Oncologia Day Hospital Ospedale Lugo
Recensioni dei pazienti
5 recensioni
Adenocarcinoma Polmonare
Sono in cura presso questa struttura (Dott. Claudio Dazzi) da aprile 2020. Un grande ringraziamento a tutti, perchè in questo periodo di COVID non si sono MAI fermati, mai un giorno di ritardo nei controlli e nella terapia. Tutto il personale è fantastico, empatico, gentile. Avevo 6 mesi di vita, ma con l'immunoterapia sono ancora qui ed il tumore è in remissione. GRAZIE.
Grazie al dott. Alessandro Gamboni
Un ringraziamento particolare al dott. Alessandro Gamboni ed alla sue équipe.
Pochi giorni di vita avevano dato a mia madre, ma noi ci siamo affidate alle cure del dott. Gamboni, il quale le ha dato, attraverso tutto il suo impegno, la sua competenza (cicli mensili di Kisquali) e la sua umanità, la possibilità di vivere altri 2 anni.
Chemioterapia in attesa di intervento
Un grazie di cuore al dott. Gamboni, grande uomo oltre che ottimo medico, e a tutte le ragazze del reparto che accompagnano per mano TUTTI i pazienti in questo duro e difficile cammino.
Adenocarcinoma polmonare
Trovo il personale infermieristico molto carino, capace e disponibile, come del resto anche i medici, molto professionali.
La cosa scandalosa è che dalle finestre del reparto oncologico si veda una struttura completamente ricoperta di amianto. Secondo me è il colmo.
L'Oncologia a Lugo una catastrofe...
Mi chiedo perchè non esista a Lugo un reparto di Oncologia Medica. I pazienti anche gravi, dopo il trattamento, vengono lasciati a casa nel più totale stato di abbandono con conseguenze di forte disagio per loro e per tutta la famiglia che non sa cosa fare. Sottopongono i pazienti ad un continuo stress di viaggi tra casa e l'ospedale! I pazienti non vengono mai seguiti dallo stesso medico. Questo crea insicurezza nel paziente e sensazione di non essere curati adeguatamente. Nel reparto di Day Hospital non viene osservata nessuna precauzione o norma sul silenzio e sull'uso dei telefoni cellulari. Addirittura una donna del personale medico gira per il reparto portando scartoffie e referti coi tacchi a spillo facendo un rumore pazzesco. Il reparto è molto angusto con stanze piccole e inadeguate (sono più grandi il corridoio e la sala d'aspetto che le stanze per i pazienti, vedere per credere). Il Primario sembra quasi che non voglia avere rapporti coi malati, quindi immaginate i suoi sottoposti. Il rapporto personale tra medico e paziente è fondamentale, a volte fare un giro per il reparto portando un semplice saluto di conforto ai propri malati coaudiuva la terapia stessa. Diciamo che questi medici fanno quello che possono in rapporto alle loro capacità. Quando non riescono a curare un paziente o non riescono ad individuare la terapia più adeguata, dovrebbero indirizzarlo in altre strutture di livello e competenza superirore. Ma questo non avviene mai! Questi medici non riescono ad entrare nella psicologia del paziente, non capiscono lo stato effettivo del malato, non fanno mai l'anamnesi. Comunque ci sarebbero ancora da dire tante cose ma questo non voglio sia considerato solo lo sfogo di chi vede la propria madre finire i suoi giorni, ma è la constatazione di una situazione reale che trova la responsabilità di tutto ciò nei medici, nelle strutture sanitarie di Lugo e nella sua classe dirigente!
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