Clinica Medica 5 Ospedale Padova
Recensioni dei pazienti
4 recensioni
Ringraziamenti
In primis, una Buona Pasqua a tutti i lavoratori indistintamente dalle mansioni ricoperte.
In secundis, un plauso alla dedizione e professionalità dimostrate da tutti nel seguire i pazienti, ne sono stato testimone poiché sono stato ricoverato dal 26/2 al 4/3.
Un grazie di "cuore".
Ringraziamenti U.O.C. Clinica Medica 5
Gentilissimi,
sento di esprimere tutta la mia gratitudine, oltre a quella di mia madre, dapprima nei confronti del dottor Piano Salvatore per la sua professionalità carica di umanità, e poi anche a tutto il personale medico e paramedico del reparto della Clinica Medica Quinta che si è preso cura della paziente M. Bianca, arrivata in condizioni critiche.
Un forte ringraziamento va anche alle infermiere di riferimento della guardiola, signora Sabrina e signora Antonella che, nonostante fossero prese da un evidente carico di lavoro da disciplinare, non si sono mai risparmiate in gentilezza e in disponibilità circa la risoluzione delle varie richieste presentate.
La riconoscenza è un valore che va esternato soprattutto quando si riceve del bene, pertanto è attraverso questo sentimento che auguro a Voi tutti di continuare ad annoverare soddisfazioni in termini di efficacia personale e professionale che meritate.
Daniela Trevisan (La figlia)
Dottoressa Liliana Chemello - Epatologia
La preparazione, la dedizione, l'empatia, l'umanità, la disponibilità dei medici di questo reparto ci hanno lasciato senza parole: in particolare la dott.ssa Chemello, per la quale non ho parole per descrivere quanto ci abbia aiutato e continui a farlo.
Non proprio male!
Sono stato ricoverato due volte, a settembre 2013 e aprile 2014. Per esprimere in sintesi: è un reparto nel quale sono entrato che stavo molto male e ne sono uscito che stavo decisamente meglio. Meriti: in primis la prof.ssa Benvegnù, che ha affrontato con elevata competenza le mie numerose magagne e con molta pazienza il mio non facile carattere. Il fatto che riesca a tener facilmente testa anche al mio greve senso dell'umorismo e che non sia riuscito a trovarle difetti caratteriali in quasi un mese globale di ricoveri, non fa che confermare che, se i suoi pregi e competenze professionali sono elevatissime, anche la sua personalità è da persona brillante e intelligente (cosa tutt'altro che scontata in un medico). Poi ci sono le infermiere e l'altro personale di assistenza: quasi tutti i ricoverati con cui sono venuto a contatto non sono autosufficienti, portano il pannolone. Quasi tutto il personale infermieristico e di assistenza è allegro, competente, gradevolmente pettegolo (ascoltare la mattina le varie signore che pulivano e lavavano i miei compagni di stanza diventava piacevole nell'ascoltare le loro gradevoli piccoli pettegolezzi). Vedere alle 3.30 di notte un'infermiera che, da sola, cambiava, lavava, toglieva la biancheria dal letto da un povero signore incontinente con l'Alzheimer, il tutto senza un lamento, mi ha quasi commosso. Unico neo: la pulizia dei bagni. Ho cronometrato: mattina meno di 5 minuti per pulizia bagno, stanza, svuotare i vari cestini. Pomeriggio: Circa 2 minuti. Ho la sensazione che pulire water e (molto raramente) bidet sia un fatto che richieda quasi un miracolo Essendo io l'unico autosufficiente ad usarlo, ovviamente il bagno appariva pulito: ma so io quanto disinfettante spray ho spruzzato su water e bidet, che apparivano -chiaramente- non passati adeguatamente. Poi l'altra brutta impressione è quella che le signore delle pulizie inizino dal bagno della stanza di fondo e, USANDO GLI STESSI STRACCI, puliscano tutte i sanitari, fino all'altra estremità del corridoio. Occorrerebbe, forse, un controllo, perchè è l'unico neo che ho riscontrato, che potrebbe però portare infezioni e malattie. Per il resto ho avuto la fortuna di avere a che fare solo con la prof.ssa Benvegù (in entrambi i ricoveri ho avuto lo stesso letto), ma anche gli altri medici, specializzandi, erano disponibili, competenti. Mancava totalmente quell'atmosfera stile anni '50 in cui c'è il professore seguito da un codazzo ossequioso di medici giovani: cosa che non ho visto solo nel "medico della mutua", ma anche in qualche altro reparto dell'ospedale, e molto recentemente.
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