Ospedale di Lagonegro
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Pronto Soccorso: visita pediatrica in emergenza
Vorrei ringraziare pubblicamente il Dott. Dilascio Nicola e tutti gli infermieri, gli Oss e tutto lo staff presenti alle 3:39 del 19/08/2023 per aver assistito la mia bimba di 14 mesi.
Ringrazio non solo per la preparazione tecnica di tutte le persone presenti, ma la gentilezza, la vicinanza e l’umanità respirate in pronto soccorso non hanno eguali. E poi dicono che al sud non funzioni nulla!
Grazie di cuore, rimarrete per sempre nei nostri cuori.
I genitori di Aurora.
Chirurgia generale Lagonegro: equipe straordinaria
Dicono che l'ospedale di Lagonegro sia decaduto, che ti trattino in modo superfluo, ma non è vero. E' un ospedale che merita tanto dal mio punto di vista. Sono in gamba, iniziando dal dott. Gennaro Nasti al dott. Mariano Pici (sempre con il sorriso), al dott. Vitale e, naturalmente, al primario dott. Giuseppe Falcone (e tutti gli altri che non conosco). La caposala Milena è straordinaria, gli infermieri e le infermiere professionali e dolcissimi; i tirocinanti... anche a loro vanno i miei complimenti.
Non é facile per nessuno di loro combattere con tutti i pazienti e di certo nessuno può fare miracoli. Delle volte sta anche a noi metterci nei loro panni.. Io li ringrazio di cuore per il trattamento ricevuto.
Un abbraccio ad ognuno da parte mia.
MEDICINA GENERALE LAGONEGRO
Tanti ringraziamenti da parte della mia famiglia al dottor Giovanni Minervini, veramente un bravo medico internista.
Mio marito è stato curato dal dr. Minervini la settimana scorsa per un malore dovuto ad eccessivo consumo di alcool.
Grazie dottore, grazie agli infermieri ed agli assistenti tutti del reparto Medicina dell'ospedale di Lagonegro.
Pronto soccorso
Il 3 settembre mi sono recata al pronto soccorso di Lagonegro con mio figlio di 6 anni perché giocando si era schiacciato un dito dentro degli ingranaggi.
Appena arrivati, l'assistenza è stata tempestiva. Hanno medicato la ferita nell'attesa dell'arrivo del chirurgo dott. Francesco Barone, professionista più che competente che è stato in grado di ricostruire il dito di mio figlio.
A distanza di 10 giorni ho portato mio figlio a togliere i punti, sempre dal dott. Barone, e in quell occasione ha voluto che mio figlio fosse seguito dal dott. Vitale per seguire la guarigione, dato che era a rischio. Tutto organizzato da lui in quel giorno nonostante il pronto soccorso fosse pieno.
Ancora oggi è in fase di guarigione: l'unghia deve ancora cadere, ma si riesce a vedere quella nuova sotto.
Tutto il personale presente quel giorno è stato molto attento e carino verso mio figlio. Il dott. Barone ha fatto un magnifico lavoro e ad oggi posso solo dire GRAZIE!
Grazie al pronto soccorso e anche al dott. Vitale, che da quel giorno ha preso mio figlio sotto la sua ala.
Pronto soccorso di Lagonegro
Mio padre è arrivato al pronto soccorso di Lagonegro martedi 22 giugno 2021. Intorno alle ore 20:00, mentre era steso sul divano di casa, ha iniziato a toccarsi il labbro, successivamente lo abbiamo messo seduto e mostrava un evidente problema di rima buccale che appariva palesemente storta. A tutto ciò si accompagnava una difficoltà nell'eloquio non ascrivibile ad un problema di afasia, quanto piuttosto a una difficoltà nella pronuncia probabilmente correlabile al problema di cui avevamo appena preso coscienza. In seguito notavamo una marcata flaccidita' del braccio sinistro, in particolare alla mano, che mio padre aveva usato fino a pochi minuti prima (seppur con evidente segni di ipostenia). Insomma, tutto lasciava presagire che era in corso uno shock ischemico, che ad onor del vero sarebbe stato il secondo, dato che purtroppo mio padre aveva avuto il primo evento acuto in data 13 maggio. A dimostrazione di ciò, una volta allertato il 118, gli infermieri constatavano una crisi ipertensiva in atto con pressione 220 /110. Arrivati a Lagonegro, dopo una TC negativa mio padre veniva rispedito a casa. Ma il peggio arriva dopo, quando a mia sorella viene detto che per riportarsi suo padre a casa (secondo loro stava una meraviglia) doveva dichiarare e firmare un foglio di dimissione nel quale doveva fondamentale essere lei a dire che i familiari rifiutano l'ospedalizzazione. Nel documento che rilasciano per il ritorno a casa scrivono: no deficit di lato. Esattamente il contrario di quello che era.
Giovedì 24 giugno mio padre ritorna in PS a seguito di un altro problema e una volta là mi faccio sentire per bene, sia con la dottoressa del reparto nel quale doveva essere ricoverato e monitorato mio padre (ictus o TIA, questo prevede la prassi) e sia con la dottoressa con cui ho scambiato le prime informazioni circa la stato di mio padre appena arrivato al PS. Una volta spiegato il fattaccio e la mediocrità e negligenza con cui ci eravamo interfacciati due giorni prima, mio padre è stato ricoverato, in sostanza quindi a 48 ore da una ischemia acuta dai segnali evidenti. Rispedire a casa un paziente con ictus o TIA in corso, è inqualificabile.
Scompenso cardiaco cronico in polipatologie
Sono una paziente difficile da gestire per le pluripatologie di cui purtroppo da anni sono affetta. Mi reco spesso al Pronto Soccorso di Lagonegro dove, fino ad oggi, ho incontrato personale medico ed infermieristico competente, sensibile e gentile. Ringrazio, in particolare, il dott. Crispino che mi ha assistito più volte riuscendo a gestire in modo equilibrato gli effetti collaterali che le patologie di cui soffro causano al mio organismo.
Sospetta diverticolite
Grande gentilezza e grandissima professionalità da parte di tutto lo staff medico ed infermieristico. Un grazie di cuore va al dottore Barone Francesco.
Pronto Soccorso
Per un trauma alla spalla mi sono recata al Pronto Soccorso di Lagonegro. Dopo alcuni minuti dal mio arrivo, sono stata sottoposta a Rx e, una volta ridotta la lussazione che mi era stata riscontrata, mi è stato applicato un bendaggio elastico. In tutto il personale medico ed infermieristico ho riscontrato professionalità e gentilezza. Ringrazio in particolare il dott. Giovanni Minervini e gli infermieri di turno.
Apnee ostruttive del sonno
Soffrivo di apnee ostruttive del sonno dell'adulto. Sono stato visitato nel reparto U.O.C. Malattie dell'Apparato Respiratorio dell'Ospedale di Lagonegro nel mese di aprile. L'assistenza è stata perfetta ed anche la diagnosi. Ho avuto piena certezza dei miei problemi e della loro risoluzione. Le cure assegnatemi hanno migliorato di moltissimo la mia situazione. Sono stato operato presso il San Pier Damiano Hospital di Faenza, dove hanno fatto i complimenti per quanto ricevuto ed anche per l'ottima TAC fattami, il chirurgo la definì di esecuzione superiore. E' un vero peccato che un simile reparto non abbia considerazione nei dirigenti regionali.
Delusa, completamente.
Pronto Soccorso disorganizzato. Mi sono recata lì a seguito di una caduta e conseguente dolore al polso. Il primo giorno mi hanno fatto attendere 4 ore a vuoto per poi mandarmi a casa perché nessuno degli infermieri aveva registrato il mio nome. La seconda volta ho dovuto prenotare la visita ortopedica, ma non ero stata registrata bene nuovamente. La terza volta, finalmente, visita ortopedica. L'ortopedico ha guardato la radiografia 5 secondi (mai vista una cosa del genere, tanta superficialità), facendomi poi mettere un gesso per 15 giorni causa frattura dell'epifisi distale del radio. Dopo 15 giorni, con prenotazione e impegnativa, ritorno per la rimozione del gesso e non mi hanno nemmeno fatto una radiografia per vedere se i 15 giorni erano bastati per guarire. Dopo averlo rimosso, il dolore era ancora estremamente forte, per nulla migliorato. Lo stesso ortopedico ha detto che non avevo nulla e che dovevo portare un tutore per qualche altro giorno - nel mentre mi muoveva il polso (facendomi molto male e incurante delle mie lamentele per il forte dolore. Continuava a dire "Non hai niente, ci sarà una distorsione". Dopo il tutore, il dolore ha continuato a peggiorare, perciò decisi di andare dal fisioterapista Mitco. Guardando la radiografia ha detto che l'ulna era completamente fuori asse. Con una manovra ed un crack l'ha riposizionata ed ho fatto da lui delle sedute di laser e magnetoterapia ma dopo un mese il dolore era peggiorato. Ho fatto dunque una visita dal bravissimo ortopedico Minnicelli ed una risonanza magnetica che ha riscontrato la rottura della fibrocartilagine triangolare e tre legamenti lacerati. Ho dovuto fare due interventi a Treviso in artroscopia per la ricostruzione con innesto tendineo del TFCC. Che dire se non "INCOMPETENZA TOTALE". Mesi buttati, mesi di dolore. Delusa, completamente. L'ortopedico del pronto soccorso non ha minimamente notato l'ulna fuori asse che riporta subito ad una possibile rottura del TFCC, Minnicelli è la prima cosa che ha notato invece, consigliandomi un bravo chirurgo della mano. Non affidatevi ad un solo parere, se vi dicono che non avete nulla ma sentite dolore, andate da un altro per avere un secondo parere. Fate esami specifici, non andate a tentativi e non permettete che un medico vada a tentativi.
Reparto Medicina
Desidero esprimere un sentito ringraziamento al dott. Minervini per la competenza ed umanità dimostrate durante il periodo di ricovero di mia madre presso il reparto di Medicina in Lagonegro.
Durante il ricovero ho potuto constatare umanità ed efficienza nell'approccio con l'ammalato anche da parte del personale infermieristico.
Analogo giudizio positivo lo esprimo nei confronti della Dott.ssa Baroni del Pronto Soccorso, in servizio nel momento del ricovero della mia mamma, alla quale sono state prestate le cure immediate dandomi la certezza di essere al cospetto di personale preparato è disponibile.
Mia madre e' purtroppo mancata il 10/1 all'età di 93 anni, ma desidero ringraziare comunque i medici citati e tutto lo staff per quanto fatto.
Un ospedale così sarebbe meglio tenerlo chiuso
In meno di un anno due episodi di mancanza di competenza:
- 31/10/2013: mamma arriva al pronto soccorso con 118 con febbre alta, dolore al fianco destro e difficoltà respiratoria. Il pronto soccorso chiede ricovero per ischemia cardiaca... la diagnosi vera individuata solo diversi giorni dopo: Setticemia acuta dovuta ad un ascesso renale!!! La cura corretta arriva solo dopo una settimana grazie al trasferimento all'ospedale di Potenza.
- 14/08/2014: papà arriva al pronto soccorso, con 118, con sospetto TIA. TIA confermato ma dimesso dopo circa sei ore di osservazione in una stanza del pronto soccorso. Nessuna indicazione di terapia farmacologica o di visite specialistiche ulteriori. La mattina successiva papà di nuovo in stato confusionale è stato ricoverato in altro ospedale dove rimane per circa una settimana.
TIA.
TIA.
Pronto soccorso?
Al pronto soccorso alle 20.30 neonata con febbre a 40.1 e vomito, le hanno controllato solo l'addome; non volevano chiamare neanche il pediatra. In seguito però sono succedute tante peripezie, ricovero e degenza di 5 giorni! vergogna! nella mia personale esperienza ho trovato medici poco professionali.
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