Ortopedia Ospedale Matera

Gli ospedali sono luoghi frequentati da persone che soffrono (gli ammalati) e sono luoghi frequentati da persone che cercano un conforto per i loro cari (i parenti). Il 28 luglio scorso mia madre, 88 anni, è stata ricoverata presso il reparto di Ortopedia per una sospetta frattura del femore. Dopo giorni e giorni di mancate notizie, e di attesa di un intervento, abbiamo pensato bene di chiedere informazioni ad un medico, che si è rifiutato di fornire qualsiasi risposta alle nostre richieste del perché dopo tanti giorni l'intervento non fosse stato ancora programmato. Ci è stato detto anche da questo signore: "io ho da fare e non parlo con nessuno" e ancora "e comunque se volete aspettare bene, se no potete andare altrove".. Altrove? Dove, con una donna anziana di 88 anni col femore fratturato?! Trascorsi ben 11 giorni, finalmente l'intervento è stato effettuato e dopo altri 7 giorni finalmente la dimissione. Finalmente. Pessima esperienza, pessimo modo di interloquire con le persone che soffrono. Ci sentiamo offesi da questo comportamento e dal comportamento di un altra dottoressa la quale. ad una nostra ennesima richiesta, si è messa ad urlare... Scusate se abbiamo insistito, ma sempre educatamente e con delicatezza. Era per la nostra mamma... Per fortuna, in tutto questo, spicca la figura del Direttore del reparto, dott. Sandro Sangiovanni, persona e professionista encomiabile che possiamo solo ringraziare per la sua gentilezza. Grazie professore.

Devo dire che la mia esperienza e’ stata positiva. Ricoverato di sabato, il lunedì successivo ho subìto l’intervento, condotto dal dott. Sangiovanni Sandro e dal dott. Bruno Marco.
Personale infermieristico preparato e abbastanza presente. Occorre invece lavorare di più sul post operatorio... Il paziente viene abbandonato e la lettera di dimissioni non ha un programma completo da dover eseguire, per la riabilitazione.
Un grazie di cuore al reparto e al dott. Bruno Marco, sempre presente e preparato.

Purtroppo la nostra esperienza è completamente negativa: l'assistenza post operatoria è inesistente, l'arroganza e il menefreghismo degli infermieri è incommentabile.
I medici poi bisogna rincorrerli e "forse" ti visitano e ti danno qualche spiegazione. Il dottor Abbatecola non si è neanche degnato di visitare la paziente dopo averla operata, né tanto meno ha dato a noi familiari qualche delucidazione in merito all'intervento. Mi auguro solo che la ripresa della paziente sia positiva.

La mia esperienza purtroppo è negativa.
Dopo tre mesi e mezzo dall'operazione, il tendine d'Achille mi si è rotto nuovamente.
Rioperata a Roma, oggi va molto meglio.
Al primo intervento si era formata una fibrosi all'altezza della rottura non riconosciuta nei controlli. Indicazioni sulla fisioterapia scarse.

Non mi sembra vero!!!
A distanza di solo una settimana mia moglie (Fragasso Marisa), operata dal dottor Berloco, è già in piedi.
Solo giovedì scorso, dopo una attesa abbastanza lunga, mia moglie ha subìto un intervento di protesi totale di anca.
Oggi è già a casa e devo dire potrebbe camminare anche senza bastoni, mi sembra un miracolo.
Devo ringraziare tutto il reparto di ortopedia ed in particolar modo il dott. Berloco che ha eseguito il trapianto.
Ho riscontrato grande professionalità, massima dedizione al proprio compito per tutte le figure che operano in reparto.
Un grande grazie di cuore a tutti.

Ringrazio il personale del reparto Ortopedia e tutto il personale ospedaliero per l'ottima degenza avuta da mio figlio, operato al braccio.

È inconcepibile che nel 2015, per chi arriva in ospedale in giorni di festa "rossi", anche consecutivi, con frattura multipla del femore, venga parcheggiato in reparto in attesa che il primo giorno feriale della settimana si possa poi procedere con l'operazione - e nel frattempo tra morfina, tachipirina e calmanti vari, cercano in tutti i modi di alleviare il TUO dolore.
Tutto questo strazio, perché nei giorni rossi del calendario non si opera???

Posso solo dire di non aver mai visto in vita mia tanta arroganza da parte dei medici.. E purtroppo per me ancora oggi, a distanza di 7 mesi dall'intervento di piede piatto, ancora non posso camminare, avverto molto dolore ed il mio polpaccio risulta flaccido.

Vorrei lodare e ringraziare di cuore i medici del reparto ortopedia dell'ospedale di Matera, in particolare il Dott. Sandro Sangiovanni, la cui alta competenza ha offerto a mio marito l'occasione di rimettersi in piedi dopo una brutta caduta con una operazione non semplice da eseguire, il Dott. Marco Bruno, la cui professionalità prontezza di intervento hanno salvato mio marito da gravi conseguenze, il personale infermieristico e le operatrici sanitarie, per l'umanità dimostrataci durante la degenza, l'infermiera Tina Gaudio dell'ambulatorio di ortopedia, una persona dal cuore grande pronta a tendere una mano quando piu' ne hai bisogno, l'operatrice Maria Teresa dell'ambulatorio di ortopedia per il suo sorriso e la sua disponibilità.
Grazie di cuore a tutti voi, vi porterò sempre nel mio cuore.

Ho subito un'operazione al tendine d'Achille qualche mese fa, riscontrando già in fase pre e intra operatoria scarsissima serietà e competenza sugli aspetti informativi riguardanti l'operazione e la fase di intervento. Dopo l'operazione c'è stato un menefreghismo cosmico su tutta la gestione post operatoria che mi ha portata ad oggi a dover gestire in solitudine una ferita mezza aperta e rischiare di dover subire un ulteriore intervento. Contattando altri medici, sicuramente più competenti, mi rendo conto di andare incontro a molti rischi per la mia ripresa per colpe della mancanza di qualsiasi forma di professionalità di questo personale medico. Mi auguro che sia un caso isolato.