Medicina Ospedale Cosenza

Sono stata in ospedale presso questo reparto per fare un controllo per l'osteoporosi. Ho trovato la dr.ssa Martina Ruvio, che ha confrontato la densitometria di quasi 3 anni fa e la nuova giungendo alla conclusione che la malattia è peggiorata. Mi ha chiesto quale terapia sto facendo e, sentendo che prendo l'Alendronato con l'acqua di rubinetto, mi ha detto specificamente che devo invece assumerlo con acqua oligominerale e lo ha anche scritto sul foglio della diagnosi indirizzato al mio medico curante.
Sono uscita con un profondo senso di inadeguatezza e dandomi addosso, come se la colpa del peggioramento fosse mia.. La mattina dopo ho preso la medicina, puntualmente come ogni settimana e, mentre aspettavo che si sciogliesse, ho letto il bugiardino, dove c'è scritto più volte e in modo chiaro che va preso con acqua di rubinetto e non oligominerale. Ho aspettato quasi un anno dalla prenotazione, pagato il ticket e adesso dovrò rivolgermi a un medico privato perché ho perso certezze.

Non sono qui per esprimere le mie delusioni e quant'altro, voglio solo ricordare che sono una paziente molto paziente, molto rispettosa per il lavoro che svolgete quotidianamente, ma vorrei dire anche la mia, se posso. E' dal 2015 che faccio analisi e visite con una diagnosi imprecisa, quadro possibile di connettivite indifferenziata e fibromialgia. Io non cammino quasi più, ho dolori lancinanti, non riesco ad usufruire di un piano terapeutico giusto, perchè causa COVID appena l'ho cominciato mi è venuto il diabete mellito a causa dei troppi cortisoni presi. Sono passati due anni di visite annullate e poi ripristinate, l'ultima visita mi è stata data il 25 agosto di quest'anno! Non posso credere che, per avere la certezza di una diagnosi, debbano passare tutti questi anni, avendo sempre i risultati delle analisi uguali dal 2015, penso proprio che morirò se continua così. Ho 58 anni e mi faccio schifo solo a guardarmi.
Ormai ho incontrato ognuno di Voi, praticamente tutti a giro, adesso voglio proprio vedere chi vedrò, sempre se ci arrivo viva ad Agosto. E naturalmente, siccome sono pure a piedi (non guido la macchina) si sono premuniti di mandarmi a Paola. Che dire, il vostro è un lavoro meraviglioso, io purtroppo non lavoro più da una vita, e non posso fare nemmeno domanda d'invalidità perchè non ho ancora una diagnosi. Grazie a tutti i dottori della reumatologia di Cosenza.

Dicono che il nostro ospedale non abbia i giusti requisiti per curare chi si rivolge ad esso. Non sono d'accordo.
Io sono stata visitata nel reparto di reumatologia dal dott. Barone e sono rimasta incantata per la sua preparazione, umanità, gentilezza, grande professionalità e disponibilità. Voglio ringraziarlo da questo sito con immensa stima, il nostro ospedale con questi medici tornerà ad essere uno dei migliori del Sud Italia.

Con rammarico devo esprimere la delusione più totale verso una sanità inesistente, di una superficialità estrema. Mia madre, ricoverata per più di 20 giorni in questo reparto per problemi respiratori, veniva trattata, anzi, bombardata di flebo di cortisoni e antibiotici. I medici alle mie richieste di come procedesse la terapia e il ricovero, erano sempre occupati per darmi spiegazioni.. Dimessa con una diagnosi errata, ora è con i valori del sangue alterati... Ancora ad oggi è ricoverata in un ospedale fuori regione con la conferma che veniva curata per una bronchite inesistente.

Avendo dei dottori molto competenti, che purtroppo non hanno posti letto in modo sufficiente, i tempi d'attesa sono quindi molto lunghi sia per il ricovero, sia per le visite in ambulatorio. Speriamo che la situazione migliori il prima possibile, affinchè le persone malate non debbano aspettare mesi e mesi per curarsi in modo adeguato. Grazie a tutti i professionisti del reparto per il lavoro che fanno con pochi mezzi a disposizione.

Presso questa struttura hanno rovinato la mia vita per presunzione e imperizia.

E' un reparto con ricca professionalità ed umiltà. La mia riconoscenza è immensa per tutto quello che avete fatto per me!