Ospedale Fatebenefratelli Oftalmico Milano
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Nessun rispetto per il paziente
Gli infermieri se ne fregano dei pazienti. Durante orario visita parenti li mandano via perché devono fare le terapie! Le fanno dalle 18,30-19 mentre il resto del giorno nulla. Chiedi acqua calda per camomilla e nulla. Tv rotte che non aggiustano mai.
Terribile esperienza.
Colonscopia
Due ore di attesa immotivate.
Dolore terribile durante la procedura; esecuzione dell’esame in modo incompleto.
La sedazione è durata per i 3 giorni successivi.
Scortesia del personale di accettazione.
Dimessa senza nessun controllo dei parametri vitali.
Iniezione intravitreale
Effettuata iniezione intravitreale praticamente senza anestesia. Dolore nelle ore successive e visione assente, solo percezione da fonti luminose. Rilasciata attestazione della terapia eseguita con indicazione errata dell'occhio trattato. Indicazione di automonitoraggio su modulo che non è stato consegnato all'inizio della procedura terapeutica, come avrebbe dovuto.
Estrema difficoltà di stabilire un contatto telefonico - praticamente l'operatore, dopo lunga attesa, riaggancia senza rispondere. L'unico tentativo andato a buon fine è stato interrotto, senza fornire adeguata informazione, con un categorico "venga di persona". Fosse semplice, considerata la distanza e la visione monocolore. Se questa è assistenza... mi arrendo!
Oculistica - intervento cataratta
Esprimiamo i nostri complimenti per l'intervento effettuato al mio compagno, a livello di rapidità, competenza e risultato.
Pronto Soccorso imbarazzante
Mia figlia 22enne, paziente oncologica, arriva al PS dell’Oftalmico Fatebenefratelli alle 12:30 su indicazione del curante per offuscamento dell’occhio sinistro in atto dalla mattina. Mia figlia è miope e portatrice di lenti a contatto. È ipertesa trattata con farmaci; è a rischio distacco della retina per eccessiva pressione oculare.
Per il PS è codice verde.
Alle 16:05 ancora non è stata visitata dall’oculista di turno. Al PS erano presenti 27 persone alle 12:45. Alle 16:07 ne sono state visitate 5. Il PS ha interrotto le visite per due ore ufficialmente per una riunione. Non credo ci sia molto da aggiungere.
Deluso dalla organizzazione
Tempi di attesa assurdi, appuntamenti mai rispettati. Zero considerazione dei pazienti da parte del personale amministrativo.
Mai una spiegazione. Personale che si assenta contemporaneamente presumibilmente per pause tutti assieme appassionatamente.
Distacco retina
Scortesia assoluta e incompetenza nel diagnosticare un distacco di retina. Mi hanno rispedita a casa dicendo che la mia visione parziale da un occhio era dovuta a Pucker maculare (che ho infatti), ma era invece un più grave distacco di retina ,come poi accertato al ben più efficiente SAN PAOLO.
La dottoressa che mi ha visitato ha anche domandato "cosa è venuta a fare qui?"... Al momento non ho risposto, ma ho pensato: "non so, io non sono un dottore, me lo dica lei...!!!".
Reception arrogante e insensibile
Premetto di essermi recata al PS oftalmico più volte e di essermi trovata ragionevolmente bene, sebbene i tempi di attesa fossero a volte intollerabilmente lunghi (codici bianchi che sistematicamente e senza nessuna ragione apparente passano davanti ai codici verdi e tempi morti di quasi un’ora).
Stamattina porto mia nonna 86enne analfabeta, che ci sente molto poco, non a proprio agio con i medici, per un problema di visione a tunnel da due giorni che ci preoccupava parecchio, in quanto possibile inizio di un quadro che avrebbe potuto comprendere un parziale distacco della retina o un glaucoma.
Entrata oggi alle ore 9:35, ci accoglie un’infermiera (?) in triage che vedendo me e non mia nonna approcciarsi a lei, esordisce giá malissimo con un: “ma lei (la nonna) capisce?”. Innanzitutto mi chiedo che formazione possa aver avuto una signora sui 60 anni infermiera a uscirsene con una domanda così maleducata e inopportuna. Alchè, confusa e poco reattiva ma soprattutto preoccupata per la nonna, le rispondo che no, mia nonna capisce benissimo tutto. Dopo qualche secondo di battitura al pc, mi chiede quale fosse il problema e se fosse sorda, io le rispondo che “sì é un po’ sorda” e data questa informazione mi dice che se non lo fosse stata non mi avrebbe fatto entrare causa restrizioni Covid etc. (delle quali io sono chiaramente a conoscenza) ma ribadisco: mia nonna entra in PS spaventata, sentendoci poco, non a suo agio e 86enne, quindi le rispondo “ok, ma mia nonna ha 86 anni mi sembra quasi offensivo non offrirle assistenza essendo io qui”. Ed eccoci con la sua risposta ASSOLUTAMENTE MALEDUCATA E INOPPORTUNA “ma mia madre ha più di 80 anni ed é arzille e scattante”. Io le rispondo che “beh mia nonna no”, un po’ turbata dalla sua affermazione fuori luogo e cafona ed eccoci alla sua ultima risposta prima di andarci a sedere in sala d’attesa: “mi dispiace per lei”.
Restiamo in attesa quasi un’ora prima di vedere un intero reparto interrompersi senza apparente motivo con gli ingressi che continuavano ad aumentare (premetto che non ci fosse nessuna urgenza o emergenza in corso e che alcuni codici bianchi, forse due, sono entrati prima dei codici verdi) e immagino che io che accompagno la nonna non autosufficiente sia assolutamente da rimbrottare, mentre fermare un intero PS sia, invece, conforme alle norme anti Covid.
Dopo un totale di due ore di attesa, entriamo e la solita infermiera maleducata ci “accoglie” senza tenere conto dei problemi sopracitati di mia nonna, che non sentendo bene ci impiega un po’ a orientarsi. Di conseguenza guardare lei con la sua aria scocciata, come se le stessimo facendo perdere tempo perché improvvisamente si sono decisi a darsi una mossa, mi ha fatto quasi perdere le staffe e al mio “mi scusi, ma più di un’ora di attesa ci ha provato” perché chiaramente mia nonna cominciava a stancarsi così lei, strafottente, rispondere senza guardarmi in faccia e camminando verso la stanza delle visite: “ beh ci sono persone che aspettando anche 12 ore” assolutamente scortese e anche fuori luogo, ripeto, nei confronti di una persona anziana che attendeva da due ore di chi una ripeto PASSATA SENZA FARE ENTRARE E USCIRE NESSUNO (così come altre venti persone) in una sala d’attesa.
Medico che sembrava uscito dalla scuola di specialità, che continuava a chiedere a mia nonna delucidazioni, aspettandosi delle risposte da lei quando gli avevo appena ricordato che è sorda!!!
Quindi io esattamente cosa pensi che ci stia a fare qui?
Assolutamente impreparato a gestire una persona anziana, sorda e e analfabeta e che anzi si spazientiva (all’esame della lampada a fessura si lamentava della poca collaborazione della paziente).
Se potessi, da loro non ci metterei mai più piede ma è l’unico Oftalmico a Milano.
Oculistica - Istituto Oftalmico
Dall'ufficio informazioni, al reparto visite, tutte persone competenti, preparate e gentili.
Vorrei ringraziare la dottoressa Alessandra Serpieri, ho eseguito con lei visita oculistica, OCT e campo visivo.
Sono soddisfatta.
Grazie a tutti.
Pronto soccorso oftalmico
Non ci sono parole per descrivere la dottoressa che ha visitato mio marito per un Herpes zoster.
Non convinti della diagnosi e della terapia e con i dolori che aumentavano, ci siamo rivolti ad un medico in via privata ed abbiamo scoperto che la terapia era errata e non sufficiente.
Abbiamo perso alcuni giorni per l'incompetenza; se dovessero verificarsi problemi irreversibili, la dottoressa ne pagherà le conseguenze.
Visita oculistica
Reception arrogante e maleducata. Durante la visita, nessuna comunicazione col paziente.
Ambiente assolutamente negativo.
Esperienza molto negativa al Pronto Soccorso
Mi sono recato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Oftalmico di Milano per dei forti dolori all'occhio ben due volte in 24 ore. Dopo una prima visita, in cui il problema sembrava risolto grazia alla rimozione di un piccolissimo frammento metallico, sono tornato in orario notturno perché il dolore non accennava a passare e sono così stato visitato dalla oculista, che si è rivolta a me in modo sgarbato e - al termine della visita - ha concluso, nell'anamnesi, che non vi era alcunché. Mi ha prescritto dell'antidolorifico, della pomata e del collirio. Non mi ha nemmeno rivolto il saluto.
Dopo 7 giorni di forti dolori mi sono rivolto a un altro oculista in quanto l'occhio non migliorava: visitandomi nuovamente, il secondo specialista ha trovato nella palpebra un filamento metallico che, oltre a graffiare la pupilla, stava provocando una piccola emorragia. Il corpo estraneo è stato rimosso e l'occhio è guarito in 24 ore. Ah, ovviamente al Fatebenefratelli ho dovuto pure pagare il ticket in quanto codice bianco: ho pagato per una cura inesistente.
Pronto Soccorso
Al pronto soccorso oftalmico gli oculisti li ho trovati MALEDUCATI e poco disponibili all'ascolto. Purtroppo sono stata costretta a recarmi qui più volte. Attese interminabili gestite in modo poco convincente, visite di pochi minuti con medici che sembrano quasi "farti un piacere"... Si credono gli unici ad avere una laurea?
Grande competenza e umanità!!!
10 giorni fa ho portato mia madre al PS dell’ospedale Oftalmico per un forte dolore all’occhio sinistro. Dopo diverse ore di attesa è stata vista dal dr. Monaco. Ha subito capito la gravità della situazione e, in seguito a vari accertamenti, le ha diagnosticato il glaucoma acuto. Ora va molto meglio essendo lei stata inserita in un percorso terapeutico che includeva il trattamento laser d’urgenza. Grande umanità e competenza del dottore...
Pronto soccorso
Massima efficienza, competenza ed umanità da parte del personale tutto.
Pronto soccorso
Entrato al pronto soccorso del 24/7/2018 alle 11.00, sono uscito alle 23.28.
Al di la' della patologia, non si puo' far aspettare le persone cosi' tanto tempo.
Infermieri non preparati al dialogo, strafottenti e altezzosi.
Uso del triage confusionario.
Persone (probabilmente amiche di qualche addetto?) visitate e dimesse velocemente.
E alla fine devo anche pagare il ticket per 3 minuti di visita.
Pronto soccorso oftalmico Fatebenefratelli
Vorrei segnalare la mia esperienza negativa al pronto soccorso oftalmico Fatebenefratelli.
Arrivo al pronto soccorso con dolore forte (non riuscivo a sopportare la luce), occhio rosso e molto gonfio. Codice bianco, attesa 4 ore.
Diagnosi di ulcera corneale, mi danno la cura e mi dicono di ritornare ogni 24 ore!
Dopo la cura avevo la vista offuscata. L'indomani chiedo all’oculista di turno come mai avessi la vista offuscata. Risposta: ha la cornea velata senza una minima spiegazione (ed anche sgarbata). Leggo il foglio illustrativo e mi aveva fatto l'effetto collaterale il farmaco (detto da me, non da loro, che non ti danno una minima spiegazione e si urtano anche se gliela chiedi).
Cura esatta sì, ma inutile, perché in 3 -e sottolineo in 3- non si sono accorti che avevo un corpo estraneo nell'occhio! Vado da un altro oculista privato che mi toglie il corpo estraneo.... Dopo una settimana dolore forte all'occhio. Sono dovuta tornare al Fatebenefratelli perché era mattina presto e non sapevo dove andare... Premesso che non riuscivo a stare con gli occhi aperti per il dolore, arrivo e non c'era nessuno prima di me, ho chiesto dove fosse l'oculista di turno e mi è stato detto che prima doveva fare le visite in reparto e poi sarebbe venuta a visitarmi (alla faccia del pronto soccorso)!
Insomma, alla fine arriva la dottoressa, mi chiede la documentazione passata ( sinceramente una che va al pronto soccorso non pensa a prendere la documentazione, visto che non riuscivo a guardare nulla per il dolore e poi dovrebbero averla archiviata loro da qualche parte)! Le dico che non l'ho portata ma le spiego di aver avuto un ulcera corneale. Con in aria di una che non crede a ciò che dico, mi dice “ se avesse avuto l'ulcera corneale l'avremmo ricoverata “ ... Le dico che mi era stata diagnosticata da 3 dei suoi colleghi lì ed uno fuori! Mi dice che ho un infiltrato corneale e la diagnosi è: LIEVE iperemia congiuntivale (avevo l'occhio rosso e gonfio). E mi dà un antibiotico da mettere nell'occhio, che ovviamente non ho messo ma uscita da lì sono ritornata dall'oculista privato, che mi ha detto che l'occhio era peggiorato. Io gli ho detto “ pensi che stamattina sono andata al pronto soccorso e mi hanno detto che era lieve iperemia congiuntivale ed un infiltrato corneale e basta”. L'oculista, pensando fossi andata in un pronto soccorso generico e non oculistico, mi dice “ ma sa, a volte non trova l’oculista al pronto soccorso, sono medici più generici e quindi ci sta che le abbiano detto questo“.
L'unico che mi aveva indovinatosi è rivelata inutile.
Pronto soccorso
Paziente disabile in carrozzina, con una infezione cronica subito segnalata, è stata fatta aspettare più di 5 ore. Una volta ricevuta, viene trattata con superficialità, in modo sgarbato e maleducato, tanto che le viene chiesto di alzarsi da sola dalla carrozzina per sedersi sulla sedia per visitarla. Dobbiamo chiedere che l'infermiere intervenga perchè non si preoccupava del paziente. La visita è durata al massimo 5 minuti.
Attesa interminabile al pronto soccorso
Cercherò di essere breve, non come la mia attesa... Prima accettazione ore 13.27, dimissione ore 00.32.
Sembra quasi fantascienza ma non lo è!!! 11 ore in una sala d'attesa.
Principale pronto soccorso specialistico oftalmico di Milano con UN SOLO MEDICO!! Assurdo.. Non sto sindacando sull'attesa, dovuta giustamente alle priorità (codici verbi o bianchi prioritari), ma un codice bianco semplice che entra in pronto soccorso per una visita "urgente", può mettersi l'anima in pace, soprattutto se magicamente dopo ore e ore di attesa, assalito da dubbi, chiede spiegazioni e si accorge di non essere più in lista e deve rifare l'accettazione... Infine, visita di 2 minuti con prescrizione di gel oftalmico antibiotico.
Non mancherà segnalazione al direttore sanitario, ma credo sia a dir poco vergognoso che un pronto soccorso così tanto rinomato nel cuore della città, non possa garantire un servizio degno di essere chiamato PRONTO SOCCORSO!! Perchè al pronto soccorso si va per le urgenze e dopo le 5 ore l'urgenza si trasforma in qualcosa di diverso, con la componente della rassegnazione. Non contesto la professionalità del personale medico, ma contesto l'organizzazione e il sistema sanitario in generale...
Ah dimenticavo: devo ancora pagare il ticket!
Grazie!!!
Pronto soccorso
Oggi mi sono recato al pronto soccorso per un dolore forte all'occhio. Dopo 1 ora sono stato accolto in uno studio fatiscente. Il medico mi ha visitato frettolosamente senza neppure ascoltarmi, diagnosticandomi una sclerite e prescrivendomi cortisonici (e con una ironia del tutto fuori luogo). Subito dopo avere applicato le prime gocce, il dolore si è acutizzato molto. Mi sono recato a Monza in clinica Zucchi dove, a seguito di una visita molto scrupolosa, si è riscontrata una lesione alla cornea e nulla di quanto riferitomi al Fatebenefratelli. Sono indignato. Il trattamento è stato superficiale e la cura dannosa.
Pronto Soccorso
Pronto Soccorso imbarazzantemente disorganizzato: 5 ore di attesa per una visita di una persona ottantenne sono decisamente troppe.
Reclamo - Segnalazione
Segnalo che in data odierna ho avuto una pessima interazione, priva di ogni ascolto ed accoglienza, da parte del dott. Monaco, con il quale ero in lista per una visita di pre-intervento (cataratta e trapianto cornea). Mia intenzione sarebbe stata quella di poter fare, non congiuntamente ma separatamente, i due interventi, dando precedenza alla cataratta.
Di fatto il dott. Monaco, dopo due ore e mezza di attesa, mi ha "rimbalzato" in modo molto maleducato al medico inviante, dicendomi che se "non mi andava, potevo cambiare ospedale"!
Spiace molto constatare un tale malfunzionamento di una struttura ospedaliera specialistica che dovrebbe essere all'avanguardia dell'oftalmologia.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
Angela Maria Goglio
Terapia efficace, rispetto INESISTENTE
Soffro di un'ostruzione totale del canale lacrimale sinistro. Purtroppo, a causa anche di una brutta influenza, un giorno ho iniziato a notare i sintomi di una congiuntivite ma, date le condizioni di cui sopra, la situazione si era molto aggravata: soffrivo di dolori lancinanti e il gonfiore all'occhio sinistro era diventato mostruoso. Essendo prefestivo, il mio medico non era disponibile, così in farmacia mi consigliano di farmi visitare al pronto soccorso. Mi reco all'oftalmico del Fatebenefratelli proprio perché ero già stata visitata lì dal bravissimo Dr. De Gaetano, che mi aveva diagnosticato la dacriostenosi. In accettazione faccio presente la cosa, soprattutto sottolineo i fortissimi dolori, e l'infermiere sembra prendere seriamente la situazione: comunque, mi mette in attesa in codice bianco, attesa devo dire breve tutto sommato, di un paio d'ore.
Non appena entro, vengo "accolta" dal Dr. Nocera che, di spalle, senza nemmeno guardarmi in faccia, esordisce sornione "lei porta lenti a contatto?" e, a mia risposta affermativa, si autocompiace tutto, lasciando intendere che la causa della mia condizione siano solo le lenti: sorvoliamo. Gli dico del mio problema al canale lacrimale sinistro, e gli mostro il verbale del Dr. De Gaetano: nemmeno lo guarda, e dice "beh, ma quel problema era già lì, io mica posso risolverlo"... come se glielo avessi chiesto! Gli rispondo che avevo pensato che MAGARI potesse avere UNA QUALCHE RILEVANZA nel caso specifico in atto. Rischio di dacriocistite, per esempio?? Ovviamente vengo ignorata. Poi sottolineo anche di aver avuto l'influenza nei giorni scorsi, circostanza durante la quale non ho nemmeno indossato le lenti a contatto, per una settimana buona direi. Il dottore fa il vago e risponde "beh sa... i giorni di incubazione"... a quel punto getto la spugna, e rinuncio alla possibilità di essere presa sul serio. Vengo dimessa con una terapia (efficace) per la congiuntivite, ma la ciliegina sulla torta è l'infermiere, che pensando di essere utile, mi dice "mi raccomando, si astenga almeno per 8 giorni dalle lenti a contatto! (ma dai?? Pensavo di indossarle la sera stessa, con l'occhio tumefatto come un krapfen ripieno) che tanto sta bene anche così"... Ma si può essere più fuori luogo?!?? E faccio presente che ho 30 anni, non 12!! E poi, come se la gente indossasse le lenti a contatto per "vanità", e non magari per praticità o altro... incommentabile.
Concludo dicendo che la terapia era indicata, e certamente efficace, ma la sufficienza con la quale sono stata trattata meritava di essere commentata. Inoltre, la terapia per il dolore non è stata minimamente considerata, nonostante credo chiunque avrebbe capito che, con il canale lacrimale ostruito, il dolore non poteva che essere insopportabile. Per la disperazione, dopo 24 ore di sofferenza e di ibuprofene, mi sono dovuta auto-curare con del toradol che avevo in casa per altri motivi, con tutti i rischi del caso, e non aggiungo altro.
Il paziente abbandonato
Ho avuto bisogno del pronto soccorso oftalmico e dopo 7 ore di attesa ho potuto tornare a casa - ero un codice bianco. E' giusto dare precedenza a codici verdi e bambini, MA 7 ore è sintomo che qualcosa non funziona. Se la direzione non può svolgere al meglio il suo compito, con i pochi mezzi che ha, dovrebbe dimettersi per non essere complice. Mentre se non è all'altezza, dovrebbe vergognarsi, e comunque dimettersi.
Pronto soccorso oftalmico
Ho avuto bisogno del pronto soccorso di oftalmologia e dopo quasi 6 ore di attesa ho cambiato ospedale - ero un codice bianco. E' giusto dare precedenza a codici verdi e bambini, MA a colleghi che passano "PER CONOSCENZE" e pazienti in visita post intervento (al pronto soccorso quando c'è un solo medico..), NO!!! E' vergognoso!
Pronto soccorso
Premetto che io non sono di Milano, quindi non mi sarei potuta recare dal mio medico di base (cosa che avrei fatto molto volentieri piuttosto di essere trattata in tal modo). La mattina ho avuto un mancamento in metro accompagnato da vomito; la mia amica ha chiamato i soccorsi che sono stati gentilissimi nei miei confronti, mi hanno misurato la pressione, poi mi hanno chiesto se avessi preferito andare con loro in ospedale o tornare a casa. Io per paura che mi riaccadesse di nuovo, e per andare dal mio medico avrei dovuto affrontare un'ora di viaggio, sono andata con loro. Ho aspettato due orette, codice verde, mi hanno portato dal medico, no scusate chirurgo (dato che alla richiesta di aiuto di un signore, preoccupato per la moglie in stato mentale alterato da forte stress, ha risposto "io peró non sono un medico, sono un chirurgo"), che mi ha accolto dicendomi che io non avevo la faccia da ammalata, che non sarei dovuta essere portata in chirurgia, prendendosela oltretutto con me, come se fossi stata io a decidere di andare lì. Poi in malo modo mi ha fatto dare un antiacido, mi ha prescritto un anti vomito. Uscita ho raggiunto a malapena la stazione centrale, dove ho fatto in tempo a raggiungere il bagno dove ho rivomitato il medicinale datomi. Lì poi ho aspettato il treno e sono tornata a casa e alla sera mi si è presentata la febbre. Io non ero grave, questo è vero, mi sarebbe bastata la visita di un qualsiasi medico di base, tuttavia io sono rimasta sorpresa dalla superficialità di certa gente, che dovrebbe ricordarsi che, prima di essere chirurghi, si è medici, di ripassarsi il giuramento di Ippocrate, e che il rispetto per le altre persone è d'obbligo per chi esercita una professione come lui.
Pronti all'intervento anche a Pasqua! Un vero PS!
Il sabato di Pasqua 2013 mi sono rivolta al Pronto Soccorso dell'oftalmico, poiché avevo una visione appannata dall'occhio destro. All'accettazione al triage, non avendo dolore, mi è stato assegnato un codice verde. Mi è stato somministrato collirio per dilatare la pupilla e dopo circa 40 minuti vengo visitata dal dott. Capitani. Il chirurgo dopo un'accurata visita, mi diagnostica un distacco parziale della retina, che richiede un intervento immediato. Inizialmente in modo un po' burbero, ma con grande professionalità e tempestività, il dott. Capitani e' riuscito a mantenermi calma, pur comunicandomi che, data la gravità della situazione, era necessario un intervento immediato. Sono stata accompagnata nel blocco del Day-hospital e, nel giro di 10 minuti, mi hanno preparata per l'intervento laser, che è stato eseguito immediatamente. Dopo l'intervento, nonostante fossero le 23:00 del sabato santo, il dott. Capitani mi ha fornito tutte le spiegazioni necessarie e mi ha fissato appuntamento per il giorno dopo (Pasqua!) per completare l'intervento. Il giorno successivo mi sono sottoposta all'intervento laser e, seguendo le indicazioni ricevute per la convalescenza, ho ripreso serenamente la mia vita. Grazie al dott. Capitani, alla competente e professionale infermiera Giovanna e al resto dell'equipe!
Pronto Soccorso: reclamo
Ritengo che se una persona arriva in Pronto Soccorso con una richiesta medica di invio al P.S. per una patologia curata dal medico di base da 4 giorni (congiuntivite virale) senza beneficio, con associato anche un ascesso tonsillare (per far capire lo stato di sofferenza del paziente), ed il medico stesso ritenga urgente l'intervento di uno specialista, inviando cosi' il proprio paziente in pronto soccorso, sia INGIUSTO che all'arrivo venga dato al paziente un codice bianco e successivamente l'obbligo di pagare il ticket...
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