Oncologia 1 Istituto Tumori Regina Elena
Recensioni dei pazienti
12 recensioni
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Chemioterapia pre intervento
Mi sono dovuto sottoporre a cicli di chemioterapia neoadiuvante per poi poter essere operato.
Ringrazio il reparto di chirurgia toracica e tutto il personale di collaborazione in servizio presso il reparto di Oncologia, una vera eccellenza italiana.
Professionisti, ciascuno per la sua area di competenza, sempre presenti e disponibili ad accogliere le esigenze dei pazienti in qualsiasi momento, facendoti sentire di essere seguito e non abbandonato nel letto di un ospedale.
Ho constatato in diverse occasioni l’amore per il proprio lavoro.
I reparti in perfetta sinergia collaborano tra di loro, offrendo un valore aggiunto alla salute dei pazienti.
Grazie a tutti!!! Che Dio vi sia sempre vicino.
Osteosarcoma
Non consiglio il Regina Elena per la cura dell'osteosarcoma.
Li ho trovati poco affidabili.
Adenocarcinoma polmonare
Ad agosto 2016 sono stata operata al polmone destro dal Prof. Facciolo. E' andato tutto benissimo, un po' lunga la degenza, ma solo per un mio problema.
Quell'11 agosto, giorno in cui sono stata operata, è stata una giornata Interminabile
In reparto, medici e infermieri eccellenti. Massima disponibilità, nulla da dire.
Dopo l'intervento, da protocollo ho fatto radioterapia e chemioterapia (5 anni fa c'era il Dott. Michele Milella), trovando un'equipe medica eccellente ed un DH fatto da persone umane e disponibili.
Quando ho avuto bisogno di qualcosa sono stati tutti disponibili
Per fortuna in 5 anni i controlli sono stati di routine perchè la malattia era ferma, ma proprio da ottobre 2020 abbiamo scoperto per caso che la malattia aveva ripreso a muoversi.
Tac guidata
Biopsia liquida ogni mese
Sempre negativa alla mutazione del gene EGFR.
Crescita di 1 mm. al mese
E ancora una volta il mio caso va in riunione, per decidere cosa fare e che terapia intraprendere.
Spero di arrivarci in tempo...
PS: un elogio anche a medici e infermieri del reparto Terapia del dolore, dove sono stata e dove ancora oggi, se mi occorre, trovo massima disponibilità da parte di tutti.
Un reparto eccellente fatto di medici che si prendono a cuore la sofferenza dei malati.
Grazie di cuore a tutti.
Esperienza negativa
Mia moglie Della Bella Liviana, essendo stata operata per un nodulo al seno nel 2016, ha iniziato una cura chemioterapica che ancor oggi è in corso. In ottobre 2018 si è dovuta sottomettere ad una radioterapia molto incisiva sul cervello (Cyber Knife), in quanto ad agosto, presa da uno shock epilettico/jacksoniano e sottoponendosi presso il pronto soccorso di Palestrina a Tac, venivano riscontrati edemi cerebrali probabilmente secondari al male che la colpiva già dal 2016. Tralasciando su una serie di ritardi, errori, scollegamenti e noncuranze riscontrati, voglio evidenziare quest'ultimo stato in cui ci si trova...: si era comunicato che il controllo tramite risonanza magnetica, per verificare l'esito della cura radioterapica Cyber Knife, sarebbe potuto avvenire non prima di due mesi dall'intervento. Oggi sono trascorsi 4 mesi e nessuno si preoccupa di chiamare per verificare l'esito di un intervento che alla comunità sarà costato non poco.... In estrema sintesi, lamentiamo il disinteresse degli addetti ai lavori, con i quali comunicare ed avere riposte è cosa impossibile. Considerazioni negativissime sia su Oncologia B e sia su Oncologia A, dove a rimetterci è solo il già sfortunato paziente.
Chemioterapia e ricovero
Un ringraziamento a tutto il personale del day hospital, tutte carine, gentili, professionali.
Un ringraziamento particolare va alle dottoresse dr.ssa Colella, dr.ssa Nisticò, dr.ssa Pellegrini e al dottor Carlini. Persone con un cuore d'oro.
Cancro al pancreas
Mio padre è stato in cura per un anno presso l'IFO, seguito per tutto il primo periodo da un medico che non lo ha quasi mai guardato in faccia e che alla fine del protocollo è sparito nel nulla senza neanche informarsi sugli sviluppi della malattia. Il medico in questione non rispondeva neanche ai messaggi e sul suo profilo What's Up destinato ai pazienti ha addirittura scritto: 'Non me le rompete...'.
Con pazienti fragili come quelli oncologici un atteggiamento del genere è inconcepibile. Mio padre è morto, per fortuna a casa sua, aiutato dall'assistenza domiciliare - un altro pianeta per umanità e cortesia, oltretutto anche gratuito. All'IFO non metterò più piede e, per quella che è stata la nostra esperienza personale, ringrazio soltanto alcune infermiere gentili e il dott. Zeuli.
Insoddisfatta
Dopo avere saputo della mia patologia (tumore alla vulva), non è stato sufficiente dovere ammortizzare il duro colpo, ma ho dovuto anche salvaguardarmi dal chirurgo che, dopo varie insistenze da parte mia per parlare con qualcuno che mi spiegasse qualcosa, il tipo di intervento, le cure da fare (e magari mi sarebbe anche piaciuto vedere la faccia di chi mi avrebbe operata - non credo di avere fatto una richiesta assurda, era tutto nel mio diritto sapere), invece di essere gentile e delicato nel darmi spiegazioni, era scocciato, arrogante e per niente sensibile nel dirmi alcuni dettagli... E dire che hanno a che fare con delle persone, non con dei numeri...
Fortunatamente per me, la mia testa in quel momento ha anche ragionato è così me ne sono andata da questa struttura. Scendete da quel piedistallo, in certi contesti tutti abbiamo bisogno di essere considerati essere umani e non un numero a caso.. Detto questo, mi rivolgo alle donne soprattutto e dico di non fermarsi davanti al primo camice bianco e di pretendere delle spiegazioni, sono dovute, non ci fanno un favore...
Per quanto mi riguarda, sconsiglio questo reparto.
Day hospital, tremenda attesa
Ho mia madre in cura per un tumore ed è in terapia presso il day hospital oncologico dove, lasciatemelo dire, è veramente assurdo come tutti -e dico tutti- i pazienti debbano attendere almeno due ore per essere ricevuti dall'oncologo di turno per avere l'ok (dopo avere esaminato le analisi effettuate) della terapia già stabilita precedentemente.
Io capisco chi deve essere visitato la prima volta, oppure deve portare esami particolari tipo TAC o RM, ma chi deve effettuare solo la chemioterapia potrebbe far controllare gli esami ad un oncologo in servizio presso la stanza della terapia ed essere attaccato alle flebo piu' velocemente. Io penso a mia madre che ha 75 anni, ma anche a persone piu' giovani sottoposte a queste cure che hanno difficoltà ad affrontare giornate intere sedute su di una sedia dura e scomoda con tutti i sintomi inerenti alla loro condizione e le cure cui sono sottoposte.
Chiedo, pertanto, che vengano prese in considerazione il rispetto per le persone e le difficoltà che queste patologie producono a questi pazienti.
Grazie per l'attenzione,
Sabrina Pecchioli
Grazie a tutti
Sono la sorella di una paziente affetta da gravi patologie cardiache, sottoposta ad intervento di asportazione carcinoma al seno il 26/7/2014 e ritornata a casa ieri viva ed in forma. Grazie a tutti. L'Istituto Regina Elena di Roma deve essere un vanto per gli italiani, specie in questo grave momento di crisi.
La professionalità (dalla prima all'ultima figura professionale), la cortesia, l'assistenza di tutto il personale dell'Istituto, hanno reso la situazione più tollerante, meno drammatica.
Grazie a tutti, anche allo Sportello Cortesia, che merita in pieno la sua denominazione.
La sanità buona in italia
La mia è una semplice testimonianza sul reparto oncologico day hospital del Regina Elena. La struttura è valida, il personale è cortese e professionale, i locali sono pulitissimi. Oggi inizio il mio primo ciclo di chemioterapia e sono sicura che tutto andrà bene.
IFO: esperienza negativa reparto oncologia medica
Ho avuto un'esperienza a dir poco traumatica durante il ricovero presso il reparto di oncologia medica A dell'ospedale Regina Elena IFO sito in via Chianesi a Roma. Gli infermieri sono aggressivi ed arroganti e a causa loro ho subìto serie problematiche di salute che avrei facilmente potuto evitare. I medici inoltre non sono competenti. Praticamente sono entrato li con un problema e ne sono uscito con mille. Sconsiglio la struttura, fatta di disorganizzazione e senza un briciolo di umanità!
La macchina che cammina..
Ho scoperto da poco di avere un carcinoma alla mammella. Fa paura... ma quando vado all'I.R.E. mi sento ben assistita, vedo competenza, gentilezza e umanità e tutti hanno una parola gentile e un sorriso per me!
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