Ospedale di Andria
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Visita di controllo ambulatorio Neurochirurgia
Dopo la 1^ visita effettuata dal dott. Brandini in ambulatorio neurochirurgico, persona dotata di competenze e umanità uniche, compilando la mia scheda guardando attentamente la RMN della colonna vertebrale, mi prescrisse altre radiografie oltre alla emigrafia degli arti inferiori.
Vari mesi dopo completo gli accertamenti, telefono in ambulatorio e, così come indicato, da febbraio che era mi si dà l'appuntamento al 7 maggio 2024, informandomi anche che il dott. Brandini era andato in pensione.
Il giorno 7 maggio mi reco in ambulatorio e trovo il dott. Iaffaldano che, senza dare uno sguardo alla RMN e agli altri accertamenti eseguiti, si limitò ad indicarmi della fisioterapia. Totale durata della visita, 7 minuti orologio alla mano.
Terapia anticoagulante per Fibrillazione
Sono da alcuni mesi in trattamento con farmaci per la fibrillazione atriale che mi hanno trovato in Cardiologia, sempre ad Andria. Voglio segnalare la disponibilità di tutto il personale, dal momento della prima visita, ai controlli successivi (in media uno ogni 15 giorni), all'efficienza nel fornirmi i risultati e dose di farmaco da assumere per email dopo pochissimo tempo dal prelievo.
Tante cose non funzionano, ma per fortuna a volte non è cosi.
Grazie ASL BAT.
Operazione e degenza in Neurochirurgia
Sono stata ricoverata per ben 11 giorni nel reparto di Neurochirurgia; sono stati tutti molto bravi e gentili, tutta l'equipe, nessuno escluso, dal primo all'ultimo. Soprattutto ho trovato una cosa che al giorno d'oggi è molto difficile da trovare: l'umanità. Tutti ma proprio tutti sono umani e vicini al paziente, anche i medici... Un grazie particolare alla dottoressa Bruno e al nuovo direttore Dott. Domenico Catapano.
Grazie a tutti.
Baci dalla bimba del reparto.
Ringrazio il personale della Chirurgia
Intervento chirurgico allo stomaco riuscito.
Un grazie a tutto il personale del terzo piano per come anno assistito la signora Rosa.
Endoscopia - colonscopia
Ho fatto la colonscopia a scopo preventivo, in quanto vicina ai 70 anni. Il medico si è meravigliato di questo "eccesso di zelo", come se questo tipo di indagine fosse piacevole.
L'infermiera, mentre ero sul lettino, ha risposto a 2 telefonate, poi finalmente mi ha sedata. Niente da eccepire sull'esame in sé, ma un po' di gentilezza avrebbe reso tutto più gradevole. Ho dovuto portare personalmente il tessuto prelevato per l'esame istologico, ma al numero che mi hanno dato per andare a ritirare il referto, dopo il tempo da loro indicato, ben 2 mesi, non risponde mai nessuno. Sicuramente lavorare in ospedale non è facile, ma chi vi si reca lo fa per motivi di salute e si trova sempre in una situazione di fragilità, fisica ed emotiva.
Urologia
Reparto di Urologia, paziente da fuori Regione. Dopo un intervento andato male (ma anche durante i precedenti 3 interventi) scarsa assistenza, difficoltà a ricevere riscontri telefonici o per email dal Prof. Cormio, difficoltà a parlare con il reparto di urologia o con gli amministrativi. La vescica andava rimossa tempo fa e non al quarto intervento TURB, così come le sacche di stomia andavano posizionate dietro e non sull'addome. Mi rincresce amaramente aver confidato in una struttura del Sud rispetto alla sede dove vivo (Roma).
La cartella clinica forse viene stilata a mano perché, nonostante l'urgenza, pare "sepolta" chi lo sa dove.
Esperienza ricovero Urologia
Encomiabili la competenza e le tecniche adoperate dal grande prof. Luigi Cormio e la sua equipe; grande professionalità e umanità da parte del personale di anestesia in sala operatoria.
Ci vorrebbe una migliore organizzazione del reparto per assicurare un miglior supporto umano e psicologico a tutti i pazienti ricoverati, anche soltanto aumentando il personale e assicurando la presenza di un medico in tutte le ore nel reparto.
Consigliabile cambiare azienda per il ristorante, per assicurare un sostentamento a tutti i pazienti. Complimenti all'equipe dei giovani infermieri e OSS, in particolare a Giuseppe, l'oOSS più anziano ma sempre giovane, molto umano e disponibile.
Sconcertata dalla Sanità pugliese
Voglio raccontare la storia occorsa a mio marito.
A luglio dello scorso anno è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Molfetta ed immediatamente operato in laparotomia per addome acuto da diverticolite del sigma-retto perforato. Dopo solo nove giorni, per comparsa di shock settico, viene nuovamente operato e gli vengono confezionate una ileostomia destra e fistola mucosa sinistra.
Data la lunghezza dell’accaduto e delle circostanze mediche conseguenti, mi astengo di entrare nei particolari.
Per tutto ciò che ne è conseguito, veniva trasferito d’urgenza al Di Venere di Bari per shock settico, intubato e in ventilazione invasiva per insufficienza respiratoria acuta.
Ne esce a fine agosto 2021 perché viene considerato sveglio, orientato e collaborante per essere inviato al Don Uva di Bisceglie dove doveva seguire una cura riabilitativa al fine di migliorare la sua stabilità muscolare e curare le piaghe sacrali e calcaneari.
Dopo un mese di cure e vedendo poche migliorie, decido di portarlo in una struttura privata al fine di poter validamente riabilitarlo. Anche questa struttura, nonostante il bel mensile pagato, non è riuscita a curargli le piaghe e neanche a farlo camminare in quanto, tutto il tempo allettato, gli aveva fatto perdere il tono muscolare.
Decido, allora, di portarlo a casa e con il mio impegno personale e con visite mediche domiciliari nonché con fisioterapisti ed infermieri privati (e grazie all’ADI) sono riuscita a mettere in piedi mio marito, a nutrirlo in modo soddisfacente e a fargli prendere qualche chilo perché era ridotto con il solo scheletro. Tutto questo con notevole dispendio economico.
Arriviamo ai giorni d’oggi per raccontare l’ingresso all’Ospedale di Andria per poterlo sottoporre ad intervento chirurgico teso a rimuovere le due stomie.
Dopo una visita specialistica (sigh!) il giorno 20.07.2021 viene ricoverato al reparto di Chirurgia dell’Ospedale Bonomo di Andria, dove gli vengono effettuati tutti gli esami del caso. Grazie a Dio tutti i responsi sono positivi per procedere all’intervento. E si arriva, così, al calvario.
Eh sì, perché dopo due/tre giorni dagli esami, ogni giorno era quello dell’operazione.
Quindi digiuno, preparazione con clistere, medicine opportune. Ed il primo giorno salta perché ci sono delle urgenze.
E’ nell’ottica delle cose. Tanto domani si farà l’intervento.
L’indomani era il secondo della lista. Quindi, sorvolando l’ansia (ci è stato detto che si trattava di un lungo intervento che sarebbe durato dalle quattro alle sei ore) di nuovo preparazione, digiuno, clisteri, ecc… Saltato anche questa volta.
Ebbene, questa storia si è ripetuta per tutta la settimana. E poi c’è il concerto di Jovanotti a Barletta e tutto l’Ospedale è in allerta per le criticità che potrebbero manifestarsi. Ok. Capito anche questo.
Abbiamo la sicurezza che sarà operato martedì 2 agosto. Ci tranquillizziamo e, dando coraggio a mio marito, ci prepariamo per quello che sarà un momento importante per la nostra famiglia. Solita preparazione, digiuni e tutto quello che ne consegue. Operato? Neanche per sogno. Un’altra urgenza?
Ok. Può capitare. Domani 3 agosto è l’ultimo giorno utile perché, poi, il primario va in ferie.
Ci prepariamo come al solito. L’ansia è a mille. Sono stata personalmente presente nel corridoio dalla mattina sino al tardo pomeriggio. Risultato?
Operazione rinviata nuovamente.
Abbiamo costatato l’inutilità a rimanere ricoverati in una struttura che non ci dava nessuna possibilità di risolvere i nostri problemi e, quindi, abbiamo firmato e siamo usciti da quell’Ospedale.
Domanda: quanto è costato alla Sanità pubblica gli esami fatti e 14 giorni di ricovero?
Per ottenere come risultato il niente.
Ora totalmente sconcertata dalla Sanità pugliese, sto provando a mettermi in contatto con medici di un’altra Regione e porterò mio marito in una struttura che, visto i risultati ottenuti ad Andria, sarà certamente migliore.
Corre l’obbligo di ringraziare tutti gli infermieri e i dottori del Reparto Chirurgia. Nel trattare mio marito si sono mostrati gentili ed efficienti…. Ed il loro imbarazzo, tutte le volte che venivano a comunicarmi che l’intervento non sarebbe stato fatto, era evidente sulle loro facce. Evidentemente, chi comanda fa legge e chi sta “sotto” non può fare altro che obbedire.
Ricovero per caduta in reparto Neurochirurgia
Professionalità, competenza, disponibilità, assistenza al massimo, gentilezza e aiuto da parte di tutti gli operatori sanitari, dal primo all’ultimo. Complimenti e onore a tutti voi del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Andria.
Urologia Andria
Sono stato ricoverato ed operato di prostatectomia radicale.
Ottima esperienza. Ottima assistenza.
Grazie a tutto lo staff di Urologia.
Neurochirurgia ospedale Lorenzo Bonomo
Un immenso e doveroso ringraziamento al dottor Carmine Iaffaldano ed a tutta l'equipe del reparto di Neurochirurgia di Andria da lui diretto.
Il dottor Iaffaldano mi ha rimesso in piedi, con un intervento di vertebroplastica che ha eseguito magistralmente, nonostante le difficoltà dovute alla presenza di fratture allo sterno ed alle costole, compiendo un vero miracolo!!!
Un caloroso ringraziamento va anche a tutto il reparto : pulizia, cortesia, umanità e professionalità!! Tutte le strutture dovrebbero essere così!
È veramente un centro d'eccellenza!!!
Urologia L. Bonomo
Urologia vero fiore all'occhiello dell'ospedale. Ospedale che non molla e sta diventando sempre meglio grazie a importanti lavori di ristrutturazione. Stanno rifacendo nuovo anche il laboratorio analisi e rimoderneranno completamente il pronto soccorso. Però hanno depotenziato anche tanto purtroppo ed è da secoli che non abbiamo un primario di Medicina.
Comunque volevo parlare della mia esperienza in Urologia (clinica urologica e andrologica), che si trova al 6° piano. Con l'arrivo del prof. Luigi Cormio, oltre a locali tutti rinnovati e ad apparecchi moderni, c'è un'aria rassicurante data dalla coesione del personale, con in testa gli infermieri, che sono gentilissimi come non avevo mai visto in un reparto.
Un mix vincente di umanità e professionalità da parte di tutti.
Neurochirurgia ad Andria: un'eccellenza
In data 11 febbraio mia madre è stata ricoverata, per l'asportazione di una cisti, nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Bonomo di Andria. Da tre mesi non riusciva più a camminare e grande era l'apprensione di noi familiari per la buona riuscita dell'operazione. Il dottor Armando Rapanà, primario del reparto, e il dottor Carmine Iaffaldano, che hanno curato la mamma, si sono dimostrati bravissimi, coniugando in sé capacità professionali e doti empatiche, le sole che consentono al paziente di sentirsi trattato come persona e non come numero. L'intervento è perfettamente riuscito, con un recupero in tempi rapidissimi; nell'arco di una settimana mia madre ha abbandonato le stampelle e ha potuto così riprendere la sua vita quotidiana. Non ultimo è il mio apprezzamento per la caposala Amorese, che sa essere autorevole, mai autoritaria, nel compito non facile di far rispettare le regole e trasformare un ambiente spartano in un luogo accogliente, molto pulito e ben organizzato. Nella scala docimologica da 1 a 10 il mio voto è senz'altro 10. Complimenti!
Reparto neurochirurgia - dr. Rapanà
Dottor Armando Rapanà, volevo ringraziarla di cuore per tutta la disponibilità, cortesia, professionalità e garbo con cui ha assistito mio padre e tutti noi. Quello che ancor più ci ha confortato è stato trovare la stessa umanità nel suo personale, perché tutti hanno saputo strapparci un sorriso senza mai perdere la pazienza.
Sono contenta che l’ospedale di Andria possa avvalersi di medici come lei, in grado di restituirci fiducia nella nostra sanità.
Loredana Marinacci
Ateromasia gravemente stenosante. PCI con stent
Ricoverato il giorno 9 luglio 2019 con urgenza dopo segni clinico strumentali di ischemia inducibile, sono stato seguito, assistito e curato con grande padronanza, sicurezza e professionalità dal primario dott. Cannone e da tutto lo staff medico, nessuno escluso. Un ringraziamento cordiale a tutto il personale infermieristico e di supporto che, con educazione e rispetto nonchè con professionalità, si è dimostrato sempre all'altezza delle situazioni, sia di giorno che di notte. Bravi! Onore al merito e grazie ancora a tutti. Sono stato dimesso il giorno 12 luglio 2019.
Pronto soccorso
Disponibilità. 0
Comunicazione 0
Empatia 0
Gente che lavora con passione 0.
Miomectomia
Sono stata trattata con sufficienza e zero rispetto. Basti dire che operata non mi mettono il catetere, con la conseguenza ovvia.. Trascuratezza e superficialità. Mi spiace, mi aspettavo di più. Spero di non avere bisogno mai di loro, sicuramente per mia scelta non ci tornerei più. Mi spiace per il Dr. Cantatore, medico esperto e serio.
Efficienza e professionalità centro TAO
Un grazie all'equipe del Centro TAO- terapia anticoagulante orale per la professionalità e l'efficienza. Non siamo piu' costretti a lunghe attese per fare i prelievi e soprattutto per ritirare i referti già disponibili in mattinata e non piu' nel tardo pomeriggio. Meriti riconosciuti anche dagli associati AIPA.
Un fiore all'occhiello dell'ospedale, avanti cosi'.
Domenica al pronto soccorso
Se non fosse stato per il sopravvenuto cambio turno, avrei dato il massimo per competenza, gentilezza e disponibilità dei medici e degli infermieri. Un ringraziamento particolare all'infermiera Scaringella. Il cambio del medico (molto superficiale) ha "rovinato" tutto. Peccato.
Rianimazione
Un ringraziamento particolare al dott. Nardelli e alla dott.ssa Bruno che si sono distinti a nostro parere non solo per le qualità professionali, ma anche per le loro qualità umane che non sempre sono riscontrabili nei medici.
Fam. VENTURA
Pessimo Pronto soccorso
Mi reco al pronto soccorso di Andria per un intorpidimento del lato sinistro del corpo, dopo che mi era stato rifiutato l'intervento del 118 e mettendo auto privata. Dopo circa 3 ore in attesa in codice verde, vengo inserito nel reparto di soccorso, ove il medico di turno, con grande superficialità, mi misura la pressione (altissima) riconduce la cosa ad un mio precedente episodio depressivo di 3 anni prima e mi dà un tranquillante. Poco dopo, ancora con i sintomi, mi manda a casa. Tre settimane dopo il cardiologo (privato) mi diagnostica una cardiopatia.
Ginecologia dott. Cantatore
Vorrei fare i complimenti a tutte le persone che lavorano in questo reparto, dai medici alle infermiere sempre gentili e disponibili nei confronti dei pazienti!
Grazie dott. Cantatore Mariano.
Neurologia, reparto pessimo
La paziente è stata trasferita in neurologia dopo alcuni giorni in rianimazione.
Durante la degenza ha contratto una serie di infezioni che ne hanno ulteriormente compromesso lo stato di salute. Trattamenti ricevuti assolutamente inadeguati, somministrazione di cure antibiotiche inadeguate e per tentativi, medici tutt'altro che in accordo tra loro, ognuno esprime un'opinione diversa. Per non parlare dell'assistenza infermieristica: personale in buona parte spesso scortese e con scarsissima voglia di adempiere al proprio dovere.
Reparto di Neurochirurgia dott. Mignini
Ricoverato di urgenza il 13 marzo 2008, sono stato operato in pomeriggio dall'équipe del dottor Mignini della quale facevano parte, se non ricordo male, i dottori G. Del Vecchio, F. Paradiso. Alle ore 19:00 ero nel letto già operato. Non ho avvertito un mal di testa da quel giorno. E' andato tutto benissimo e, da quello che ho potuto osservare, la conduzione del reparto del dottor Mignini è a dir poco eccellente. Li ringrazio tutti.
Guardia Medica Pediatrica
Il giorno 25 dicembre 2014 porto con mia moglie, mio figlio di 7 mesi presso la guardia medica pediatrica. Alle ore 19:30 arrivo dentro l'ospedale e ci dirigiamo presso l'ambulatorio della guardia medica pediatrica, noto un cartello all'esterno della porta con scritto chiusura ore 20:00 (Va bè ero in tempo). Esce uno, ci guarda in maniera scocciata e ci fa entrare. Premetto che mio figlio aveva, prima che andassi alla guardia medica, cioè alle ore 19:10, 39 di febbre. Entriamo dentro, mia moglie spiega al pediatra (almeno penso che sia un pediatra per chiamarsi guardia medica pediatrica) i sintomi del bambino, spiegando la febbre alta e tosse fortissima. Un infermiere infila all'orecchio di mio figlio un termometro da orecchio e gli appare 35.8, temperatura a cui mio figlio quando sta bene non arriva neanche, perchè di solito la sua temperatura è di 36.6. Comunque, l'infermiere guarda verso il pediatra e gli dice che il piccolo non aveva febbre, allora intervengo io e gli dico che anche senza termometro si sente che è caldo, lui con risposta secca mi risponde dicendo che per lui non ha febbre. Va be.. andiamo avanti. Spogliamo mio figlio, lo mettiamo sdraiato al lettino e con una visita di 1 minuto il pediatra ci dice che i bronchi erano pulitissimi; poi si rivolge a mia moglie e le dice "Signora fino a quando non metterà tutti i dentini non gli passerà mica" e di fretta e furia ci rispediscono fuori, anche perchè dovevano chiudere. Premettendo che "per fortuna non abito ad Andria ma viviamo fuori Andria e meno male", decidiamo con mia moglie di anticipare la partenza per ritornare a casa. Partiamo il giorno 26 e alle ore 12.00 circa, arriviamo presso la nostra Regione "Emilia Romagna" e, prima di recarmi a casa, porto il bambino presso il nostro ospedale. Entriamo in ambulatorio, misurano la temperatura del corpo con un termometro come cristo comanda e appena il pediatra visita mio figlio ci riferisce che ha una forte bronchite con FOCOLAIO, immediatamente antibiotico e cortisone. La differenza dei medici ed infermieri? Da noi lo fanno con il cuore e fanno i MEDICI, ma ad Andria ho i miei dubbi, fanno il loro lavoro giusto PER... Per non parlare degli infermieri che ho trovato nell'ospedale di Andria, che sembrano ONNIPOTENTI.
Urologia
Presso l'urologia mio padre è stato trattato per una neoplasia vescicale a gennaio.. Ho trovato medici discordanti, infermieri al collasso, caposala odiosa; gli unici che si salvano sono gli ausiliari, che fanno anche gli infermieri praticamente.. Tutto inizia a gennaio, fanno storie per una cardiopatia dilatativa.. e quindi vai con 50 mila firme; il caso di mio padre era sicuramente serio, ma abbastanza risolvibile. Quindi lo mandano a casa per riabilitazione cardiaca. Ok. Una volta superato il tutto, poi è iniziata l'ematuria, nonchè blocchi vescicali, dopo due mesi dall'intervento parziale. Allora il dirigente medico temporeggia dicendo di mettere il catetere e fare lavaggi.. Ma possibile che non si fosse reso conto che c'era una emorragia????... Mio padre sarebbe morto se non avessi deciso di cambiare struttura e andare e portarmelo al nord.
Senza parole
Struttura vecchia, malconcia.
Personale poco professionale, infermieri maleducati con carenza di professionalità.
Medici mai decisi e in sintonia tra loro. La visita non è mai stata approfondita, però si attaccano con i parenti sugli orari delle visite.. Per il resto.. provate se non ci credete.
Esperieza negativa in Neurochirurgia
Un medico mi ha chiesto cosa è il torvast!!! Paziente anziano abbandonato a sè stesso, medici scortesi, arroganti e presuntuosi. Paziente che non può mangiare autonomamente, non viene imboccato se non con quasi 2 ore di ritardo! Sottovalutazione del caso, tanto che volevano dimettere il paziente. Esami strumentali eseguiti con estrema calma e menefreghismo.
Esperienza in neurochirurgia
19 anni, tumore cerebrale. Presunzione di riuscire a trattare questo caso dando ai parenti degli sciocchi che credono alla pubblicità degli altri ospedali. Una volta operato, esito dell'operazione positivo a detta dei medici. Peccato non fosse vero, massa non asportata. Poco professionalità. Omissione di informazioni vitali al fine di prendere la scelta giusta da parte dei famigliari. Fortunatamente, grazie ai fondati sospetti dei famigliari, il ragazzo è stato trasferito altrove, dove gli è stata salvata la vita appena in tempo. Medici poco professionali, insensibili e maleducati. TUTTI compresi.
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