Ortopedia Ospedale Papardo
Recensioni dei pazienti
4 recensioni
Risultati di eccellenza medica
Nel 2022 sono stato ricoverato nell'unità di Chirurgia ortopedica e protesica dell'ospedale Papardo dopo aver avuto il piacere, in maniera del tutto casuale e "fortunata", di aver conosciuto il dirigente medico Dott. Daniele Pontoriero, a seguito di una pregressa patologia da cui, grazie a questo uomo e competente professionista di alto livello, posso dire di essere totalmente guarito. E' persona estremamente sensibile alle mie problematiche e a quelle di tanti altri, di una professionalità inaudita e soprattutto con grande gentilezza d'animo, sempre in continuo aggiornamento per il bene del paziente; fattori umani e morali che gli appartengono e che hanno fatto sì che oggi io possa godere nuovamente della mia vita, riuscendo finalmente a farmi raggiungere quei risultati tanto sospirati. Supportato anche da una équipe medica di ottimi professionisti del campo ortopedico, ha saputo mettere in atto la propria alta competenza al servizio del malato dandomi, col sorriso e la sua totale disponibilità, speranze e prospettive di vita che ormai nella mia mente andavano a scemare a seguito del progredire della malattia.
Grazie Dott. Daniele Pontoriero, col suo carisma e l'altissima competenza medica, degna di un vero luminare, oggi mi ha fatto raggiungere eccellenti risultati che erano stati sottomessi da anni e anni di malattia e disagio fisico e psicologico. Grande chirurgo e soprattutto bravo dirigente medico del reparto di ortopedia dell'ospedale Papardo.
AD MAIORA SEMPER.
Grande competenza e professionalità
Desidero ringraziare pubblicamente tutti gli operatori del reparto, una vera eccellenza. Ho avuto un incidente stradale e sono stata operata dal Dott. Daniele Pontoriero (per ciò che mi riguarda, il miglior chirurgo del nostro sud), coccolata poi da tutti gli altri medici, tra cui il Dott. Renato Calvo che ha fatto grandi cose, e da infermieri ed inservienti, che sempre cercavano di allietare le giornate di noi pazienti non facendoci mancare mai la pulizia, la loro presenza costante e la dolcezza; il tutto condito da buonumore e sorrisi. La notte non dormivano mai per accudirci al meglio, sebbene esausti per i loro turni massacranti a causa della mancanza di personale dato l'eccessivo numero di ricoverati in reparto. Purtroppo spesso si rammaricavano per noi per la mancanza pure di lenzuola e coperte...
Grazie di cuore a tutti voi per avermi accolta ed accudita con il vostro grande amore.
Buona sanità
La Sanità Pubblica non è fatta solo di mala sanità. La mia esperienza del 12 agosto scorso mi ha fatto conoscere un "mondo" fatto di gentilezza, "attenzioni" e competenze professionali: il personale del 118 intervenuto, dal medico agli ausiliari, tra cui Giuseppe, profondo conoscitore ed "innamorato triste" della sua terra; il medico di prima accoglienza, di poche parole (la "vita" a reparto non è facile) ma molto professionale; l'ausiliario accompagnatore, "fan"come me del Regno delle Due Sicilie; l'ortopedico, un giovane medico (le eccellenze non devono "espatriare" e regalare ad altri Stati competenze acquisite in Patria) preparato e concreto.
Grazie a tutti voi.
Revisione protesi anca
Dalla stabilizzazione del bacino si è arrivati alla revisione della protesi dell’anca. L’impiego di uno stelo corto ha prodotto la fuoriuscita dell’articolazione che è stata rimessa in sede e trattata senza la minima cura del paziente. Nuovo intervento e sostituzione dello stelo corto con uno più lungo ed invasivo. Risultato: frattura multipla del femore. Dopo due mesi di calvario, dimissione con una infezione da pseudomonas sulla ferita mai diagnosticata e curata.
La prima giustificazione delle fratture prodotte al femore: siccome il paziente è maturo ed ha l’osteoporosi, ha le ossa fragili e quindi avrà fatto qualche movimento nel letto che ha prodotto le fratture.
Oltre a mortificare il paziente, hanno mortificato l’intelligenza dei parenti.
Quindi:
1^intervento
- stabilizzazione e protesi del bacino
- revisione della protesi dell’anca con l’impiego di uno stelo corto;
1^ post
- fuoriuscita dell’articolazione;
- procedura di sistemazione dell’articolazione senza anestesia
- procedura di sistemazione dell’articolazione con anestesia
- nuova fuoriuscita dell’articolazione
2^ intervento
- sostituzione dello stelo corto con uno lungo
- a causa dell’inserimento di tale stelo, sono state prodotte delle fratture multiple al femore
- inserimento di una piastra di sostegno che parte dal ginocchio e arriva a metà femore
- cerchiaggio per stabilizzare il femore
2^ post
- dimissione con una infezione da pseudomonas non diagnosticata e curata (nonostante, a causa di evidenti perdite di siero dalla ferita, sia stato effettuato un secondo ricovero di 1 settimana nel corso del quale furono valutati i parametri vitali, ma nulla si fece in merito alla causa vera rappresentata appunto dalla perdita di siero)
- danno muscolare al piede (nn riesce a muoverlo, lo trascina)
- l’arto operato risulta più lungo dell’altro.
Revisione protesi anca.
Cerchiaggio femore.
Altri contenuti interessanti su QSalute