Oncologia 1 Istituto Tumori Milano

Opinione oltremodo positiva per quel che riguarda il reparto di degenza per la cura del melanoma, presso il quale sono stata ricoverata, oltre che presso il reparto Chirurgia toracica.
Un’eccellenza: competenze, assistenza, cordialità di tutto lo staff medico e non solo. Vengo da Napoli e purtroppo devo ammettere che enormi sono le differenze sotto tutti i punti di vista! Mi chiedo: ma è lo stesso sistema sanitario nazionale? Non credo...

Un nostro familiare si è ammalato di melanoma metastatico a 20 anni, dall'inizio curato dalla dott.ssa Lorenza di Guardo, che sin dal primo giorno si è mostrata estremamente competente ed attenta, oltre che sensibile, non ha mai parlato con disattenzione e mai dato false aspettative. Ritengo che un medico con la M, debba essere esattamente come lei. Non so come finirà a Michele, ma so che la dottoressa Di Guardo è uno dei migliori medici che abbia mai incontrato nella mia vita.
Aggiungo inoltre che i reparti sono eccezionali, infermieri, primari, TUTTI estremamente sensibili e rispettosi, oltre che meravigliosamente amorevoli con i pazienti. IMI tutta la vita.
Daniela

Direi che la comunicazione con i parenti è lasciata nelle mani di studenti specializzandi che, pur nell'unica ora di colloquio, hanno sempre fatto molta difficoltà ad incontrare noi parenti. Mai visto un oncologo di riferimento, se non nella fase finale in cui la paziente era ormai molto debilitata. Alla fine è stata lasciata a noi familiari, che abbiamo attivato a casa cure palliative fino al decesso. La paziente è morta aspettando una telefonata dell'oncologa, che è arrivata un giorno prima del decesso. Esperienza che non auguro a nessuno. Una infermiera, mossa da compassione, ci ha invitato a richiedere un colloquio per farci dire esattamente come stavano le cose. Sentimento di solitudine e incomprensione circa la patologia. Sono pieni di pazienti, cosa che forse porta a perdere il vero significato del loro lavoro. Nel pomeriggio i giovani specializzandi sfuggono ai pazienti, mi è anche capitato che uno aprendo la porta si frapponesse fisicamente per impedirmi accesso alla sala colloquio.
Bravi gli infermieri, che hanno svolto il loro lavoro in modo encomiabile.

Dopo oltre 3 mesi di chemioterapia, risulto inserita nelle liste di attesa. Tutte le volte una lotta per fare l'infusione. Non vogliono curarmi perché ho chiesto il venerdì (sono sola come un cane e mia sorella, spostando i propri pazienti, può venire il venerdì per potermi assistere il week end). Ho riferito di cali pressori (sono collassata) senza ricevere risposta. Sono all'INT per questioni logistiche, altrimenti mi sarei rivolta ad altre strutture.

Sono stata seguita con molta professionalità e umanità durante il ciclo di chemioterapia e lo sono tuttora in cura per i controlli periodici.