Medicina Ospedale Gavardo
Recensioni dei pazienti
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Ritorno alla Dignità
Oggi è proprio una bella giornata per morire...
Sono qui distesa su di un letto di ospedale, mi sono presa una bella broncopolmonite bilaterale, mi sembra che si chiami ab ingestis, quella per capirci che quando mandi giù qualsiasi cosa ti va di traverso e ti scende nei polmoni, creando delle possibili infezioni.
Oggi è proprio una bella giornata per morire...
Ho quasi 93 anni, non sono stata accolta molto bene in ospedale, un dottore in particolare sento che dice a mio figlio maggiore, il quale è un po' sordo: "Nella vita si nasce si vive e poi si muore..." pensa che io non lo senta, o forse non gliene frega proprio niente di non farsi sentire, e continua: "Ci sono le cure palliative per queste situazioni..." alzando pure la voce, mica perché fosse arrabbiato o perché pensasse cosa ci viene a fare questa situazione di 93 anni in ospedale, ma per l'appunto solo perché mio figlio è sordo come una campana.
Oggi è proprio una bella giornata per morire...
Non capisco... non capisco se ho veramente il diritto di occupare questo letto di ospedale, mi sento un pochino fuori posto. Allo stesso tempo però mi reputo anche molto fortunata, mi sono state impartite una bella lezione di filosofia una di saggezza ed una di scuola di vita, tutte e tre insieme, mica una alla volta...
Oggi è proprio una bella giornata per morir ...
In 93 anni non ci avevo mai pensato, fate attenzione! "si nasce si vive e poi si muore..." caspita che lampo di genio, vi rendete conto che rischio che ho corso? Sarei morta senza averlo saputo, è stato illuminante, mica da poco, ed è per questo motivo che d'ora in avanti ho deciso di chiamarlo il Luminare.
Sono stata molto fortunata anche perché se al posto di mio figlio maggiore ci fosse stato mio figlio minore, gli sarebbe "saltato al collo" al Luminare, mica perché è cattivo, è solo perché è un po' impulsivo, poi quando riflette lascia correre.
Oggi è proprio una bella giornata per morire...
Si si lascia correre, ma lo vedo a casa che sta piangendo, quando ha saputo che andrò alle cure palliative, mica si muore in quel posto vorrei dirgli, ci sono state delle situazioni che poi sono tornate a casa.
Si si lascia correre, ma lo vedo che sta piangendo, quando una dottoressa molto carina e gentile gli dice che non tornerò più dalle cure palliative, ma avrò tutto il sostegno e il sollievo necessario...
Non riesce a dire nulla, lo vedo che sta piangendo, vorrei dirgli che questa è la soluzione migliore per me, ma lui queste cose non vuole sentirsele dire, gli si stringe il cuore...
Oggi è proprio una bella giornata per morire...
Mio figlio maggiore, lui non piange, è il suo carattere, non lo da a vedere ma lo sento che è molto dispiaciuto, mi è stato vicino in tutto e per tutto negli ultimi anni della mia vita, sono stata molto fortunata, i miei figli mica mi hanno lasciata ad una badante, mica mi hanno messa in un ricovero, come forse avrebbe suggerito il Luminare.
Oggi è proprio una bella giornata per morire...
Sia ben chiaro io non ce l'ho con il Luminare, magari è uno dei più bravi dottori, o forse no, ma questo poco importa, tanto io devo morire, sicuramente un briciolo di umanità in più l'avrebbe potuta avere, ma mica si può avere tutto, mica mi sono offesa, ci hanno pensato i suoi colleghi, gli infermieri e gli inservienti a compensare.
Oggi è proprio una bella giornata per morire...
Non sto qui a raccontarvi tutta la mia vita, è stata una vita come tante altre, semplice ma piena di tante piccole cose, di cui anche solamente per due di esse ne è valsa la pena di essere vissuta: ho amato e sono stata amata...
Non sono proprio contenta di dover morire e ne ho sempre avuto paura, ma ho quasi raggiunto il mio ultimo traguardo in serenità, che quasi quasi per uno scherzo al Luminare mi verrebbe di prolungare, ma non è più tempo di scherzare.
Domenica 18 agosto 2024 ore 9.30, fuori piove, oggi è proprio una bella giornata per morire... e sono morta per davvero, davanti ai miei figli che mi tenevano a turno la mano fino all'ultimo respiro, sono proprio fortunata, mica una morte da tutti i giorni... vallo a dire al Luminare...
Ogni riferimento a persone realmente esistite o fatti realmente accaduti non è del tutto casuale.
Firmato
Una situazione...
(ciao Mamma, spero di averti restituito quel briciolo di dignità che hanno tentato di portarti via)
Fabrizio Schivalocchi
Ricovero in Medicina
Sono stato ricoverato e mi sento a distanza di qualche mese di ringraziare tutti e di consigliare lo staff e le prestazioni di questo reparto.
Oltre alla gentilezza e alla disponibilità, doti di certo rare, ho trovato una competenza ed una preparazioni tali da lasciarmi quasi a bocca aperta.
Figlia di paziente
Mio padre è stato ricoverato per tre settimane nel reparto di Medicina a Gavardo. Dovevano essere tre-quattro giorni, ma purtroppo la gravità della malattia ha reso necessario proseguire per una terapia d'attacco più mirata e importante. La professionalitá e cortesia del personale medico e infermieristico hanno reso il tutto meno pesante.
Poco personale
Rispetto a qualche anno fa la qualità del servizio è migliorata, personale giovane e dinamico soddisfa precocemente le esigenze del malato. Mio padre, affetto da insufficienza renale, è stato seguito in maniera (a mio parere) adeguata da tutta l'equipe. Purtroppo l'unica pecca è che il numero di infermieri rispetto al numero dei degenti è veramente ridotto. Non riesco a spiegarmi come il personale presente riesca a tollerare un carico di lavoro così elevato. Mi auguro che l'azienda prenda provvedimenti a tale riguardo.
Una mamma
E' molto difficile giudicare le persone (specialmente il lavoro o la missione che essi svolgono) e non voglio farlo, ma è anche molto doloroso vedere morire la propria mamma con dolori atroci senza che nessuno possa far niente per alleviare questa pena. Otto giorni di degenza o meglio di calvario. Il giorno successivo la sua morte doveva essere dimessa perchè aveva di tutto ma niente di grave (purtroppo era novantenne).
Ringrazio l'infermiere Giuseppe Mangiarini che con la sua umanità, sensibilità e professionalità è stato vicino a lei e a tutti noi, così impotenti mentre guardavamo in faccia la morte.
Mancanza di umanità
Siamo la nipote e la figlia di una paziente ricoverata presso il reparto Medicina di Gavardo... Sono soddisfatta del compito svolto dal corpo infermieristico e inservienti che, nonostante il poco personale e i tanti pazienti, sono molto gentili e disposti verso i pazienti e i loro parenti... Non posso dire nello specifico del medico a cui per la seconda volta (visto che il primo ricovero e' stato nel marzo di questo anno) e' stata affidata mia nonna. Il dottore che si prende la responsabilita' dei letti dall'1 al 14 presenta poca umanita' sia verso i pazienti che verso i suoi familiari. Mia nonna è impaurita e lui invece che tranquillizzarla (a volte basta un sorriso) non la considera. Non e' un episodio isolato, avendo constatato gia' una volta questo comportamento e avendo raccolto il malumore di altri pazienti e familiari. Ora vedremo nei prossimi giorni, perchè ho gia' preso in considerazione il trasferimento della paziente.
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