Ospedale di Pietra Ligure

Non ci sono parole per descrivere quanto questo ospedale è caduto in basso. 50 persone da registrare e loro che facevano? Ridevano e parlavano di cose loro, mentre c'era chi era intubato, chi piangeva dai dolori e chi come mia sorella non riusciva a respirare. Mia sorella è dovuta andare a Imperia dopo 50 kilometri che si è fatta perché sapevamo che l'ospedale era un buon ospedale, spero che chi di dovere faccia qualcosa perché se siamo in mano a questa sanità siamo in pericolo, mia sorella ha 34 anni e nessuno che l'ha aiutata!

Venerdì 16 agosto, è stata portata in ps mia cognata trapiantata di rene un'anno e mezzo prima con sintomi di vomito e diarrea continui. Durante il triage abbiamo informato della situazione clinica gli infermieri ma nonostante questo è entrata con il codice verde. Abbiamo inoltre informato il reparto trapianti San Martino di Genova e la Dialisi di Albenga della situazione e loro a loro volta hanno avvertito il reparto di ps della necessità di fornire dei fluidi per non mettere a rischio il rene trapiantato. Nonostante questo prima che qualcuno avesse la decenza di intervenire sono passate 6 ore in cui mia cognata ha continuato a vomitare, ad avere diarrea e coliche dolorose, abbandonata su di un lettino. Non solo, mia suocera, una donna di 70 anni, che ha informato gentilmente il personale della necessita di sua figlia di dover prendere la terapia anti-rigetto, insultata e trattata con maleducazione dall'infermiera in turno. Alla fine un'altra infermiera vedendo mia cognata sofferente, dopo ben 6 ore di inerzia, ha misurato la pressione e ha rilevato una pressione di 177 su 115, altra condizione non certo ideale per un rene trapiantato.
Capisco che il ps è l'unico attivo della zona, capisco il poco personale e l'enorme afflusso di gente che spesso è maleducata ma tutto questo non giustifica in nessun modo la maleducazione verso una donna anziana in apprensione per la figlia. Mi sa che il burnout regna sovrano in quel reparto.
Io sono un veterinario che mi occupo anche di ps e vi assicuro che gli animali li trattiamo meglio. E consiglio di rivedervi il triage perché in 10-11 ore in sala d'attesa, ho visto gente con un taglietto al dito passare subito e altre come mia cognata soffrire con patologie molto più gravi, abbandonata sul lettino.

Pessima esperienza.
Mi sono presentato per l'esame e dopo breve attesa una infermiera, mi ha fatto entrare con modi alquanto discutibili in una stanza dove c'erano in quel momento quattro donne seminude sdraiate in attesa di riprendersi dalla sedazione con una tenda di separazione ma solo da un lettino all'altro, in pratica totale assenza della privacy rispetto a chi ci passava davanti, ed era necessario farlo per andare a spogliarsi dietro ad un paravento improvvisato.
Mi sono spogliato indossando solo un camice aperto posteriormente e messo in attesa in un corridoio di passaggio dove altre persone erano sdraiate sulle lettighe.
Entrato in sala, dopo alcune domande preliminari mi hanno sedato con midazolam 3mg + petidina 50mg, sparati entrambi in vena in 30 secondi.
Secondo me il dosaggio non è stato valuto correttamente.
Dell'esame non ho avvertito niente, ma al risveglio non sono stato autosufficiente per non meno di 4 ore, con una deambulazione critica, nausea e vomito ripetuto, sia in ospedale che in machina, visto che l'infermiera mi ha fatto uscire dall'ospedale nonostante tutto.
Avendo fatto sei anni prima lo stesso esame all'ospedale di Cattinara a Trieste, mi aspettavo una esperienza analoga.
Qui era stato tutto un altro procedere.
Non ho mai visto altri pazienti, mi hanno fatto spogliare ed ho indossato oltre al camice aperto posteriormente, anche un paio di pantaloncini con apertura posteriore.
La sedazione è stata più lenta ma egualmente efficace tramite flebo con midazolam 4mg + meperidina 40mg e alla fine fine mi sono risvegliato in una saletta, dove c'era solo il mio letto, ed ero condizioni fisiche ottimali, senza alcun disturbo.
E' chiaro che da ospedale ad ospedale il trattamento dei pazienti cambia veramente di molto.

Mi presento all’accettazione del pronto soccorso alle 11.30 circa dichiarando di avere dolori forti al fianco sinistro, bruciore ai linfonodi ascellari dove sono stata operata di carcinoma al seno e faccio presente che, nonostante gli antidolorifici, il dolore non passa.
Alle 21.00 firmo di uscire dopo la terza pastiglia di antidolorifico senza essere stata visitata da nessun medico.
Chiedo di avere il foglio che ho firmato e mi viene negato. Mi dicono che sono in codice verde e che chissà quando mi vedranno. Vorrei sottolineare che molte persone esauste hanno firmato per uscire.
Viva la Sanità.

Ho lavorato tutta la vita nella sanità pubblica. L'ho fatto contenta e orgogliosa, sempre cercando di dare il meglio. Ora, pensionata un po' acciaccata, la vivo da "utente" per me o per i miei familiari e mi rende triste e un po' arrabbiata vedere che stiamo scivolando verso un'assistenza sempre meno di qualità.
Recentemente ho avuto bisogno della sanità pubblica per una persona a me cara. Ebbene, sono felice di dire che dal momento in cui ho telefonato alla guardia medica e al 112, e poi al pronto soccorso del Santa Corona di Pietra Ligure, e in seguito nel reparto di Neurochirurgia, mi sono dovuta ricredere. Ho trovato l'eccellenza. Professionalità, tempi rapidi e cortesia da parte di tutti, medici e infermieri.
Allora è possibile!
Grazie di cuore.

Sono stato operato, sottoposto alla asportazione di una lesione espansiva intracranica.
Tutto il personale di reparto si è rivelato molto gentile e preparato. Un complimento in particolare al dottor Spanu che ha eseguito l’intervento.

Mi sono presentata oggi al PS di questo ospedale, incinta di 6 settimane. Dopo 1 ora di attesa mi dicono che lì non esiste il PS ginecologico e che sarei dovuta andare a Savona (premetto che avevo perdite) e mi dicono che dovevo andarci con le mie gambe perché loro non avevano ambulanze...
Inoltre modi alquanto discutibili di trattare persone sofferenti. Alla fine mi hanno fatto presente che non mi registravano e facevano conto come se io non fossi mai passata di lì (a detta dell'infermiera). Senza parole.

Mai più avrei pensato di risolvere il problema in solo un'ora e mezza.
Dopo aver cercato a livello privato, nei centri in zona Loano, un infermiere o un otorino che mi facessero un lavaggio dell'orecchio tappato dal cerume, e dopo aver appreso che per il primo appuntamento avrei dovuto attendere fino lunedì (quindi avrei dovuto stare nella mia bolla sorda per 4-5 giorni, tra l'altro gli ultimi della vacanza) ho deciso di recarmi presso il PS del Santa Corona.
Risolto!!! Ci sento benissimo.
Grazie a tutto il personale per la gentilezza, l'accoglienza e la professionalità.

Mia madre non stava bene, sentiva come un senso di oppressione toracica e dolore al petto. Spaventati l'abbiamo portata al PS e per fortuna abbiamo trovato subito infermieri eccezionali che hanno immediatamente capito che la cosa potesse essere grave; quindi medici che hanno inquadrato tempestivamente la condizione e l'hanno spedita in cardiologia. Si trattava di infarto acuto.
E' stata operata in tempo (angioplastica).
I miei grazie non basteranno mai per rendere merito a ciò che avete fatto per noi.

Lunedì 22/08/2022 sono stato operato per stenosi alla 4° vertebra lombare, con conseguente difficoltà alla deambulazione, dal Dott. Alessandro Ali, che non ringrazierò mai abbastanza della sua gentilezza, pazienza e competenza nei miei confronti, così come tutto lo staff medico e paramedico dell'ospedale Santa Corona.
Non dimentico la Dott.ssa Bernarda Cagetti, direttrice del super efficiente reparto NEUROCHIRURGIA.

Il 25 giugno 2022 io e mia figlia Lucrezia di 13 anni siamo state nel reparto di Chirurgia vertebrale per una severa scoliosi toracica con gibbo toracico.
Lucrezia e’ stata sottoposta ad intervento di correzione, derotazione vertebrale diretta ed artrodesi dorso-lombare, magistralmente operata dal Dott. Mario Di Silvestre e dalla sua eccezionale equipe di medici, anestesisti, infermieri, tutti eccellenti. Abbiamo trovato massima professionalita’ ed umanita’ in tutti . Un ringraziamento particolare a tutte le infermiere ed infermieri del reparto di Chirurgia vertebrale che ci hanno fatto sentire in famiglia; in particolare Lucrezia saluta e ringrazia Niccolò, Francesco e la signora Renata, che l’hanno accolta il primo giorno tranquillizzandola e dimostrandole subito amicizia. Grazie anche al reparto di Rianimazione con persone splendide e preparate e molto comprensive con mia figlia..
Siamo state in reparto dal 25 Giugno al 8 Luglio 2022, l’intervento e’ riuscito benissimo e mia figlia si e’ ripresa velocemente ed ha ricevuto massima ed attenta assistenza da tutti.
Siamo state indirizzate al meglio recandoci al Santa Corona ed affidandoci con totale fiducia alle mani esperte del Dr. Di Silvestre e dei suoi medici per un intervento così importante...
Grazie di cuore veramente a tutti.

Dopo 3 ore e 30 non sono ancora stato visitato per gonfiore eccessivo della mano, con dolore forte continuo da 5 giorni, dopo l'ingessatura effettuata in loco.

Volevo ringraziare tutto il reparto Traumatologia dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Sono stati tutti tutti meravigliosi, dal primo all'ultimo gentili, cordiali, educati, disponibili. Mi hanno trattato come un loro familiare.
Un ringraziamento va anche al dottore nonché chirurgo dr. Lombardi Matteo, un grande, grande dottore!
Complimenti a tutti.

GRAZIE. Grazie al dottor Padolecchia, primario Neuroradiologia interventistica, ed al dottor Ganci per l'intervento effettuato con successo su mia moglie.
Ringraziamo per la chiarezza, disponibilità, semplicità ed empatia dimostrate nei diversi incontri avuti, prima per la diagnosi, poi il giorno dell'intervento e dopo l'intervento. Ringraziamo inoltre per la professionalità e bravura durante l'intervento endovascolare.

Ringraziamo, ma non sarà mai abbastanza, il prof. Valsania e la sua straordinaria equipe per aver restituito a nostra figlia Martina la spensieratezza dei suoi 18 anni dopo un percorso estremamente doloroso durato oltre cinque anni e non più sostenibile nell'ultimo anno. Pochi giorni dopo l'intervento, Martina ha potuto passeggiare con gli amici e a 18 amni le è stata regalata una seconda vita. Grazie professore..
Mamma e papà di Martina

Alla fine di gennaio del 2017 sono stata operata d'urgenza ai diverticoli presso l'ospedale di Santa Corona di Pietra Ligure.
L'operazione è stata lunga e complicata, l'intervento è stato eseguito dal dottor Saccomani, che mi ha salvato la vita; persona splendida di un umanità indescrivibile, non smetterò mai di ringraziare lui e la sua equipe.

Sono un vecchio "cliente" del Santa Corona: ho cominciato più o meno nel 1957/58 con un'operazione allo scafoide ed ho continuato con menisco, anca sinistra, tendini, cuffia della spalla destra ed infine anca destra. Mi sono sempre trovato benissimo ed ho conosciuto medici d'eccellenza: SEMPRE! Vorrei fare un appello alla politica: non distruggiamo i poli d'eccellenza che richiamano pazienti dall'Europa intera, lasciate lavorare le persone serie non fatele scappare dagli ospedali pubblici.
Concludo complimentandomi con tutto il reparto ortopedico, chirurghi, anestesisti, medici, paramedici e, in particolare, con il dottor Michele Gramazio, che mi ha rimesso in piedi velocissimamente nonostante il sottoscritto abbia un'età "quasi veneranda".

Ottimo staff medico, che si distingue per massima competenza e gentilezza; il tutto capitanato da un gran medico: il dott. Valsania.

Ringrazio il Dott. Camera e il personale della sala operatoria per la grande professionalità, umanità e gentilezza.
Un grazie sentito va anche al personale di reparto Chirurgia Protesica.
Ci rivedremo per la prossima anca!

Volevo esprimere un grazie sincero a tutto il reparto del 1°/17. Al personale medico, paramedico e non, che durante la mia permanenza in ospedale mi ha fatto sentire fra amici. La mia profonda gratitudine va al Dott. Giovanni Saccomani ed alla Sua Equipe per la grande professionalità nel trattare la mia patologia. Grazie Dott. Saccomani anche per i preziosi consigli datimi da Lei prima e dopo l'intervento.
Continuate così,
Gabriella Perata

Due ringraziamenti di cuore:
-Operazione di stabilizzazione della colonna per spondolistesi del 19/06/2015.
Mia madre si lamentava da anni del dolore, talmente forte da impedirle, negli ultimi tempi, semplicemente di camminare. Ha letteralmente vagabondato tra ambulatori, ospedali, visite specialistiche, fisioterapisti, "illustri dottori"... non senza cospicui esborsi! Finché non si é rivolta ad un Professionista che le ha fatto una diagnosi sensata e la ha operata per ció che le cartelle dicono, perché bisogna anche saperle leggere le cartelle!!!
Un ringraziamento speciale al Dott. Tabasso, alla sua equipe e al reparto della vertebrale per aver donato a mia madre una seconda vita.
-Operazioni: anca sinistra del 20/04/2011 e anca destra del 13/01/2012
Sentitamente ringrazio anche il Dott. Gramazio del reparto protesico per le operazioni effettuate a mio padre di entrambe le anche, quando ormai aveva problemi anche solo a fare un gradino.
All'Istituto Ospedaliero di Santa Corona la nostra famiglia sará sempre grata per ció che ha fatto e per la professionalità che contraddistingue i medici che vi operano all'interno.
Francesco, Alessandra, Giuseppe

Presso il reparto di ho subìto un intervento di artroprotesi all'anca effettuato con grande professionalità dal Dr. Michele Gramazio (visti i risultati post-operatori, credo sia un'eccellenza in questo campo). Grazie di cuore!
Constato che, nonostante il taglio di spese, le eccellenze negli ospedali pubblici in Italia comunque ancora esistano, ma non so per quanto se continuano a tagliare sul personale, sul materiale e sui servizi collegati!

Si è reso necessario l'intervento di amputazione del piede. Il momento era per me alquanto critico, ma il personale del reparto del MIOA del S. CORONA ha saputo aiutarmi a prendere la cosa nel modo migliore, preoccupandosi anche di farmi parlare con il tecnico protesico sign. Zambon che mi ha prospettato quella che sarebbe stata la mia vita con la protesi. Al momento tutto ciò mi fu di molto aiuto e mi fece capire che la mia vita non finiva li, anzi, sarei stata in grado di fare cose che fino a quel momento mi erano state impossibili. Dopo 15 giorni dall'intervento indossavo gia la protesi. Sono stata trattata con attenzione e riguardo anche in seguito, dal personale del reparto di riabilitazione, che si è prodigato per insegnarmi a camminare, alle dimissioni ero autosufficiente. Non avrei potuto chiedere di più. Un enorme grazie a queste persone che svolgono una professione importante e lo sanno.