Neurologia Ospedale Montebelluna

Il 12/12/2007 ho portato d'urgenza mio marito a fare una visita neurologica urgente a causa di un forte mal di testa.
Arrivati in reparto, la dottoressa invita mio marito ad alzarsi dalla carrozzina per visitarlo, ma vedendo che non ce la faceva decide di vederlo "con piu' calma" dopo il giro visite (ore 8.00).
Alle ore 11.00 finalmente arriva e visita mio marito, facendo una EEG, dal quale dopo un'ora di attesa ci richiama in ambulatorio per dirci che è tutto ok. Ci sta per congedare sostenendo che mio marito è troppo stressato, per questo ha mal di testa; ricontrollando i riflessi però si accorge che c'è un leggero ritardo di risposta dei nervi sulla braccio dx, allora si convince di fare una tac.
Dall'esito della tac, risaliti in reparto non si è fatta attendere come prima, anzi, ci è venuta incontro scuotendo la testa e comunicandoci freddamente che mio arito aveva due lesioni in testa molto gravi, di origine tumorale. Ricoverato d'urgenza.
Montebelluna- Treviso- operato il 15.01.08 ( a treviso), ritorna a montebelluna il 14/02/2008. da li lo hanno lasciato alla sua sorte, nè piu' risonanze per controllare la pic, nè nulla. una notte visto che mio marito era in preda ad attacchi epilettici e dolori lancinanti, ho chiesto di parlare con il medico di guardia, dopo 2 ore mi ha ricevuto in ambulatorio, SEDUTO SOPRA LA SCRIVANIA, CON LE GAMBE PENZOLANTI, DICENDOMI: SUO MARITO E' UN MALATO IN FASE TERMINALE LA SCIENZA FINO A QUA ARRIVA, PER QUESTO NON FACCIAMO PIU' NESSUN ESAME, SE LEI SI AFFIDA AL CIELO, COSA LE INTARESSA FARE LA TAC? (IO AVEVO RISPOSTO CHE PENSO CHE LA SORTE DI MIO MARITO NON DIPENDESSE SOLO DALLA SCIENZA..)
Il 20/02/08 lo hanno trasferito in lungadengenza dove il personale amorevolmente, chi piu' chi meno (ringrazio di cuore l'infermiera Elisa), lo ha seguito fino alla sua morte del 22/03/2008.
VERGOGNA posso solo dire a quei medici di neurologia, escludendo la dr.ssa Lelli, sempre gentilissima e amorevole, e Repice.

Jonoch Marialaura moglie di Serafin Gianpaolo.