Medicina Ospedale Cantù

 
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Il reparto di Medicina Generale dell'Ospedale Sant'Antonio Abate di Cantù in provincia di Como, situato in Via Domea 4, ha come Direttore il Dott. Sergio Casati. L'Unità dispone di letti di degenza finalizzati alla cura di patologie acute, nonchè di "letti monitorizzati" per patologia cardiovascolare, come scompenso cardiaco, aritmie, paziente ischemico stabilizzato. Nell'ambito dell'U.O. è altresì prevista l'esecuzione autonoma di indagini strumentali quali: ecografia internistica addominale, polmonare e tiroidea, doppler TSA, Holter cardiaco e Holter Pressorio. È attivo un Day Hospital polifunzionale, prevalentemente finalizzato per la gestione di malati internistici complessi ed attività ambulatoriale: patologia cardiovascolare (ipertensione), gastroenterologia, epatologia, diabetologia, nutrizione clinica e malattie metaboliche, patologia polmonare con esecuzione di test funzionali spirometrici e saturimetria notturna. Equipe medica di reparto: Matino Erica, Piombo Marianna, Prete Cosimo, Psilogenis Mary, Romano Caterina Gabriella, Sala Daniela, Scollo Giampaolo, Spinelli Ombretta, Tettamanzi Daniela, Trecchi Nadia.

Recensioni dei pazienti

1 recensioni

Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0  (1)
Assistenza 
 
5.0  (1)
Pulizia 
 
5.0  (1)
Servizi 
 
4.0  (1)
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Ricovero nel reparto di Medicina

Sono stata ricoverata nel reparto di Medicina dal 6 marzo al 24 marzo per una crisi acuta epatica in piena espansione del Coronavirus. Sono stata trattata con competenza e con molta umanità da parte della dottoressa Ombretta Spinelli e della dottoressa Margherita Casartelli.
Inoltre sono stata assistita da infermiere veramente gentili che, in un periodo triste e pericoloso, sono sempre riuscite a sdrammatizzare e ad offrire sorrisi di speranza. In particolare ricordo i nomi di Gerry, che mi accarezzava durante la biopsia, di Catia presente ovunque. Non ricordo tutti i nomi, ma le ho apprezzate veramente tanto per il loro coraggio e vorrei che superato il virus nessuno si permettesse di muovere critiche, perché hanno cercato di accontentare tutti anche quando si trattava di "capricci".
L'unico appunto lo faccio all'amministrazione, che ha continuato a permettere l'ingresso di un parente durante l'orario dei pasti a pranzo e cena con una situazione di pericolo per i pazienti che avevano persone che parlavano a una distanza non di sicurezza (data la piccola stanza che ospitava due persone) e spesso privi di protezioni. Io ho osservato un isolamento totale dai miei familiari per tutto il periodo e l'ho fatto per loro, per me e per i medici e gli infermieri che sono in prima linea. Mi auguro che la regola sia nel frattempo cambiata. Mi auguro anche che al più presto si proceda alla ristrutturazione del reparto di Medicina.

Patologia trattata
Epatite acuta autoimmune.
Esito della cura
Guarigione parziale