Medicina cardiovascolare dismetabolica Ospedale Monaldi

Mia madre non c'è più. Il 28 gennaio l'abbiamo portata al p.s. del CTO. L'hanno stabilizzata. Efficienti, bravi, umani. Il giorno dopo PURTROPPO l'hanno trasferita da lì al Monaldi, al reparto medicina interna indirizzo cardiovascolare. Umanità dei medici: zero. Attenzione al paziente: zero. Assistenza: zero. Mia madre, persona tranquilla e dolce, che aveva anche remore a suonare il campanello, chiese di essere accompagnata in bagno, solo accompagnata fino alla porta. Sentì l'OSS che diceva "ora cominciamo con 'sti vecchi". Ci fosse stato un medico, UNO, che le andasse a chiedere "come vi sentite?". Suonava il campanello, andava qualcuno e diceva "adesso viene il medico" e poi sparivano. È stata con il lenzuolo sporco per quasi un giorno.
Dopo 5 giorni è stata dimessa, mentre nelle sue condizioni l'unica cosa giusta sarebbe stata trasferirla in un reparto di cardiologia. Non l'hanno fatto. Ho dovuto portarla a casa e nei 15 giorni che è stata a casa è peggiorata. Non ho parole positive per nessuno in questo reparto. Spero che chi verrà portato qui possa essere più fortunato.

È da molti anni che sono in cura all'ospedale Monaldi di Napoli. Sono reduce da quasi 40 giorni di ricovero ospedaliero che mi ha dato l'opportunità di conoscere un'equipe medica senza paragoni. È anche grazie a loro che la mia lunga degenza è stata sicuramente alleviata e resa meno gravosa. Un mio grazie doveroso va al dott. Sergio di Fraia, primario del reparto, persona professionale e scrupolosa, attento ai problemi dei pazienti. Un riconoscimento particolare al dott. Stefano De Vivo, mio impeccabile chirurgo. A Carmela, figura di riguardo, pilastro nel suo lavoro, dinamica ed efficiente. A tutti gli infermieri che non mi hanno solo curato, ma si sono presi cura di me.
Grazie di cuore.
Francesco Febbrasio

Mi ero recato per una visita di controllo presso l'ambulatorio dell'ospedale Monaldi. Avevo avuto un infarto asintomatico ed ero affetto da aritmie cardiache e il numero di extrasistoli era estremamente elevato, per cui il cardiologo del centro diagnostico dove mi ero recato mi aveva prescritto una scintigrafia miocardica. All'ambulatorio dell'ospedale Monaldi ebbi la fortuna di essere visitato dal dott. Francesco Rugiada, il quale, dopo avermi visitato, mi prescrisse un ricovero di urgenza per fare la coronarografia anziché la scintigrafia. Ricoverato il 29 gennaio (di venerdì) presso il reparto di medicina cardiovascolare del Monaldi, fui sottoposto a tutte le cure ed accertamenti del caso. Il mercoledì fu praticata la coronarografia e di qui, considerate le condizioni delle coronarie che presentavano un'ostruzione pressoché totale, nonché la presenza di un'anerurisma aortico, mi fu prescritta operazione cardiochirurgica di urgenza, con l'applicazione di tre by-pass aorto-coronarici. Praticamente ero stato preso giusto in tempo. Di questo debbo ringraziare il dott. Rugiada, che ha capito subito il mio stato e ha fatto in modo che io sia qui a raccontarlo. Ringrazio quindi il dott. Rugiada e tutti i medici del reparto di medicina cardiovascolare, in particolare la dott.ssa Maria Teresa Arciello, e il personale tutto del reparto
Di nuovo grazie,
Pier Luigi

Pazienti ricoverati da tre e più settimane, in attesa della fornitura dei PACE-MAKER, IN ATTESA della sostituzione di quelli difettosi, con aggravio ovviamente sulla spesa sanitaria del ricovero per molte settimane: è mai possibile??

ottime le prestazioni da parte della dott.ssa Ada Maffettone e del Dott. Massimo Rinaldi: professionisti seri, competenti e umani; non posso dire lo stesso per il resto del personale medico del reparto, che ho trovato poco professionale e poco disponibile.

Presso questo reparto ho riscontrato ottima assistenza da parte dei medici, in particolare l'unità di Medicina ad Indirizzo Dismetabolico del dott. Rinaldi, coadiuvato dalla dott.ssa Maffettone: competenza, professionalità e cortesia le loro principali caratteristiche.