Ospedale di Caltanissetta

Assistenti, personale e medici ottimali, ma il servizio del PS, dal punto di vista organizzativo lascia desiderare, la mancanza di personale non favorisce un corretto tempo d'attesa per ogni paziente in base al codice che gli è stato assegnato, creando così delle sale d'attesa interminabili, dove molti pazienti spinti dalle urgenze sono costretti ad andare via senza neanche poter vedere il referto medico.

La mamma, a seguito di un’innalzamento di pressione, viene portata in pronto soccorso per verificarne la causa. I parenti non sono più ammessi da quando vi è la pandemia Covid, quindi per avere informazioni sulla salute di mia madre si prova a chiamare telefonicamente, ma purtroppo ad ogni chiamata si ottiene una scusa diversa, tipo numero sbagliato, attenda in linea (dopo 1 minuto cade la chiamata) ecc. Dopo 80 chiamate e finalmente una serie di vaffanxxxx da parte di chi risponde al telefono, decido di rivolgermi ai carabinieri. Alla chiamata del carabiniere ottengo finalmente di vedere un medico, il quale mi tranquillizza dicendomi che l’indomani mia madre sarebbe stata dimessa. Passano ancora 48 ore senza notizie. Finalmente mia madre viene dimessa con la pressione stabilizzata. Peccato però che a casa la portino praticamente sporca di escrementi e gravi piaghe alle gambe e al sedere, segno che ha trascorso i 6 giorni in pronto soccorso sulla sedia a rotelle senza nessuna cura o pulizia; ma la cosa più grave è che la riportano in stato comatoso, altro che stabilizzata! La mamma è morta dopo 3 giorni... Questo è il modernissimo ospedale Sant’Elia Di Caltanissetta?

Sono il papà di Cascio Giuseppe, un ragazzo di 24 anni che solo 3 mesi fa è stato portato in ospedale in fin di vita a seguito di un incidente grave sul lavoro. Le sue condizioni non erano per niente buone, solo un miracolo poteva salvarlo. Quel giorno a salvargli la vita ci sono stati due bravissimi neurochirurghi, il Dott. Luca Ruggeri e la Dott.ssa Rita Lipani.
Abbiamo trascorso 3 mesi circondati da medici e infermieri super preparati, ma soprattutto pieni d’affetto e di umanità.

Medici bravissimi, soprattutto il dott. Luca Ruggeri che mi ha operato: competente e gentilissimo.
Tutto il reparto è composto di persone serie e bravissime.