Ortopedia Ospedale San Benedetto del Tronto

Un grazie a tutti ed un elogio particolare al Dott. Davide D’Adamo.

In sala operatoria, all'Ospedale di San Benedetto del Tronto, mentre ero mezzo addormentato perchè dovevo sottopormi all'intervento ortopedico ricostruttivo del legamento del quadricipite, qualcuno mi deve aver detto come mai dall'Ospedale Rizzoli, dal momento che l'infortunio si era verificato a Bologna, mi fossi trasferito al nosocomio della zona in cui risiedo. Credo che la domanda non volesse avere una risposta; facilmente mi si voleva ringraziare della scelta fatta. Molte volte invece avviene il contrario, perchè i pazienti delle nostre zone preferiscono migrare al nord, alla ricerca dei così detti luminari, che poi non sempre ritrovano nelle sale operatorie.... Con ciò si fa un torto ai fiori di professionisti che ci sono anche nel territorio marchigiano. La mia scelta pertanto è stata consapevole, avendo frequentato per trent'anni come informatore medico il reparto di Ortopedia e Traumatologia di San Benedetto. Credo per questo di conoscere la storia e di avere constatato la crescita professionale del reparto, fin dai tempi del compianto dr. Orlando, padre dell'attuale primario e figlio d'arte Dr. Remo di Matteo. Non potevo dubitare, ero certo che l'equipe medica di cui si era circondato, potesse avere figure professionali specifiche. E così è stato e l'ho letto negli occhi del Dr.Felice Vanacore, sambenedettese anche lui, la soddisfazione per l'ottima riuscita dell'intervento. Lo debbo ringraziare per avermi anche seguito nei mesi successivi al ricovero, con competenza e gentilezza. Non saprei se al Rizzoli mi avrebbero potuto assicurare un iter del genere anche dopo l'intervento, ritenendolo altrettanto importante. Ringrazio pertanto anche gli altri medici del reparto per l'organizzazione e il personale infermieristico, augurando a tutti maggiori soddisfazioni e sempre una maggiore crescita professionale.

Desidero ringraziare il reparto Ortopedia e Radiologia.
In particolare il dottore Felice Vannacore che con scrupolosità e accuratezza ha scongiurato l’intervento al polso di mio figlio, entrato per una frattura multipla e scomposta del radio/ polso destro.

Il giorno sabato 7 dicembre scorso, a causa di una caduta accidentale, subii la frattura scomposta dell’omero del braccio sinistro. Dopo il transito attraverso il pronto soccorso per i primi accertamenti, fui indirizzata al reparto di ortopedia dove il dottore di turno, di cui non conosco il nome, ma di cui ricordo bene i modi non proprio gentili, mi propose l’intervento chirurgico, ma io rifiutai la proposta perché la freddezza dimostratami da questo dottore mi impedì di fidarmi di lui. Quindi egli mi fece immobilizzare l’arto da un infermiere e mi congedò con una diagnosi catastrofica. Alquanto perplessi, io e mio marito decidemmo di richiedere per il lunedì successivo una visita al Dott. Chiappini, e questa fu la mia fortuna perché il Dott. Chiappini, esaminata la situazione, mi disse testualmente: “Se lei fosse mia madre, io non la opererei”. Mi affidai pertanto in toto alle sue cure e devo dire che mai decisione fu più azzeccata. Nel corso del periodo di immobilizzazione sono stata seguita dal Dott. Riccardo Chiappini sempre con grande attenzione, umanità e cortesia, spesso ricevendo consigli e suggerimenti anche via whatsapp. Cosa che è continuata nella fase della riabilitazione che, grazie anche alle cure del fisioterapista sig. Bruno Ambrosi, del reparto di riabilitazione dell’Ospedale Madonna del Soccorso, mi ha permesso di riprendere la piena funzionalità dell’arto.
Voglio esprimere pertanto un plauso al Dottor Chiappini per la sua competenza, professionalità e cortesia, auspicando di trovare sempre dei professionisti di tal fatta. Grazie dottor Chiappini!

Il 2 giugno 2017 sono stata ricoverata presso il reparto di Ortopedia dell'Ospedale di San Benedetto del Tronto a seguito di un infortunio a carico della caviglia dx, con frattura scomposta di tibia, perone, entrambi i malleoli e lussazione trimalleolare. La diagnosi mi è stata fatta già presso il Pronto Soccorso, in modo celere, dall'ortopedico di turno, il Dott. Basiglini, il quale si è comportato in modo ineccepibile, eseguendo tutte le procedure necessarie (sistemazione rapida della lussazione, inserimento del fil di ferro nel tallone e posizionamento dell'arto in trazione).Dopo una settimana, sono stata sottoposta all'intervento, in anestesia locale. L'intervento, durato circa due ore, è stato eseguito dal primario, il Dott. Murri, e dal Dott. Basiglini. L'intervento, nonostante la sua difficoltà, è riuscito perfettamente. Tre settimane dopo, circa, i due dottori mi hanno sottoposto al secondo intervento di routine (in day hospital) per rimuovere la vite interna (intervento anche in questo caso in anestesia locale, e anche in questo caso perfettamente riuscito). Non posso che esprimere soddisfazione per questo reparto, sia per la professionalità, la gentilezza e la competenza dimostrate da tutti i medici, che per la cortesia e l'assistenza di tutto il personale infermieristico e delle O.S.S.. Unico neo: i servizi sanitari, non accessibili alle persone in carrozzina, e le lunghissime attese al reparto gessi.

Ho avuto un incidente in moto quasi da fermo, riportando una frattura da affossamento del piatto tibiale destro. Il Dott. Chiappini con molta naturalezza mi ha rialzato il piatto tibiale e ha posizionato due viti al di sotto di esso. Grazie al suo operato ho ripreso la funzionalità del ginocchio. Una menzione particolare per la sua manualità con gli strumenti operatori e la sua disponibilità.

Trauma femore sottovalutato dal triage e preso in considerazione dopo proteste e richieste di analgesici dopo 5 ore di attesa trattato solo con tachipirina.
Operazione tempestiva e con buon esito (spero), ma reparto ortopedia obsoleto: letti regolabili solo meccanicamente e materassi tali da dare ulteriore sofferenza; bagni non accessibili alle carrozzine, tazza wc adatte a bambini, privo di bagno assistito; ; promiscuità di sesso nelle camere.
Personale chiassoso e poco attento a livello umano. Personale ausiliario scortese. Per quella che è stata la mia esperienza personale, consiglio di farsi portare altrove in caso di necessità.

Far aspettare 4 ore per un gesso un bambino di 8 anni, penso sia scandaloso.
Incompetenza e mancata organizzazione.

Sono di Pavia e ci trovavamo in vacanza a San Benedetto. A seguito di una caduta mia mamma ha subìto la frattura del femore e quindi veniva ricoverata nel reparto di ortopedia ed operata dal dott. Chiappini. Intervento eseguito a regola d'arte, assistenza medica ed infermieristica eccellenti, fanno di questo ospedale un ottimo esempio di sanità pubblica! Voglio esprimere tutta la mia stima e riconoscenza al dott. Chiappini, che considero un grande medico e uomo!

Sono nato e sono residente a Milano. A dispetto delle tante voci negative che circolano sul reparto ortopedia e sui medici, con a capo il dr. Murri, è doveroso da parte mia dire che ho subìto un intervento chirurgico difficile ed al rientro a Milano mi è stato detto che il dr. Murri e la sua equipe hanno fatto con semplicità una vera e propria opera d'arte. Un grazie di cuore a tutti, compreso anche il personale infermieristico, ed un abbraccio a Vincenzo Pomante della sala gessi e medicazioni. Grande Filippo Murri!!!

E' un reparto funzionale ma, soprattutto, professionale. ringrazio di cuore il dott. Fossataro Massimo per la sua competenza e gentilezza. GRAZIE, il mio polso va alla grande e lo devo a lei. Spero di ringraziarla personalmente prima o poi.. Buon lavoro.

Ho conosciuto il dott. Di Matteo che mi ha operato alla caviglia destra, intervento chirurgico avventuto nel 1996 per tenosinovite dei peronei della caviglia.
Oltre che per l'alta professionalità ho riscontrato in lui una persona molto seria, leale e sincera, ma quello che mi ha colpito di piu'... è stata la sua Umiltà. Grazie dott. Di Matteo. Ho saputo con dispiacere che da poco il dottore è andato in pensione e per questo gli faccio Tanti Auguri di Buon pensionamento e sono sicuro che ha lasciato in buone mani il Reparto di Ortopedia. Un grazie particolare anche a tutta la sua equipe.