Oculistica Galeazzi Sant’Ambrogio Milano
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Operazione di cataratta
I miei ringraziamenti alla Dott.ssa Sara Lombardo, al suo collega, all'anestesista e a tutto lo Staff per la grande professionalità e competenza dimostrate.
Intervento di cataratta
Ho effettuato operazione di cataratta sia all'occhio sinistro che a quello destro. Non ho ancora effettuato tutte le visite di controllo, ma le prime hanno dato risultati buonissimi; infatti ora da lontano ci vedo da entrambi gli occhi e per leggere mi hanno consigliato occhiali con una bassa gradazione. Perciò tutto bene. Le operazioni sono state effettuate anche in tempi brevi, il che non è facile da ottenere, soprattutto per l'interessamento del dott. Eduardo Sottile, che è un medico molto preparato e soprattutto di una umanità rara da trovare oggi.
Tutto bene direte voi? Certo, purtroppo però per quanto riguarda il chirurgo, il medico preposto alla preparazione all'operazione, per l'ambiente praticamente assurdo dove dover aspettare, per la mancanza di un ascensore a bordo strada per permettere l'accesso ai disabili come me - se non quello del pronto soccorso dove però nello scendere dalla macchina che ti accompagna rischi di ostruire l'arrivo di una autoambulanza, come è successo a me - non posso che lamentarmi e in modo molto netto e preciso. Non discuto sulla professionalità del chirurgo, nulla da dire, ma la sua arroganza non è sopportabile, unitamente al fatto che far aspettare una persona come me affetta da una patologia dolorosa per 5 ore, con l'aggiunta ovviamente per la tecnica anestetica e l'operazione in sé, lo trovo inaccettabile. Mi riservo di inoltrare una e-mail di protesta alla direzione del reparto.
Laura Lanzi
Ringraziamento al dottor Antonello Sottile
Visitato oggi per la prima volta, ambiente molto luminoso e ampio, gradevole e molto pulito.
Il nostro colloquio, più che visita, lo abbiamo intrapreso con il dott. Sottile, gentilissimo, molto disponibile e schietto, ma con un cuore e una professionalità davvero grande; letto solo gli incartamenti precedenti, ci ha indirizzato verso altro istituto per la patologia di mia moglie, a cui serve un neuroftalmico, e non un oculista.
Si è preoccupato addirittura di farci effettuare il rimborso totale della visita, o meglio chiacchierata, facendo gli auguri e grosso in bocca al lupo a mia moglie ai saluti finali, encomiabile.
Un ringraziamento davvero di vero cuore a Lui.
Ringraziamenti alla dottoressa SARA LOMBARDO
Oggetto: Complimenti alla dottoressa Sara Lombardo.
Giovedì 3 gennaio u.s. mi sono recata presso di voi per una visita d'urgenza agli occhi. In tale occasione sono stata accolta e curata in modo esemplare da detta dottoressa, nonostante il grande numero di persone in attesa, date le festività natalizie e la carenza di personale. Voglio sottolineare che durante l'attesa di visita non sono mancate da parte di persone maleducate le solite recriminazioni (troppo tempo di attesa), particolarmente ingiuste in quanto quando le stesse sono state chiamate per la loro visita non erano presenti e in un secondo tempo hanno avuto anche il coraggio di lamentarsi in modo maleducato. Il comportamento della dottoressa Lombardo è stato esemplare nonostante tutto. Grazie di cuore, complimenti a tutto lo staff e la preghiera di trasmettere il mio ringraziamento anche alla dottoressa in questione.
Ringraziamenti
Mio papà aveva una cataratta molto brutta che nessuno voleva operare, invece io non finirò mai di ringraziare il dottor Arnone ed il dottor Accetta che l'hanno operato con ultrasuoni e adesso ha recuperato la vista all'occhio sinistro. Invece l'occhio destro a Rho me l'hanno rovinato (con documentazione scritta).
BRUTTA ESPERIENZA
Racconto la nostra esperienza. Il giudizio lo lascio dare a chi legge. Io non intendo esprimermi a riguardo. Premetto che tutti i fatti sono dimostrabili con documentazione scritta e firmata. Mia madre avrebbe dovuto essere operata alla cataratta il giorno 9 ottobre 2015. Qualche giorno prima fu avvertita che l'operazione sarebbe stata rinviata al giorno 26 gennaio 2016, con la motivazione che la Regione Lombardia aveva dato disposizioni per il rinvio degli interventi all'anno successivo. Il giorno 14 gennaio mia madre riceve una telefonata preannunciante l'anticipo dell'intervento al 20 gennaio, ma lei non può accettare perché non sta bene (sono dovuta rientrare io stessa dal lavoro con permesso). Arrivo ad oggi: giungiamo alla clinica ore 6.52. Un gran caos in reparto, distribuzione collettiva di colliri ai pazienti, una decina di pazienti tutti anziani (meno uno) che stanno in parte seduti e in parte in piedi, tra cappotti appoggiati ovunque, borse, borsette, borsoni, parenti trepidanti. Dopo circa due ore portano in sala operatoria i primi quattro pazienti. Poi, mano a mano che gli operati salgono, vengono inviati in sala operatoria gli altri pazienti. Alle ore 13.00 solo due pazienti rimangono da operare: mia madre ed un altro signore anziano, digiuni dalla sera prima. Quando sale l'ultima signora operata, l'infermiera che assiste mia madre chiede alle due ausiliarie-portantine se ora tocca a lei, visto che le sembra un po' ansiosa e con tachicardia. Risposta di una delle portantine "mo ci hanno chiamato in ortopedia, TU FREGATENE DI QUESTE". Subito scendo alla reception per compilare un reclamo in quanto trovo questo comportamento molto insolente da parte di una persona che lavora con i malati, perché i pazienti sono esseri umani, qualunque sia la loro età, condizione sociale, economica, religione ed etnia. Salgo e mia madre è ancora lì, con il camice azzurro addosso, che aspetta... Io manifesto l'intenzione di condurla a casa, sentito anche il suo parere. Allora ecco comparir un medico, che chiama nel suo ufficio i due ultimi pazienti da operare (dei quali una era ovviamente era mia madre). Il medico si scusa per il contrattempo ma precisa che l'intervento non verrà fatto, in quanto la camera operatoria dalle ore 13.40, per una emergenza, non sarebbe più stata a disposizione dell'oculista. Mi domando: una clinica accreditata che ha una sola camera operatoria? A VOI LE CONCLUSIONI. Nessuno della mia famiglia metterà mai più piede in clinica.
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