Medicina B Ospedale Maggiore Bologna
Recensioni dei pazienti
5 recensioni
Pessima esperienza
Mio padre Gianfranco Chelli è stato ricoverato in Medicina B il 19 maggio 2023 e ci ha descritto il suo soggiorno in ospedale come un incubo, soprattutto a causa di personale poco educato. Altri sono stati bravi, come la Dr.ssa De Pascalis e la Dr.ssa Arnone. Brave e gentili anche alcune infermiere/i e una Oss di Roma (non so il nome). Mio padre una volta tornato a casa, vista la pessima esperienza, ha evitato in tutti i modi di tornare all'ospedale, anche quando ce ne sarebbe stato bisogno...
Ho aspettato molto a scrivere questa recensione, in quanto per me molto dolorosa.
Ringraziamento
Non potrò mai dimenticare la bravissima dottoressa Costanza Berti Ceroni per la sua immensa professionalità e la grande sensibilità.
Sono stato curato al meglio e dimesso in buone condizioni.
Grazie.
Esperienza negativa
Sono stato ricoverato in questo reparto e per fare una diagnosi ci hanno messo 40 giorni, e l'hanno fatta dopo che mia moglie, dopo tante ricerche, gli ha portato il nome della malattia.
Molto spesso cambiavano il medico di riferimento, così non conoscevano mai bene il paziente, e quando si andava a chiedere notizie si veniva fuori con troppo poche notizie..
Alla fine, per ritardata diagnosi, ho fatto 1 anno di ospedale ed ho molti problemi a camminare.
Sono stato tante volte a parlare con il primario, ma era sempre evasivo e non faceva molto per risolvere il problema.
Pessimo Reparto
Un'esperienza da dimenticare.
Il paziente è stato sottoposto a svariati esami (tra cui un prelievo di liquor cefalorachidiano eseguito ben 4 volte senza successo - nel senso che i medici non sono stati fisicamente in grado di effettuare il prelievo). Soltanto dopo 40 giorni di degenza è stata resa nota una diagnosi di ictus.
Prima il paziente è stato sottoposto a diverse terapie, diciamo senza che mai ci fosse la certezza di quale fosse quella giusta.
La patologia principale è stata del tutto ignorata, per intervenire soltanto (e malamente) quando ormai era troppo tardi.
Inoltre, sembra che i medici si affidino unicamente agli esami di laboratorio, senza mai comunicare con il paziente.
Questo secondo me non è il modo di fare medicina: la tecnologia infatti deve essere uno strumento AGGIUNTIVO, non l'unico.
Io credo che un simile servizio sia a dir poco mediocre.
Questo è solamente ciò che posso dedurre, visto che come ho già detto, la comunicazione con i medici è stata del tutto inesistente.
L'impressione che deriva da questa gestione - di cui naturalmente il responsabile principale è il primario - è che i pazienti vengano abbandonati a sé stessi, senza che neppure i loro cari possano conoscere lo sviluppo della malattia ed il percorso terapeutico intrapreso.
Insomma, il mio giudizio personale è che questo sia un pessimo reparto.
quando dimettono tuo padre contro il tuo parere
il 28 luglio 2011 abbiamo ricoverato mio padre di anni 80 all'ospedale pizzardi di bologna: il suo codice era giallo e, dopo un attesa di 6 ore, riusciamo a farlo ricoverare e viene trasferito alla Medicina interna del 9 piano. Il paziente entra ed ha prosta molto ingrossata con infezione alle vie urinarie e testicolo gonfio. Per questo viene deciso di mettergli subito il catetere. Il primo di agosto viene deciso di fare una colonscopia perchè ha una ciste molto grossa al testicolo sinistro. il 2 agosto ci dicono che l'avrebbero dimesso perchè loro avevano già fatto tutto il neccessario e l'hanno mandato a casa col catetere da tenere per 1 settimana, nonchè con vari esami da fare in seguito, perchè si sospettava un tumore alla prostata. Il tutto con nostro parere contrario alle dimissioni!
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