Medicina Interna San Camillo

 
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Il reparto di Medicina Interna dell'Ospedale San Camillo di Roma, situato in piazza Carlo Forlanini 1 e facente parte dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, ha come Direttore la Dott.ssa Anna Linda PATTI. Il reparto, ubicato presso il Padiglione Maroncelli, si occupa delle patologie internistiche, con particolare attenzione alle malattie metaboliche e del diabete complicato e a tutte quelle alcool correlate. Aree di degenza: degenza 1B, degenza 2A, degenza 2B, degenza 3A, degenza 3B. Afferiscono alla UOC le due strutture semplici UOS Alta Complessità Assistenziale e UOS Bassa Complessità Assistenziale. Fanno parte dell'equipe dell'unità operativa i dirigenti medici Dott.ssa Melilli Simonetta, Dott. Perrone Luigi (Referente); Dott. Compagnucci Mario, Dott.ssa Costa Emanuela, Dott. Granato Claudio, Dott.ssa Marino Gisella, Dott.sa Sajeva Maria Rosaria; Dott.ssa D’Ercole Maria Assunta, Dott. Famularo Giuseppe, Dott.ssa Patti Anna Linda, Dott.ssa Porcari Patrizia, Dott.ssa Raganato Maria; Dott.ssa Camastra Caterina, Dott.ssa De Maria Silvia (referente), Dott.ssa Raganato Maria, Dott.ssa Tarsitari Patrizia, Dott.ssa Zimmatore Elena; Dott. Castellaneta Attilio, Dott.ssa Conversano Laura, Dott.ssa Ferlisi Ester, Dott. Pitucco Gianluca, Dott. Staderini Francesco (referente).

Recensioni dei pazienti

14 recensioni

 
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Filtra per malattia, intervento, sintomo

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Reparto Medicina 3A padiglione Maroncelli

Mio padre di 84 anni è stato 48 ore in PS al San Camillo, sotto terra, senza neanche una finestra e in mezzo a decine e decine di persone sulle barelle. Ha blocco intestinale e in PS non gli hanno mai effettuato un clistere. Anzi, all'inizio pensavano avesse un problema neurologico.
Ricoverato in Medicina interna al padiglione Maroncelli 3 A, è entrato che camminava, parlava, si muoveva e ragionava bene, ora è allettato da 12 giorni per una diagnosi non chiara e alquanto preoccupante.
Mio padre è stato allettato senza alcuna giustificazione medica valida. Gli è stato messo il pannolone e non è mai stato stimolato a camminare. Da Tac addominale fatta al PS di notte e da Tac addominale ripetuta in reparto dopo 7 giorni (!), risulta forse una massa tumorale- linfoma.
Viene nutrito con carne, prosciutto e patate, quando tutte le pubblicazioni mediche dichiarano che sono cibi nocivi per chi soffre di eventuali tumori. Ho chiesto con la massima urgenza di avere una diagnosi, un'anamnesi dettagliata per poter intervenire con una terapia chirurgica e di farmaci adeguati. Ogni giorno però lo trovo peggiorato!!! Oggi non parla quasi più, respira a fatica, sta con ossigeno e non cammina, non coordina i movimenti delle braccia. Ad oggi sono stati effettuati esami come Tac e RX, ma per la Entero RM stiamo aspettando da 12 giorni!!! In un caso di sospetto tumore, 12 giorni di attesa sono cruciali! Il ritardo della diagnosi e di una centrale terapia possono essere fatali. Ad oggi mio padre è in semi coma a letto e non ha la forza di parlare, è digiuno da giorni. Volutamente i medici hanno deciso di dargli dieta liquida, cioè a base di flebo. Abbiamo ricevuto dai medici solo presunte diagnosi e oggi ci hanno detto di prepararci al peggio e che la salute dei malati peggiora sempre quando si entra in ospedale. Assurdo, dovrebbe migliorare invece!

Patologia trattata
Blocco intestinale, presunto linfoma.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Medicina critica IIIB - Padiglione Maroncelli

E' difficile riassumere in poche righe il calvario che ha patito mia madre presso il reparto di Medicina 3B. E' stata ricoverata una prima volta per abbassamento del sodio e dimessa dopo pochi giorni, nonostante la preoccupazione espressa di noi figlie che vedevamo nostra madre in condizioni peggiori di quelle in cui era entrata.
Ricoverata nuovamente in reparto dopo pochi giorni, la situazione clinica di mamma è andata sempre più peggiorando, fino al decesso.
Il reparto di medicina 3B è a mio avviso gestito da medici troppo giovani, che non hanno quella esperienza clinica necessaria per giungere a correlazioni tempestive. Dovrebbero perlomeno essere affiancati da medici con più anni di esperienza e casistiche. Dimissioni precoci, tentativi disparati di diagnosi, infermieri che cercano di supplire invitandoti di nascosto a fare una cosa piuttosto che un'altra. Arroganza e assenza di comunicazione. Interventi invasivi, che hanno peggiorato il suo stato clinico, rifiuto di somministrazione di una terapia del dolore. Ma la vita di un essere umano ha così poco valore? E la sua eventuale morte deve avvenire in tale modo? Nostra madre è entrata in ospedale da donna completamente autonoma e ne è uscita solo per il suo fine vita.
Almeno siamo riuscite a portarla a casa negli ultimi giorni, attivando delle vere cure palliative, evitandole tutti quegli inutili e dannosi interventi la cui immagine difficilmente svanirà.

Patologia trattata
Iponotriemia.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
5.0

L'assistenza ha superato le aspettative

Recentemente sono stato ricoverato nel reparto 3A medicina interna del Padiglione Maroncelli. Da subito l'assistenza medica, infermieristica e l'orientamento al paziente di TUTTO il personale, mi hanno fatto capire di essere in ottime mani. Le visite giornaliere del Dott. Gianluca Pitucco e dei suoi collaboratori mi aggiornavano costantemente sul mio stato di salute informandomi degli approfondimenti medici a cui sarei andato incontro nei giorni futuri. Approfondimenti, quali analisi, ecografie, TAC, lastre, ecocardiogrammi ecc., che ho fatto tutti con grande competenza e puntualità. In ultimo, ma non per questo meno importante, ci tengo ad elogiare e ringraziare tutto il personale infermieristico, sempre cortese e disponibile nonostante le mille richieste avanzate e la difficoltà del momento.
Grazie ancora.
Giovanni Stefano Previte

Patologia trattata
Ascesso epatico.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
5.0

Elogio

Alla cortese attenzione della Dott.ssa Anna Patti.
Sono la figlia della Sig.ra Giorgi Assunta, paziente di 94 anni ricoverata presso la medicina 3A e dimessa il giorno 29 maggio. Desidero esprimere la mia soddisfazione per quanto svolto in cure e attenzioni a mia madre da parte dell'intero gruppo medico e infermieristico per professionalità e umanità.
Un elogio particolare va al dottor Gianluca Pitucco per la sua professionalità, competenza ma soprattutto per la sua sensibilità e pazienza; non ha mai fatto mancare il suo prezioso parere... Posso aggiungere che, oltre ad essere un ottimo medico, è veramente una bella persona. Grazie.

Patologia trattata
Raccolta ematica anteriore al muscolo psoas dx e raccolta pararenale posteriore dx; idrope, colecisti litiasica, versamento pleurico bilaterale.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Elogio per la struttura medica e infermieristica

Sono la figlia della paziente e devo rivolgere un elogio a tutta la struttura medico/infermieristica. Desideravo rivolgere un elogio particolare al Dott. Gianluca Pitucco per la sua professionalità e per la sua disponibilità. Grazie.

Patologia trattata
Rabdomiolisi a seguito di caduta in paziente di 94 anni.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Gli angeli del San Camillo

Vorrei ringraziare tutta l'equipe che si è presa cura di mia madre, e che per la seconda volta l'ha salvata, me l'ha rimessa in vita quando non si sperava più!
Gentili e umani, lavorano senza sosta nonostante le difficoltà e i tagli della Regione Lazio che ricadono sui sanitari, i professionisti e quindi i pazienti.
Sono missionari!! Sono Angeli
Grazie! Viva la sanità pubblica!

Patologia trattata
Acidosi del sangue.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Medicina degenza 3A: veramente bravii!!

Sono stato ricoverato presso questa struttura, Medicina 3A Padiglione Maroncelli, proveniente dal Pronto Soccorso della stessa azienda ospedaliera. Desidero ringraziare pubblicamente il personale medico, infermieristico e ausiliario per l'alta professionalità e l'umanità con cui svolgono il proprio lavoro. Mandato a casa in "dimissioni protette", sono stato seguito, per delle successive visite specialistiche, dagli operatori del servizio dedicato, trovando anche in loro dell'alta professionalità e umanità nei confronti del paziente. Nuovamente grazie e, anche se non richiesto, desidero mettere nome e cognome a questo mio scritto.
Antonio Ricci

Patologia trattata
Lombosciatalgia ed ernie varie.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
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5.0

Degenza mamma

Volevo ringraziare tutto il personale del reparto di Medicina 2A dove mia madre recentemente è stata ricoverata: grazie per il vostro lavoro sempre molto intenso e non sempre ripagato come dovrebbe.
Ringrazio tutti ad eccezione della Dott.sa Sajeva Maria Rosaria, che personalmente ho trovato altamente scortese (e sono stata educata).

Patologia trattata
Fratture multiple.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento per personale sanitario Degenza 3A

Ringraziamento per il personale medico, infermieristico e ausiliario della Degenza 3A, Medicina Interna, Padiglione Maroncelli dell'Ospedale San Camillo di Roma, dove la mia mamma ha trascorso i suoi ultimi giorni di vita, curata e accompagnata verso la fine con amore e competenza. Si dice tanto male della sanità romana, per una volta volevo offrire una voce discordante. Non ci sembrava vero quello che vedevamo, personale paziente, efficiente, che ci parlava e ci aggiornava costantemente!!! Grazie, ci avete fatto vivere un momento terribile con la tranquillità che tutto quanto necessario fosse svolto con la massima attenzione e rispetto verso la vita umana.

Patologia trattata
Presunto ictus cerebrale.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Un reparto etereo

Arrivati al pronto soccorso con codice giallo, diagnosticato dal medico della croce rossa, fulmineamente per incontestabile miracolo, viene derubricato in codice verde durante il triage. Il paziente arriva non deambulante, con dolori violenti alla schiena, manifesta inappetenza, obesità di grado severo, persistente sonnolenza, episodi confusionali e forte disidratazione. Nonostante il persistere di questi sintomi, viene dimesso senza una diagnosi chiara, precisa e concordante. In tredici giorni di degenza le verifiche mediche sono state tutt'altro che esaustive. Si chiama dimissione protetta. Ma ci si chiede protetta da cosa? Un nulla di fatto. Rintracciare un medico è come trovare il quadrifoglio della fortuna. Personale infermieristico demotivato e spesso malato di "sordità umana". Rimango basito e spero in un miracolo che riporti agli antichi splendori questo ossidatissimo gioiello.

Patologia trattata
Presunta insufficienza renale.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Il nostro San Camillo sta morendo

Il San Camillo è una struttura enorme, un’eccellenza sul territorio nazionale, mi vanto di poter affermare che tutti gli eventi legati a nascite o interventi chirurgici della mia famiglia, sono stati brillantemente eseguiti presso questa struttura, la cui prossimità è stata addirittura un elemento valutato in sede di scelta della casa di abitazione di famiglia. Dispiace quindi ammettere che negli ultimi anni è crollato nell’abisso del lassismo e dei tagli ingiustificati e irrazionali alla Sanità. Conseguenze ne sono: un pronto soccorso al collasso, medici ed infermieri totalmente demotivati e nervosi, trattamento dei pazienti e loro familiari freddo, distaccato, non curante, talvolta ai limiti della denuncia.
Mia madre è stata ricoverata per tromboembolia polmonare bilaterale, stazionando in pronto soccorso dal 27/12/2017 al 30/12/2017, poi per un giorno nella Holding del Maroncelli, e infine trasferita al reparto di Medicina Interna 2, lato A, fino al 20/01/2018.
Mia madre, affetta da Alzheimer, avrebbe avuto bisogno di assistenza fissa, impossibile da ottenersi in ospedale, nonché presentava una frattura del bacino occorsa pochi giorni prima del ricovero, per la quale non è mai stata fatta alcuna radiografia per monitorare la situazione, dopo il ricovero. Nell’arco dei 20 giorni in cui è stata ricoverata, data l’impossibilità di mobilizzarla a causa della frattura, nonostante il materasso specifico e le nostre richieste continue di assistenza e addirittura la fornitura dei farmaci occorrenti per prevenire lesioni da decubito, a mia madre è insorta una piaga non comunicata ai familiari, non trattata dal personale e, alle dimissioni, già infetta e di 3° stadio, su 4. L’embolia è stata trattata adeguatamente, ma per il resto, malgrado fossero tutti infermieri abbastanza gentili, il giudizio è negativo, per la situazione generale del reparto come numero e come organizzazione dei turni del personale, per la scarsa cura ricevuta da mia madre, per l’estrema difficoltà di comunicazione con i medici, per lo scarico di responsabilità di tutto il personale, medico e infermieristico, sempre sulle spalle del turno precedente o successivo, per la mancanza di tatto più volte manifestata verso i familiari, per aver trascurato il complesso quadro generale della paziente concentrandosi solo sull’embolia, a giudizio dei medici unica loro patologia di competenza e effettivo motivo di ricovero.
Ultima nota degna di rilievo è che, della presenza della piaga da decubito, non è stato fatto cenno nemmeno alla struttura di ricezione della paziente a seguito delle dimissioni dal San Camillo, struttura post acuzie collegata al San Camillo e da questi contattata, la quale mancata comunicazione ha provocato ritardi sia nel trattamento della lesione sia nel reperimento del letto adeguato al caso. La cosa è gravissima e, a malincuore, sancisce il nostro definitivo pessimo giudizio sul reparto di Medicina.

Patologia trattata
Trombo embolia polmonare.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
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Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Poteva andare meglio....

Dopo un mese di ricovero, hanno dimesso mia madre con la scabbia, senza diagnosi nè terapia.

Patologia trattata
Demenza, malnutrizione, decubiti gravi.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Medicina 3 San Camillo Forlanini

Mamma ricoverata per una sospetta ischemia. Superficialità e disinteresse nei confronti di una paziente con gravi difficoltà di linguaggio in seguito all'attacco. Totale mancanza di umanità e di dialogo coi familiari sconvolti per una situazione del genere. Nessun intervento per coinvolgere neurologi nel trattamento della paziente e stabilire una corretta diagnosi e cura. Ad esempio veniva somministrata una cura antiepilettica ipotizzata al pronto soccorso, ma che non è stata mai verificata successivamente con ulteriori accertamenti, coinvolgendo magari anche i medici neurologi.

Patologia trattata
Ischemia.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Esperienza negativa

Sono stato seguito da un dottore della medicina III, che mi sembra un medico molto insicuro e incerto, a cui spero di non dovermi più rivolgere perchè mi ha trasmesso la sua insicurezza.

Patologia trattata
Alterazione del metabolismo.