Oncologia Ospedale Mantova

Il supporto psicologico non funziona e dopo il primo approccio decade il rispetto del paziente, dato che non si riesce più a parlare col proprio medico curante.

Oggi mia mamma si è recata, accompagnata, nel reparto day-hospital oncologico per effettuare la chemioterapia. L'infermiera Elisabetta si è permessa di dire che non avrebbe fatto la chemioterapia causa scadenza tampone. Effettuato il tampone rapido con esito negativo, le hanno effettuato il molecolare, con attesa di 5 ore. Quindi è rimasta in ospedale dalle 11:00 di stamattina alle 14:30, ed è poi tornata a casa senza aver fatto la chemioterapia, dovrà tornare domani! Premetto che mia madre fa fatica a stare seduta...

Mia madre di 89 anni si è recata all’ambulatorio oncologico per un controllo. Dopo 2 ore e mezzo di attesa, mio fratello che la accompagnava bussa alla porta: la dottoressa apre la porta e dice loro che la visita è rimandata al giorno dopo. Peccato che nessuno ci avesse contattato per avvisarci! Il medico presente avrebbe potuto comunque effettuare la visita visto che non erano presenti altri utenti. Rimandare a casa una donna di quasi 90 anni alle 14.30 in luglio è a dir poco non etico.
Pessimo comportamento.

Ho portato mia madre a Mantova, in quanto a Bassano del grappa non intendevano più continuare con le terapie. Ho trovato un primario di grande umanità, il dott. Aitini, e un aiuto un po' burbero se vogliamo, ma di grande competenza e professionalità, da parte della dott.ssa Pari.