Oncologia Day Hospital Ospedale Ovada
Recensioni dei pazienti
6 recensioni
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Neoplasia esofago
Purtroppo ho una bruttissima esperienza legata all'ospedale di Ovada, reparto oncologico, non tanto per l'esito del ricovero che era purtroppo prevedibile ma per la poca attenzione del personale medico nei confronti di mio padre.
Credo che quando la diagnosi lascia poche speranze di vita, ci debba essere una maggiore attenzione all'aspetto umano e psicologico del paziente e della famiglia.
Purtroppo nella mia esperienza non è stato così.
Eccellenza di alto livello
Dopo aver perso molto tempo al San Martino, ho deciso di portare mia moglie a Ovada su consiglio del mio medico. Dovevo farlo prima. Purtroppo abbiamo perso molto tempo, ma a Ovada, nel reparto diretto dalla dottoressa Paola Varese, sembra di essere in una clinica di altissimo livello.
Ambulatorio oncologico, primario Dott.ssa Varese
Non ho mai trovato in nessun ospedale tanta competenza e gentilezza.
Grazie mille al primario dottoressa Paola Varese, che dona tutte le sue forze ai pazienti, e complimenti alla dottoressa Isabella Angelini.
Grazie per tutto.
Grazie Dottoressa Paola Varese
Ringraziamo sentitamente la dott.ssa Paola Varese, Direttore SOC Medicina a indirizzo oncologico di Ovada, per aver accompagnato nelle cure mio padre con professionalità e umanità, donandogli fiducia e coraggio nell'affrontare la malattia.
Esprimiamo la nostra gratitudine alle dottoresse dr.ssa Bo e dr.ssa Angelini, agli infermieri e Oss del reparto DH Oncologico per la professionalità e le amorevoli attenzioni.
Un sentito ringraziamento allo staff medico e paramedico del reparto di Medicina per le cure prestate e un particolare grazie al dott. Zucchi.
Un riconoscimento particolare all'Associazione di volontariato oncologico "La Vela onlus" per l'indispensabile supporto.
Paola Gatti e famiglia.
Ringraziamenti
Ho conosciuto, nella disgrazia della mia malattia, un angelo chiamato dott.ssa Varese e tutta la sua equipe. Non so con quali parole ringraziare lui e tutti i suoi assistenti per le cure, la solidarieta' e la gentilezza che hanno verso tutti i pazienti, compresa la segretaria, a cui non sfugge nulla.... e di pazienti ce ne sono tanti.
Un plauso a tutti e ripeto, proprio a tutti.
Buona Sanità, grazie Dr.ssa Varese
SANITA’. MALA SANITA’? BUONA SANITA’?
NON DIPENDERA’ ANCHE DAL “SINGOLO“ CHE DENTRO LA FA la sanita’, OLTRE CHE DAI DETTAMI SPESSO ASSURDI CHE DALL’ALTO IMPONGONO?
SI, BUONA SANITA’ ESISTE..
ESISTE UN REPARTO DI ONCOLOGIA E DAY HOSPITAL ONCOLOGICO DOVE LA DIFFERENZA E’ DATA DALLE PERSONE CHE APPLICANO I COSIDDETTI PROTOCOLLI, COMBATTENDO CON E CONTRO LE ASSURDITA’ DELLA BUROCRAZIA IN DIFESA E NEL RISPETTO DEI PAZIENTI, AL DI LA’ DELLE IDEOLOGIE POLITICHE, RELIGIOSE O CULTURALI CON UN UNICO FINE E SCOPO: LE PERSONE E LA LORO MALATTIA.
DOVE IL PERSONALE TUTTO, DAL PRIMARIO AGLI ASSISTENTI, OLTRE AD ESSERE PERSONALE QUALIFICATO, SONO PERSONE CHE SI OCCUPANO DI ALTRE PERSONE, NON SOLO MEDICI CHE CURANO PAZIENTI.
ESISTE UN REPARTO ONCOLOGICO IN UNA PICCOLA REALTA’ DI PROVINCIA CHE OGNI PERSONA CHE SCOPRE DI ESSERE AMMALATA DOVREBBE AVERE IL DIRITTO DI INCONTRARE.
PERCHE’ LA MALATTIA SE SOPRAVVIENE IN ETA’ PIU’ O MENO AVANZATA (ma chi stabilisce qual’è l’età GIUSTA per questa o altre malattie con la M maiuscola?) TI FA DIRE: “BEH TUTTO SOMMATO LA SUA VITA L’AVEVA VISSUTA!“ (senza soffermarci sul modo!), MA SE SOPRAVVIENE IN ETA’ PRE-PENSIONABILE.. TI FA FARE I CONTI CON LA QUOTIDIANITA’ E IL CONFRONTO CON GLI ALTRI APPARENTEMENTE SANI.
PERCHE’ TI FA CAMBIARE LE TUE ABITUDINI E TI FA PENSARE DI NON POTER FARE PROGETTI SE PRIMA NON TE LA VEDI CON LEI.. LA MALATTIA!
IL TUO NUOVO CAPO, PIU’ SEVERO E IMPREVEDIBILE DI QUELLO CHE FIN ORA AVEVI CONOSCIUTO. DI NON POTER FARE PROGETTI DI VITA, CHE DI LAVORO O ALTRO SI TRATTI, PERCHE’ LA PAURA PRENDE IL SOPRAVVENTO E LE CERTEZZE, SEPPUR VANE, CHE CREDEVI DI AVERE SCOMPAIONO COME BOLLE DI SAPONE.
MA ESISTE UN REPARTO DI MEDICINA ONCOLOGICA DOVE IL PERSONALE SANITARIO E’ FATTO DI PERSONE COMPETENTI DAL PUNTO DI VISTA SANITARIO CHE NON SI DIMENTICANO DI ESSERE PERSONE. FANNO I MIRACOLI FIN DOVE POSSONO MA NON DIMENTICANO CHE AL PRIMO POSTO C’E’ LA PERSONA CHE HANNO DI FRONTE, CHE SI CURA SIA CON LE MEDICINE E I PROTOCOLLI E SIA CON TANTO ALTRO.
UN REPARTO DI UN PICCOLO OSPEDALE DI PROVINCIA DOVE LA PERSONA CHE AFFRONTA LA MALATTIA ONCOLOGICA NON SI SENTE ABBANDONATA O AL CAPOLINEA.
RIPETO, FANNO I MIRACOLI FIN DOVE IL NEMICO (LA MALATTIA) E IL SUO INQUILINO (LA PERSONA) SONO SORRETTI DALLA SCIENZA, DALLA RICERCA, DA QUELLO CHE SONO, DALLE CIRCOSTANZE E FORSE ANCHE DAL CASO O FORTUNA CHE DIR SI VOGLIA, SENZA ACCANIMENTO, MA CERCANDO DI RICORDARE ALLE PERSONE CHE NON SONO FINITE E CHE ANZI POSSONO E MERITANO DI FARE ANCORA MOLTO, O COMUNQUE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE.
DOVE LA PERSONA /MALATO PERCEPISCE DI NON ESSERE FINITO SOLO PERCHE’ DEVE CAMBIARE LA QUOTIDIANITA’, MA CHE PUO’ ANCORA ANDARE IN PALESTRA (dove forse non era mai andato per mancanza di tempo o senso del dovere), CHE PUO’ ANZI DEVE ANDARE IN VACANZA SOPRATTUTTO SE NON LO HA MAI FATTO, CHE IL DOLORE SI PUO’ CONDIVIDERE, ALLEVIARE, TALVOLTA SDRAMMATIZZARE E FORSE ANCHE MANDARE A STENDERE.
UN REPARTO DOVE NON SI FANNO STREGONERIE MA GLI EFFETTI COLLATERALI DELLE TERAPIE ONCOLOGICHE SONO RIDOTTI DALL’APPLICAZIONE DI UNA BUONA OFFENSIVA PREVENTIVA E FORSE ANCHE DALL’IDEA DI NON SENTIRTI IN QUEL MOMENTO IN UN DAY-HOSPITAL ONCOLOGICO: LA FAMIGLIARITA’ DELL’ACCOGLIENZA E DELLE ATTENZIONI TI FANNO SENTIRE A TUO AGIO, ANCHE SE FAI LA CHEMIO E IL NON VEDERE VISI SPAVENTATI, SPERSI E DISILLUSI NON SEMBRA MA FA TANTO (come dire, meglio piangere su una Rolls-Royce o su una vecchia cinquecento.. meglio non vomitare in un piccolo ospedale di provincia o versare anche l’anima a Milano piuttosto che Torino).
UN REPARTO DI UN OSPEDALINO DI PROVINCIA CHE SE ARRIVI DA UN’ALTRA CITTA’, DOPO AVER FORSE VISTO ANCHE ALTRE STRUTTURE ONCOLOGICHE SPECIALISTICHE DI RECENTE COSTRUZIONE, TI FA DIRE “SE NON SAPEVANO COSA FARE LI’, QUI CREPO DI SICURO“ (cito parole realmente dette prima di conoscere l’anima della struttura che, dopo lo scossone iniziale nella sua diversita’, ti catapulta in una avventura inaspettatamente positiva all’interno del contesto negativo), IN CUI LA PERSONA MALATA IN PRIMA PERSONA E LE PERSONE CHE GLI STANNO ACCANTO IMPARANO AD AVERE NUOVI OCCHI, IN CUI OGNI GIORNO E’ UN SUCCESSO SE E’ VISSUTO AL MEGLIO DELLE PROPRIE CAPACITA’ E DELLE PROPRIE POSSIBILITA’.
UN REPARTO DI UN OSPEDALINO DI PROVINCIA CHE NON CONOSCEVI ANCHE SE ABITAVI A SOLI 50 KM. DA LI’, MA CHE HAI TROVATO PERCHE’ LI’ TI HA INDIRIZZATO UN PROFESSORONE DI CARATURA EUROPEA, MENTORE E PROMULGATORE DELLE TERAPIE APPLICATE IN UN DETERMINATO CAMPO DELLA MEDICINA ONCOLOGICA, CHE DICE CHE LA STESSA TERAPIA APPLICATA IN UN REPARTO (con tutto il rispetto) PIUTTOSTO CHE IN UN ALTRO PER LUI NON E’ LA STESSA COSA (o aggiungo io per esperienza personale che aveva ragione perche’ non ha lo stesso risultato).
UN REPARTO DOVE L’ELEMENTO TRAINANTE TI SOSTIENE E TI ACCOMPAGNA ANCHE QUANDO ALTRI SUOI COLLEGHI TI FANNO SENTIRE DA BUTTARE VIA PRIMA DEL TEMPO (chi glielo dice a quelli che nessuno di noi sa qual è la propria data di scadenza.. non siamo certo degli yogurth!) ANCHE SE LE CIRCOSTANZE NON SONO PROPRIO A NOSTRO FAVORE IN QUEL MOMENTO.
UN REPARTO DOVE MALGRADO LE DIFFICOLTA’ DEL QUOTIDIANO E DELLA SANITA’, LE COSE FUNZIONANO GRAZIE ALLE PERSONE CHE CI SONO DENTRO. IL CHE PORTA ALLA RIFLESSIONE: “ SE FUNZIONANO IN MODESTE REALTA’ DI PROVINCIA DOVE ARRIVANO LE BRICIOLE, GRAZIE ALLE PERSONE CHE CON LE BRICIOLE FANNO TUTTO CIO’.., CHISSA’ GLI ALTRI SE AVESSERO PERSONE DIVERSE COSA FAREBBERO CON TUTTE LE PAGNOTTE CHE GLI PASSANO TRA LE MANI! (per questi però è forse più facile tarpare le ali a questi piccoli reparti per non far fare brutta figura ai repartoni, piuttosto che darsi da fare per ottenere gli stessi risultati! o quantomeno cercare di correre allo stesso livello).
UN REPARTO DOVE SICURAMENTE VORRI ESSERE CURATO SE AVESSI DI NUOVO L’OCCASIONE DI TROVARMI FACCIA A FACCIA CON IL CANCRO, COSA CHE AL GIORNO D’OGGI E’ PIU’ FREQUENTE DEL TRAFFICO ALL’ORA DI PUNTA SUL RACCORDO ANULARE ROMANO.
BEH, QUESTO REPARTO NON E’ UNA FAVOLA MA UNA REALTA’, E NEL MALAUGURATO CASO IN CUI DOBBIATE ESSERE ASSISTITI PER UNA TERAPIA ONCOLOGICA, CERCATE LA DOTT.SSA VARESE (e i suoi adorabili collaboratori) PRESSO L’OSPEDALE DI OVADA (AL)..
BUONA SANITA’?: SI GRAZIE
P.s.: C.I.G.N.O. acronimo di Come Immaginare la Gestione di una Nuova Oncologia.
LA DICE TUTTA VERO?
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