Ospedale Maria Vittoria Torino
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Degenza in Ortogeriartria
Mia mamma di 93 anni è stata operata al femore, dopo una brutta frattura. Il pronto soccorso è molto caotico e non sempre chi ci lavora e' gentile, ma è assolutamente comprensibile visto il ritmo di lavoro. Il reparto Ortogeriartria padiglione E - 3° piano è assolutamente fantastico. La struttura è vecchia e poco adatta, nonostante ciò il reparto è pulito e confortevole.
Il personale tutto, OSS, infermiere, medici, sono molto presenti e attenti, di una gentilezza unica, capaci di tirare su il morale e di fare sentire i degenti a casa, sempre con il sorriso. Io sono rimasta più possibile con mia mamma, notte e giorno, mai una parola seccata o scortese, anzi si preoccupavano anche per me che ero stanca. La logopedista è passata ogni mattina per la disfagia e la fisioterapista ogni giorno per farla alzare. Oggi porteranno mia mamma in una clinica per la fisioterapia, spero di trovarmi altrettanto bene.
Reparto Ginecologia
Ho subìto un intervento ginecologico di salpingectomia in laparoscopia (tuba destra).
Sono stata compresa e mi sono sentita "amata": nonostante io fossi una paziente, non ero un numero ma una PERSONA.
Uno staff eccezionale
Difficile dimenticare l’aspetto umano e relazionale che mi è stato rivolto in 15 giorni di degenza. Le gentilezze di Silvia, le battute mattiniere con Giuly e Barbara, le sghignazzate con Vito, la solerzia di Pablo, la signorilità di Doruz, ii Led Zeppelin di Fabrizio.. Poi la professionalità di tutte tutte le infermiere, sempre pronte ad incoraggiarti e risolvere i tuoi problemi. Quando mi hanno proposto il trasferimento in un'altra struttura mi sono commossa e un grande abbraccio ci ha riuniti tutti.
Aggiungo poi la professionalità e competenza di tutte le dottoresse, fisiatre e logopediste, che non mi hanno mai mollata un attimo! Che dire: mi mancate! Perché l’aspetto sanitario è importante, ma quello umano è basilare. Grazie, vi voglio bene.
Pronto Soccorso e Ortopedia
Il 30 agosto 2022 mia mamma è caduta ed ha avuto la frattura del polso (radio e ulna).
È stata trasportata d'urgenza all'ospedale Maria Vittoria ed ha avuto una esperienza molto positiva.
È stata operata dal primario dott. Collo e tutta la sua équipe, i quali hanno svolto un ottimo lavoro e con molta gentilezza e umanità.
Mia mamma ha recuperato la funzionalità del polso rapidamente.
Un ringraziamento particolare a tutto il reparto di ortopedia.
Ottima esperienza
Sono stata al pronto soccorso il 13 marzo 2022 ed ho trovato personale gentile, preparato ed attento.
Dopo gli accertamenti mi hanno trasferita in ortopedia, dove il personale è preparatissimo e di una gentilezza infinita.
Un ambiente ospedaliero che mette a proprio agio per la professionalità degli operatori.
10 e lode!
Chirurgia plastica
Sono stata sottoposta a due interventi di chirurgia plastica alle dita sia del piede sinistro che del piede destro.
Bravissimi chirurghi plastici, in particolare il dottor Luca Devalle, ottimo risultato sia estetico che funzionale.
Quando sono stata al pronto soccorso, per altri motivi, sono stati gentilissimi e disponibilissimi.
La mia esperienza di paziente
Accoglienza, tempi di attesa, personale medico, infermieristico e OSS: eccellente ed all'altezza delle situazioni.
Pulizia dei reparti, con gli annessi servizi, da 5 stelle.
Coronarografia con applicazione di uno Stent, eseguita dal Dott. Stefano Drago, perfettamente riuscita.
Ilizarov, ortopedia
In data 7 ottobre del 2018, a causa di un incidente stradale, mi sono fratturato tibia e perone. Da quel maledetto giorno la mia vita è cambiata, ovviamente in peggio.. Per sfortuna mia l'ambulanza mi portò al Maria Vittoria: entrato al p.s., senza neanche spiegarmi il motivo mi sono ritrovato in sala operatoria, con una decina di medici che avevano fretta di operarmi perché era domenica sera. In poche parole, mi sono ritrovato con un fissatore esterno attaccato alla mia gamba sinistra, dicendo che era necessario per circa 60 giorni. Sono passati 11 mesi e tutt'ora ho sto maledetto Ilizarov, con dolori atroci, gamba scura e storta, e non so nemmeno io se un giorno riuscirò di nuovo a giocare a pallone con mio figlio o semplicemente fare una passeggiata insieme a mia moglie...
PAROLA D'ORDINE: SCORTESIA
Mi sono recata al pronto soccorso a seguito di incidente stradale molto spaventata poichè sono alla 11° settimana di gravidanza. Sono stata portata in pronto soccorso con l'ambulanza e fortunatamente non avevo particolari dolori perchè non avevo preso colpi alla pancia, ma ero comunque in un forte stato di ansia e preoccupazione. Ho trovato una infermiera che ho salutato 3 volte e che non mi ha mai risposto e sono stata successivamente visitata dal dottor Bottero, il quale mi ha fatto una visita con ecografia interna senza proferire parola. Alla mia domanda "va tutto bene? come sta il bambino?" mi ha liquidata dicendo "se non ha preso urti e non ha forti dolori, come poteva pensare di sentirsi male per uno spavento?".
Vorrei precisare a tutti questi dottori che per chi non ha, come noi pazienti, conoscenze mediche, ogni dolore o sintomo può essere preoccupante. Ci affidiamo a loro perchè non siamo capaci di valutare da soli in autonomia certi sintomi e non per far perdere tempo al personale medico.
Esperienza in Pronto Soccorso
Ho accompagnato il mio ragazzo al pronto soccorso del Maria Vittoria, premetto che aveva semplicemente la febbre, ma molto alta e da piu' di quattro giorni e, avendo avuto un anno prima la meningite, ci siamo spaventati e abbiamo voluto recarci in ospedale. Non posso lamentarmi di come sia stato trattato, lui perlomeno.. Purtroppo ho visto due episodi davvero spiacevoli: una ragazza tunisina su una sedia piangeva per il dolore e chiedeva che la facessero sdraiare, ma ha dovuto aspettare anche per un semplice "arriviamo subito, stia tranquilla". Nella sala dove sono ricoverati i malati, tra l'indifferenza e il cicaleccio degli infermieri (che ridacchiano tra loro anche quando in una corsia c'e' gente che soffre e alcuni possono ricevere brutte notizie (infatti e' quello che e' successo ad una povera signora)) mi ha colpito il fatto che un povero anziano abbia cercato di catturare l'attenzione degli infermieri invano: ben quattro sono passati, lo hanno guardato e visto e se ne sono infischiati. Una delle cose piu' tristi che abbia mai visto, il modo in cui l'anziano cercava di comunicare riuscendo solo a gemere e infermieri passavano accanto ignorando i suoi chiari segnali per ricevere le attenzioni dovute. Il medico che aveva in cura il mio ragazzo non aveva il camice ed era imbarazzante rincorrerlo per strappargli di bocca quattro parole, non mi ha spiegato nulla (!) nonostante poche e semplici domande e non mi ha mai neanche guardato in faccia. Generale mancanza di professionalità e cortesia. Se avete problemi, specialmente se avete parenti anziani, non consiglio il Maria Vittoria.
Reparto Rianimazione
Un ringraziamento a tutta l'equipe del reparto per la competenza, la professionalità e l'umanita' che hanno riservato alla mia mamma, in quanto ricoverata, ma anche a noi parenti. Purtroppo lei non ce l'ha fatta, ma nei quattro giorni che ha trascorso in quel reparto, tutti hanno fatto del loro meglio. Grazie ancora.
Epidurale sacrale
Un sentito grazie a tutto lo staff della sala operatoria ed al reparto della terapia del dolore; ho trovato tanta professionalità e gentilezza.
Reparto Ortopedia
Reparto Ortopedia. Ottima l'accoglienza, anche fuori dall'orario di visita. Medici facilmente raggiungibili e disponibili. Infermieri competenti, disponibili e cordiali. Capo-sala e assistente sociale veramente cordiali ed efficienti. Personale OSS operosi e gentili.
Pronto soccorso per stato confusionale e assenza
Qualche giorno fa, in mattinata uscendo dal posto di lavoro, ho avuto i primi sintomi di una crisi di disorientamento spaziale e soprattutto temporale. Non essendo la prima volta, sono andata subito a casa e ho aspettato che passasse.
Purtroppo il malessere peggiorava sempre più. La situazione in cui mi trovavo è difficile da spiegare, nonostante mi sentissi "fuori dal mondo", non comprendessi ad esempio in quale momento della giornata fossi, capivo perfettamente di stare molto male.
Ho provato a mettermi supina, a togliere il cuscino, a bere due gocce di Cointreau in quanto vasodilatatore (ricordo un mio professore che raccontava di essersi salvato da un infarto, ma, ahimè, quel dito di alcoolico sarebbe stata causa da lì a qualche ora di un dolore ben diverso).
Stavo tanto male, non ero agitata, ma ho temuto addirittura per qualche istante di morire, ho telefonato all'Ospedale Maria Vittoria ed è arrivata un'autoambulanza.
All'arrivo, come per miracolo, il disturbo aveva lasciato il posto a spossatezza. Ricordai in quel momento che i neurologi consultati precedentemente mi avevano consigliato, nel caso si fosse ripetuto un simile episodio, di andare al pronto soccorso e fare eseguire subito dopo l'attacco un EEG, unico modo che poteva aiutare a far capire loro la possibile causa - erano infatti negative tutte le analisi fatte fino a quel momento.
La Dottoressa che mi ha accolto mi ha detto che le risultava una cartella clinica di un ricovero mio al pronto soccorso nel 2004, ben dieci anni prima, come lei continuava a sottolineare, relativo ad un episodio di amnesia transitoria e che eravamo ormai nel 2015 e che quindi io non avevo alcun problema se ancora ero lì vigile e presente."Perché così io la vedo. Forse", diceva la Dottoressa rivolta a me, "lei è un tipo apprensivo".
A nulla è valso riferirle che l'attacco attuale faceva parte di molti altri diversi per caratteristiche dall'amnesia transitoria del 2004, a nulla è valso l'averle detto che il neurologo voleva facessi un'analisi, non ricordavo quale, che andava eseguita subito dopo il sintomo in un pronto soccorso. La Dottoressa continuava a dire "Però che memoria! Ricorda pure che la prima amnesia l'ha avuta nel 2004. Vuole che le faccia un'analisi, che analisi? Una TAC...?" e ancora aggiungeva che non potevo presentarmi per richiedere una tac o quant'altro.
Le ho riferito poi, per cercare di convincerla del mio precedente malessere, l'episodio di avere bevuto mezzo dito di alcolico. Lei ha ascoltato, ha detto che potevo andare, che avrebbe provveduto il mio neurologo a indagare sull'evento.
La Dottoressa però, prima che andassi, dopo un breve consulto con altri, mi ha fatto richiamare per un prelievo del sangue.
Fatta l'analisi mi ha congedato senza spiegare nulla sull'analisi, sul perché, sull'esito... Mi ha lasciato solo il tempo di dirle: "Ora ho ricordato, il neurologo consigliava un EEG".
Risposta:"EEG alle 16.17? Lei mi chiede un EEG alle 16.17? A quest'ora... ”.
Mi arrendo, sto per uscire e guardo la cartella clinica, vedo: analisi del sangue P. etanolo e ancora "la paziente non accusa alcun mal di testa, nessun cenno di nausea..." Avevo detto di avere mal di testa.
Ritorno indietro e chiedo come mai un'analisi del sangue sull'etanolo? Biascica qualcosa...
La guardo in faccia per fissarla nella memoria. Ho anche nausea.
Era stata così trovata la motivazione al mio malessere.
Reparto Cardiologia
Sono stata ricoverata alcuni giorni presso il reparto di cardiologia e da quando sono entrata nel reparto sono stati tutti gentili e premurosi con me.
Il reparto è ben seguito, i pazienti sono tenuti sempre sotto controllo e tutto lo staff è prontissimo ad ogni evenienza. Medici e infermieri sono deliziosi e simpatici, cercano di alleviare il peso della degenza con molta professionalità, umanità, educazione e gentilezza. Il Dott. Imazio è una persona fantastica e un medico insostituibile. Nella negatività della malattia qualcosa di positivo ci vedo grazie a lui. Per fortuna che persone così nella Sanità italiana esistono e per fortuna che strutture ospedaliere del genere ci sono.
Grazie a tutto il reparto di cardiologia.
Pronto soccorso
Mio marito ed io siamo arrivati in ambulanza, dopo un terribile incidente stradale, il giorno di Capodanno. Praticamente siamo stati trattati come degli insetti fastidiosi, o almeno quella era l'impressione. Siamo stati in P.S. dalle 5.00 del mattino fino alle 12.00. Ci hanno fatto le radiografie, poi siamo stati visti da un ortopedico, quindi siamo stati dimessi. Secondo loro era tutto a posto. Durante il pomeriggio mio marito continuava ad avere dolori alle costole ed io avevo la mano gonfia e dolorante. Ci siamo recati al C.T.O. dove hanno riscontrato a mio marito una costola rotta e a me lo scafoide incrinato e mi hanno messo il gesso.
ODONTOSTOMATOLOGIA - OTTIMO SERVIZIO
OTTIMO REPARTO.
Molto bravo il primario dott. Bertolotto.
Si può anche accedere direttamente passando dal pronto soccorso.
Ringrazio ancora
Forse qualcuno di voi si chiedera' come mai ci sono sempre pochi commenti positivi e molti negativi, il fatto e' che tutti noi ci lamentiamo molto quando le cose vanno male, mentre dimentichiamo in fretta quando siamo stati trattati bene... Io voglio ringraziare ancora tutto lo staff del reparto di terapia intensiva neonatale per come e' stata curata mia figlia cecilia (a cui ho aggiunto MARIA VITTORIA): ora ha 40 giorni e sta bene. Un grazie particolare al primario, dott.ssa Guala. Ci vediamo presto per la seconda visita di controllo.
Procreazione assistita- dr.ssa Poso, dr.ssa Musio
Mi sono trovata molto bene!!!! Mi hanno messa subito a mio agio, sono persone dolcissime e ringrazio in particolare la dottoressa Poso Francesca e la biologa dottoressa Musio Valeria.
Ortopedia Maria Vittoria
Nella mia esperienza personale ho riscontrato poca attenzione alle esigenze del malato, con successive dimissioni affrettate.
Reparto di Neonatologia
Fino a ieri ignoravo l'esistenza di questo ospedale, mia figlia Cecilia, nata il 03 02 2012, e' arrivata qui in pessime condizioni grazie all'incompetenza di un altro ospedale di cui non faccio il nome, perchè non e' giusto senza la controparte. Comunque, tornando a noi, nel giro di 24 ore si e' praticamente risolto il problema e, facendo tutti gli scongiuri possibili, tra pochi giorni potro' portarla a casa in piena salute. comunque vada a finire posso solo ringraziare tutto il personale del reparto di neonatologia del maria vittoria, sono stato trattato come un fratello, mia figlia era trattata come figlia loro, sono molto competenti e soprattutto umani, perche' dovete capire (cari signori dottori che non avete queste qualita') che a volte il malato ha piu' bisogno di una parolina bella che di una pasticca... imparate dallo staff del reparto di neonatologia del maria vittoria. grazie, grazie e ancora grazie, in particolare alle infermiere che pulivano e medicavano Cecilia con tanto amore senza nemmeno conoscerla!!!
Lascio a voi il commento
Il giorno 23 ottobre 2011 ore 11.00 circa, mia madre, che non presentava particolari patologie pregresse, è stata ricoverata presso il pronto soccorso, per un problema respiratorio e qualificata come codice verde. Alle 15.30 circa un medico mi diceva che tutti gli esami erano nella norma e che dopo la ripetizione di un esame, in caso di esito negativo, mia madre sarebbe stata dimessa la sera stessa. Nel tardo pomeriggio le condizioni sono peggiorate e si è deciso di trattenere mia madre. La mattina seguente (24/10) alle ore 11.00 circa siamo stati contattati perchè le condizioni di mia madre si erano aggravate e quando siamo giunti in ospedale era già deceduta. La dottoressa alla quale abbiamo chiesto chiarimenti, saltate tutte le parole di circostanza, ha parlato di embolia polmonare bilaterale. alla richiesta di avere le cartelle cliniche (ore 13 circa) ci ha detto che erano già in archivio e di fare richiesta; poi si è messa a sciorinare statistiche sul numero di pazienti trattati dal suo reparto. Fatta richiesta il giorno 28/10 siamo ancora in attesa di poter accedere alla documentazione ed a questa mattina (mi sono recato di persona) non si sa quando una fantomatica signora troverà il tempo di firmare il modulo SDO che ci consentirà il ritiro. Non aggiungo altro anche se ci sarebbe molto ancora da raccontare.
Grazie dr. Navarra della Rianimazione e staff
Un grazie a tutta la Rianimazione e in particolare al Dr. Mauro Navarra, il quale, come mi ha detto personalmente, mi ha ridato la vita nello stesso Ospedale in cui sono nata quasi 38 anni fa. Grazie a tutti. Un grazie anche al Primario di Ginecologia dr. Armellino, il quale si è subito interessato del mio caso, dopo il mio arrivo da Asti e dalla Rianimazione del San Giovanni Bosco che mi ha trasferita dopo poche ore al Maria Vittoria per competenza ginecologica. Grazie.
Pronto soccorso
Dopo un'ora che respiravo con difficoltà, ho deciso di chiamare il 118 e sono poi stato trasportato con ambulanza al Maria Vittoria alle ore 4.30 di notte. Io soffro di attacchi di panico, ma sono molto controllati.. questa notte non respiravo per altri motivi che tutt'ora non so.. farò delle visite cardiologiche a pagamento perchè in ospedale non mi hanno fatto nulla e la cosa assurda che mi succede da anni al MARIA VITTORIA è CHE NON HANNO MAI FARMACI.. Un ospedale che non ha delle gocce per la pressione... un'altra volta non avevano la novalgina per i dolori e una volta che è stata operata mia nonna, mia mamma doveva portare lei le pastiglie.. MA NON E' UNA VERGOGNA? io respiro ancora un po' male e non ho avuto nemmeno un esame del sangue e nemmeno un elettrocardiogramma Chi mi ha visitato non aveva voglia di fare nulla, dovevo spingermi io con i piedi sulla carrozzina. La sanità va male per certa gente che sarebbe da licenziare.
Ogni volta in questo ospedale dicono che non hanno i farmaci perchè non ci sono soldi. .ma per me sono solo grosse bugie.
Urologia
Non servono molte parole: sono stato trattato benissimo sotto ogni punto di vista.
RISCHIO EDEMA POLMONARE
Il giorno 27/5/11 mia figlia ed io siamo state portate al P.S.al Maria Vittoria in seguito a grave incidente stradale, nel quale mia figlia di 20 anni ha riportato una frattura somatica amielica L2 e L3 e traumi minori.Dopo essere stata trasferita in ortopedia,il 2/6 veniva già dimessa dall'osped.SOLO con terapia a base di Clexane e con indosso il busto Jewet. A casa ha iniziato ad accusare febbre e dolori alla gamba sx e dopo 7 gg. ritornava in P.S. per approfondire gli accertamenti. Dalle 11.00 (ora di arrivo) alle 19.00 è stata sottoposta a TAC (esito negativo), visita in sala traumi (qui le viene somministrata iniezione di muscoril e, per la febbre- 39° - viene trasferita in medicina al D.E.A. dove esegue prelievo del sangue e dove le viene somministrata flebo di antibiotico, dopo aver ancora eseguito una RX toracica di controllo dall'esito negativo). Al momento delle dimissioni le viene assegnata terapia a base di Clexane e Antibiotico, ma la natura del dolore alla gamba come quello della febbre rimane un'incognita. Nei gg.successivi il quadro clinico non migliora, anzi, il giorno 14/6 la gamba sx è più gonfia della dx di 4-5 cm. Decido di portarla al CTO dove le viene prontamente diagnosticata (confermata poi con ecodoppler) una grave trombosi e tutt'ora è sottoposta, sempre al CTO, a terapia idenea per risolvere questa patologia.
Ora mi domando: come mai al Maria Vittoria non sono stati in grado di diagnosticare questa gravità? Non solo, ma non hanno neppure valutato l'ipotesi che poteva trattarsi di trombosi. E mi domando :visto che il Maria Vittoria non è attrezzato per una risonanza magnetica (ammesso che fosse servita per un'indagine più approfondita), perchè non mi è stato consigliato di farla altrove? Stabilito dalla TAC che non risultava un'ernia del disco, nè si era in presenza di sciatalgia (perchè in questo caso la gamba non gonfia) io, sua madre, che non sono medico, ho capito che si trattava di circolazione e se non fossi stata più che precipitosa, avrei perso mia figlia perchè la trombosi è arrivata fino all'ombelico!!! Morale: talvolta siamo più medici noi di noi stessi che non coloro che lo fanno di professione.
Pronto soccorso
Inizio anno 2011, ho portato un mio genitore per dolore acuto al torace e alle braccia al pronto soccorso; aggiungo cardiopatico grave e già operato 10 anni prima di by-pass coronarici. viene dimesso per dolori costali, due giorni dopo ha riportato un peggioramento, quindi di nuovo al pronto soccorso e, dopo una lunghissima attesa di 8 ore, senza sapere perchè il no al consulto cardiologico, effettuano finalmente analisi del sangue specialistici per il cuore. Responso: INFARTO DEL MIOCARDIO con occlusione di by-pass. 7 giorni in rianimazione...
Sono senza parole, il personale infermieristico sbuffava ed è stato pochissimo professionale; il dottore di turno, dopo essersi scusato, ha prestato le cure necessarie.
Quindi io dico: attenzione alle persone che hanno già un quadro clinico gravissimo, non trattate le persone come se fossero tutte analfabete, e un pò più di personale professionale e competente non guasterebbe.
FRATTURA NON DIAGNOSTICATA
SENZA PAROLE. I MEDICI DEL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE MARIA VITTORIA NON SI SONO ACCORTI DI UN FEMORE ROTTO.
SOLO DOPO 6 GIORNI IL PAZIENTE, DEFINITO IN PRATICA ANZIANO CHE SI LAMENTAVA TROPPO, è STATO TRASFERITO IN UN ALTRO OSPEDALE CHE FINALMENTE HA DIAGNOSTICATO LA FRATTURA AL FEMORE!
NEL FRATTEMPO IL PAZIENTE VENIVA SPOSTATO SENZA RIGUARDO... CON NON SI SA FORSE QUALI AGGRAVAMENTI PER LA FRATTURA!
ALLE RICHIESTE DI NOTIZIE SUL MOTIVO DI UN DOLORE COSì FORTE, IL MEDICO DI TURNO NON HA SAPUTO RISPONDERE..
Problemi cardiaci
Colpito da infarto, venivo portato il 1 di febbraio in sala per intervento alle coronarie. Grazie per la vostra gentilezza e competenza, se sono vivo lo devo a Voi.
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