Ospedale Luigi Sacco Milano
Giudizio dei pazienti
Recensioni dei pazienti
26 recensioni
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Assistenza pronto soccorso
Dopo 6 ore in pronto soccorso, non trovavano più la mia cartella. Primo esame alle 08 con pressione, ecc. Dopo due ore chiamato per i controlli con dott.sa infastidita da che cosa non saprei. Durante la visita effettuato prelievo del sangue.
Dopo 4 ore richiamato per fare lastra. In sei ore uno del reparto infettivologia non si è degnato di visitarmi né di valutare gli esami pronti. Quante ore di attesa mi aspetteranno ancora? Assistenza pessima per un caso codice verde.
Pre ricovero
Ho fatto un pre ricovero per un intervento ginecologico.
Personale gentile e molto attento.
Mi sono trovata bene.
Trattamento paziente Covid
Ringrazio tutto lo staff medico e infermieristico per l'eccellente assistenza.
MI HANNO LETTERALMENTE SALVATO.
Chirurgia 2: intervento d'urgenza al peritoneo
Intervento eseguito in urgenza il 23 luglio 2023 dal bravissimo dott. Michele Crespi e dalla dott.ssa Zaffaroni al peritoneo. Non mangiavo più e vomitavo scuro, mi hanno salvato con grande professionalità.
Ringrazio tutto lo staff medico, gli infermieri ed il medico del pronto soccorso.
Grazie di cuore per la grande professionalità e sostegno post operatorio al DOTT. CRESPI E ALLA GIOVANE E BRAVISSIMA DOTT.SSA ZAFFARONI.
Chirurgia 1 - Prof. Danelli
Sono stato operato di ernia inguinale il giorno 14 giugno u. s.. Vorrei rivolgere un sincero ringraziamento a tutta l'equipe del reparto di Chirurgia 1 diretto dal Prof. Piergiorgio Danelli, che mi ha operato. Ho apprezzato la competenza e la professionalità tutta al femminile della chirurga e della sua assistente. Ma ringrazio anche tutti coloro che ne hanno dato assistenza. Ringrazio inoltre l'anestesista ed un giovane infermiere che mi ha tenuto compagnia sino al trasferimento in sala operatoria. Cosa davvero molto rara. Eppoi gli infermieri del reparto e tutti gli addetti alla cura dei pazienti. Insomma, un vivo plauso a tutti per la professionalità e l'umanità con cui mi hanno assistito. Peccato solo il non aver saputo il nome della chirurga e dei suoi assistenti. Vadano a loro i miei più sentiti ringraziamenti ed il mio più vivo apprezzamento per come mi hanno curato ed umanamente trattato. Esprimo a tutti il voto più alto consentito dalla customer.
Recensioni Centro prelievi
Ringrazio lo staff del Centro Prelievi di oculistica per aver effettuato ben oltre l'orario d'obbligo il 21 c.m. un prelievo del sangue, consentendomi così di terminare la visita di pre-intervento.
Ancora grazie.
Nefrologia - paziente in dialisi
Desideriamo ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e le OS del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano. Nostro papà Luigi è stato seguito, qui, da tutti, con estrema cura, delicatezza, e professionalità, nella fase finale della sua vita, tale che l’ambiente ospedaliero era diventato quasi familiare per lui, da farlo stare sereno e tranquillo. Il personale infermieristico e le OS sono stati semplicemente meravigliosi, sempre gentili, sempre pieni di garbo e pronti ad intervenire senza farsi attendere, e senza mai perdere la pazienza. I medici tutti sono stati sempre disponibili e attenti a darci tutte le informazioni del caso, a suggerire cambi di terapia quando necessario, sempre pronti ad incontrarci, per accompagnare anche noi, per aiutarci a comprendere il cammino che nostro papà, di 87 anni, stava facendo, sempre con garbo e professionalità, senza forzare la mano. Questa esperienza è stata per noi un chiaro esempio di eccellenza della sanità pubblica. Non eravamo mai stati al Sacco precedentemente, ci siamo capitati “per caso”, grazie all’ambulanza del 118 che ha portato al Pronto Soccorso dell’Ospedale nostro papà (e anche del Pronto Soccorso ci ha colpito la solerzia e l’efficacia nell’agire immediatamente, senza tralasciare nessun dettaglio), per cui l’Ospedale ha rappresentato per noi una bella sorpresa. 10 e lode. Alcuni edifici e padiglioni non avranno lo styling moderno di altri ospedali milanesi, ma la pulizia degli interni è sempre stata curata, da far risplendere in qualche modo anche gli esterni, che certo meriterebbero qualche investimento in più anche solo come segno di riconoscenza verso le persone che vi lavorano con passione e dedizione.
Visita gastroenterologica: tempi lunghissimi
Oggi arrivo per un appuntamento dal gastroenterologo fissato per le ore 16.50. Alle 15.45 ero già in reparto in quanto dovevo fare l'accettazione. Fuori dallo sportello era indicato che gli stessi avrebbero chiuso alle 16.00, ma al mio arrivo erano già tutti chiusi e una dipendente mi ha comunicato che avevano già chiuso le casse e quindi avrei dovuto pagare al padiglione 2, ai poliambulatori. Ritorno al padiglione 16, non ritrovo più gli ambulatori dove mi ero recato un anno prima. Entro in una stanza e una infermiera mi dice che hanno cambiato la disposizione e devo arrivare agli ambulatori con un ascensore... Peccato che sia claustrofobico e non prenda ascensore. Così lei, scocciata, mi lascia passare dal reparto, precisando che mi sta facendo un favore. Alle 17.30 entra il paziente che aveva l'appuntamento prenotato alle 15.00 e che aspettava qui dalle 13.00... Alle 18.15 sono ancora qui che aspetto di essere chiamato... e dovrò pure pagare il parcheggio ad ore. Vergognoso.
Pronto Soccorso
Arrivo in pronto soccorso la domenica di Pasqua con problemi di difficolta' nel linguaggio. Mi trovavo a Milano per la nascita del mio primo nipotino e provenivo da altra Regione. Immediatamente mi hanno sottoposto a tutti i test clinici con conseguente ricovero. Dopo una settimana di indagini, grazie alla grandissima professionalita' e competenza, scoprono un fibroelastoma/ papilloma al cuore di cui non ero a conoscenza, benchè avessi fatto un ecodoppler solo sette mesi prima, con conseguente intervento al cuore eseguito al Niguarda
Penso che mi abbiano salvato letteralmente la vita.
Non finirò mai di ringraziare tutti del pronto soccorso, infermieri carinissimi e soprattutto gentilissimi. Non ultimi per importanza, grazie al favoloso staff di medici, capaci di ripetere esami per arrivare a colmare i propri dubbi.
Complimenti.
Visita ORL con strascichi
Sono 4 giorni che per colpa di un controllo ORL di "routine", sento l'orecchio destro come ovattato, come se non facessi altro che immersioni qua a Milano Centrale, e sento anche dei fischi. A questo punto dubito che anche il sinistro sia del tutto ok, visto che il trattamento è stato identico, probabilmente c'è tra i due una differenza sostanziale che mi impedisce di valutarlo correttamente.
Zero fiducia.
Pronto Soccorso
Ho sempre parlato bene di questa struttura, ma oggi sono stati scandalosi.. Visitato la prima volta alle 14:01 con ECG e misurazione della pressione, alle 21:03 ancora non sono riuscito ad ottenere una visita e una conseguente cura. Diverse persone arrivate dopo di me con le proprie gambe e sono uscite poco tempo dopo.
Oncologia Ospedale Sacco
Ringrazio tutto il personale dell'Oncologia del Sacco, la primaria La Verde, la stupenda Dott.ssa Gambaro, le infermiere Daniela, Anna, Monica, Stefania e Nunzia per avermi seguita con professionalità e soprattutto per avermi donato protezione e sorrisi. Per non parlare del'empatia del Dott. Mancini, senologo e chirurgo, che il 9.03.2020, in piena pandemia, mi disse: signora non si preoccupi, io non l'abbandono.
Grazie.
Test cardiologico da sforzo
Ottimo approccio con il paziente, buona la preparazione al test e l'affiancamento durante la prova. Complimenti all'equipe molto professionale.
Reparto Pneumologia
Ricoverato mio padre per 4 mesi causa Covid. Competenza medica eccellente, il dott. Dejan Radovanovic ha dimostrato professionalità e umanità nella cura della malattia, a differenza di altri medici delle equipe che si sono dimostrate poco umane sia con mio padre che nel rapporto con me, che è stato davvero pessimo.
Il personale (OSS e infermieri) con poca cura del paziente sia nella pulizia che nella cura umana. Credo che questo lavoro vada fatto con amore... Mio padre è stato lasciato 3 mesi in una stanza solo, senza TV, con un muro davanti a sé, senza mai una parola di conforto e pregando più volte di farsi sistemare e pulire... Davvero inaccettabile.
Cure sub acute
Camere chiuse a chiave, assistenza inesistente. In questo particolare momento il reparto ospita pazienti COVID anziani provenienti da altri ospedali. Mia mamma è stata lasciata in un bagno di urine e feci per oltre 2 ore, pur avendo sollecitato assistenza.
Non posso esprimere giudizi se non per quanto riguarda l’esperienza con mia mamma.
Ortopedia eccellente
Due anni fa, dopo una gita di qualche giorno dove avevo camminato molto, ho iniziato ad avere un forte dolore al piede. Recatami in un pronto soccorso ortopedico di Milano, mi avevano fatto una radiografia e mandato a casa dicendomi che non c'era nulla ed eventualmente di tornare ad un controllo se il dolore non fosse passato. Dopo qualche giorno chiamai il numero verde regionale per fissare il controllo e decisi di optare per l'ospedale Sacco, vista la breve tempistica per ottenere l'appuntamento. Trovai la dott.ssa Miriam Grassi e rimasi senza parole: non avendo neppure sottomano la Rx fatta in pronto soccorso, ma soltanto visitandomi, mi diagnostico una frattura da stress al V metatarso, confermata dalla Rmn che mi ha prescritto per scrupolo, spiegandomi che questo tipo di fratture spesso non sono evidenti dalle lastre. Grazie a lei ho tenuto il piede a riposo finché la frattura non si è consolidata. Se avessi seguito il consiglio del primo ortopedico ci avrei camminato sopra, peggiorando ulteriormente la situazione che già era parecchio dolorosa!
Grazie di cuore Dottoressa!
Pronto Soccorso
Premetto che scrivo solo adesso l'esperienza di mia mamma presso il pronto soccorso, perché ho scoperto solo ora questo sito. Due anni fa mia madre (aveva 84 anni) si presenta nel mese di agosto al pronto soccorso. Aveva febbre, malessere generale e tosse. Viene lasciata praticamente tutta la mattina e buona parte del pomeriggio in sala d'attesa senza mai farle l'accettazione al triage, nonostante fosse andata più volte a chiedere. A questo punto portiamo la mamma al San Carlo di Paderno Dugnano, dove restiamo fino alle una di notte è vero, ma dopo tutti gli esami scopriamo che aveva la polmonite.
Basita
20 giorni fa circa, verso le 9.00 del mattino, mi sono recata in pronto soccorso per un forte dolore pelvico che mi piegava la gamba. Al triage mi fanno entrare subito, il medico mi visita tempo dopo e mi manda in ginecologia. Arrivata al piano, dal pronto soccorso, come pronto soccorso mi mettono seduta e, quando arriva, il medico visita prima due signore che erano note al reparto, una terza che aspettava da tempo e una quarta, anch'essa dal PS, ma con forti dolori. A questo punto se ne va e io resto lì ad aspettare. Quando arriva la nuova dottoressa mi visita, mi fa eco, chiama un'altra medico in consulto e mi rimandano giù dicendomi di rifare l'eco perché la loro non funziona tanto bene. Torno in PS. Mi fanno eco addome. Alle 20.30 circa riesco a rivedere il medico che mi ha accettato in PS. Lo prego di dimettermi visto che mi stanno tenendo seduta da 12 ore e voglio sdraiarmi. Ride, dice di sì e se ne va. Nel senso che cambiava turno e se ne é andato a casa. 12 ore dopo, supplicando l'infermiere, il quale va dal medico entrante, vengo dimessa con diagnosi di varicocele pelvico. A casa guardo le ecografie. In ginecologia mi refertano la prostata, mi viene un dubbio perché sono una donna, in eco generale mi vedono la colecisti, l'ho tolta 20 anni fa. Prenoto visita ginecologica privatamente, altrove. Ho 7 fibromi nell'utero, uno dei quali ha le dimensioni di un quarto mese di gravidanza. Uno dei fibromi, di 4 cm. sul punto in cui avevo dolore. A gennaio verrò sottoposta ad isterectomia, asportazione dell'utero che rischia di provocarmi un'emoraggia inarrestabile. Lo shock è stato grande, la rabbia immensa. Ero sola e assolutamente non preparata a questa notizia visto che avevo da poco fatto una eco transvaginale in un ospedale in cui mi avevano detto che stavo benissimo. Il mio problema? Che non mi lamento benché abbia dolore, rispetto il lavoro delle persone e confido nella competenza dei sanitari. In questo caso assolutamente mal riposta. Presto farò anche una eco addome perché sono curiosa di sapere cos'ho al posto della colecisti. Vi ringrazio per il pessimo lavoro e consiglio di sostituire gli ecografi.
PRONTO SOCCORSO
Mi sono recato sabato 22 settembre per una urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Sacco di Milano, mio padre aveva male al petto. Sono giunto al pronto soccorso alle ore 11.04. Dopo 30 minuti gli infermieri hanno provato pressione e battito cardiaco, rilevando una forte fibrillazione. Mio padre e' stato invitato ad uscire ed attendere di essere visitato dal cardiologo. L'attesa si e' protratta sino alle 16.02 del pomeriggio, nonostante fosse l'unica persona presente nel tabellone delle urgenze (il tutto documentato con una foto in mio possesso). Gli infermieri mi hanno piu' volte detto che il medico era nei reparti a 800 metri di distanza. Mi sono recato nei reparti nel tentativo di rintracciarlo, ma non si trovava. Tornato al posto di primo soccorso, ho richiesto nuovamente un aiuto poiche' mio padre era esausto sulla sedia. Cosi' mi sono sentito di andare via e trasportarlo presso una altro ospedale. Appena giunto presso un altro ospedale ,mio padre e' stato soccorso immediatamente. Ricoverato per un infarto.
Settoplastica. Tutto bene ma...
Sono stata operata l’altro ieri al setto nasale. Operazione perfettamente riuscita, chirurgo bravo e gentile, così come i suoi assistenti.
Purtroppo peró dalle 7.30 del mattino, mi hanno operata alle 16.45. Inoltre nelle camere non c’è la televisione (quella in salotto basta mi hanno detto) e anche se ti chiedono di scegliere il menù, ti portano ció che c’è perlopiù tutto freddo (dalla colazione alla cena).
Non ci siamo
Il 22/12 il mio ragazzo è stato portato al loro pronto soccorso a causa di un incidente in moto. Io l'ho raggiunto appena saputa la notizia. Appena entrata mi sono ritrovata in una sala d'attesa sporca e soffocante a causa del riscaldamento eccessivo. Mi sono quindi recata allo sportello del triage per avere informazioni circa la salute del mio ragazzo. Ho trovato ben 3 persone davanti allo stesso pc e nessuno dei 3 si è minimamente degnato di guardarmi in faccia nonostante mi fossi rivolta a loro. Quando finalmente una di loro si è degnata di guardarmi in faccia, mi ha ben piazzato una mano davanti la faccia per farmi capire di tacere. Alchè innervosita le ho fatto gentilmente notare che erano più di 10 minuti che ero lì davanti a loro e che insieme a me c'erano anche altre persone che avevano bisogno perché stavano male ed altre che volevano sapere come stavano i loro cari ricoverati. La signora senza nemmeno guardarmi in faccia mi ha detto che ero anche fortunata che stavo aspettando solo da 10 minuti e che loro erano intenti a fare il cambio turno. Vorrei ben capire cosa ci faccia questa signora allo sportello dato che la stessa scena è capitata ad un'altra signora dopo di me ed ancora a me il giorno dopo... Forse, come in altri ospedali, dovrebbero mettere una persona fissa che accolga le persone che stanno male e quelle che devono andare a visitare i parenti in pronto soccorso???
Altra problematica è il tempo di attesa infinito tra una eco/tac/radiografia e l'altra, e poi altra attesa infinita per gli esiti e la poca presenza di personale direi, dato che per avere il parere di uno specialista abbiamo dovuto aspettare non so nemmeno quante ore, per poi nemmeno vederlo in faccia, dato che ha dato il suo parere all'infermiera senza nemmeno aver visitato il mio ragazzo.
Il giorno seguente, ovvero il 23/12, il mio ragazzo avrebbe dovuto essere dimesso alle 16.00. Ovviamente dopo aver aspettato ancora per tutta la mattina di fare una radiografia e quindi lo specialista. AVREBBE dovuto essere dimesso, in quanto è stato dimesso alle 22.00 passate perché dalle 16 del pomeriggio il sistema informatico per fare le certificazioni di infortunio sul lavoro dell'ospedale ha smesso di funzionare. Bene,il mio ragazzo è rimasto buttato in un letto nell'astanteria dalle 16 che doveva essere dimesso,fino alle 22.00 passate senza nemmeno aver mangiato, perché non gli hanno nemmeno portato la cena. In tutto questo ho gentilmente chiesto all'infermiere di turno in astanteria se era possibile sapere se il sistema avesse ripreso a funzionare a breve o se, come ci avevano detto, il dottore di turno avrebbe potuto fare a mano il certificato. Quando in precedenza lo ha chiesto il mio ragazzo, l'infermiere senza nemmeno lasciargli finire la frase lo ha rimandato nel letto dicendo che non era compito suo. Quando l'ho chiesto io, mi ha risposto che non era compito suo e che non poteva andare a chiamare il dottore e che non sapeva niente. Il tutto per poi scoprire che il carissimo dottore, pensando che il sistema per le certificazioni avesse ripreso a funzionare, NON AVEVA VOGLIA di farlo a mano.
Io rimango allibita da queste persone che fanno un lavoro in cui dovrebbero dimostrare un minimo di empatia e disponibilità verso chi sta male o i loro cari. Ancora di più se le persone sono praticamente costrette a rimanere in ospedale a causa di un loro problema.
Inoltre, in tutto questo, c'erano persone che stavano molto peggio del mio ragazzo ma che erano buttate in corridoio ad aspettare che si liberasse un letto in astanteria! Penso che come noi volevamo andare presto a casa, loro avevano altrettanto bisogno di quel letto.
Piccola lesione al polmone.
Ortopedia: mai visto un reparto così accogliente!
I ringraziamenti ai Dottori li farò in un secondo commento per la loro straordinaria competenza etc.
Quello che voglio sottolineare di questo reparto è l'accoglienza, la familiarità, la disponibilità con cui tutti, nessuno escluso, lavorano per il benessere psicologico e fisico dei pazienti.
Dottori, infermieri, OSS, aiutanti... un'equipe straordinaria.
Se non fossimo in Ospedale, passatemi la battuta, grazie al loro sorriso e la loro cordialità, senza mai tralasciare l'assoluta professionalità, sembrerebbe di essere al Villaggio Valtur!!!
Dubbi e perplessità
Alcuni mesi fa sono stato al PS per problemi respiratori e di occlusione. La dottoressa e l'infermiera son ostate molto gentili e disponibili, ma quando hanno deciso di farmi visitare da un otorino.... Arrivo al piano accompagnato da un infermiere e i due dottori erano molto annoiati di questa mia presenza (figuriamoci io in quello stato come mi son sentito). Il primo medico (cognome tedesco) è stato carino, gentile e molto, molto competente. Il secondo, che parlava a vanvera, è stato MOLTO MALEDUCATO, ANTIPATICO ed irascibile (tutti lo conoscono e ne parlano male). Comunque questa è l'Italia (del nord).
Parcheggio a pagamento.
Capolinea del 12 e del 19.
Reparto Urologia ottimo
Sono stato operato per seminoma al testicolo destro. L'intervento di orchifunicolectomia è stato eseguito dal dottor Gaboardi, che già cinque anni prima aveva operato mio padre per K alla prostata. Il decorso post-operatorio è stato ottimo e sono stato dimesso dopo due giorni dall'intervento.
Personalmente mi sono trovato molto bene al Sacco, forse è più difficile da raggiungere rispetto ad altri istituti, ma è più un neo che un difetto.
Reparto malattie infettive
Presso il reparto Malattie infettive del Luigi Sacco ho molto apprezzato l'assistenza che mi è stata prestata in un ambiente moderno, pulito, luminoso. Tutto il personale con il quale ho interagito ha svolto le proprie mansioni con efficienza e con gentilezza e simpatia. Perfino il vitto, che di solito in ambiente ospedaliero pare non sia un gran che, è stato piu che apprezzabile ed è stato tenuto conto del fatto che sono vegetariano.
Accesso ai reparti da PS
1) il paziente dopo una Tac è tornato in reparto con una ferita alla testa e nessuno sapeva nulla,
2) la dietista si è presentata dopo 10 giorni in reparto
3) il paziente è stato alzato dal letto e messo su una sedia l'ultima settimana di degenza (dal 27 ottobre al 9 dicembre) ecc.
Forse è meglio non commentare...
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