotelle non si possono muovere. Così fanno fare ginnastica nei corridoi, perdendo solo tempo e non facendo fare gli appositi esercizi.. Senza parole.
Riabilitazione - reparto R5
Sono stato per quasi un mese ricoverato al Reparto R5 e sono rimasto molto colpito dal personale infermieristico, molto professionale e umano, premuroso e paziente.
Poi nel reparto dove facevo la riabilitazione sono rimasto colpito dalla bravura del ragazzo che mi seguiva. Gli ho anche chiesto come si chiamasse, visto che è nata una forma di amicizia per motivi terapeutici. Davvero bravo, ma anche gli altri sono bravi e ho notato che fanno questo lavoro con passione. Grazie a tutti voi, mi avete fatto camminare di nuovo!
Grazie, grazie a tutti voi. Ciao Luca, buon lavoro.
Dermatologia
Mia figlia è stata visitata dalla dottoressa D'Agata per un problema di acne.
La dottoressa alle domande rispondeva con sufficienza e non ha nemmeno guardato il viso di mia figlia..
Assolutamente deluse.
Struttura eccellente
Sono stato ricoverato per più di 30 giorni in questo ospedale che, pur essendo di Roma, non conoscevo. A parte la gentilezza qualsiasi fosse la richiesta, hanno tutti un gran rispetto per i pazienti. Il giorno che sono uscito l'infermiera Ida mi è venuta incontro per salutarmi, ci siamo abbracciati ed improvvisamente siamo scoppiati a piangere.
Un alto voto per tutti, presidio ospedaliero superiore alle mie aspettative. Grazie di cuore.
Protesi totale ginocchio e fisioterapia
Sono stata trattata benissimo, fisioterapia eccellente, cura del paziente e attenzione della persona. Nel giro di 30 giorni il mio ginocchio è migliorato notevolmente e questo grazie alla professionalità e competenza del mio fisioterapista Marco S. R 4.
Sono pienamente soddisfatta del trattamento ricevuto in generale e consiglio vivamente questa struttura.
Grazie.
Visita otorinolaringoiatrica
Ho trovato estrema gentilezza e disponibilità, a partire dal personale del parcheggio, infermieri, personale amministrativo e medici.
Anamnesi e diagnosi poste con competenza e attenzione.
Neurologia
Io abito vicino a Nocera Umbra, sono venuto fino a qui per fare una visita neurologica e ne è valsa la pena.
La Dott.ssa Barone mi ha confermate le cure, si è dimostrata veramente brava e mi ha ascoltato molto attentamente. Complimenti.
Intervento all'anca e fisioterapia
Buona accoglienza. Purtroppo riscaldamento acceso giorno e notte, quindi grande disagio. Palestra piccola, bagni quasi sempre guasti con perdite continue di acqua. Manutenzione scarsa, strumenti come carrozzine e altri in condizioni precarie.
Meritevole l'Endoscopia digestiva
Sono stata a fare una gastroscopia e, oltre a non aver sentito nulla, sia il medico che l'infermiera ti mettono a tuo agio mostrando tutta la loro alta professionalità.
COmplimenti.
Recensione Fisiatria
Oggi esco dall’ospedale San Giovanni Battista ordine di Malta dopo lunga riabilitazione. Dopo 35 giorni di ricovero mi sono trovata benissimo, il Dott. Bartolomeo Macaluso (primario), che è un uomo ECCEZIONALE, tranquillo, competente, dolce e mai aggressivo.
Che dire poi dei fisioterapisti: Stefano (il mio), Francesco, Egidia, Daniela, Luca, Margherita (dolcissima), Valerio (il più carino), tutti non solo bravi, ma anche simpatici e spiritosi. Era sempre una festa la palestra! Infine, ma non ultima, la dott.ssa Lalli, la MIA dottoressa che mi ha egregiamente curata e seguita dal punto di vista medico.
La fama di migliore struttura riabilitativa su Roma è ben meritata.
Unica pecca, il cibo: si mangia molto male, ma ben venga, ho perso 5 kg!
Oggi esco ma un po’ dispiaciuta. Un ringraziamento particolare agli infermieri e a Chiara e Damiano (sembra duro ed invece è come il burro).
Ricovero per ictus
Struttura Cavalieri di Malta in riabilitazione 3.
Con la scusa del Covid non ci hanno permesso di vedere mia madre ogni giorno, pur sapendone lo stato grave di salute, essendo stata colpita da ictus che ha provocato immobilizzazione, afasia e altro.
Posizionata sempre su una sedia a rotelle, inclinata con la testa ed il busto completamente da un lato, e questo per tante ore ogni giorno, senza nessuno che se ne prendesse cura, procurando maggiori decubiti.
A volte sporca, in particolare i primi tempi, e sempre disidratata.
Nei giorni caldi di maggio, le avevano messo pantaloni felpati pesantissimi, non suoi, sulle gambe già accaldate dalle fasciature. Abbiamo chiesto di metterle quelli di cotone che aveva nell’armadietto, ma il giorno dopo aveva sempre gli stessi pesantissimi pantaloni.
Ho chiamato il giorno di Pasqua (il 17 Aprile ) per avere notizie di mia madre, oltre a dirmi che durante le feste non dovevo assolutamente chiamare, mi hanno risposto che stava benissimo. Non sapevano di chi stavano parlando.
Fisioterapia inesistente ed edemi in tutto il corpo.
Vorrei fare soltanto i nomi delle persone che hanno dimostrato di avere un cuore.
Ringrazio la Dr.ssa Alessandra Formica, che prima e dopo il FURTO del telefonino di mia madre, avvenuto tra il 15 Aprile 2022 dopo le 13:00 ed il 17 Aprile 2022 prima delle 15:00, ci faceva ogni giorno le video chiamate, sapendo quanto eravamo preoccupate per la sua salute e potendola vedere solo una volta a settimana per 15 minuti.
Grazie anche agli angeli che ci hanno dato un conforto e aiutato in tanti momenti tristi: Maurizio e Massimo che si trovavano all’ingresso, Chiara che ci accompagnava nelle stanze, Laura, la ragazza bionda che fa la OSS. GRAZIE per le dimostrazioni di umanità.
Mi chiedo: “se dovevamo stare a distanza e nessun parente poteva entrare nella stanza, chi ha preso il cellulare di mia madre?”.
A chi ha rubato il telefonino e alla dottoressa che urlava durante le visite dico:
“nella nostra famiglia mia madre ci ha insegnato Onestà, Rispetto e soprattutto Amore verso gli altri. Lei amava la vita, le persone indistintamente, l’allegria, la natura, l’arte, ed è rimasta nei cuori di chiunque l’abbia conosciuta. Voi invece siete state sfortunate, un buon modello esemplare non l’avete mai avuto..
Chi non ha sentimenti verso il mondo, non vive la vita e perde tutto ciò che di più bello ci sia.
Ringraziamento per l'assistenza ricevuta
Sono stato ricoverato nella struttura nel Reparto 4 di Riabilitazione nei mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio 2022/23. Mi preme sottolineare come in questa struttura, malgrado la carenza di mezzi che è causata dal malfunzionamento del sistema sanitario nazionale, riescano a fornire assistenza al paziente restituendogli pieno recupero delle sue funzionalità.
A questo successo contribuiscono:
Il personale Medico, sempre disponibile e professionalmente impeccabile. Si dimostrano attento al paziente fornendo tutte le spiegazioni e consigli necessari oltre alle dovute cure. In particolare vorrei menzionare la Dott.ssa Sergio e la Dott.ssa Maglione. Grazie dottoresse!!!
Il personale Fisioterapico, che è il fulcro dell'attività del Centro. Ti aspetteresti di essere sottoposto ad attività di base, e invece no! Valutano accuratamente ogni caso e dimostrano doti difficilmente riscontrabili in normali centri di fisioterapia. Collaborano con affiatamento e operano sul paziente con diligenza e competenza per raggiungere l'obiettivo comune di completa riabilitazione. Sono sempre gentilissimi e operano con grande umanità. Veramente bravi tutti e grazie per l'aiuto che mi avete dato e, permettetemi, anche per la vostra amicizia!
Il personale infermieristico e OSS. A loro rivolgo un grazie particolare non solo per la loro assistenza e professionalità, ma soprattutto per come riescono a fare fronte a tutte le difficoltà strutturali senza fare ricadere questo disagio sugli assistiti. Ci tengo a mettere in risalto questo punto che non sempre viene preso in considerazione anche dagli stessi ricoverati. Riescono sempre a districarsi nelle varie difficoltà, riuscendo anche a regalare qualche sorriso. Desidero menzionare anche qualcuno di loro che merita un ringraziamento particolare: Alessandro e Alessandro, Carolina, Federica, Corinna, Fabrizio e Fabrizio e Antonio.
A tutto il personale operante nella struttura va ancora il mio più sentito ringraziamento.
Sono stato bene in questo lungo periodo di degenza e vi ricorderò tutti.
ELOGI PER LA DOTTORESSA BELLUOMO
Mio padre di 85 anni, operato di tumore al cervello a fine luglio, era un caso disperato, gli davano 2 mesi di vita.
Ad agosto e settembre ha fatto la riabilitazione presso il San Giovanni Battista.
La grande professionalità dimostrata da tutto il reparto ha permesso un costante recupero e ad oggi mio padre è tornato a camminare.
In quei momenti di paura, confusione, incertezza, smarrimento, ho conosciuto la Dr.ssa Rossana Belluomo, che ci ha trasmesso tanta serenità e indirizzato verso le scelte giuste da effettuare.
Una costante e rassicurante presenza per tutto il percorso di riabilitazione.
Quel medico umano e competente che avremmo voluto avere vicino in quel momento, era proprio lì a fianco a noi.
Dopo la dimissione dall'ospedale si è costantemente interessata alla salute di mio padre fornendo assistenza e preziosi consigli.
Un medico umile che dimostra amore per il proprio lavoro e per il prossimo.
Che Dio la benedica!
Recensione su ricovero
Superato l’ictus, dopo 63 giorni di ricovero, esco in piedi ma con un esaurimento a 5 stelle!!! Regalo dovuto ai tanti disagi, ai cambiamenti e a mancanze organizzative dell’Ospedale.
Scrivo solo ora, dopo quattro settimane dal rientro a casa, perché ho dovuto placare la rabbia e il malessere causato dalle lacune e carenze dell’organizzazione della struttura, considerata da molti “eccellenza”.
Mi sento di dovere far conoscere tutte le difficoltà e i disagi incontrati in questi due mesi di ricovero.
Vado per ordine:
1. Il 19 gennaio 2022, primo giorno di ricovero, entrata semi paralizzata, dopo le visite di routine, è venuta una logopedista a valutare lo stato fisico di parola e deglutizione a seguito dell’ictus cerebrale. Dopo pochi minuti di valutazione, mi ha assegnato un vitto di “disfagica morbida”, consistente in pappe immangiabili che rimandavo quasi interamente indietro e che mi hanno indebolito ed infiacchito per 43 giorni: la dottoressa non è più tornata per un controllo.
2. Durante i vari esami per verificare lo stato pressorio e di frequenza cardiaca, mi è stato applicato un Holter "farlocco", che dopo 6 ore ha smesso di funzionare, spegnendosi. Ho chiamato affinché mi fosse rimosso ma, essendo sabato sera, l’ambulatorio cardiologico era chiuso e non hanno potuto rimuovere l’apparecchio, chiedendomi di portarlo comunque rotto per altre 20 ore. Esasperata, me lo sono tolto di dosso da sola perché una cosa guasta non si tiene, si sostituisce!!!
3. Durante il mio soggiorno sono stata sballottata per cinque volte in cinque camere diverse senza alcuna spiegazione e senza apparente motivo. L’ultimo trasferimento è avvenuto addirittura il giorno prima delle dimissioni con cambio di reparto (da R7 a R5). La stanza assegnatami era senza bagno: questo si trovava in corridoio, distante dalla camerata, pericoloso e difficile da raggiungere per un disabile. Inoltre, ho dormito senza coperta perché erano finite e non ne avevano più.
4. Dopo 2 mesi di riabilitazione con i cinque fisioterapisti dell’R7, cambiati a rotazione più volte, a tre giorni dall’uscita mi è stata sostituita la terapista con la quale avevo fatto più sedute e che ormai conosceva perfettamente tutti i miei problemi di deambulazione: stanca di dover ricominciare la mia terapia con un nuovo specialista al quale avrei dovuto spiegare tutto il mio percorso, esausta dei cambiamenti, ho rinunciato alle ultime sedute a mio discapito per protesta contro un sistema incomprensibile.
5. Tornata a casa dopo la dimissione, la prima settimana sono stata a trafficare per le ricette dei miei tredici farmaci della terapia giornaliera, poiché, al congedo, come ultima ciliegina sulla torta, alla consegna dei medicinali, mi sono state date due confezioni semi vuote sufficienti per la copertura di soli 2 giorni, compreso quello di dimissione: mi chiedo come si possa ritenere che una persona disabile il giorno stesso delle dimissioni sia in grado di recarsi dal medico di famiglia ed in farmacia in autonomia!
Ringraziamenti.
A tutto lo staff infermieristico della Riabilitazione R7 per la loro disponibilità e professionalità.
Ai cinque fisioterapisti, con un ringraziamento speciale e particolare alla dolcissima Luisa che, con la sua competenza e umanità, è stata la prima a rimettermi in piedi dalla sedia a rotelle e ad insegnarmi a camminare a 66 anni, supportandomi con la sua amorevole pazienza e sopportando tutte le mie fragilità e stranezze. Grazie! Di tutti Voi mi seguirà un buon ricordo, ma tutto il resto per me è da dimenticare.
Non è un luogo per anziani non autosufficienti
Mia madre, 86 anni, è stata ricoverata in "rRiabilitazione 5" dopo un ictus. Doveva fermarsi due mesi, ma ho firmato per portarla via dopo circa 40 giorni, non appena mi sono resa conto che era sempre più deperita e sporca, e dopo aver saputo da altri pazienti che la riabilitazione consisteva in una passeggiatina in corridoio a braccetto del fisioterapista.
In quasi un mese e mezzo non le hanno mai lavato la bocca, la lasciavano con i pannoloni sporchi a lungo (e i vestiti da lavare che mi restituivano parlavano da soli), nonostante gli operatori socio-sanitari fossero gentili, ma evidentemente in sotto organico - e nessuno mi comunicava che mia madre praticamente non mangiava più. Da sottolineare che le stanze non hanno il bagno in camera, e neanche il televisore, fatto quest'ultimo che puo' sembrare marginale, ma che nel caso di anziani non più in grado di leggere (e nel caso di mia madre neanche di parlare) è davvero una crudeltà.
Devo aggiungere che il controllo poliziesco per accedere alla struttura, controllo che superava di gran lunga le giuste misure di protezione al Covid, con personale all'entrata scortese e aggressivo (non tutto per fortuna) hanno reso questa esperienza davvero negativa. Se non c'è personale numericamente adeguato per curare ed accudire anziani non autosufficienti, non prendeteli! E ai familiari, dico: non portateli ai cavalieri di Malta.
Riabilitazione 4 - fisioterapia ottima
Scrivo per conto di mia madre che non è in grado di scrivere al computer, ma ci teneva a lasciare una nota per l'ospedale.
E' stata ricoverata questa estate nel reparto Riabilitazione 4, per una protesi d'anca. Le stanze sono tutte con 4 letti, e il bagno in comune all'esterno, non proprio del tutto funzionanti.
Gli infermieri tutti gentilissimi e disponibili (Andrea il caposala, Antonio, Samantha, Veronica, Giorgia e altri di cui non si ricorda) ma facevano fatica a seguire tutte le richieste per via del poco personale.
Fisioterapia di eccellenza: nonostante il poco tempo a disposizione per via dei tanti pazienti, i fisioterapisti hanno spiccato per la loro professionalità, lei è stata trattata soprattutto da Federica, ma anche Viviana, Tania e Alessia, tutte molto brave, così come il coordinatore Carlo, una persona squisita attento alle sue esigenze, come quando si è trattato del cambio della carrozzina e del cuscino. Andava in Palestra a fare la fisioterapia e doveva prendere un ascensore, ogni tanto rimaneva in stanza a fare terapia perchè non funzionava, e le terapiste portavano il materiale dalla palestra, appena ha potuto ci andava facendo le scale per fortuna.
Le dottoresse molto gentili anch'esse.
Consiglia questa struttura per la fisioterapia d'eccellenza, è stata rimessa subito in piedi e ne è uscita molto contenta, nonostante la non proprio comodità delle stanze e dei bagni.
Bravissimi, professionalità e competenza
Sono stato ricoverato dal giorno 11 settembre al 13 ottobre per riabilitazione motoria.
Bravissimi e professionali tutti, dai dottori al personale infermieristico, ai fisioterapisti.
Ottima la fisioterapia, professionisti unici e carichi inoltre di vera umanità.
Grandissimi tutti. Riabilitazione n. 1.
In decadenza
Del titolo blasonato Cavalieri di Malta, rimane solo un antico ricordo...
Mia moglie è stata lasciata per 42 giorni in reparto di riabilitazione neurologica per aspettare 1 ora sola di fisioterapia al giorno, in palestre senza mezzi idonei, sotto organico di personale e con una mensa giornaliera da vergogna in un paese civile, tanto da sollecitare una indagine dei carabinieri dei Nas (tutto è stato documentato da video).
Riabilitazione neuromotoria
Sono stata ricoverata presso la struttura per la riabilitazione dopo un'importante radicolomielite. Volevo ringraziare innanzitutto il reparto Holding 1 con la dottoressa Lara Carcelli e tutto il personale sanitario per la gentilezza e simpatia con cui mi hanno accolto e assistito. Inoltre vorrei ringraziare anche il reparto Cipro 1 seguito dal dottor David Tombari e dal suo staff medico per le attenzioni che hanno avuto nei miei riguardi, oltre a tutto il personale sanitario che ha reso meno pesante e difficile la mia degenza.
Un particolare grazie va a tutti i fisioterapisti che mi hanno seguito per la loro pazienza, professionalità e per l'incoraggiamento, in particolare ad Andrea Marini, che mi ha "rimesso" sulle mie gambe, e ad Antonio Perfetti, che mi ha re-insegnato a camminare...
Vi sarò per sempre grata!
Se li avessi ascoltati??
Nel febbraio del 2016, il CUP mi ha indirizzato presso questa struttura per una mammografia. Fatta e poi refertata con nulla di importante da rilevare, con controllo dopo un anno.
Non convinta mi sono rivolta ad altro ospedale. A fine agosto faccio ago aspirato: CARCINOMA MUCINOSO da operare entro 30 giorni. Intervento eseguito URGENTEMENTE ad ottobre dello stesso anno presso altra struttura.
Gratitudine per dott. Viselli e reparto Lepanto
Infinita gratitudine per il dott. Fabio Viselli e tutto il personale del suo reparto, infermieri e fisioterapisti, dedicato ai malati di Parkinson.
Non posso non ricordare in ogni mio ricovero la disponibilità, la sensibilità e la pazienza con cui mi hanno accolta, anzi: sono io che sento di chiedere scusa per il mio comportamento non sempre collaborativo.
Grazie, grazie per tutto quello che avete fatto per me.
Pessima esperienza
Mio padre, 84 anni con demenza senile, è stato ricoverato in questo ospedale a dicembre 2020 per la riabilitazione dopo la frattura di un femore. Per 40 giorni non abbiamo avuto la possibilità di vederlo, a Natale avevo chiesto il favore ad una infermiera del reparto Rodi 1 di poter fare una videochiamata, ma la risposta è stata "siamo sotto organico". Ogni 2 giorni contattavo il dott. Fiorentino, che puntualmente mi diceva che mio padre faceva ogni giorno dei miglioramenti con il deambulatore. Questo fino al 23 gennaio 2021 quando, telefonando a mio padre, mi rispondeva invece la dott.ssa Sergio, che mi informava che nella notte mio padre aveva avuto uno scompenso cardiaco. Se non avessi telefonato io, quando mi avrebbero avvisato? Mi sono recata di corsa in ospedale e ho richiesto le dimissioni coatte, ottenute con qualche difficoltà. Trasportato mio padre a casa con una ambulanza privata, ho contattato un cardiologo che, a seguito di una accurata visita, riscontrava sì uno scompenso cardiaco, non grave, ma anche una prolungata disidratazione e malnutrizione, con decubiti estesi su tutta la parte lombo-sacrale, nonchè su entrambi i talloni e polpacci, e con necrosi avanzate. Purtroppo mio padre è deceduto dopo 15 giorni.
Pessima esperienza
Con il Covid le mura del castello sono impenetrabili ed è difficile capire cosa accade. Pazienti lasciati con i pannoloni colmi di feci ed urine e non accompagnati in bagno, medici nascosti dietro una linea telefonica sono il meno fra ciò che abbiamo sopportato.
Reparto Ortopedia
Mia madre è stata nel reparto di Ortopedia - Holding 3 il mese di febbraio.
Servizio eccellente, fisioterapisti e medici preparati, disponibili e gentili.
Mille volte grazie per come è stata accudita la mia mamma.
Riabilitazione ginocchio
Sono stata ricoverata nel reparto Lepanto dal 7 agosto in questo ospedale per la riabilitazione dopo protesi totale del ginocchio sinistro. La professionalità di tutto il personale medico e paramedico e fisioterapico ha fatto sì che potessi uscire recuperata come mai mi sarei aspettata.
Ringrazio tutti, in particolare il dott. Viselli e il suo staff di dottoresse e Fabio, responsabile della fisioterapia e i suoi fisioterapisti eccezionali.
Fisioterapia al ginocchio
Purtroppo io, dopo intervento di protesi del ginocchio, non ho avuto alcun miglioramento dal trattamento fisioterapico.
Riabilitazione motoria
Mio marito è ricoverato presso il reparto Rodi 2 per terapia riabilitativa motoria a seguito di intervento di protesi dell'anca.. Staff fisioterapico eccellente, di notevole competenza, disponibile e molto gentile con i pazienti. Un ringraziamento a tutti, infermieri, medici e fisioterapisti. Un grazie particolare alla dottoressa Mistura per la sua disponibilità e la gentilezza di chiarire tutti i problemi che si devono affrontare durante un periodo così lungo di degenza in ospedale.
GRAZIE A TUTTI DI CUORE.
Day Hospital, riabilitazione post impianto DBS
Dal mese di aprile frequento il Reparto di Day Hospital per riabilitazione fisioterapica post intervento chirurgico di DBS. Non é la prima volta che frequento questo Reparto , il clima é molto disteso, i terapisti lavorano molto bene, sono competenti ed umani, si sorride e benché il percorso riabilitativo sia impegnativo per noi pazienti si lavora in un ambiente sereno.il Responsabile del Reparto dott. Tombari, coadiuvato dal dott. Cardone e dal dott. Perrone, é molto presente e sollecito con i pazienti. Tutto il personale medico, infermieristico ed ausiliario é competente, disponibile ed umano nei nostri confronti. Ringrazio inoltre la terapista occupazionale Marina che con competenza e disponibilità ci aiuta, come nel mio caso, a riutilizzare ad usare le mani in maniera idonea che a seguito della patologia, hanno perso la capacità dei movimenti “fini”. Anche questo anno, una parte della fisioterapia si svolge all’aperto con la terapia con i cavalli. La terapista Valentina, coadiuvata da Riccardo e Gennaro, svolge con passione e competenza questo compito. Personalmente, ritengo questo tipo di fisioterapia molto utile e piacevole, benché impegnativa. Il fatto di lavorare all’aria aperta lo apprezzo moltissimo.Ringrazio tutto il personale del Day Hospital.
Nota di merito Dott.ssa Belluomo Rossana
Mio padre, un giovanotto di 88 anni, è stato ricoverato dal 17/07 al 30/08/2018 nel reparto RODI 1 per la riabilitazione motoria in seguito alla frattura del femore. Per i circa 40 giorni trascorsi in questo ospedale desidero ringraziare tutto il personale medico, infermieristico, paramedico e fisioterapico del reparto per la professionalità, la competenza e la pazienza con cui si sono presi cura di lui come di tutti i pazienti.
In particolare sono grato alla Dott.ssa Belluomo che, in un momento così difficile per la mia famiglia, ha dimostrato tutta la sua competenza professionale, disponibilità e sensibilità umana verso mio padre e noi familiari che, venendo da fuori Roma, abbiamo trovato sempre in lei una referente presente ed attenta.
Quello è stato per me un periodo molto complicato: oltre che assistere mio padre, io ero anche occupato a seguire mia madre, ammalata ed in attesa di un nuovo intervento chirurgico presso un altro ospedale romano. Ero molto preoccupato per entrambi ed aver trovato una persona come la dottoressa che abbia ascoltato e compreso le angosce di un figlio che stava seguendo i due anziani genitori in grave difficoltà, è stato un gran sollievo. Stimo molto la dottoressa e tutti quegli operatori sanitari che si occupano dei pazienti loro affidati in modo globale, avendo cura di loro e del loro contesto, considerandoli persone e non casi clinici. La loro abnegazione è doppiamente valida: ai malati rende più umano il triste periodo della malattia e li fa sentire meno soli, ai parenti allevia quella sensazione di inadeguatezza nel sostenere i propri cari.
Maggiore è la gratitudine verso coloro che continuano a pensarti e sostenerti anche nel dopo-dimissioni, a testimoniare di non essere stato un numero anonimo in una stanza del reparto X: anche questo lo devo alla Dott.ssa Belluomo.
Seguendo ancora oggi i miei genitori nell'evolversi delle loro patologie, ho visto tanti posti e tanta sofferenza, tanta cura e tanta superficialità, per questo motivo sento di dover rendere noto ciò di cui sono stato testimone: ho avuto modo di conoscere una persona, la dottoressa Belluomo, che, nell'esercizio della sua professione, si prende cura di ogni paziente a partire dalla sua dignità, cercando di farlo sentire "preziosamente unico", chiamandolo per nome come fosse un fratello, senza sottovalutare la rete dei suoi affetti e la presenza della sua famiglia.
Questa testimonianza vuole manifestare il mio personale e profondo ringraziamento a lei ed a tutti coloro che continuano ad assistere ed a vegliare sui nostri ammalati con sapienza e amore.
Con riconoscenza, Fabrizio Pierini e famiglia.
Ricovero post operatorio DBS - reparto Lepanto
Sono stata ricoverata dal 15.11.2018 al 24.12.2018 c/o il reparto Lepanto, del quale é responsabile il dott.Fabio Viselli, con il quale sono in cura da molti anni.
Desidero esprimere la mia gratitudine a tutto il personale medico, paramedico, infermieristico e fisioterapico, che ha dimostrato competenza e disponibilità nell’assistenza di noi pazienti.
Sono rimasta in ospedale per la riabilitazione 40 giorni, durante i quali ho potuto contare sul supporto di tutti. Ringrazio il dott. Viselli e gli altri medici del reparto, gli infermieri e Franca Tirinelli, responsabile dei fisioterapisti, che lavorano giorno per giorno con grande umanità.
Nota di merito Reparto La VALLETTA
Desidero inviare una nota di merito al reparto La Valletta del S.Giovanni Battista di Roma, presso il quale sono stata ricoverata, per il lavoro di riabilitazione a seguito di un intervento al ginocchio. Sottolineo la professionalità, la disponibilità, la capacità di comprendere la sofferenza del paziente da parte di tutto il personale, infermieristico e riabilitativo.
Grazie a tutti.
Riabilitazione post-ictus
Agli inizi di gennaio 2019 mia madre, all’età 91 anni, è stata trasferita dall’ospedale Sant’Eugenio all’ospedale San Giovanni Battista per tentare una riabilitazione a seguito di un ictus.
Il quadro clinico è apparso subito piuttosto grave, la TAC evidenziò che l’ictus aveva interessato un’ampia zona del cervello. La riabilitazione motoria e gli esercizi di logopedia per la riabilitazione della deglutizione per i quali era entrata non riusciva a farli, perché la mattina per lo più dormiva poiché le si era alterato il ciclo sonno-veglia.
Sono stati effettuati esami diagnostici e cure mediche per seguire e combattere le patologie che intanto sopraggiungevano, tra cui una forte infezione alle vie urinarie, nel tentativo di ripristinare una certa stabilità. Essendo una paziente completamente non autosufficiente aveva bisogno di cura e attenzioni continue, le infermiere facevano quello che potevano avendo troppi pazienti da seguire e così, nel giro di poco tempo, essendo alimentata in principio col sondino naso gastrico e dopo in via parenterale, la bocca le si è ferita; si sono aggiunte poi lesioni da decubito sia nei talloni che nella zona sacrale, aggiungendo altro dolore a mia madre e a noi figli che assistevamo impotenti. Stava in una stanza da sola e non potendo neanche suonare il campanello, l’unico modo che aveva per ricevere attenzione era urlare.
L’incontro con la dottoressa Rossana Belluomo è avvenuto in corridoio, mentre il mio viso si solcava di lacrime che non riuscivo a trattenere, mia madre peggiorava di giorno in giorno ed ero scossa da un turbinio di emozioni, sensi di colpa, impotenza, confusione; lei mi si avvicinò, parlammo un po’, mi consigliò dei libri da leggere, partecipando in modo sincero alla mia sofferenza. Lei ci ha guidato (a me e ai miei fratelli) in quei giorni di forte disorientamento, a prendere coscienza del fatto che nostra madre era nella fase terminale della sua vita, che doveva essere trasferita il più presto possibile in una struttura più idonea dove potessero prendersi cura di lei nel rispetto della sua dignità fino all’ultimo istante della sua vita circondata dall’affetto dei propri cari a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Dopo cinque settimane fu trasferirla in un Hospice, la dottoressa Belluomo si offrì lei stessa di accompagnarla in ambulanza anche se oltre l’orario di lavoro.
Mia madre chiuse gli occhi per sempre sei giorni dopo.
Rendo questa testimonianza per ringraziare la dottoressa Belluomo per l’umanità e la vicinanza mostrate verso la nostra famiglia ma, soprattutto, affinché chi dovesse trovarsi nella condizione di avere un proprio caro nella fase finale della sua vita, vinca la resistenza a trasferirla in un Hospice, non è abbandonarla al suo destino, ma donarle la possibilità di essere prima di tutto una persona e poi un malato.
Nota di merito al reparto Lepanto 1
Desidero inviare una nota di merito al reparto Lepanto 1 del S.Giovanni Battista di Roma, presso il quale mi trovo ricoverata per il lavoro di riabilitazione a seguito di una frattura della testa del femore, ridotta al CTO di Roma. Sottolineo la professionalità, la disponibilità, la capacità di comprendere la sofferenza del paziente e la chiarezza delle informazioni, in particolar modo nella persona di Antonella fisioterapista, insieme a tutto lo staff riabilitativo. Sottolineo la competenza e la bravura dello staff medico e la gentilezza del personale infermieristico.
Non lo consiglio se non si è autonomi
Dopo due giorni abbiamo portato via nostro padre da qui. La nostra esperienza risale a fine agosto 2018, dopo che mio padre era stato ricoverato, paziente anziano, al Policlinico Umberto I il 19 agosto in codice rosso. Mio padre è stato dimesso dal primo nosocomio con notevoli capacità ripristinate e ottima presenza, nonostante l'esteso danno neurologico ricevuto. Dopo il ricovero d'urgenza e le ridotte capacità nel deglutire cibi solidi, l'emorragia ha comportato il manifestarsi di disfagia; alla sua dimissione dal policlinico era in condizioni di nutrirsi regolarmente anche se assistito per il movimenti non ancora ben coordinati. Ricoverati presso questa struttura, siamo tornati a dieta liquida e nessuno per assisterlo, almeno durante i pasti. Premetto che il mio mestiere e quello di ispettore del lavoro. Nel giro di due giorno abbiamo trovato mio padre disidratato, con la pipì che gli aveva già provocato estesa infezione, sporco di cacca... e con i vestiti che gli avevamo fornito per i cambi completamente sporchi (il pannolone pieno era stato "riposto" nel suo armadietto. Paziente in completo stato confusionale. Cercato il personale di turno per chiedere spiegazioni, abbiamo trovato gli "infermieri" (forse OSS) che venivano redarguiti dalla solo dottoressa presente di turno, perché avevano dato un dosaggio errato di insulina ad un paziente diabetico. Cercate spiegazioni sullo stato igienico del paziente, siamo venuti a conoscenza del fatto che era in servizio una unica sola dottoressa (2 se sommiamo la dirigente scesa per le nostre grida) per l'intera struttura.
Pulizia e stato di manutenzione del reparto inqualificabili (magari replicano che stavano ristrutturando) con letti degli anni '70 ed impianto di condizionamento appena uscito da una guerra... Probabilmente se sei un paziente autosufficiente dal punto di vista mentale ed arrivi alla fisioterapia, le cose potrebbe funzionare bene altrimenti, come nel nostro caso, mio padre non so se sarebbe più uscito. Camerate con 7 letti, bagni in comune dove potersi "lavare" con la pompa dell'acqua.
PS: mio padre è tornato attivissimo ed in ottima salute nonostante il molti danni cerebrali!
LEPANTO 1 - LA MIA SALVEZZA
Dal 9/1/2019 sono ricoverata al reparto “Lepanto 1“ per riabilitazione dovuta ad una protesi al ginocchio sinistro, ma con tutta una problematica clinica gia' esistente e varie complicanze alla protesi. Dimissioni programmate per il 4/3/2019.
Ho avuto momenti bui, crisi di pianto e di disperazione, ma grazie alla professionalita' e l'umanita' di tutto il personale, e sottolineo tutto, che mi ha confortato e sostenuto come una vera famiglia, ho superato tutto.
Grazie alla dott.ssa Calisse e al dott. Viselli, oltre che per la loro professionalita' ,per la pazienza e l'umanita' che hanno con i pazienti.
Grazie ad Antonella, la mia fisioterapista, per tutto quello che ha fatto per me con la sua bravura e abilita' professionale, ma anche per il suo sostegno morale.
Grazie a tutto il personale infermieristico: siete dei grandi ma, non me ne vogliate, un grazie particolare alle infermiere Giorgia, Marika e Mary (Maria Luigia) che mi sono state vicino, oltre che professionalmente, come delle figlie.
Vi assicuro che trovare un ambiente come questo e' difficilissimo nella nostra Sanita'. Grazie.
MORBO PARKINSON.
Riabilitazione post-ictus
Sono passati tre mesi da quando è morta mia madre e solo ora trovo la forza di parlare dell'esperienza che abbiamo vissuto presso l'Ospedale San Giovanni Battista. Mia madre il 3 settembre 2018 ha avuto un ictus e con l'ambulanza è stata portata al Sant'Eugenio dove, oltre all'ictus, le è stato diagnosticato un tumore al tronco encefalico (incurabile) e due aneurismi (uno al cervello e un altro all'aorta addominale). Dopo qualche giorno il primario di geriatria del sant'Eugenio ha deciso che - visto che per il tumore non si poteva fare nulla - si poteva almeno tentare una qualche riabilitazione per l'ictus e così è stata trasferita al san Giovanni Battista. Ad accoglierci quel giorno di metà settembre c'era la dottoressa Rossana Belluomo, che ha subito capito la gravità delle condizioni di mia madre, mi ha guardato teneramente negli occhi, come una sorella maggiore, e mi ha detto che non era quello il posto per una paziente grave come mia madre e che sarebbe stato meglio un hospice, senza vincoli di orario di visita, per poter stare il più possibile vicino a mia madre nella fase terminale della sua vita. E quindi con l'ambulanza l'ho riportata al Sant'Eugenio, scatenando le ire del primario il quale - sentito il primario del reparto Rodi1 - ha deciso che mia madre doveva tornare al San Giovanni Battista e tentare una qualche riabilitazione in attesa, dopo 60 giorni, di essere trasferita in una RSA. Mia madre era immobile a letto, era diventata afasica in seguito all'ictus e aveva bisogno di cure continue. Le infermiere erano molto gentili, ma avevano tantissimi pazienti da accudire, mia madre non riusciva né a parlare né a premere il campanello per chiedere aiuto e, per fortuna, stava in una stanza grande con altre cinque pazienti che, al bisogno, si attivavano per lei. La famosa riabilitazione non c'è mai stata, un fisioterapista fu molto chiaro, a questo proposito, con mio fratello, dicendogli che la fisioterapia era per pazienti con tutt'altre patologie. Dopo circa 40 giorni di degenza le condizioni di mia madre sono peggiorate, ha avuto delle crisi respiratorie e i valori erano tutti sballati. La dottoressa Belluomo si era affezionata a mia madre ed è stata di grande supporto pure per me, perché in situazioni del genere - ma direi in tutte le situazioni di malattia - è fondamentale avere ben presente quella che per me è la regola numero 1 di un medico, ossia considerare che si hanno davanti delle persone, con la loro individualità e la loro storia. Con molta dolcezza mi ha fatto capire che mia madre era terminale, abbiamo parlato con l'assistente sociale e finalmente il 7 novembre è stata trasferita all'hospice della clinica Annunziatella. Io sono stata avvisata tardi del trasferimento e, arrivata all'hospice, ho trovato la dottoressa Belluomo che era salita in ambulanza per accompagnarla all'Annunziatella, tenendole sempre stretta la mano e rassicurandola. Non potrò mai dimenticarlo e le sarò grata per sempre. Mia madre all'hospice ha trovato il posto più dignitoso per morire, le hanno fatto la terapia del dolore e piano piano, con noi figli e mia nipote vicino, se n'è andata per sempre.
Riabilitazione post frattura
Hanno dimesso mio padre con un'agocannula nel braccio ed una terribile piaga al tallone che all'atto del ricovero (un mese prima) era solo una vescica. Non aggiungo altro.
10 e lode unità operativa La Valletta
Massimo della soddisfazione.
Personale straordinario.
Massima competenza.
Postumi di ictus
Sono stato trasferito dall'ospedale S.Eugenio di Roma al reparto Rodi1 il 18 aprile 2016 per la riabilitazione degli arti inferiori, completamente inutilizzabili a causa di ischemia cerebrale. Ringrazio il dott. Fiorentino ed i suoi colleghi, gli infermieri tutti, gli operatori di assistenza (i portantini), la fisioterapista Alberta Tocci. Tutti competenti e cortesi oltre che premurosi.
Grazie alla fisioterapia, ho riacquistato l'uso delle gambe che erano praticamente morte. Grazie a tutti.
Ringraziamento al Day Hospital
All'attenzione di tale ospedale, in particolar modo al reparto di Day Hospital, desidero lodare i responsabili dottori dr. Marco Cardone e dr. Riccardo Perrone; oltre la caposala, il reparto accettazione e la coordinatrice sig.ra Alessia che raggruppa il suo staff di terapisti per riabilitazione tra uomini e donne, per la loro disponibilità, sicuramente per la loro pazienza e professionalità messa nel loro lavoro fatto di testa e di cuore.
Io sono Aldo D'Eramo e ho 75 anni, voglio ringraziare tutti perché sono sicuro di ottenere benefici dal trattamento ricevuto, portandomi anche a fare le corse grazie a loro. Scrivo ciò perché venga divulgato all'esterno un ottimo messaggio relativo alla struttura e a tutti i suoi collaboratori.
Endocrinologia, Dott.ssa Franciotti Giordana
Desidero esprimere alla Dott.ssa FRANCIOTTI Giordana - ENDOCRINOLOGA - il mio più vivo ringraziamento e tutta la mia riconoscenza per la sua alta professionalità ed umanità.
Mi ero rivolta a lei per una semplice visita endocrinologica di routine iniziando, dietro suo consiglio, una serie di accertamenti che mi hanno portato, nel mese di marzo c.a. a sottopormi, in tempo, ad un intervento di tiroidectomia totale.
Non ero una sua paziente, ma sin dal primo momento con molta umanità e sensibilità, intuendo il mio disagio e le mie paure, ha saputo aiutarmi psicologicamente a superare lo stress emotivo del momento e di questo gliene sono immensamente grata e ringrazio Dio di averla messa sul mio percorso.
Oltre ad essere un bravo medico, é sempre disponibile e professionalmente pronta ad elargire consigli, immedesimandosi nel disagio del paziente, e con semplicità pronta anche con un sorriso ed una battuta a smorzare l'ansia di chi si appresta ad affrontare un percorso difficile.
Grazie di cuore dott.ssa Franciotti.
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