Oculistica Ospedale Mantova
Recensioni dei pazienti
6 recensioni
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Intervento cataratta
Operata stamattina dal dott. Vincenzi Nicola. Il medico è una persona molto empatica e capace; tranquillizza molto i pazienti spiegando bene le fasi dell'operazione. Sicuramente lo sceglierò come mio oculista.
Eccellenza
Il 17 luglio 2022 ero a Mantova per lavoro, alle 18.00 mi reco al pronto soccorso del Poma per un serio problema al mio occhio destro. Ricevo la prima assistenza e subito vengo accompagnato a fare una visita generica, da cui si evince che potrebbe trattarsi di distacco della retina. Il medico del pronto soccorso, dottor Leonardo Pieramati, si mette subito in contatto con l'oculista reperibile del reparto e in meno di mezz'ora vengo visitato con urgenza dalla dottoressa Anna D'Alessandro la quale, dopo accurati controlli, conferma un parziale distacco di retina consigliandomi di farmi operare con urgenza entro i due giorni successivi. A quel punto, un po' spaesato e preoccupato, ringrazio la dottoressa e comunico che preferisco tornare a Roma dove risiedo per farmi operare lì e passare la convalescenza con la mia famiglia. La dottoressa acconsente e il giorno dopo prendo un treno per Roma dove, grazie alla dettagliata diagnosi della D'Alessandro, vengo operato con successo il giorno successivo.
La mia esperienza al Poma devo dire che è più che positiva, per questo vorrei ringraziare il dottor Pieramati per la prontezza e l'assistenza ricevuta, la professionalità, competenza e bravura della dottoressa Anna D'Alessandro e ringraziare tutto lo staff medico con a capo il Prof. Sciuto.
Ho rischiato di perdere un occhio
Esperienza tragica dal punto di vista medico e psicologico. Entrata con un occhio gonfio (ed anche mal di testa e calo del visus), sono stata rivoltata come un calzino - esami al cervello, genetici, reumatologici - ma alla fine non sono riusciti a curarmi l'occhio.
Mi hanno fatto prendere cortisone per 5 mesi senza mai provarmi la pressione oculare. Mi sono ritrovata a perdere la vista più volte.
Decisi allora di cambiare ospedale, dove mi trovarono la pressione oculare a 39 e sclerosi del cristallino per una uveite curata male. Per fortuna la mia disperazione mi ha portata a Reggio Emilia, dove il giorno dopo mi hanno subito operata.
Superficialità e poco tatto
Mi hanno diagnosticato un distacco di retina e non mi hanno operato per un raffreddore, causandomi il completo distacco e la perdita di vista dall'occhio.
Sono susseguite varie operazioni che non hanno portato ad alcun miglioramento e, anzi, alla caduta nuovamente della retina dopo che poco prima pareva andare tutto bene.. evidentemente una vista superficiale.
Oggi mi ritrovo a non vedere più dall'occhio. Oltre a questo i comportamenti visti all'interno del reparto, dimostrano poca professionalità. Questo a mio parere..
Il dovere è facoltativo
Mio figlio di anni tre si è spruzzato la lacca per capelli nell'occhio destro. Nel reparto oculistico, senza essere visitato, in piedi in corridoio, ci viene consigliato e prescritto collirio. Alla mia espressa richiesta di visitarlo con strumenti, mi viene riso in faccia dal medico. Al mattino mi reco presso studio privato e viene diagnosticata ipovisione occhio destro causata dalla presenza di arteria ialoidea fluttuante nel vitreo, opacizzazione del cristallino presenti dalla nascita. Se non fossi stata scrupolosa, l'avremmo scoperto troppo tardi. Mi chiedo, perche' tanta superficialità?
Leggerezza
Mi spiace dire di non con consigliare il reparto della mia città, ma dopo quello che vi scrivo capirete:
il giorno 18 Febbraio 2013 eseguo la visita programmata dal mio dottore di fiducia (provincia di Verona), che mi riscontra l'emorragia in corso con membrana; quindi mi esegue tutti gli esami per sincerarsi del caso. Alla fine mi consiglia di presentare una visita presso la mia regione e di richiedere con una certa urgenza il trattamento in via intravitreale di Lucentis, lasciandomi tutti gli esami per accelerare i tempi.
Il 20 Febbraio mi riceve a Mantova il dott. C.: senza camice, mi chiede di cosa avessi bisogno; gli spiego il fatto e con un sorriso mi dice: perchè è facile?
Senza farmi sedere, nè guardarmi gli occhi, guarda gli esami del mio dottore e mi dice: sarà difficile con i tagli che abbiamo avuto, comunque fra un mese ti prenoto tutti gli esami (fatti due giorni prima), poi vediamo, ma non ti garantisco nulla. E mi manda ha pagare la visita al cup (€.22,50). In un altro ospedale, pagata la visita che mi hanno fatto, tengono invece validi i miei esami di due giorni prima;ninoltre tra 10 giorni farò già la prima applicazione.
Si parla di malasanità, ma se si incontrano queste persone come si fa a pensare il contrario? Se ci sono i tagli, allora perchè fai rifare esami per €.150,00 circa, quando li hai in mano e li usi per fare la tua diagnosi senza visitare? Spero che lo legga il primario questo messaggio.
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