Medicina interna San Giovanni Addolorata Roma
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Ringraziamenti
Ringrazio del trattamento umano e professionale offerto a mio padre di 89 anni, che il giorno di Natale è stato ricoverato in Medicina Interna dopo valutazione al PS. Mio padre ha ricevuto tutte le cure (terapia farmacologica e ossigenoterapia) che gli hanno permesso di superare in 9 giorni una polmonite che, complici l'età ed il quadro generale di salute molto precario, poteva costargli la vita.
Ringrazio vivamente anche a nome di mio padre.
Encomio
Oggi in data 03.06.2022 ho avuto il piacere di conoscere ed essere visitato dalla dottoressa Ciancio Loreta, che con la sua professionalità e gentilezza mi ha messo subito a mio agio.
È bello incontrare medici così, grazie ancora.
Un ringraziamento anche all'infermiera Lorenza (e mi scuso per non aver messo il cognome, ma non lo so) per la sua disponibilità.
Commenti su degenza
Circa un mese fa mio padre è stato ricoverato in questo reparto, ancora fortunatamente i casi Covid erano sotto controllo.
Ciò che mi ha più colpito sono state le disattenzioni nei confronti del paziente che aveva 89 anni, ma ancora desideroso di vivere.
Mi sento davvero in colpa per averlo portato al S. Giovanni. Durante la sua degenza non mi sono trovata d'accordo con decisioni prese a livello di interventi (es. drenaggio alle vie biliari) e mi ha molto colpito la scarsa umanità del medico che si occupava di mio padre; quando una sera ho cercato di parlarle, lei si è rivolta a me dicendomi che non era orario per i colloqui per poi liquidarmi con poche parole. Da lì a qualche ora mio padre è morto, é morto da solo. Alla dottoressa in questione, o non interessava niente delle condizioni di mio padre, o non si era accorta che mio padre fosse così grave da poter morire da un momento all'altro, ma probabilmente sono vere tutte e due le ipotesi.
OSSERVAZIONI SUL TRATTAMENTO RICEVUTO
RINGRAZIO DI CUORE I VALOROSI MEDICI E INFERMIERI DEL PRONTO SOCCORSO CHE PER DUE GIORNI E DUE NOTTI MI HANNO AIUTATO NONOSTANTE LA CAOTICA REALTA' E LA MANCANZA DI ATTREZZATURE (NON AVEVANO NEANCHE PIU' UNA COPERTA PER ME!).
STIMA E RINGRAZIAMENTI AL DR. SERRA DI MEDICINA 3 E AD ALCUNE (SOLO ALCUNE!) INFERMIERE CHE HANNO AVUTO CURA E COMPASSIONE NEI MIEI CONFRONTI. UNA PICCOLA SOFFERENZA IN PIU' MI E' STATA INFLITTA DA UNA ESPERTA INFERMIERA CHE HA DECISO DI FAR INSERIRE IL CATERE DA UNA GIOVANE E TIMOROSA PRATICANTE. OPERAZIONE NEL POMERIGGIO RIPETUTA E CORRETTA DA UN BRAVISSIMO ESPERTO INFERMIERE. MOLTO MENO UMANE (E SPESSO DAVVERO MALEDUCATE, OLTRECHE' DISTRATTE) ALCUNE DELLE INSERVIENTI, SPECIE QUELLE ADDETTE AL CIBO. PULIZIA CARENTE (SONO RIMASTA CON UNO STRACCIO PIENO DEL MIO VOMITO AI PIEDI DEL LETTO TUTTA UNA NOTTE!) IL BAGNO DELLA STANZA (LETTO 13) UN VERO CESSO...
MANCANZA DI POTASSIO E ANEMIA - PRESSIONE ARTERIOSA ALTA (SONO IPERTESA) - IN SITUAZIONE DI PREGRESSA NEFRECTOMIA TOTALE DESTRA (OPERATA 9 ANNI FA).
Ringrazio per l’aiuto dato a mia madre
Mia madre Trevisani Adriana è stata ricoverata per una ricaduta dello scompenso che purtroppo l’accompagna nella sua vecchiaia. E’ stata qui ricoverata dal 6 maggio al 18 giugno del 2018.
Ringrazio tutti i medici ed il personale per l’assistenza data e gli esami fatti, è stata seguita in particolare modo dal Dr. Persico e dal Dr. Monsù, ma cito tutti per la pazienza è la professionalità dimostrata.
Ricovero persona anziana
Mia nonna di 90 anni e' giunta in tale reparto a seguito del passaggio dal pronto soccorso, da cui e' uscita dopo 6 ore. Al pronto soccorso ci hanno informato che aveva 38 di febbre ed una gravissima carenza di sodio, le cui cause potevano essere varie e da cercare nelle varie patologie presenti nel paziente. E' stata portata in Medicina 3 a seguito di quanto sopra detto; i medici le hanno fatto una Tac dopo tre giorni di ricovero, durante i quali nessuno dei tre medici addetti alla cura delle pazienti donne l'abbia visitata seriamente o abbia letto la cartella clinica (portata da mia madre in modo solerte ai sopradetti medici gia' il giorno seguente al ricovero). Dopo 5 giorni di ricovero, visto il progressivo peggioramento delle condizioni fisiche e psicologiche di mia nonna senza apparente causa scatenante, mia madre ha parlato per la terza volta con il dottor Persico, il quale si e' limitato a descrivere "il paziente" e non "la signora", come una persona anziana cardiopatica con bronchite e demenza senile che si appresta all'immobilità". Tendo a precisare che abbia detto ovvietà, e che mia nonna il giorno prima del ricovero aveva fatto tre rampe di scale ed il giro del palazzo sulle sue gambe e che non aveva mai manifestato stati palesi di confusione. Inoltre l'immobilità, dopo 15 giorni di ricovero, durante i quali le e' stato fatto solo un ecodoppler e l'areosol per la bronchite e qualche flebo di soluzione salina per il sodio, ora la sta cogliendo in pieno, in quanto nessuno in questi 15 giorni si e' preoccupato di metterla seduta sulla sedia o in piedi, o farle un minimo di fisioterapia a letto; tranne noi parenti in quell'oretta di visita la mattina e la sera. Ora mia nonna cardiopatica, diabetica e con problemi circolatori e passato oncologico, non si muove quasi piu', ha le braccia e le gambe gonfie piene di ulcere e vesciche e lesioni e arrossamenti tra le gambe (a causa del pannolone che le e' stato messo a forza e perche' sin dal primo giorno per gli infermieri la paziente non andava mobilitata senza in consenso del fisiatra). Tendo a precisare che il fisiatra le ha fatto visita dopo 8 giorni di ricovero, in cui mia nonna aveva gia' perso molta mobilita', cosi' come succede in modo repentino a tutte le persone anziane. Visto che mia nonna urlava e aveva dolore alle gambe laddove la toccava il fisiatra, allora questi ha sconsigliato qualunque tipo di fisioterapia per il momento. Tendo a precisare che io, mia madre e la badante di mia nonna, le abbiamo sempre massaggiato e mosso le gambe fino ad ora, e lei tende a lamentarsi solo all'inizio, dopodiche' e' collaborativa. Addirittura una delle infermiere uno dei primi giorni ci ha riprese perche' cercavamo di far muovere e mettere a sedere mia nonna (che invece gli infermieri fanno rotolare sul letto da una parte all'altra tipo sacco di patate, senza neanche farla mai mettere a sedere); tale infermiera mi ha detto che persone cosi' pesanti e anziane non vanno mosse senza il permesso del fisiatra (che dopo giorni non l'aveva ancora visitata) e che loro infermieri non potevano spostare persone cosi' pesanti e non si volevano assumere responsabilità se poi fosse accaduto qualcosa. Per non parlare del fatto che durante gli orari di visita tali infermieri spariscono, non sanno dire che terapia sia stata fatta al paziente durante il giorno, rispondendo con la frasi pass partout "parlate con i medici la mattina, noi non sappiamo niente". La qual cosa fa molto piacere visto che pero' poi loro dovrebbero somministrare le terapie ai pazienti. Tendo a precisare che tali infermieri pero' si sono lamentati con le signore vicine a nonna del fatto per esempio che le camice da notte da noi portatele fossero con maniche troppo strette, o che un giorno aveva il diabete alto perche' noi parenti chissa' cosa le avevamo dato da mangiare, ma direttamente con noi non abbiano mai parlato - e sottolineo che noi siamo andati a far mangiare mia nonna a pranzo e cena almeno in due/ tre tutti i giorni dal suo ricovero. Per non parlare del fatto che oggi, domenica 26 novembre, aveva la camicia sporca e piaghe sotto al seno, oltre che nell'interno coscia, di cui gli infermieri non ci hanno detto nulla, sebbene dicano che la cambiano tutti i giorni... allora mi chiedo: come è possibile che non le abbiano mai viste?
In tutto cio' mia nonna continua ad avere una febbre che va e viene di cui la causa e' ignota e la carenza di sodio, cosi' come il resto, e' stata giustificata con un generico "succede nelle persone anziane". Spero solo che mia nonna esca al piu' presto, ma il problema e' che se si esce di propria volontà, il reparto non rilascia la cartella di uscita con la terapia di uscita e la cartella clinica con le analisi fatte!
Ringraziamenti
Volevo ringraziare il personale tutto di questo reparto, tutti bravi, disponibili e competenti. Corrono sempre e cercano di aiutare tutti al meglio, sempre col sorriso anche nonostante il carico di lavoro che hanno. Grazie agli infermieri, veri angeli e molto professionali e competenti; grazie ai medici, sempre disponibili; ma soprattutto un grazie in particolare "al cuore del reparto" di Terza Medicina, la caposala Sonia Silvestrini: professionale, preparatissima, dolcissima, attenta e paziente, soprattutto con noi parenti che (mi riconosco), spesso siamo stressanti e pesanti.
Un abbraccio, Silvia (nipote paziente ex n.7).
Orario visite
Mi esprimo da visitatore:
Trovo inconcepibile che non sia offerta a parenti ed amici l'opportunità di far visita ai propri cari.
Il reparto non rispetta quasi mai gli orari di visita adducendo le più svariate motivazioni.
Sorge spontaneo chiedersi come mai in Medicina 2 vengono rispettati?
Ringraziamenti
Desidero ringraziare i medici del reparto di Medicina 3 del San Giovanni, dottor Persico Giorgio e dottor Monsù Roberto, per la dedizione, professionalità ed attenzione verso i pazienti. Durante il ricovero di mia madre ho potuto constatare di quanto amore abbiano per la loro professione. Li ringrazio per tutto questo e per la disponibilità che hanno avuto verso le famiglie dei pazienti riguardo i colloqui informativi.
Grazie ancora... ce ne fossero di medici con professionalità ed umanità pari alla vostra.
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