Neurologia Ospedale Crema

Dopo una breve degenza in un’altra struttura ospedaliera, il giorno dopo la dimissione, riscontrando ancora malessere, mi sono recato a Crema nella struttura ospedaliera locale. Tutto è cambiato in meglio. Sottoposto ad accertamenti mirati, mi è stato riscontrato un ictus in corso (tutt’altra cosa della prognosi precedente) e, una volta ricoverato nel reparto Neurologia, ho trovato un ambiente professionale da 10 e lode, dai dottori responsabili del reparto a tutto il personale. Non mi resta che ringraziare di cuore tutti.
Eccellenza!

Mio padre è stato ricoverato in questo reparto a seguito di una caduta e di un trauma cranico; poichè soffre di Alzheimer, le condizioni di paziente "normale" nelle attività quotidiane non sono da considerare, quindi a maggior ragione si necessità di più attenzione, anche per le sue esigenze.

Essendo stato positivo al Covid, è stato ricoverato in un reparto di isolamento per oltre due settimane, ma successivamente dopo che è diventato negativo, è stato inserito in una stanza intermedia, chiamata grigia, in quanto non erano disponibili letti in stanza comune e quindi ci hanno vietato la visita e gli affetti dei familiari!! Inoltre chiamavamo il reparto per avere informazioni del suo stato, per tutta la sua degenza, e nessuno rispondeva, a tutte le ore della giornata! Questo a causa del fatto che non ci avvisavano dello stato di salute del paziente. Sono state rare le volte che qualche medico chiamava, ogni 4-5 giorni! Pertanto è stato necessario fare un lettera di reclamo ufficiale.

Quando siamo riusciti a vederlo, lo abbiamo trovato in pessime condizioni, dimagrito notevolmente, perennemente sdraiato con mani e piedi legati, trascurato soprattutto per il fatto che, avendo tale malattia, è un peso gestirlo, si necessita più attenzione degli altri comuni malati.

Dopo che lo abbiamo spostato in un'altra struttura per la riabilitazione, ci siamo ritrovati insieme ad altri familiari di pazienti che erano stati ricoverati in Neurologia, che lamentavano le stesse pessime condizioni di gestione del malato.

In questo reparto ho trovato personale medico molto preparato, nonchè infermieri gentili e cordiali.
Unico neo il vitto, un po' troppo scarso.

Competenza: non ho le competenze per giudicare.
Risultati ottenuti: buoni, poi è seguita la riabilitazione.
Cortesia del personale: qui si può dire che si presentano forti contrasti, luci abbaglianti e tenebre. Il primario: persona cortese, un gentiluomo di altri tempi. I medici: chi gentile e attento, chi attento professionale e glaciale, chi scostante e poco gentile... ahimè proprio una donna che dovrebbe avere un minimo di istinto materno! Comunque un caso unico non deve fare giudicare male gente che lavora duramente e che assiste bene i malati.

Mia nonna ha avuto un ictus cerebrale, è stata ricoverata e prontamente trattata dai neurologi di turno con una terapia trombolitica. Non riusciva a parlare e dopo 2 ore è tornata a dirmi ti voglio bene.. Mi è sembrato un miracolo, ma il dottore mi ha detto che la nonna ha avuto la fortuna di arrivare presto in ospedale e che ha potuto dissolvere il trombo entro 3 ore. Non si è preso il merito di nulla anzi ha detto che è stata brava la nonna a rispondere bene alla cura. Il personale tutto è molto umano e cortese ed il Primario è una persona di una gentilezza e di un'umanità veramente fuori dal comune. Grazie a tutti.

Mia madre è stata ricoverata in questo reparto nel 2005, in seguito ad una crisi epilettica. Il primo e grossolano errore commesso dai medici è consistito nell'aver sbagliato il dosaggio del farmaco antiepilettico. Solo di fronte alle lamentele di mia madre, che accusava disturbi persistenti, legati al sovradosaggio, il personale medico si è accorto dell'errore commesso.
Un seconda, e altrettanto grave, mancanza, è stata quella di aver sbagliato la diagnosi del tipo di epilessia. Lascio spazio ai commenti di altri utenti.