Nefrologia Ospedale Luigi Sacco

Desideriamo ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e le OSS del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano. Nostro papà Luigi è stato seguito, qui, da tutti, con estrema cura, delicatezza, e professionalità, nella fase finale della sua vita, tale che l’ambiente ospedaliero era diventato quasi familiare per lui, da farlo stare sereno e tranquillo. Il personale infermieristico e le OSS sono stati semplicemente meravigliosi, sempre gentili, sempre pieni di garbo e pronti ad intervenire senza farsi attendere, e senza mai perdere la pazienza.
I medici tutti sono stati sempre disponibili e attenti a darci tutte le informazioni del caso, a suggerire cambi di terapia quando necessario, sempre pronti ad incontrarci, per accompagnare anche noi, per aiutarci a comprendere il cammino che nostro papà, di 87 anni, stava facendo, sempre con garbo e professionalità, senza forzare la mano. Questa esperienza è stata per noi un chiaro esempio di eccellenza della sanità pubblica. 10 e lode.

Giugno-luglio 2022.
Quando vedi tua mamma di 82 anni in stato di abbandono, con le gambe congelate e il beccuccio dell'ossigeno fuori posto, non puoi pensare bene delle infermiere e del personale del reparto. Ci sono tanti problemi dovuti ai nostri cari politici che stanno facendo di tutto per privatizzare la sanità, rendendola disponibile ai ricchi, come succede oggi negli USA. Ma il personale ospedaliero ha perso la sua umanità e mia mamma, lucida e gentile d'animo, soffriva delle urla intorno a lei, dei continui battibecchi che rendevano l'ambiente tutt'altro che sereno. La non cura, il disinteresse, le medicine buttate lì sul comodino, erano frequenti. I familiari non potevano restare a prendersi cura in prima persona e, purtroppo, il personale ospedaliero approfittava di questa situazione: "il Malox prima di mangiare... tanto è lo stesso". Mi pento di non aver chiamato i carabinieri tutte le volte che ho trovato la mia povera mamma in stato di abbandono. Che qualcuno inizi a farsi delle domande! Mia mamma poi è morta e non si meritava il trattamento subìto.
Con un'anca operata e i reni compromessi, l'hanno tenuta un’ora e mezza su una sedia a soffrire enormemente, senza che nessuno rispondesse alle sue chiamate. E mia mamma non era persona che amava disturbare. Non voleva raccontare nulla, non voleva creare ulteriori problemi, ho dovuto insistere per farmi dire "le mancanze" subìte. Purtroppo di prove non ce ne sono, avrei dovuto fare delle foto, dare testimonianza dell'incuria quotidiana di queste eroine ospedaliere.
Riguardo ai medici, ci hanno detto che hanno fatto tutto quello che era necessario fare. Personale medico però sempre diverso e le informazioni che ci rilasciavano spesso si contraddicevano. Tanta impotenza da parte dei familiari..
Non consiglio questo ospedale, nella speranza che ci sia ancora un posto dove farsi ricoverare e ricevere le cure di cui ogni essere umano avrebbe bisogno.

In questo reparto mi è stata trattata una rara nefrite e sono anche stato sottoposto a dialisi.
Oggi non ho parole: questa mattina mi sono recato all'Ospedale Sacco ed ho saputo dell'improvvisa morte del dr. GENDERINI AUGUSTO. Sono rimasto allibito e lo ricorderò sempre con grande affetto: un uomo e medico da non dimenticare. Grazie di tutto.

Visitato ed immediatamente ricoverato dal prof. Genderini a giugno 2015 per grave insufficienza renale, ho constatato l'efficienza e la grande dedizione professionale e gentilezza dei medici e di tutta la struttura del personale.
Sono ovviamente ancora osservato dal reparto anche da un medico dietista.
Grazie e buon proseguimento.

Per noi purtroppo è stata una pessima esperienza.
Il paziente, poichè troppo vecchio (88 anni), viene dimesso in condizioni vergognose. Impossibilitato a nutrirsi, camminare, respira con ossigeno, con creatinina a 3.5, semi catatonico, viene considerato idoneo alle dimissioni.
E' una vergogna! Il motivo reale delle dimissioni è perchè servono posti letto.
Complimenti al dott. Augusto Genderini, Dirigente del reparto.

Alla dott.ssa Barone, ora che ha lasciato la struttura, porgo un particolare ringraziamento per la sua professionalità e la sua gentilezza nei miei confronti e del mio povero fratello.
GRAZIE.

Non servono molte parole per descrivere il reparto diretto dal dott. Genderini: è semplicemente eccellente.

Ho un buon ricordo del dott. Trezzi, umano e disponibile. in uno dei tanti ricoveri (era il giorno di S. Valentino) il dottore era al termine del turno ad una mia domanda si fermò, mi spiegò la situazione e fece al paziente (mio padre) un esame con un macchinario, non ricordo cosa fosse. Dopo la morte di mio padre lo cercai, non era di turno e così, ora che ho la possibilità tramite questo portale, LO RINGRAZIO DI CUORE CON L'AUGURIO CHE RIMANGA SEMPRE COSI': UN MEDICO E NON UNA MACCHINA ROBOTIZZATA.
Grazie dottor Trezzi.

mio marito TALIN UMBERTO ringrazia di tutto cuore i componenti di questo reparto ed in particolar modo il dr.AUGUSTO GENDERINI, da lui indicato come il suo salvatore, e che tutt'ora periodicamente controlla l'evolversi della situazione. Un felice anno nuovo a tutti da ANNAROSA GUGLIELMINI e dal marito

Desidero comunicare che mio marito ha trovato nel reparto una buona assistenza e una ottima professionalità dei medici e degli altri operatori sanitari. Dobbiamo solo ringraziare tutti per averci dato la serenità.