Medicina interna Ospedale Piacenza
Recensioni dei pazienti
4 recensioni
A OGNUNO IL SUO...
Un grazie di cuore alla dr.ssa Girometta, che ha saputo gestire il codice rosso di mio padre, da sola e con altri 30 pazienti tutti in carico a lei!
La sua competenza è indiscutibile, così come il non risparmiarsi su nulla e nessuno! Semmai il rammarico lo riservo ai tagli politici della sanità... non è possibile vedere un solo medico, ed un solo infermiere, gestire un reparto così complesso (le ferie ci sono sempre state ma il personale negli anni passati è sempre stato garantito - io stessa sono stata ricoverata in questo reparto dieci anni fa). Tutto ciò che ho evidenziato è palese, non è stato frutto di racconti o confidenze.... quando dal mattino alla sera vedi un solo medico per giorni e giorni, qualcosa non va NEL SISTEMA POLITICO O DI DIREZIONE SANITARIA, non certo nei singoli membri dell’equipe medico-infermieristica! Sono anch’io una professionista in ambito medico e quindi so di cosa stiamo parlando. Quando mio padre uscirà, farò una breve visita al DG ASL sperando abbia tempo e voglia di chiarire ed intervenire su questi aspetti dolenti. Vanificare gli intenti dei professionisti, sminuendoli non per colpe loro, non mi sembra affatto di aiuto e miglioramento. Un sentito grazie anche al Dr. Vercelli del P.S. che, con scrupolosa attenzione, ha saputo definire una diagnosi da codice rosso, inizialmente presentata in modo errato e sottovalutato da parte del dottore che ha soccorso mio padre con l’automedica (senza sirene accese nonostante si trattasse di problema della massima gravità!).
Grazie a tutti, Augusta Balli
Esperienza drammatica
Perdonate il mio sfogo ma doveroso, ma ho trovato vergognoso il trattamento riservato ai pazienti. Non voglio entrare nei dettagli per rispetto verso mia madre, che non ho purtroppo fatto in tempo a trasferire. Vi racconto solo questo episodio (tra i tanti da dimenticare). Entrata di nascosto grazie all'aiuto di un'infermiera per accertarmi delle condizioni di mia mamma (erano le 11.00 di sera - orario visite finito), trovo mia madre senza respiratore e che a fatica aveva chiamato aiuto. La lucina rossa della chiamata e' stata accesa per ben 25 minuti (nel frattempo ho provveduto io alla mamma). Vado in guardiola e trovo il personale infermieristico.. uno a giocare con il tablet, l'altro fuori a fumare, l'alto ancora a chiacchierare dei fatti propri con l'amica. Questo mentre mia madre faticava a respirare e chiamava da oltre mezz'ora. Appena sono entrata, piena di rabbia, in guardiola, tutti meravigliati mi hanno chiesto come mai fossi in reparto... quindi rispondendomi che avevano sentito suonare ma che avevano anche altri pazienti. Non ho parole nè la forza per continuare a dirvi il peggio.
Patologia non trattata: trombosi venosa profonda
Un anno fa viene ricoverata in questo ospedale mia sorella, con quella che al San Raffaele di Milano viene poi diagnosticata essere una grave trombosi venosa profonda del braccio. Già all'ingresso nel reparto le dicono che può firmare per uscire perchè loro sono stati costretti dal pronto soccorso a ricoverarla, ma tanto non aveva nulla! Segue una settimana senza nessun risultato e senza essere minimamente seguita.
Per fortuna con una sola e-mail al San Raffaele di Milano, prenotiamo una visita a cui segue un intervento chirurgico di 6 ore e 1 anno di terapie... E meno male che secondo Piacenza non aveva nulla.
Ottimo reparto
Recentemente mia madre è stata ricoverata nel reparto sopra citato e debbo dire che sia il personale infermieristico, sia i medici, sono competenti, gentili, affidabili e scrupolosi.
Un ringraziamento alla Dr.ssa Bravi ed alla Dr.ssa Girometta, scrupolose e molto, molto professionali.
Un reparto cosi è seguito senza dubbio da un primario con gli attributi.
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