Neurologia Ospedale Udine
Recensioni dei pazienti
12 recensioni
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Bravi e molto seri, grazie!
Voglio esprimere la mia gratitudine a tutti i dipendenti di questo dipartimento. Tutti sono molto cordiali, attenti, sanno ascoltare e rassicurare i pazienti. I medici sono una favola! Sia gli infermieri che i medici hanno le mani d'oro!
Approccio personale, attenzione, onestà.
Mi sono trovato di fronte ad una malattia che non mi aspettavo, quando sono arrivato in questo dipartimento avevo molta paura, ma mi sono reso conto che tutti i dipendenti sono come una grande famiglia.
Tutto è molto organizzato, pulito, puntuale in tutto.
Un grande grazie a tutti voi, e tanta salute a tutti voi e ai vostri cari!
SM in fase di diagnosi (rachicentesi);
neurite ottica.
Uno staff favoloso
Assistenza ai pazienti da parte dello staff da dieci e lode. Avete accompagnato mio suocero alla fine della sua vita con professionalità. Purtroppo non c'era più niente da fare all'arrivo in struttura.
Un mondo di grazie.
Elogi al reparto neurologia
Umanità, competenza, spirito di servizio del personale tutto rientra nei doveri ordinari sì, ma per me sono stati eccezionali per quanto concerne la mia esperienza vissuta dal 19 novembre al 29 novembre 2022.
Eccellente reparto
Sono stata ricoverata per una settimana nel Reparto di Neurologia dell'Ospedale di Udine nello scorso mese di settembre. Ho trovato un Reparto di quelli che pensavo ormai estinti.
Organizzazione, efficienza, professionalità, competenza, ma soprattutto umanità (ormai quasi del tutto estinta in ambito sanitario).
Con profonda Gratitudine ringrazio tutti per quanto hanno fatto per me.
Sclerosi Multipla
Il reparto di Neurologia di Udine è gestito in maniera ineccepibile, pulizia ed assistenza al primo posto, personale infermieristico molto preparato e personale medico molto preparato e competente. Per la mia patologia c'è un centro specializzato che viene gestito dal reparto nel day hospital, dove i neurologi ti visitano in caso di sintomi nuovi della malattia e predispongono la somministrazione delle terapie.
Malattie demielinizzanti
Il reparto che segue le malattie demielinizzanti rifila il protocollo di cura a tutti i casi, anche quelli che non avrebbero necessità di ricevere alcun protocollo. Ricordo poi che, appena dimessa, mi si voleva prescrivere l'Azatioprina solo per un episodio di malattia demielinizzante. Cura che non ho mai fatto in quanto mi sono recata a Milano a chiedere se era giusto intraprendere una cura così pesante per il mio caso. Tale cura fu sconsigliata dai colleghi di Milano. Me ne sono pertanto andata e dopo anni di andarivieni a Milano, ho scelto di non tornare a Udine. Attualmente mi curo da sola con integrazione di vitamina D.
Non condiscendenza ma sincera gratitudine
31 luglio pomeriggio, sono al lavoro - pessima abitudine data l'età - e scatta l'ischemia cerebellare.
Immediatamente portato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia, prima diagnosi, invio in Neurologia.
Eseguiti tutti gli esami necessari, non uno di più nè uno di meno.
La dottoressa Rinaldi individua la causa ed applica, col mio consenso, la cura del caso. Miracolo! Potrei già essere dimesso.
Ricovero presso la Stroke Unit, ove sono assistito come un bimbo in fasce.
Riabilitazione condotta da simpatiche e belle assistenti, rapida ed efficace. Assistenza di medici accorta e continua.
Dimissione con debiti auguri e prescrizioni...
Sembra un bollettino di guerra, ma la mia intenzione è porre in evidenza la elevata competenza dei medici, la perfetta organizzazione dei vari reparti, l'umanità di tutti, dico tutti, i componenti dei vari reparti che si sono prodigati a mio favore.
Sono stato fortunato? La fortuna è essere stato al posto giusto.
La gratitudine non può misurarsi a parole, ma durerà molto tempo.
Gratitudine
Sono stato ricoverato per la terza volta alla Stroke unit di questo ospedale. Dalla prima volta sono rimasto stupito non per la professionalità delle infermiere/i o dei dottori, ma dalla pazienza che avevano verso gli ammalati "difficili". In questa unità si respira umanità, non so se gli addetti debbano fare un corso specifico per operare in Stroke, ma di sicuro l'umanità e la pazienza devono averla nel DNA.
Un grazie particolare va al dott. Giovanni Merlino e al dott. Iacopo Cancelli. Non parliamo della infermierona Valeria e la "bersagliera", di cui non ricordo il nome, ma mi basta ricordare la gentilezza ed il sorriso. Quando uno sta male certe piccole cose sono essenziali. Io le ho viste, vissute e ricordo tutto il personale della Stroke unit con gratitudine per la loro professionalità e soprattutto umanità.
Cordiali saluti a tutti.
Esito visita neurologica in libera professione
Alcune settimane fa ho letto sul Corriere della sera che il centro neurologico dell'ospedale di Udine è fra quelli di eccellenza, pertanto, poiche' soffro da alcuni anni di neuropatia agli arti inferiori e le terapie suggeritemi da altre strutture del Friuli e del Veneto non hanno risolto il problema in modo soddisfacente, ho sostenuto una visita in libera professione dal dottor Verriello il 12 Novembre. Le proposte per la soluzione almeno parziale si possono leggere nella memoria del computer, e cioe' ridurre la quantità giornaliera di Targin!!! Pertanto io ho speso 110 euro per niente, alla faccia della eccellenza. Speravo di piu' perche' io cammino con fatica per brevi tratti e con dolore.
Ringrazio comunque perchè in altre occasioni ho avuto un trattamento ineccepibile.
Giampaolo Bisi
P.S.: Nel corso della visita il dr. Verriello aveva accennato alla opportunità di effettuare alcune specifiche analisi del sangue di cui non risulta dal referto. Ringraziando per l'attenzione che vorrete dedicare alle mie problematiche, porgo distinti saluti.
Professionalità e umanità
Ricoverato in arrivo da p.s. già seguito in p.s., tac immediata e quindi trasferito in Stroke unit, ove sono stato sottoposto a trombolisi. Ho avuto il recupero delle capacità sia motorie che verbali, assistenza ottima anche post dimissioni con telefonate dal reparto per monitorare la guarigione. Grazie di avermi salvato la vita.
Etica e professionalità?
Ricovero preteso in osservazione dal medico accettante al Pronto Soccorso, nonostante visita del neurologo di guardia dott. Merlino che ti ritiene dimissibile, con referto radiologico di TAC che evidenzia compressione al nervo vestibolare alla base del cervelletto per sospetta ischemia, per la quale ti sei presentata manifestando sintomi anomali mai manifestati prima nella tua vita. Nella degenza vengono effettuati esami ematici di laboratorio non a digiuno, rilevando un'inesistente glicemia e somministrandoti anche farmaci anti colesterolo in presenza di valori di riferimento del colesterolo ben al di sotto dei limiti di norma. Risposte ricevute dopo aver preteso spiegazione: farmaci che si somministrano per pura prevenzione!! Ischemia rilevata dalla TAC che viene banalmente confinata con osso fuori posto. Risonanza con esito negativo, ma che nulla indica circa la presenza dell'occlusione ischemica. Lascio a chi legge ogni debita conclusione!
Esperienza centro UVA
In seguito a ripetute e sempre più gravi mancanze di memoria, ho portato mia madre al centro UVA di questo reparto. Le è stato somministrato dalla prima visita la Rivastigmina in cerotti giornalieri da 4,6 mg., aumentati a 9,5 mg. alla seconda visita. Come unico care giver di mia mamma, non sono stato minimamente informato sul farmaco, solo sul metodo di somministrazione, tantomeno sugli effetti collaterali che poteva provocare, e soprattutto il fatto (come è accaduto) che questo farmaco potesse provocare effetti devastanti e neppure in che percentuale potesse giovare, che, da come successivamente sono stato correttamente informato da uno specialista privato, è abbastanza minima. Dall’inizio dell’assunzione del cerotto a 9,5 mg. sono cominciate le sincopi, gli svenimenti, le perdite di coscienza, compresa una chiamata al 118 e un ricovero ospedaliero dal quale è risultato che mia madre soffriva di bradicardia sinusale. Sono venuto successivamente a conoscenza che le sincopi e la bradicardia risultano fra gli effetti collaterali della Rivastigmina, nonostante ciò, alla successiva visita da me richiesta, il farmaco non le è stato tolto, ma solo dimezzato e sincopi e svenimenti sono continuati. Nello stesso periodo è iniziato un calvario di accertamenti, analisi, visite, controlli per risalire alla causa degli svenimenti, che avrebbe potuto essere evitato se qualcuno dei medici UVA mi avesse informato in modo corretto fin dall'inizio. Ad una successiva visita, sempre su mia richiesta (e ogni volta si presentava un medico diverso) dati i miei sospetti su quel farmaco le è stato finalmente tolto, ma è stata richiesta una visita cardiologica per accertare se “veramente” le sincopi fossero dovute alla Rivastigmina, nonostante mia madre non avesse mai sofferto di malattie cardiache fino a quel momento. Da quel giorno niente colassi, svenimenti o sincopi. Il cardiologo (e non il neurologo del centro UVA) ha definitivamente accertato che le sincopi erano dovute alla Rivastigmina, sottolineando l’evidenza della sparizione degli svenimenti dopo la sospensione del farmaco. Un periodo infernale che avrebbe potuto essere evitato interrompendo fin da subito la terapia, soprattutto dopo il ricovero tramite 118, sarebbe bastato leggere le due parole sulla lettera di dimissioni, da me presentata: “bradicardia sinusale”. All’ultima visita, ennesimo medico mai visto, da cui speravo un cambio terapeutico, le è stata prescritta la vitamina E, e come in una ferramenta mi è stato risposto “non c’è altro”.
A fronte della mancanza completa di informazioni a chi sta vicino ad un ammalato di Alzheimer, al distacco completo dal paziente, all’incompetenza dimostrata sulla (unica) terapia prescritta, all'ultima cinica frase “non c’è altro”, non capisco, in senso pratico, a cosa serva questo centro UVA.
Mia madre è ancora molto scossa da tutta questa brutta esperienza e dalla paura causata dalle molteplici sincopi.
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